Lettera aperta a uno che non sa perdere. Sì, dico a te, Antonio Ricci.
Ciao, Antonio Ricci, piacere. Mi ripresento, perché anche se nel corso degli anni ci siamo incrociati qualche volta (l’ultima volta nella tua redazione, a Milano 2: “Questi sono i ragazzi di Clarence“ “Ah, gli stronzi”), […]