Classe '65.
Adolescenza in pieni '80 tra Tenax e Frigidaire (in mezzo c'è tutto).
Attualmente, assieme ad altri 8 ragazzi realizziamo volantini per i supermercati.
Di segno da sempre e... uff. Mò m'ha preso tristezza per quella cosa dei supermercati e non riesco a finire il profilo.
C'è roba mia su www.canemucca.com e su canemucca.tumblr.com
validissima metafora di quello che è stato.
schifo schifo schifo.
Bella la vigna raffigurante Filippo Facci! Anche le meche le hai disegnate molto bene.
Sei un genio!
Mi chiedo: ma una volta dirigente non era sinomimo di “posto di RESPONSABILITÀ”?
lezioni di storia.
l’italia emula l’argentina.
il prossimo obiettivo è il cile.
Beh, è chiaro che nel revisionismo storico in corso con annessa rivalutazione di un tot di simpatiche figure della storia, una sventagliata di novità avrebbe toccato anche il concetto di responsabilità post Norimberga.
Fino a ieri un militare non poteva rifiutarsi di eseguire un ordine e quindi la responsabilità della sua azione veniva imputata ai suoi superiori.
Da ieri un militare che esegue un’azione ne porta la reponsabilità personale.
Questo significa che da ieri può rifiutarsi di eseguire un ordine, senza rischiare l’imputazione ma anzi venendo addirittura premiato.
E’ una svolta mica da poco.
E’ come aver certificato che la truppa, in italia, non agisce per gerarchia ma per iniziativa personale.
Praticamente secondo la corte in Italia a proteggerci abbiamo una struttura militare organizzata e gestita come gli ausiliari della sosta.
Sarà contento La Russa.
Ora di Tornado in Afghanistan ne può mandare anche altri venti.
Se faranno cazzate potrà sempre dire che mica li guidava lui.
Lui al limite ci mette solo su i pargoli delle famiglie che li vanno a vedere in ogni piazza in ogni manifestazione che ormai ogni due giorni organizza dovunque riesca, pur di infilarci a forza in culo l’orgoglio militare e della patria.
Salvo poi tacere, come ogni capitano coraggioso, quando un giudice stabilisce che nel posto e nel giorno che ha visto insieme nello stesso posto più gerarchi di quanti ne raccolgano i russi alle parate sulla piazza rossa, le braccia si muovevano liberamente come cazzo pareva a loro pure se le teste erano tutte lì presenti.
Non li si condanni per responsabilità, i capi, va bene, se così dice la legge.
Ma per dimostrata conseguente inabilità al comando, due righe glie le si potrebbero imputare?
Grandissimo Makkox.
“U pisci fete sempre ra tiesta”
Complimenti, davvero, vignetta sintetizzante il funzionamento di molte cose, ormai.
La cosa davvero sconfortante è che, parlandone anche con amici, era dato per scontata l’assoluzione, “a ttia pareva ca incriminavano degli sbirri?”
Non è rimasto neanche un briciolo di fiducia.
Quand’è che l’abbiamo persa?
ciao marcoxcs,
il PESCE noi penziamo che PUZZA, sapessi come PUZZIAMO noi con la nostra GIUSTIZZIA di merda al naso branchia del pesce. Infatti per la PUZZA di uomo se ne sta in mare il saggio PESCE, dove non c’è ODORE. E nammanco MANGANELLI.
ONORE al PESCE. Che poi l’odore di pesce ricorda… vabè, no, questa è COSA di ridere con Ulderico, mica con tutti, che sono scemo io (eNZO)?
ciao ai PESCI
eNZO
Tranquilli, tra un po’ arriva Facci o chi per lui a ipotizzare una cellula ananrcoinsurrezionalista infiltrata nella Celere per diffamare ill buon nome del govenro e della polizia
Quoto Broono aggiungendo che “quelli che i giudici politicizzati” oggi esultano di cosa?
d’infermità mentale si suppone.
Esultano per il fatto che è stato finalmente dimostrato che non ci fossero agenti infiltrati tra i black block.
Erano i black block ad essere infiltrati tra gli agenti.
Un’ipotesi che in effetti in sette anni nessuno aveva ancora valutato.
Bravo Makkox, davvero.
ti sei sucato il militare con proseguo annesso, hai fatto il jukebox, ti piace l’odore di lucido da scrpe sulla faccia al mattino, ti piace vestirti allo spaccio anzichè da zara, fremi all’idea di un nuovo scontro in piazza…ma allora sei masochista! e allora godi fino in fondo!
mi sembra coerente come cosa.
Ovvero, le sentenze si rispettano solo quando condannano Berlusconi.
Ovvero, c’è chi sa leggere Libertà solo se prima c’è scritto Casa delle.
sulla responsabilità oggettiva una legislazione percepita ci trae in inganno.Dobbiamo esserci persi qualche La.Da pischello ho evitato di reagire con gente pericolosa per non incorrere nell’eccesso di leggittima difesa che avrebbe fatto perdere il posto a papà
guarda hyena che a rispettare la sentenza c’è da credere che la Celere vada in giro senza ordini
ma soprattutto c’è da credere che per i dirigenti non esista responsabilità
la sentenza accerta che sono stati comessi reati, se la rispetti devi ammetterlo anche tu
che siano reati gravi non è nemmeno discutibile
reati aggravati dalla qualifica di chi, in questo caso li ha commessi, che fossero appartenenti alle forze dell’ordine è un’aggravante
ora, i sottoposti che hanno commesso questi reati di loro iniziativa sono puniti, mentre i dirigenti che sono stati a guardare e poi hanno “solo” commesso altri reati per ostacolare la giustizia, sono stati addirittura promossi!
che finiva male si è capita fin da quando il PM ci ha messo un anno per ottenere dalle forze dell’ordine una lista dei presenti all’azione
in un caso normale, per un processo tanto importante per reati tanto gravi, si dovrebbe procedere spediti, ma il PM non ha usato i poteri dei quali dispone per rompere la melina
non era interesse del governo e delle fdo l’accertamento della verità?
…e questo era il PM, quello che ha portato le accuse e quello che è stato preso in giro per anni dagli imputati e dalle loro deposzioni, che sono un masterpiece della cronaca
difficile spiegarla con la logica, tu ci riesci a spiegre come sia possibile che la responsabilità di quello che è stato accertato come il massacro di persone inermi, ma anche il loro successivo sequestro negli ospedali, sia esclusivamente degli agenti operativi?
hai tutto il tempo del mondo….
puoi anche spiegarci che cosa ci sia da gioire, vedendola da destra, per una sentenza del genere, mentre elabori, magari questa è più facile…
Attenzione a criticare le sentenze (anche questa sentenza): si fa solo il gioco di chi vuole demolire la magistratura per interessi particolaristici.
Ipotizzare un complotto (qualunque ne sia la matrice) dietro ad ogni provvedimento giurisdizionale contribuisce solo a destabilizzare il sistema e minare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.
Sono stati assolti? In altri paesi si sarebbe semplicemente accettato il verdetto arrivando alla conclusione che o sono effettivamente innocenti oppure che l’accusa non è stata abbastanza abile a dimostrarne la colpevolezza.
Stop, queste sono le regole di civiltà giuridica.
In Italia ci sono sempre la dietrologia ed il complottismo che, alla fine, legittimano coloro che fanno dell’attacco strumentale alla magistratura il proprio fine politico.
Giudicare sulle colpe di una persona, decidere se ha commesso o meno fatti di tale gravità da meritare una condanna al carcere è una cosa difficilissima che dovrebbere avere il rispetto della gente.
Questo prescindendo dal fatto se gli accusati siano uomini politici, poliziotti, no global, extracomunitari.
Anche perchè le sentenze (che in realtà tutti commentano senza averle lette: una usanza tipicamente italiana) devono avere un iter motivazionale ben preciso nel quale vengono soppesati e valutati gli elementi a favore e quelli contro.
Poi in conclusione c’è ancora un appello e la sentenza non è definitiva.
Bravo Mak. E te lo dico con tutta la tristezza possibile.
da gioire non c’e’ nulla, ma da chiedersi c’e’ tanto:
il PM e’ un coglione, o ci fa?
se uno pensa che e’ un coglione bon, se uno pensa che ci fa allora si cade nella contraddizione berlusconiana per cui chi non la pensa come te ha sbagliato.
e allora non esiste la verita’ indipendente da chi la pensa.
bisognera’ leggere le motivazioni, ma penso sia difficile risalire la catena di comando in assenza di ordini scritti.
e allora il PM e’ un povero cristo che non aveva gli strumenti adatti.
e allora con chi bisogna prendersela? boh
“In altri paesi si sarebbe semplicemente accettato il verdetto”
Siamo su un pianeta nel quale non esistono ‘altri paesi’ ma paesi di un tipo e paesi di un altro, moltiplicato per n categorie.
Allora la frase ha senso se si specifica in quale paese si sarebbe accettato questo verdetto.
Perché ci sono paesi e paesi.
Paesi nei quali questo verdetto sarebbe stato accettato perché emesso legittimamente.
Paesi nei quali questo verdetto sarebbe stato accettato perché in linea con un sacco di altri precedenti.
Paesi nei quali questo verdetto avrebbe generato rivolte civili.
Paesi nei quali, semplicemente, questo verdetto non sarebbe mai stato emesso.
A ciascuno la scelta di quale di questi modelli di paese augurarsi di raggiungere un giorno.
A ciascuno la consapevolezza di quale di questi modelli di paese ci sia al termine della strada stata avviata da tempo in maniera a questo punto difficilmente negabile.
Il che non significa che il magistrato sia responsabile, se si critica la sentenza.
Può anche significare che così come il magistrato può solo interpretare le leggi, chi le viola può anche utilizzarle per farlo.
Al Capone faceva stragi sotto gli occhi di tutti, ma venne arrestato per problemi di fisco.
Così, un esempio a caso.
invito alla lettura di http://www.supportolegale.org prima di sbilanciarsi in difesa della sacra magistratura a vanvera
non c’è bisogno di nessun complotto, quando in dibttimento ti ridono in facci e non collaborano nemmeno i capi della polizia, lo capisce ciascuno per suo conto che quali che siano gli interessi e i pesi che gravano sul procedimento
anche io sono curioso di leggere le motivazioni, perchè proprio non riesco a spiegarmi come i sottoposti siano responsabili e i dirigenti no
a parte che istavo commentando le stranezze dibattimentali, che se il PM avesse voluto velocizzare alzava il telefono e diceva: “senti Ciccio XXXX, se non ti presenti spontaneamente e in fretta, predispongo l’accompagnamento coatto e il sequestro dei documenti che ti ho chiesto”
questo non è successo, le prove del massacro erano evidenti e, in ossequio alla presunzione di innnocenza, per 7 lunghi anni non ci sono stati colpevoli per un massacro perpetrato da servitori dello stato
dopo 7 anni si sostiene che sia esclusivamente colpa di una decina di persone (invasate?) e vediamo che i loro dirigenti sono stati addirittura promossa
Lupovecchio, ci puoi aiutare tu a spiegare questa magilla che straccia la logica?
direi di no, uno che parla di “civiltà giuridica” per invitare a rappresentare una sentenza del genere, per fatti che hanno ridotto in stracci la nostra residua cultura/civiltà giuridica, non deve essere attrezzato…magari aspetto Hyena
Io invece, pur criticandola, mi sono spiegato come mai si sia scelto di evitare di salire anche solo il primo gradino della gerarchia.
Semplicemente perché non si tratta di un operaio e del suo datore di lavoro, due gradini in tutto, ma di un corpo di polizia dello stato.
Quando l’imputato è l’ultimo gradino, o scegli di fermarti lì, o per logica e per diritto non puoi che salire su fino al ministro degli interni.
Sopra ogni graduato ce n’è uno superiore.
O ti fermi al primo, o la scala la devi percorrere tutta anche tuo malgrado, perché il solo fermarti a un certo punto invaliderebbe tutti i precedenti.
Sulla certezza che sarebbe stata la scelta migliore perché quella che avrebbe generato meno ribellioni, credo il magistrato si sia affidato alla consapevolezza che in questo paese nessuno disse bah quando fu assolto un ragazzino che sparò a un altro ragazzino, dicendo che in mezzo ai due ragazzini passò un sasso.
Voglio dire, facendosi due conti, chiunque al suo posto avrebbe scelto la via oggettivamente più accettabile per tutti, basandosi su un precedente illustre.
Confronto a quanta (zero) ribellione generò la sentenza del sasso volante, questa è robetta da commissario basettoni.
Per amor di verità, tocca aggiungere piccolo reminder a seguito della richesta di oggi di Di Pietro di istituire una commissione d’inchiesta:
«Se fosse una commissione a 360 gradi noi la votiamo domani mattina – ha sottolineato Di Pietro – ma se l’inchiesta deve indagare soltanto sugli abusi della polizia e non anche sulle illegittimità commesse da chi ha sfasciato le carrozze, le macchine e ha aggredito le forze dell’ordine, allora noi diciamo no. Perché sarebbe una giustizia a metà e non bisogna indagare soltanto quella metà dei fatti che fa comodo alla sinistra-sinistra-sinistra».
Antonio Di Pietro, Ministro del Governo Prodi, motiva il suo voto contrario alla proposta del suo stesso governo per istituire la commissione d’inchiesta presente nel programma da lui sottoscritto.
31 Ottobre 2007
E no, non sono Facci in incognito.
Makkox :)
@ alcuni : certo dovete aver preso proprio una bella cotta perchè in un post come questo andiate a richiamare , in vario modo, FF .
Per quanto mi riguarda, ho solo prevenuto la sicura domanda dei cotti ai quali fai riferimento.
Bravo Makkox, vignetta efficace come al solito. :)
Purtroppo va così.
Broono, molto interessanti i tuoi commenti: li avessi letti prima (mi riferisco all’ultimo su Di Pietro) avrei evitato una domanda altrove, uff…
quel che è successo.
cossiga che dice le sue scempietà.
maroni che manda i soldati.
ministri che qualsiasi problema dialettico tra parti sociali, diventa questione d’ordine pubblico.
neanche si posso dire piccoli ‘sti segnali, e tutti assieme proiettano un’ombra davvero inquietante. seriamente adesso.
come giustamente ha fatto notare Walte nella sua dichiarazione di ieri che…
uhm
spè… sono sicuro che aveva detto una roba, ma una roba d’un ficcante…
“se l’inchiesta deve indagare soltanto sugli abusi della polizia e non anche sulle illegittimità commesse da chi ha sfasciato le carrozze, le macchine e ha aggredito le forze dell’ordine, allora noi diciamo no”
opinione rispettabile, quanto stupida
lo scandalo in questo caso è istituzionale e proprio durante i processi è stato dimostrato che a portare l’aggressione ai cortei fu la polizia, si è detto perchè non si sono capiti tra di loro, ci sono stati funzionari che non hanno saputo spiegare chi e perchè abbia ordinato le cariche
i numerosi depistaggi e reati compiuti durante il processo, i gravi reati compiuti alla Diaz e a Bolzaneto e per le strade sono qualcosa che sta su un livello imparagonabile con i danneggiamenti e ancora meno senso ha sollevare questa strano do ut des dipietrista sulla commissione d’inchiesta
con la commissione d’inchiesta ci si possono spazzare, se non sono in grado di assicurare il più elementare livello di dignità istituzionale, se non vogliono che si faccia giustizia, non sarà certo impegnando qualche parlamentare in un’inutile commissione, tipica soluzione proposta da chi non vuole risolvere niente
Di Pietro, come chiunque, si dovrebbe leggere atti ed udienze, prima di sparar cazzate del genere…e soprattutto dovrebbero tutti evitare questi pietosi esercizi di equidistanza, per i danneggiamenti c’è gente che ha preso venti anni in primo grado, per la macelleria messicana le condanne sono imbarazzanti al confronto
il problema non è stabilire cosa sia successo, quello è già stato ricostruito in aula, il problema è dare giustizia a cittadini italiani e stranieri brutalmente aggrediti nel sonno in quella che è stata in tutta evidenza una spedizione punitiva pianificata a freddo per “fare bella figura” dopo il disastroso fallimento delle giornate precedenti; una vendetta.
una tale e tanto brutale aggressione a decine di persone -innocenti- (non uno dei presenti alla Diaz è stato denunciato) non può restare inpunita senza gravi conseguenze per la qualità della democrazia nel nostro paese
se per Di Pietro esiste qualcosa o qualche evento precedente che possa giustificare quanto è avvenuto dentro la Diaz e la caserma di Bolzaneto, vuol solo dire che è troppo tempo che non prende in mano le istituzioni di diritto e che ormai è anche lui un succube della politica spettacolare, alla quale non rinuncia a sacrificare dignità e verità, solo uno di tanti figuranti inutili e ipocriti, mka non dovrebbe essere una novità, semmai una conferma
a me viene da pensare che sia un brutto casino il fatto che i funzionari in servizio di piazza possano decidere della vita dei loro uomini e di quella dei cittadini, sapendo di essere preventivamente esentati da qualsiasi responsabilità
“una tale e tanto brutale aggressione a decine di persone -innocenti- (non uno dei presenti alla Diaz è stato denunciato) non può restare inpunita senza gravi conseguenze per la qualità della democrazia nel nostro paese”
Tredici poliziotti condannati a complessivi 35 anni di reclusione, a 700.000 euro di provvisionale per il risarcimento alle parti lese da quantificarsi in separato giudizio ed a 125.000 euro di spese legali oltre all’inevitabile procedimento disciplinare -che scatterà al passaggio in giudicato della sentenza di condanna- e che potrebbe portare alla destituzione dal servizio: si può discutere dell’adeguatezza delle pene o delle responsabilità di altri certo non mi pare l’impunità totale.
Il problema è che i giudici molto spesso (più di quanto si creda o si vuol far credere) non sposano teoremi o complotti, non parteggiano per una parte o per l’altra (come si usa fare nei salotti e nei bar) non individuano logiche o matrici politiche agli eventi, ma cercano solo -fra enormi difficoltà e pressioni- di applicare la legge e ricostruire i fatti per come emergono dai dibattimenti.
Fatti atroci che spesso sono tremendamente ed assurdamente banali (la banalità del male: do you remember?).
Voi vi stupite che qualche decina di poliziotti (di cattivi servitori dello Stato) abbia improvvisato una spedizione punitiva magari con un passaparola all’ultimo momento?
Io no: la trovo una spiegazione (ahime!) perfettamente plausibile e credibile.
Anzi l’improvvisazione e la fretta con cui sono stati fatti i tentativi di depistaggio (v. molotov portate in fretta e furia) e con cui si è cercato di coprire le malefatte fa decisamente propendere per l’ipotesi del male banale e stupido organizzato da pochi incapaci e cercato di occultare da qualche sodale.
Altro che livelli superiori e pianificazione dall’alto.
Poi se vogliamo sempre andare sulla contrapposizione politica vabbè poi finisce all’italiana.
Ad esempio c’è Gasparri che è pure contento (ma de chè???): cioè tredici poliziotti riconosciuti colpevoli di violenze ai danni di persone inermi e lui festeggia!!
Questo è quello a cui siamo ridotti.
Lupovecchio, è evidente che non hai la più pallida di cosa sia stato accertato in dibattimento: l’operazione è stata comandata con il pretesto del lancio di oggetti verso una pattuglia. Un falso.
Non parliamo di qualche decina di persone, ma di un’operazione durata ore, compreso il tentativo di strappare gente in pericolo di vita dagli ospedali, non stiamo parlando di una manganellata dal sen fuggita, ma di una vasta e coordinata spedizione punitiva. All’interno della Diaz sono stati picchiati tutti selvaggiamente, dentro a Bolzaneto anche peggio, la condanna del medico presente a Bolzaneto è un bufetto ad una persona indegna di praticare la medicina, che invece continuerà la sua carriera come se niente fosse. Sulle sue responsabilità non ci sono dubbi, eppure la condanna è stata lievissima.
E si potrebbe continuare a lungo, suggerisco a tutti di leggere supportolegale prima di vventurarsi in ipotesi da fantascienza o di ripetere cose orecchiate e che sono già state smentite in abbondanza
In Molise, al termine di un’indagine che secondo i colleghi del Facci era solo uno show di “magistrati comunisti”, hanno depositato il rinvio a giudizio per 112 delinquenti protetti oltre che da Il Giornale dal povero Giovanardi e da Forza Italia.
La vicenda è più che raccapricciante, 117 capi d’accusa
Aspettando quelli della “presunzione d’innocenza”, il Molise di ritrova decapitato.
Però non ne parla nessuno.
Signori i magistrati hanno giudicato secondo diritto, in un tribunale italinao (per fortuna!) non si può condannare sulla base delle leggi morali o religiose, ma delle leggi scritte. Il giudizio divino esisteva e veniva applicato nel medioevo, da allora c’è stato quqlche progesso sulla strada della civiltà giuridica.
Ciò che non può essere accertato con sicurezza non può essere motivazione per una condanna. Il resto sono solo chiacchiere di un paese ancora troppo legato ai suoi stilemi cattolici per accettare la positività della legge.
strano verdetto per una magistratura comunista ….perchè è rossa vero tutta la magistratura ??
scusate se faccio il puffo rompicoglioni, ma oggi travaglio ha detto esattamente quello che ho scritto io. andatevelo a guardare e forse capirete che conviene parlare dopo averle lette le sentenze.
p.s. un’ ultima rottura di palle: se in Italia succedesse come negli altri paesi, dove i poliziotti in divisa hanno un numero di riconoscimento ben visibile, questo processo probabilmente avrebbe preso un’altra piega.
p.p.s. l’unico funzionario digos attualmente indagato per la Diaz e’ un povero coglione che e’ stato identificato solo perche’ portava i capelli lunghi, e questo fa capire come ha dovuto lavorare il PM.
beh chi l’ha fatta è proprio ignorante
come giustamente dice travaglio forse prima sarebbe il caso di aspettare che la sentenza venga scritta e resa pubblica
ah..ma che scemo..dimenticavo che voi manco sapete dove vivete e manco sapete cos’è un dispositivo
tornate a studiare che è meglio che di giustizia ne sapete poco ma poco poco
Ah, esiste pure un Nicolaus?
Bene, bene.
SUPER POLL!
PS viuleenza, ma viulenzaaaaaa!!! Anche se non ho il tempo che avete voi, parassiti!
Non è necessario aspettare niente per capire che è un pacco
Il capo della Polizia, Manganelli, dice che parlerà
Il che rende evidente che al processo, dove lo si è sentito predisporre depistaggi allo stesso, non ha parlato come suo sommo dovere.
Ma la menzogna è il peccato minore, perchè un comportamento del genere è assolutamente irrituale e immorale. Un capo della polizia risponde ai magistrati, non annuncia che racconterà la verità sui giornali dopo aver mentito e omesso in tribunale. In altri paesi europei, solo per quello che ha dichiarato ieri, sarebbe già in pensione inseguito dal discredito.
Qui invece può fare questi numeri da capo della polizia del libero stato di bananas e non ci fa caso nessuno, tanto è il grado di civiltà e di civismo nel nostro paese.
Bella dignità che hanno quelli che nelle istituzioni non si accorgono nemmeno di “incidenti” del genere e li prendono come normali…
Altro che attendere le motivazioni della sentenza, se servivano conferme le dichiarazioni di Canterini e Manganelli negli ultimi due giorni bastano e avanzano per invocare drastiche pulizie in qualsiasi paese civile, solo da noi succede che i funzionari di polizia osino addirittura lanciare messaggi obliqui sui media, senza che nessuno dica niente.
validissima metafora di quello che è stato.
schifo schifo schifo.
Bella la vigna raffigurante Filippo Facci! Anche le meche le hai disegnate molto bene.
Sei un genio!
Mi chiedo: ma una volta dirigente non era sinomimo di “posto di RESPONSABILITÀ”?
lezioni di storia.
l’italia emula l’argentina.
il prossimo obiettivo è il cile.
Beh, è chiaro che nel revisionismo storico in corso con annessa rivalutazione di un tot di simpatiche figure della storia, una sventagliata di novità avrebbe toccato anche il concetto di responsabilità post Norimberga.
Fino a ieri un militare non poteva rifiutarsi di eseguire un ordine e quindi la responsabilità della sua azione veniva imputata ai suoi superiori.
Da ieri un militare che esegue un’azione ne porta la reponsabilità personale.
Questo significa che da ieri può rifiutarsi di eseguire un ordine, senza rischiare l’imputazione ma anzi venendo addirittura premiato.
E’ una svolta mica da poco.
E’ come aver certificato che la truppa, in italia, non agisce per gerarchia ma per iniziativa personale.
Praticamente secondo la corte in Italia a proteggerci abbiamo una struttura militare organizzata e gestita come gli ausiliari della sosta.
Sarà contento La Russa.
Ora di Tornado in Afghanistan ne può mandare anche altri venti.
Se faranno cazzate potrà sempre dire che mica li guidava lui.
Lui al limite ci mette solo su i pargoli delle famiglie che li vanno a vedere in ogni piazza in ogni manifestazione che ormai ogni due giorni organizza dovunque riesca, pur di infilarci a forza in culo l’orgoglio militare e della patria.
Salvo poi tacere, come ogni capitano coraggioso, quando un giudice stabilisce che nel posto e nel giorno che ha visto insieme nello stesso posto più gerarchi di quanti ne raccolgano i russi alle parate sulla piazza rossa, le braccia si muovevano liberamente come cazzo pareva a loro pure se le teste erano tutte lì presenti.
Non li si condanni per responsabilità, i capi, va bene, se così dice la legge.
Ma per dimostrata conseguente inabilità al comando, due righe glie le si potrebbero imputare?
Grandissimo Makkox.
“U pisci fete sempre ra tiesta”
Complimenti, davvero, vignetta sintetizzante il funzionamento di molte cose, ormai.
La cosa davvero sconfortante è che, parlandone anche con amici, era dato per scontata l’assoluzione, “a ttia pareva ca incriminavano degli sbirri?”
Non è rimasto neanche un briciolo di fiducia.
Quand’è che l’abbiamo persa?
ciao marcoxcs,
il PESCE noi penziamo che PUZZA, sapessi come PUZZIAMO noi con la nostra GIUSTIZZIA di merda al naso branchia del pesce. Infatti per la PUZZA di uomo se ne sta in mare il saggio PESCE, dove non c’è ODORE. E nammanco MANGANELLI.
ONORE al PESCE. Che poi l’odore di pesce ricorda… vabè, no, questa è COSA di ridere con Ulderico, mica con tutti, che sono scemo io (eNZO)?
ciao ai PESCI
eNZO
Tranquilli, tra un po’ arriva Facci o chi per lui a ipotizzare una cellula ananrcoinsurrezionalista infiltrata nella Celere per diffamare ill buon nome del govenro e della polizia
Quoto Broono aggiungendo che “quelli che i giudici politicizzati” oggi esultano di cosa?
d’infermità mentale si suppone.
Esultano per il fatto che è stato finalmente dimostrato che non ci fossero agenti infiltrati tra i black block.
Erano i black block ad essere infiltrati tra gli agenti.
Un’ipotesi che in effetti in sette anni nessuno aveva ancora valutato.
Bravo Makkox, davvero.
ti sei sucato il militare con proseguo annesso, hai fatto il jukebox, ti piace l’odore di lucido da scrpe sulla faccia al mattino, ti piace vestirti allo spaccio anzichè da zara, fremi all’idea di un nuovo scontro in piazza…ma allora sei masochista! e allora godi fino in fondo!
mi sembra coerente come cosa.
Ovvero, le sentenze si rispettano solo quando condannano Berlusconi.
Ovvero, c’è chi sa leggere Libertà solo se prima c’è scritto Casa delle.
sulla responsabilità oggettiva una legislazione percepita ci trae in inganno.Dobbiamo esserci persi qualche La.Da pischello ho evitato di reagire con gente pericolosa per non incorrere nell’eccesso di leggittima difesa che avrebbe fatto perdere il posto a papà
guarda hyena che a rispettare la sentenza c’è da credere che la Celere vada in giro senza ordini
ma soprattutto c’è da credere che per i dirigenti non esista responsabilità
la sentenza accerta che sono stati comessi reati, se la rispetti devi ammetterlo anche tu
che siano reati gravi non è nemmeno discutibile
reati aggravati dalla qualifica di chi, in questo caso li ha commessi, che fossero appartenenti alle forze dell’ordine è un’aggravante
ora, i sottoposti che hanno commesso questi reati di loro iniziativa sono puniti, mentre i dirigenti che sono stati a guardare e poi hanno “solo” commesso altri reati per ostacolare la giustizia, sono stati addirittura promossi!
che finiva male si è capita fin da quando il PM ci ha messo un anno per ottenere dalle forze dell’ordine una lista dei presenti all’azione
in un caso normale, per un processo tanto importante per reati tanto gravi, si dovrebbe procedere spediti, ma il PM non ha usato i poteri dei quali dispone per rompere la melina
non era interesse del governo e delle fdo l’accertamento della verità?
…e questo era il PM, quello che ha portato le accuse e quello che è stato preso in giro per anni dagli imputati e dalle loro deposzioni, che sono un masterpiece della cronaca
difficile spiegarla con la logica, tu ci riesci a spiegre come sia possibile che la responsabilità di quello che è stato accertato come il massacro di persone inermi, ma anche il loro successivo sequestro negli ospedali, sia esclusivamente degli agenti operativi?
hai tutto il tempo del mondo….
puoi anche spiegarci che cosa ci sia da gioire, vedendola da destra, per una sentenza del genere, mentre elabori, magari questa è più facile…
Attenzione a criticare le sentenze (anche questa sentenza): si fa solo il gioco di chi vuole demolire la magistratura per interessi particolaristici.
Ipotizzare un complotto (qualunque ne sia la matrice) dietro ad ogni provvedimento giurisdizionale contribuisce solo a destabilizzare il sistema e minare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.
Sono stati assolti? In altri paesi si sarebbe semplicemente accettato il verdetto arrivando alla conclusione che o sono effettivamente innocenti oppure che l’accusa non è stata abbastanza abile a dimostrarne la colpevolezza.
Stop, queste sono le regole di civiltà giuridica.
In Italia ci sono sempre la dietrologia ed il complottismo che, alla fine, legittimano coloro che fanno dell’attacco strumentale alla magistratura il proprio fine politico.
Giudicare sulle colpe di una persona, decidere se ha commesso o meno fatti di tale gravità da meritare una condanna al carcere è una cosa difficilissima che dovrebbere avere il rispetto della gente.
Questo prescindendo dal fatto se gli accusati siano uomini politici, poliziotti, no global, extracomunitari.
Anche perchè le sentenze (che in realtà tutti commentano senza averle lette: una usanza tipicamente italiana) devono avere un iter motivazionale ben preciso nel quale vengono soppesati e valutati gli elementi a favore e quelli contro.
Poi in conclusione c’è ancora un appello e la sentenza non è definitiva.
Bravo Mak. E te lo dico con tutta la tristezza possibile.
da gioire non c’e’ nulla, ma da chiedersi c’e’ tanto:
il PM e’ un coglione, o ci fa?
se uno pensa che e’ un coglione bon, se uno pensa che ci fa allora si cade nella contraddizione berlusconiana per cui chi non la pensa come te ha sbagliato.
e allora non esiste la verita’ indipendente da chi la pensa.
bisognera’ leggere le motivazioni, ma penso sia difficile risalire la catena di comando in assenza di ordini scritti.
e allora il PM e’ un povero cristo che non aveva gli strumenti adatti.
e allora con chi bisogna prendersela? boh
“In altri paesi si sarebbe semplicemente accettato il verdetto”
Siamo su un pianeta nel quale non esistono ‘altri paesi’ ma paesi di un tipo e paesi di un altro, moltiplicato per n categorie.
Allora la frase ha senso se si specifica in quale paese si sarebbe accettato questo verdetto.
Perché ci sono paesi e paesi.
Paesi nei quali questo verdetto sarebbe stato accettato perché emesso legittimamente.
Paesi nei quali questo verdetto sarebbe stato accettato perché in linea con un sacco di altri precedenti.
Paesi nei quali questo verdetto avrebbe generato rivolte civili.
Paesi nei quali, semplicemente, questo verdetto non sarebbe mai stato emesso.
A ciascuno la scelta di quale di questi modelli di paese augurarsi di raggiungere un giorno.
A ciascuno la consapevolezza di quale di questi modelli di paese ci sia al termine della strada stata avviata da tempo in maniera a questo punto difficilmente negabile.
Il che non significa che il magistrato sia responsabile, se si critica la sentenza.
Può anche significare che così come il magistrato può solo interpretare le leggi, chi le viola può anche utilizzarle per farlo.
Al Capone faceva stragi sotto gli occhi di tutti, ma venne arrestato per problemi di fisco.
Così, un esempio a caso.
invito alla lettura di http://www.supportolegale.org prima di sbilanciarsi in difesa della sacra magistratura a vanvera
non c’è bisogno di nessun complotto, quando in dibttimento ti ridono in facci e non collaborano nemmeno i capi della polizia, lo capisce ciascuno per suo conto che quali che siano gli interessi e i pesi che gravano sul procedimento
anche io sono curioso di leggere le motivazioni, perchè proprio non riesco a spiegarmi come i sottoposti siano responsabili e i dirigenti no
a parte che istavo commentando le stranezze dibattimentali, che se il PM avesse voluto velocizzare alzava il telefono e diceva: “senti Ciccio XXXX, se non ti presenti spontaneamente e in fretta, predispongo l’accompagnamento coatto e il sequestro dei documenti che ti ho chiesto”
questo non è successo, le prove del massacro erano evidenti e, in ossequio alla presunzione di innnocenza, per 7 lunghi anni non ci sono stati colpevoli per un massacro perpetrato da servitori dello stato
dopo 7 anni si sostiene che sia esclusivamente colpa di una decina di persone (invasate?) e vediamo che i loro dirigenti sono stati addirittura promossa
Lupovecchio, ci puoi aiutare tu a spiegare questa magilla che straccia la logica?
direi di no, uno che parla di “civiltà giuridica” per invitare a rappresentare una sentenza del genere, per fatti che hanno ridotto in stracci la nostra residua cultura/civiltà giuridica, non deve essere attrezzato…magari aspetto Hyena
Io invece, pur criticandola, mi sono spiegato come mai si sia scelto di evitare di salire anche solo il primo gradino della gerarchia.
Semplicemente perché non si tratta di un operaio e del suo datore di lavoro, due gradini in tutto, ma di un corpo di polizia dello stato.
Quando l’imputato è l’ultimo gradino, o scegli di fermarti lì, o per logica e per diritto non puoi che salire su fino al ministro degli interni.
Sopra ogni graduato ce n’è uno superiore.
O ti fermi al primo, o la scala la devi percorrere tutta anche tuo malgrado, perché il solo fermarti a un certo punto invaliderebbe tutti i precedenti.
Sulla certezza che sarebbe stata la scelta migliore perché quella che avrebbe generato meno ribellioni, credo il magistrato si sia affidato alla consapevolezza che in questo paese nessuno disse bah quando fu assolto un ragazzino che sparò a un altro ragazzino, dicendo che in mezzo ai due ragazzini passò un sasso.
Voglio dire, facendosi due conti, chiunque al suo posto avrebbe scelto la via oggettivamente più accettabile per tutti, basandosi su un precedente illustre.
Confronto a quanta (zero) ribellione generò la sentenza del sasso volante, questa è robetta da commissario basettoni.
Per amor di verità, tocca aggiungere piccolo reminder a seguito della richesta di oggi di Di Pietro di istituire una commissione d’inchiesta:
«Se fosse una commissione a 360 gradi noi la votiamo domani mattina – ha sottolineato Di Pietro – ma se l’inchiesta deve indagare soltanto sugli abusi della polizia e non anche sulle illegittimità commesse da chi ha sfasciato le carrozze, le macchine e ha aggredito le forze dell’ordine, allora noi diciamo no. Perché sarebbe una giustizia a metà e non bisogna indagare soltanto quella metà dei fatti che fa comodo alla sinistra-sinistra-sinistra».
Antonio Di Pietro, Ministro del Governo Prodi, motiva il suo voto contrario alla proposta del suo stesso governo per istituire la commissione d’inchiesta presente nel programma da lui sottoscritto.
31 Ottobre 2007
E no, non sono Facci in incognito.
Makkox :)
@ alcuni : certo dovete aver preso proprio una bella cotta perchè in un post come questo andiate a richiamare , in vario modo, FF .
Per quanto mi riguarda, ho solo prevenuto la sicura domanda dei cotti ai quali fai riferimento.
Bravo Makkox, vignetta efficace come al solito. :)
Purtroppo va così.
Broono, molto interessanti i tuoi commenti: li avessi letti prima (mi riferisco all’ultimo su Di Pietro) avrei evitato una domanda altrove, uff…
quel che è successo.
cossiga che dice le sue scempietà.
maroni che manda i soldati.
ministri che qualsiasi problema dialettico tra parti sociali, diventa questione d’ordine pubblico.
neanche si posso dire piccoli ‘sti segnali, e tutti assieme proiettano un’ombra davvero inquietante. seriamente adesso.
come giustamente ha fatto notare Walte nella sua dichiarazione di ieri che…
uhm
spè… sono sicuro che aveva detto una roba, ma una roba d’un ficcante…
“se l’inchiesta deve indagare soltanto sugli abusi della polizia e non anche sulle illegittimità commesse da chi ha sfasciato le carrozze, le macchine e ha aggredito le forze dell’ordine, allora noi diciamo no”
opinione rispettabile, quanto stupida
lo scandalo in questo caso è istituzionale e proprio durante i processi è stato dimostrato che a portare l’aggressione ai cortei fu la polizia, si è detto perchè non si sono capiti tra di loro, ci sono stati funzionari che non hanno saputo spiegare chi e perchè abbia ordinato le cariche
i numerosi depistaggi e reati compiuti durante il processo, i gravi reati compiuti alla Diaz e a Bolzaneto e per le strade sono qualcosa che sta su un livello imparagonabile con i danneggiamenti e ancora meno senso ha sollevare questa strano do ut des dipietrista sulla commissione d’inchiesta
con la commissione d’inchiesta ci si possono spazzare, se non sono in grado di assicurare il più elementare livello di dignità istituzionale, se non vogliono che si faccia giustizia, non sarà certo impegnando qualche parlamentare in un’inutile commissione, tipica soluzione proposta da chi non vuole risolvere niente
Di Pietro, come chiunque, si dovrebbe leggere atti ed udienze, prima di sparar cazzate del genere…e soprattutto dovrebbero tutti evitare questi pietosi esercizi di equidistanza, per i danneggiamenti c’è gente che ha preso venti anni in primo grado, per la macelleria messicana le condanne sono imbarazzanti al confronto
il problema non è stabilire cosa sia successo, quello è già stato ricostruito in aula, il problema è dare giustizia a cittadini italiani e stranieri brutalmente aggrediti nel sonno in quella che è stata in tutta evidenza una spedizione punitiva pianificata a freddo per “fare bella figura” dopo il disastroso fallimento delle giornate precedenti; una vendetta.
una tale e tanto brutale aggressione a decine di persone -innocenti- (non uno dei presenti alla Diaz è stato denunciato) non può restare inpunita senza gravi conseguenze per la qualità della democrazia nel nostro paese
se per Di Pietro esiste qualcosa o qualche evento precedente che possa giustificare quanto è avvenuto dentro la Diaz e la caserma di Bolzaneto, vuol solo dire che è troppo tempo che non prende in mano le istituzioni di diritto e che ormai è anche lui un succube della politica spettacolare, alla quale non rinuncia a sacrificare dignità e verità, solo uno di tanti figuranti inutili e ipocriti, mka non dovrebbe essere una novità, semmai una conferma
a me viene da pensare che sia un brutto casino il fatto che i funzionari in servizio di piazza possano decidere della vita dei loro uomini e di quella dei cittadini, sapendo di essere preventivamente esentati da qualsiasi responsabilità
“una tale e tanto brutale aggressione a decine di persone -innocenti- (non uno dei presenti alla Diaz è stato denunciato) non può restare inpunita senza gravi conseguenze per la qualità della democrazia nel nostro paese”
Tredici poliziotti condannati a complessivi 35 anni di reclusione, a 700.000 euro di provvisionale per il risarcimento alle parti lese da quantificarsi in separato giudizio ed a 125.000 euro di spese legali oltre all’inevitabile procedimento disciplinare -che scatterà al passaggio in giudicato della sentenza di condanna- e che potrebbe portare alla destituzione dal servizio: si può discutere dell’adeguatezza delle pene o delle responsabilità di altri certo non mi pare l’impunità totale.
Il problema è che i giudici molto spesso (più di quanto si creda o si vuol far credere) non sposano teoremi o complotti, non parteggiano per una parte o per l’altra (come si usa fare nei salotti e nei bar) non individuano logiche o matrici politiche agli eventi, ma cercano solo -fra enormi difficoltà e pressioni- di applicare la legge e ricostruire i fatti per come emergono dai dibattimenti.
Fatti atroci che spesso sono tremendamente ed assurdamente banali (la banalità del male: do you remember?).
Voi vi stupite che qualche decina di poliziotti (di cattivi servitori dello Stato) abbia improvvisato una spedizione punitiva magari con un passaparola all’ultimo momento?
Io no: la trovo una spiegazione (ahime!) perfettamente plausibile e credibile.
Anzi l’improvvisazione e la fretta con cui sono stati fatti i tentativi di depistaggio (v. molotov portate in fretta e furia) e con cui si è cercato di coprire le malefatte fa decisamente propendere per l’ipotesi del male banale e stupido organizzato da pochi incapaci e cercato di occultare da qualche sodale.
Altro che livelli superiori e pianificazione dall’alto.
Poi se vogliamo sempre andare sulla contrapposizione politica vabbè poi finisce all’italiana.
Ad esempio c’è Gasparri che è pure contento (ma de chè???): cioè tredici poliziotti riconosciuti colpevoli di violenze ai danni di persone inermi e lui festeggia!!
Questo è quello a cui siamo ridotti.
Lupovecchio, è evidente che non hai la più pallida di cosa sia stato accertato in dibattimento: l’operazione è stata comandata con il pretesto del lancio di oggetti verso una pattuglia. Un falso.
Non parliamo di qualche decina di persone, ma di un’operazione durata ore, compreso il tentativo di strappare gente in pericolo di vita dagli ospedali, non stiamo parlando di una manganellata dal sen fuggita, ma di una vasta e coordinata spedizione punitiva. All’interno della Diaz sono stati picchiati tutti selvaggiamente, dentro a Bolzaneto anche peggio, la condanna del medico presente a Bolzaneto è un bufetto ad una persona indegna di praticare la medicina, che invece continuerà la sua carriera come se niente fosse. Sulle sue responsabilità non ci sono dubbi, eppure la condanna è stata lievissima.
E si potrebbe continuare a lungo, suggerisco a tutti di leggere supportolegale prima di vventurarsi in ipotesi da fantascienza o di ripetere cose orecchiate e che sono già state smentite in abbondanza
In Molise, al termine di un’indagine che secondo i colleghi del Facci era solo uno show di “magistrati comunisti”, hanno depositato il rinvio a giudizio per 112 delinquenti protetti oltre che da Il Giornale dal povero Giovanardi e da Forza Italia.
La vicenda è più che raccapricciante, 117 capi d’accusa
Aspettando quelli della “presunzione d’innocenza”, il Molise di ritrova decapitato.
Però non ne parla nessuno.
Signori i magistrati hanno giudicato secondo diritto, in un tribunale italinao (per fortuna!) non si può condannare sulla base delle leggi morali o religiose, ma delle leggi scritte. Il giudizio divino esisteva e veniva applicato nel medioevo, da allora c’è stato quqlche progesso sulla strada della civiltà giuridica.
Ciò che non può essere accertato con sicurezza non può essere motivazione per una condanna. Il resto sono solo chiacchiere di un paese ancora troppo legato ai suoi stilemi cattolici per accettare la positività della legge.
strano verdetto per una magistratura comunista ….perchè è rossa vero tutta la magistratura ??
scusate se faccio il puffo rompicoglioni, ma oggi travaglio ha detto esattamente quello che ho scritto io. andatevelo a guardare e forse capirete che conviene parlare dopo averle lette le sentenze.
p.s. un’ ultima rottura di palle: se in Italia succedesse come negli altri paesi, dove i poliziotti in divisa hanno un numero di riconoscimento ben visibile, questo processo probabilmente avrebbe preso un’altra piega.
p.p.s. l’unico funzionario digos attualmente indagato per la Diaz e’ un povero coglione che e’ stato identificato solo perche’ portava i capelli lunghi, e questo fa capire come ha dovuto lavorare il PM.
beh chi l’ha fatta è proprio ignorante
come giustamente dice travaglio forse prima sarebbe il caso di aspettare che la sentenza venga scritta e resa pubblica
ah..ma che scemo..dimenticavo che voi manco sapete dove vivete e manco sapete cos’è un dispositivo
tornate a studiare che è meglio che di giustizia ne sapete poco ma poco poco
Ah, esiste pure un Nicolaus?
Bene, bene.
SUPER POLL!
PS viuleenza, ma viulenzaaaaaa!!! Anche se non ho il tempo che avete voi, parassiti!
Non è necessario aspettare niente per capire che è un pacco
Il capo della Polizia, Manganelli, dice che parlerà
Il che rende evidente che al processo, dove lo si è sentito predisporre depistaggi allo stesso, non ha parlato come suo sommo dovere.
Ma la menzogna è il peccato minore, perchè un comportamento del genere è assolutamente irrituale e immorale. Un capo della polizia risponde ai magistrati, non annuncia che racconterà la verità sui giornali dopo aver mentito e omesso in tribunale. In altri paesi europei, solo per quello che ha dichiarato ieri, sarebbe già in pensione inseguito dal discredito.
Qui invece può fare questi numeri da capo della polizia del libero stato di bananas e non ci fa caso nessuno, tanto è il grado di civiltà e di civismo nel nostro paese.
Bella dignità che hanno quelli che nelle istituzioni non si accorgono nemmeno di “incidenti” del genere e li prendono come normali…
Altro che attendere le motivazioni della sentenza, se servivano conferme le dichiarazioni di Canterini e Manganelli negli ultimi due giorni bastano e avanzano per invocare drastiche pulizie in qualsiasi paese civile, solo da noi succede che i funzionari di polizia osino addirittura lanciare messaggi obliqui sui media, senza che nessuno dica niente.
Mak: grazie dei pesci.
(E ho detto tutto)