Mai si era vista un’estate altrettanto insipida musicalmente. Intendiamoci, non è che l’imperversare di Bruci la città (Irene Grandi) o Toda joia toda beleza (Roy Paci) o Relax take it easy (Mika) ovvero il pezzo buono, quello brutto e quello cattivo (in quanto ricalcato) dell’anno scorso – avrebbero reso il Paese migliore. Però avrebbero dato forma a qualche vibrante istanza. Insomma, come in una pimpante democrazia rappresentativa. Invece all’ombra del disco in saldo (9,99 euro) di Giusy Ferreri, non c’è nulla.
La classifica elaborata dalla FIMI non è identica da settimane solo perché la gente non compra i dischi. Con una top 5 che dal 17 luglio è formata da Giusy, MiticoLiga, Jovanotti, Coldplay, Madonna (e la Giusy ha mandato a pallino un pentapartito di soliti noti che doveva essere completato dal pallido disco del MiticoVasco, n.6).
Eh, no: aldilà delle chiacchiere sui tormentoni, credo che tutti si possa essere d’accordo sul fatto che non si sono sentite canzoni con abbastanza forza da mettere d’accordo più di cento persone. Niente che tra due decenni ritroveremo in Sapore di mare 2028 o Ma come fanno le segretarie con gli occhiali a farsi sposare dagli avvocatiiiii, il film campione di incassi che metterà a confronto i ragazzi di domani con quelli di ieri, scoprendo che in fondo, lo vedi, in qualunque epoca i giovani hanno le stesse ansie e sogni e ingenue tenere speranze – e l’attività cerebrale di un protozoo.
Eh, no (…di nuovo): dietro la Giusy e lo struggente desiderio di non essere accantonati dopo i nostri fatidici 15 minuti, espressi dalla warholiana Non ti scordar mai di me, c’è la frammentazione, il divide et impera, una pletora di brani che non hanno superato lo sbarramento. Possiamo presumere che nell’estate 2008 ogni elettore abbia avuto una sua canzone manifesto, magari nemmeno nuova – ma nessun cantante oltre alla Giusy ha avuto quel qualcosa da dire, foss’anche una fesseria, tale da raggiungere il quorum.
Così mentre la politica li costringe con le cattive ad aggregarsi in due megapartiti, gli italiani sono dispersi, parcellizzati (e anche un bel po’ porcellizzati, viste le notizie più cliccate su corriere.it e repubblica.it), ognuno in fondo perso dietro ai fatti suoi, suoi. Non sono uniti da niente, men che meno i gusti musicali. Ognuno si è infilato in una nicchia, da mille o da cento o da cinquanta – fino alla mononicchia. Tant’è che accadono cose singolari, riflesse dalle classifiche dei download a pagamento. Nelle quali la nicchia più compatta porta amabili Carneadi come Maurizio Cinesi o Barbara Montecucco ai primi posti.
Barbara, 23enne cantautrice piemontese che ha dominato le charts di iTunes, era secondo il suo myspace “già nota al grande pubblico per essere stata l’unica interprete della colonna sonora del film Milano Palermo – il ritorno”.
(sì, era lei) (ora lo sapete)
Nel descrivere Il respiro di te, che anticipa l’album di debutto Dai fuoco ai miei papaveri (…uh?) Barbara dice che “A volte non si capisce l’importanza della vita e perdendosi dietro a futili motivi, non ci si accorge di quanto è bello il sole mentre al tramonto và giù”.
Maurizio invece, attuale n.1 per iTunes e n.4 per la FIMI con Tu lo sai, è nato a Padova 35 anni fa, “proprio li nella nebbia del nord-est”; il suo gruppo è costituito da “Il cuore, il sangue, le lacrime, i sorrisi ed io”. Maurizio “canta il vivere quotidiano e dà sempre la sua personale lettura del mondo in cui vive con un linguaggio immediato e senza fronzoli”. Tu lo sai in particolare parla di “un amore che dopo aver regalato tanto sole, si spegne fino a diventare buio”. Insomma, il sole che tramonta di Barbara, il sole che si spegne di Maurizio – che sia allora non il sole che ride ma il sole che piange la possibile idea nuova, la vera alternativa che unisce, il nuovo corso che certa sinistra si ostina a non voler imboccare?
Tutto sacrosanto.
Ma neanche un lieve accenno alla re-entrè della prosperosa Sabrina Salerno così largamente sbandierata sui quotidiani nazionali?
Ah, ho capito.
Aspetti che entri in the classifica.
Ascolto la canzone ‘Tu lo sai’, nuova hit del grandissimo Cinesi che dice ‘Adesso devi smetterla, ho visto tutta l’energia, la mia, sciogliersi dentro le tue lacrime taglienti e gelide’. Ho i brividi, non finirò mai di ringraziare Madeddu per la dritta.
Per tutti i fans di Cinesi (come me, Madeddu, Cuccurullu e Pusceddu), potete incontrare il grande Maurizio presso la celebre Osteria dell’Orsa,a Bologna. Lavora lì.
Ma Cinesi Maurizio è parente di Cinesi Scatole ?
Hmm, no, cioè i genitori, i papà, sono cugini. Ma fa’ conto che tra di loro a stento si salutano.
le mia canzoni dell’estate sono state
tous le garcons
maracaibo
le ragazze
noi ragazzi di oggi noi
Alt for Norge
Rino, mancano “Bravi ragazzi” e “I ragazzi sono in giro” ! :-D