Avevo torto. Avevo torto. Avevo torto. È ciò che devo alla mia amica Chiara per averle fatto trascorrere gli anni a cavallo tra i 16 e i 20 in un fiaccante stato di frustrazione psicologica, additata in quanto fan dei Duran Duran. Noi, ovviamente, eravamo per la chitarra grezza di “Grattugia” The Edge e l’attacco di batteria di “Sunday Bloody Sunday”. Non c’erano cazzi: di là c’erano Wild Boys e Save a Prayer, di qua Pride e New Year’s Day. Allora, quando pensavamo non ci fosse neanche partita, non sapevamo che un giorno Bono Vox sarebbe apparso accanto al tenore Provolotti, accompagnato al piano da Zucchero “Sugar” Fornaciari, per cantare una canzone di Zucchero “Sugar” Fornaciari.
Su Zucchero, perdonatemi, sento l’obbligo di aprire una parentesi: ha dichiarato «Si, quest’anno ho aiutato io il Maestro nell’organizzazione del Pavarotti & Friends. Ho chiamato Bryan May dei Queen e poi Eric Clapton, che è uno difficile da avere». Ora, chiunque abbia masticato un po’ di musica sa che Clapton – dio alla chitarra, per quanto mi riguarda, ma questo non c’entra – è tutt’altro che impossibile da convincere. Clapton, se lo chiamate a casa vostra, viene via per un ghiacciolo: quando ho compiuto 6 anni, i miei erano indecisi se invitare alla festa come attrazione Clapton a suonarmi “Happy Birthday” nel tinello o il Pagliaccio Pistacchio e le sue gag. Piansi tutte le lacrime che avevo quando mi dissero che Clapton aveva telefonato, ed era dispiaciuto, ma aveva un precedente impegno con una comunione.
Beh, chiusa la parentesi e tornando al punto: Chiara ebbe vita dura anche negli anni successivi, quando uscì “The Joshua Tree”. Già a “Rattle and Hum”, ammetto, eravamo molto meno convinti ma, per puro orgoglio, perseverammo ad infierire su di lei e la sua mania di acquistare qualsiasi giornale avesse in copertina John Taylor. Al disco successivo crollammo tutti ma, astutamente, facemmo finta di niente: «U2? Uhm… si.. qualcosa di carino l’han fatto, ma anni fa». Il cammino che, anni dopo, avrebbe condotto Bono sulla strada di Jovanotti, prevedeva ancora una fase psichedelica e una fase discotecara. Troppo persino per fan della prima ora.
Ieri sera, zappando tra la finale di “Amici” e il “Pavarotti & Friends“, mi è capito di assistere a parte dell’interpretazione di Bono, il Casarini della carità pelosa, l’autore dello slogan “Cancella il debito”, che ormai ha assunto la medesima importanza, a livello morale, dello stacchetto che anticipa un gioco di “Passaparola“.
Bono sale sul palco, guarda con aria di sufficienza Pavarotti (dentro di sè sta pensando: “Lardoso cinghiale”), guarda con aria di sufficienza l’orchestra (“Cazzo me ne faccio dell’orchestra? Io sono capace di fare ‘One’ acappella”), guarda con aria di sufficienza il pubblico che lo sta osannando (“Massa di inutili pezzenti sfigati”) e, infine, guarda con aria di sufficienza Zucchero (“E questo chi cazz’è? Mavaffanculo!”). Poi, sforzando un accenno di sorriso alla plebe, si concede. Ma non del tutto. Il meglio di sè lo da più tardi, quando decide di riscrivere il testo dell’Ave Maria di Schubert aggiungendo le seguenti frasi: “Dov’è la giustizia in questo mondo? I malvagi fanno così tanto rumore, mamma. I giusti rimangono stranamente in silenzio. Senza saggezza tutte le ricchezze del mondo ci lasciano poveri e malati e la forza è niente senza umiltá. È la debolezza una malattia incurabile e la guerra è sempre la scelta degli Eletti che non devono combattere”.
Bono, a fine evento, ha dichiarato di aver saputo sin dall’inizio che la sua scelta sarebbe stata considerata “arrogante”. Ma si figuri, signor Vox, facesse la cortesia di tornare pure l’anno prossimo per un Padre Nostro, un Angelo Custode, un Oh Gesù d’amore acceso.
Qualcuno, nel mentre io vado a recitare l’atto di dolore che cancellerà i miei peccati, potrebbe spiegare all’idiota che di Jim Morrison ne nasce uno per secolo?
Scusa Simon. Scusa John. Scusa Nick. Scusa Andy. E, Chiara, perdonami, se puoi.
This song is not a rebel song
(Visited 300 times, 1 visits today)
w i DURAN DURAN che esistono ancora e suona davvero bene dal vivo
Don’t matter if you care, if you don’t own what you care about.
A person never tells you anything until contradicted.
Attenzione…… toccatemi tutto ma non il mio Jim…………… e poi, ma chi cavolo sono i Duran Duran, ma sono mai esistiti???????
scriveranno mai un libro o più, sulla vita di questi?????? Bono, le sue canzoni rimarranno, qualcuna, nel tempo, ma mai tutte cpme quelle di Jim……………… è vero e ha ragione chi ha detto………. che uno come jim se nasce sarà solo ogni Secolo….bacioni
Attenzione…… toccatemi tutto ma non il mio Jim…………… e poi, ma chi cavolo sono i Duran Duran, ma sono mai esistiti???????
scriveranno mai un libro o più, sulla vita di questi?????? Bono, le sue canzoni rimarranno, qualcuna, nel tempo, ma mai tutte cpme quelle di Jim……………… è vero e ha ragione chi ha detto………. che uno come jim se nasce sarà solo ogni Secolo….bacioni
Attenzione…… toccatemi tutto ma non il mio Jim…………… e poi, ma chi cavolo sono i Duran Duran, ma sono mai esistiti???????
scriveranno mai un libro o più, sulla vita di questi?????? Bono, le sue canzoni rimarranno, qualcuna, nel tempo, ma mai tutte come quelle di Jim……………… è vero e ha ragione chi ha detto………. che uno come jim se nasce sarà solo ogni Secolo….bacioni
..francamente trovo spregevole e di cattivo gusto quando una persona non apprezza (o forse non è capace di apprezzarlo) un’artista ed allora si sente in diritto ed in dovere di sminuirlo, ridicolizzarlo, offenderlo e poi di descrivere chi lo ascolta come se fosse una sorta di ritardato o di maniaco sessuale represso…..
Provo molta pena per gente così, oltre a considerarla superficiale, frivola e dotata di scarsa intelletto…dato che utilizza le scorciatoie del cervello per sottrarsi ad un confronto civile, misurato e soprattutto corretto!
..non commetterò lo stesso errore, perchè non ho voglia di inzupparmi nello stesso stagno di superficialità in cui queste persone sguazzano addirittura auto-celebrandosi…ma non voglio neanche sentire dire che Jim Morrison è stato “un mito sopravvalutato del 900” perchè in realtà è stato “un mito rimpianto del 900”! ..artista prolifico ed a 360 gradi, che ha scritto pagine e pagine nella storia della musica, ed ancora oggi è universalmente riconosciuto come uno dei più grandi ed originali cantanti che si siano mai avuti!
..addirittura in America, in diverse università si studiano le sue poesie, perchè viene considerato come l’ultimo poeta maledetto…cosa vuol dire ciò? che sono impazziti tutti? che continua ad essere sopravvalutato? …o forse che qualcuno non è riuscito ad apprezzarlo?…meglio tacere portando la gente a sospettare di essere scemi, piuttosto che parlare e dimostrarlo ampiamente!
concordo sù tutto Gianluca…complimenti!