Secondo Christian Rocca 25 artefatti “maggiori” e un numero imprecisato (si parla di almeno 100.000) “minori” trafugati dal museo di Baghdad non bastano a configurare il “saccheggio”. Saccheggio, io immagino, è soltanto quando si ruba tutto, si butta giù il palazzo e si spargono tre camion di sale sull’area. Altrimenti sono solo collateral damages, sad occurrencies, shit that happens, cose così. Leonardo la pensa in modo un po’ diverso e qui ci spiega il perché, Sofri invece ci dice solo che sta con Rocca ma non ci spiega il perché (non voglio credere che “sarà pure neocon ma è il mio neocon” sia una spiegazione). Qui e qui gli articoli del NYT dai quali prende spunto la bagarre. Ci sarebbe anche un terzo intervento sull’argomento che non linko per amore della decenza, lo troverete per conto vostro. Ognuno si faccia la propria idea.
Non è successo niente?
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penso che l’intento di rocca (almeno io l’ho capita così) che ci fossero state parecchie esagerazioni sui furti al museo, quando invece buona parte dei reperti era in salvo, il che non vuol dire che non sia successo nulla naturalmente.
mark ammetterai che il titolo usato da Rocca lascia pochi dubbi sull’interpretazione che ha voluto dare. Se poi ti vai a leggere quello che ha scritto la sua “fonte”, pare proprio che noialtri che ci siamo preoccupati e agitati per la sparizione di oggetti come il vaso di Uruk o l’arpa d’oro di Ur possono bastare da soli. Come se domani rubassero dal Louvre la Gioconda e la Nike di Samotracia e qualcuno scrivesse “vabbe’ non è successo niente”. Non si sta parlando di bruscolini…
Si capiva lontano un miglio cosa intendesse Rocca, infatti. Ma la pretestuosità ha le sue tappe.
vabbè, m’è sparito mezzo commento…spero si capisca lo stesso…
ah si Rolli? hai fatto un corso specifico per leggere tra le righe di quello che scrive Rocca o ti viene proprio spontaneo?
sono d’accordo che certe perdite siano gravi, però non si può fare una frittata senza rompere le uova. suppongo che in quel casino non fosse facile fare bene tutto, ma a questo punto sto parlando del mio pensiero me e non di rocca…
Dall’articolo del NYT: “I asked some soldiers why they did not stop the looting,” Mr. Naqsa Bandy recalled. “They said, `This is not our duty.’ ” . E’ di questo che parlo. Le convenzioni internazionali parlano poi chiaro. La difesa del patrimonio storico e culturale del Paese che si sta occupando (e non mi venite a dire che lo si stava solo liberando perché fa lo stesso) spetta all’esercito occupatore/liberatore. Nessuno dice che fosse facile, ma andava fatto. O almeno bisognava provarci. Ma se poi proprio non riusciva lo stesso, non mi pare onesto che qualcuno ci voglia far credere che “non è successo niente”.
ok, ok mi arrendo, ma rocca è anche il mio neocon :))
Forse bisognerebbe fare un corso per “leggere” e non trattarci da idioti, grazie. Nè trattare da idiota Rocca, visto che solo un idiota può scrivere ” non è successo niente” mettendo un link che, anche secondo Leonardo, indica il contrario dell’incipit. I casi sono due: Rocca è idiota, vuole dirci che non è successo niente di niente, mette il link per prenderci meglio per i fondelli; oppure Rocca dopo il tam tam sui disastri inenarrabili nel museo usa il telecomando per sentire i telegiornali, le manuzze per sfogliare i giornali, le orecchie per ascoltare eventuali radiogiornali e scopre che no, non è successo quello che si era detto e che si temeva. Hanno rubato ma non nelle proporzioni spettacolari e gravi che erano state annunciate in un primo momento; i pezzi più prezioni e importanti erano già stati messi al sicuro; gran parte delle cose rubate sono state recuperate e altre se ne aggiungeranno. Insomma, nessuna apocalisse. Per fortuna. Rocca scrive questo, senza la pagina 777, chè per i lettori di Camillo non ce n’è bisogno. E in buona fede nessuno può pensare che Rocca intendesse altro. Poi certo, ogni pretesto è valido … Tra l’altro questa cosa è talmente pretestuosa che non c’è nemmeno bisogno di essere dichiaratamente estimatori di Rocca per difenderlo ( bah! difenderlo mi pare pure una parola eccessiva )
“Non è successo niente
A Baghdad non hanno saccheggiato le opere d’arte.” Se quello che intendeva dire era “Hanno rubato ma non nelle proporzioni spettacolari e gravi che erano state annunciate in un primo momento” Rocca ha seriamente bisogno di un corso intensivo di semantica. Ovviamente IMHO.
Rocca è anche il mio neocon.
Scusate se lo difendo come se dicessi “Forza inter !” ma qui siamo tutti tifosi e gli argomenti di Sooshee sono quelli di chi urla “Forza milan ! ” .
Il tono dell’articolo di Rocca è chiaro a me e a tutti gli altri “interisti”. Ciao belli.
M’investe un dubbio. Leggere e commentare camillo-rocca-christian è la nuova frontiera del masochismo estremo?
Come Rolli (che sostiene che ho la fissa dell’inglese: sì, è vero) e Rocca che non conosco personalmente hanno potuto leggere in precedenti commenti, non sono mai stato d’accordo con loro. Stavolta, sinceramente, invece non mi sento di biasimarli. Scrivere “Non è successo niente” in un articolo e poi rimandare a un articolo che sostiene esattamente il contrario, per me è chiaramente un’iperbole voluta, un’esagerazione studiata, un titolo che vuole richiamare l’attenzione (sempre di quotidiani si tratta, quindi di giornali che hanno bisogno di titoli forti, di richiamo). Mi sembra – o voglio sperare – che abbia ragione Rolli nel credere che non tutti i lettori siano così gonzi da credere che per davvero neanche un soprammobile sia stato spostato nel museo. Sarebbe sottovalutare i lettori. Detto questo, sono anche d’accordo con Doug: una cosa sono i temi fondanti della società, una cosa è fare per forza le pulci a un giornalista fazioso (ma Rocca non lo ha mai negato) e che lavora, ripeto per un quotidiano. Medium che richiede linguaggio e capacità semantiche diverse da un settimanale o da un mensile. Suppongo – questa volta – che fare i pignoli con la semantica sia proprio un po’eccessivo… (Non te l’aspettavi questa, eh Rolli? Senza rancore…)
Allora, se Rocca è il vostro neocon, dovreste strigliarlo ogni tanto, perché non ci sta facendo una bella figura e non vi sta facendo fare una bella figura. “Si capiva lontano un miglio cosa intendesse Rocca”: perfettamente. Rocca intendeva minimizzare il saccheggio al Museo, avvenuto mentre le Forze americane prendevano il controllo della piazza. Beh, non c’è riuscito: abbiamo letto l’articolo e abbiamo scoperto che il saccheggio c’è stato e le responsabilità americane pure. E tutto questo grazie a Rocca. Rimandato in propaganda.
Dai ragazzi, Rolli qui sta dicendo una cosa sensata: se aprite Camillo e leggete che al Museo di Bagdad non è successo nulla, non è letterale. Ci vuole solo far capire che i giornali parlando di saccheggio totale hanno solo marciato sulla notizia. A me Rocca fa girare i coglioni quasi sempre ma credo di poter capire ciò che scrive. Anche se “Hanno rubato ma non nelle proporzioni spettacolari e gravi che erano state annunciate in un primo momento” era il titolo equilibrato, non sarebbe stato più Rocca. No?
Appunto. Sarebbe stato solo un bravo giornalista.
“C’è chi ha criticato gli Stati Uniti perchè hanno protetto il petrolio e non il museo di Babilonia contenente reperti di valore inestimabile. “Hanno mancato di rispetto per la storia dell’Irak e dell’umanità intera!” Vorrei ricordare a questa gente che i reperti più antichi del museo avevano 5000-6000 anni. Il petrolio ha 65 milioni di anni ! E’ preziosissima merda di dinosauro liquefatta. Devi proteggere questa. Quelle anticaglie del museo sarebbero durate ancora al massimo altri 5000 anni. Invece quando bruciamo il petrolio, inquinamento ed effetti cancerogeni durano molto di più.”
(Daniele Luttazzi)
… in quale altro modo prenderla, discutendo con chi quantifica e polemizza sul danno ‘relativo’ in questi casi ?! Suonerà banale ma sono certo gli stessi che si strappavano i capelli quando i talebani sbriciolavano i Budda…
ho avuto da fare e mi sono perso qualcosa: che cos’è un neocon?! (così, giusto per sapere se Rocca è anche il mio o no…)
Neanche ai Budda tenevano tanto. Ai quei tempi Clinton era ancora cautamente filotalebano.
Interpretazione autentica:
– Camillo non è un quotidiano, ma un weblog;
– il post in questione con i neocon non c’entra niente;
– il post in questione con le forze americane che non hanno difeso il museo non c’entra niente;
– il post in questione intendeva riportare la notizia scoop del NYT, e ripresa il 7 maggio in una pagina intera di Repubblica (non esattamente il mio neocon), secondo cui non c’è stato il mostruoso saccheggio di cui si è parlato per settimane;
– il titolo del NYT (non di Camillo) era “Most Iraqi Treasures Are Said to Be Kept Safe”. Il titolo di Rep. (non di Camillo) era: “Così gli iracheni hanno salvato i tesori del museo di Bagdad”, mentre l’occhiello era questo: “Pochi giorni prima dell’ attacco, statuette, gioielli e vasi pregiati erano stati trasferiti nei caveau della Banca centrale”;
– il titolo del post in questione (non è successo niente) è stato già usato più volte da Camillo per descrivere altre e diverse situazioni che col tempo si sono sgonfiate;
– il post in questione intendeva minimizzare il saccheggio al museo (esattamente come hanno fatto l’articolo del NYT cui Camillo ha fatto riferimento e il successivo articolo di Repubblica);
– il post in questione secondo qualcuno non è riuscito nell’intento di minimizzare il saccheggio al museo;
– l’autore del post in questione se ne dispiace;
– l’autore del post in questione invidia l’autrice dell’articolo del New York Times e Stefania Di Lellis di Repubblica, le quali sono perfettamente riuscite a minimizzare il saccheggio;
– siete pazzi.
In fede
E insomma Rocca, io non vorrei infierire, però solo tu, tra tutti quelli che hanno dato la notizia, hai ritenuto giusto scrivere “Non è successo nulla. A Bagdad non hanno saccheggiato le opere d’arte”. Perché è di quelle parole che stiamo parlando, non degli articoli del NYT o di Repubblica. Allora: se per il tuo weblog passa un lettore non abituale, un lettore distratto, un lettore non anglista, un lettore non registrato al NYT on line, quel lettore si ferma al senso letterale. E quel lettore, che magari legge altri giornali, si domanda: “Ma questo ci è o ci fa”? Vedi, farei torto all’opinione che ho di te se pensassi che tu ci sei. No, tu ci fai. Però secondo me potresti fare di meglio.
Invece se per il sito del New York Times (i cui titoli si possono leggere anche se non sei registrato) “passa un lettore non abituale, un lettore distratto, un lettore non anglista, un lettore non registrato al NYT on line, quel lettore si ferma al senso letterale” del titolo del NYT, e cioè, “La maggior parte dei tesori iracheni sono stati messi in salvo”, che fa? ti fa un’interurbana?
Vedi Rocca, c’è una differenza nemmeno troppo sottile tra “Non è successo niente” e “La maggior parte dei tesori iracheni sono stati messi in salvo” (anche se “la maggior parte” parla di numeri e non di valore). Poi guarda, chi legge i titoli del NYT e li capisce può scegliere o meno di andarsi a leggere l’articolo. Chi passa sul tuo weblog e non capisce l’inglese non può nemmeno scegliere se capire davvero quello che intendessi dire. L’unica “fonte” in lingua italiana che citavi addirittura fa passare per “imbarazzante” la preoccupazione per la perdita di manufatti storici di valore inestimabile. Quello che non mi è andato giù è stato proprio l’intento di “minimizzare” come dici tu. Come si può minimizzare quel tipo di perdite che tra l’altro, visto che hai letto l’articolo anche tu lo avrai notato, non sono ancora state quantificate? E se lo stesso tentativo di “minimizzazione” lo hanno fatto anche giornali italiani come laRepubblica, stai pur tranquillo che non sarò certo io a difenderli.
Ehm, non c’è solo il titolo. C’è anche l’articolo. Poi, certo, ci sono persone che leggono solo i titoli o danno risalto solo ai titoli. Io invece ho letto l’articolo. E ho letto: “Some 100,000 to 200,000 objects were stored in the basements, British Museum officials said. Many of them may never have been photographed or cataloged.
As a result, Mr. MacGregor said, they are precisely the types of objects that can easily slip into the black market for looted artifacts.” Insomma, da questo articolo io deduco che possono essere spariti più di centomila oggetti antichi, facilmente smerciabili al mercato nero dei collezionisti. E l’esercito americano assediava il Ministero del Petrolio. E per i Neocon, questa guerra serve a esportare la democrazia. E per te, non è successo niente. E io sono un fesso, insomma.
Copio e incollo un pezzetto da http://dear_raed.blogspot.com soltanto perché non ha i perma. Salam non ce l’ha di certo con in “neocon”, o forse…
“So how clean are the hands of the US forces? Can they say “well we couldn’t do anything” and be let off the hook? Hell no. If I open the doors for you and watch you steel am I not an accomplice? They did open doors. Not to freedom but to chaos while they kept what they wanted closed. They decided to turn and look at the other side. And systematically did don’t show up with their tanks until all was gone and there was nothing left.
We sealed ourselves away. There is nothing a voice calling for restraint can do in front of a mob. Oh and thanks for the tank in front of the national museum. And the couple of soldiers on it lounging in the sun while the looting goes on from the back door.”
Cazzo ! Dieci minuti fa in preda allo sconforto e, diciamolo, un po di rabbia verso quell’argentino di cacca ho chiamato il mio amico Massimo e gli ho detto :”E’ finita ! è successo l’irreparabile !”. Quel sadico di Massimo ha avuto la sfacciataggine di rispondere: ” L’inter ha perso? Allora NON E’ SUCCESSO NIENTE !”.
matthias, si sapeva che sarebbe finita così … ti mandiamo una cartolina da manchester. una cartolina neocon. quanto gli date a recoba ?
Intervengo nauseato ma lo faccio perchè chiamato in causa con la solita “eleganza” dai frequentatori di questo forum.
Io sono quello che “per amore della decenza” Sooshee non cita (chissà poi perchè, chissà di quale decenza sta parlando e chissà da quale pulpito proviene questo insulto gratuito e continuo per chi sta solo cercando di fare il proprio lavoro con passione). Io sono quello che correttamente e gentilmente Christian Rocca ha invece citato come fonte del suo commento (Christian Rocca evidentemente non ha amore per la decenza e di questo lo ringrazio). Io sono quello che Leonardo nel suo sconclusionato e pretestuoso pezzo di critica a Camillo non ha avuto nemmeno l’eleganza di citare come fonte (ma Leonardo il confronto lo voleva con Camillo mica con un blog spazzatura qualsiasi e poi, si sa, vola alto: dieci spanne su tutti anche nella maleducazione). Sinceramente questa discussione è ancora più inutile e fuori luogo di quella sul caso Santorum (che già aveva toccato vette notevoli). Ai Leonardo, ai Neri e ai loro amichetti non credo valga più la pena di rispondere anche perchè per dirla tutta sono assolutamente convinto che la loro ormai sia una ricerca della provocazione gratuita mirata ad ottenere il massimo livello di pubblicità possibile per i loro siti. Se così è non date lezioni di morale, di inglese o di giornalismo. Siete solo degli ipocriti, un po’ fascisti e decisamente noiosi. Ma peggio di voi sono quelli che per farsi notare appoggiano acriticamente tutto quanto diciate. Anche quando si rivela così paurosamente senza senso. Come per Guantanamo, come per Santorum, così per il saccheggio che ci avete propinato per giorni e che invece era una balla (l’ennesima) la vostra unica speranza è capovolgere la realtà. Perchè attenendovi ad essa uscite sempre con le alucce abbassate e troppo spesso dovreste ammettere di esservi sbagliati. Oggi c’è stato un attentato che ha ammazzato decine di persone. E voi siete qui a parlarvi addosso. Fa un effetto piuttosto sgradevole. Scusate se ve lo dico. Anche io ho un certo amore per la decenza qualche volta. Buonanotte maestri.
1972, io non ti ho citato perché stavo criticando il titolo di Rocca, non la tua segnalazione. Se tu segnali un articolo a Rocca, non vedo perché dovrei prendermela con te.
Senti Christian, quando ci fai un bel post sulle armi di distruzione di massa e lo titoli “non è successo niente”?
Magari per “descrivere altre e diverse situazioni che col tempo si sono sgonfiate” (parole tue, eh). Peccato che lì qualcosa è successo, ma sono dettagli.
Recoba est un neoCON !
Bonne nuit mes amis.
Io ho detto che sono con Rocca quando viene attaccato, perché sono mafioso: sto con i miei amici quando li attaccano. Soprattutto quando li attaccano senza il senso della misura: quello fa un titolo esagerato, alla Rocca, ma di un’esagerazione irrilevante rispetto alla sostanza della notizia (che è: forse se ne è detta qualcuna di troppo con le cose del museo, e io aggiungo: non vorremo sostenere che la dimostrazione che la guerra in Iraq non andava fatta è che hanno saccheggiato un museo?) e arriva il censore dei costumi del giornalismo contemporaneo a metter su una questione di principi e valori del giornalismo. Che lui dice: vabbè, e allora fregatevene, se dico cazzate. E allora fregatene tu, se Rocca dice cazzate. Che dice: vabbè, ho solo scritto una cosa nel mio blog. E poi l’hai ripetuta tre volte in questo post, aggrappato al filo sempre più esile di una questione linguistica nel titolo del post. Ma insomma, non è di questo che volevo dire (io con Rocca litigo sempre, come ignorano i furbetti che ci accusano di connivenze corporative, e gli avrei detto come al solito “vola basso, non titolare così, che salta fuori qualcuno a vedere il dito invece della luna”): quello che volevo dire è che se il buon Leonardo, che fesso non è e gli dev’essere scappata la mano e ora non vuole ritirarla, temesse per le sorti del giornalismo ogni volta che qualcuno scrive un titolo enfatizzante su un blog – oppure facciamo conto che sia un titolo falso – se lo facesse con ogni titolo falso di ogni blog, poi non troverebbe neanche il tempo di leggere Camillo. E insomma, ha voglia di inchiodare il giornalista alle sue responsabilità morali, anche quando il giornalista si mette le dita del naso, perché il giornalista è custode della fiaccola della verità eccetera. Due pesi e due misure. Lasciasse fare a Rocca il blog come lo lascia a fare agli altri, criticandolo per quel che scrive, se ci tiene, senza scomodare ‘sto solito cazzo di giornalismo. Oplà, ciao. L.
Precisamente, due pesi e due misure. E spiego il perché. Questo è un confronto asimmetrico. Se criticassi Rocca per le sue idee non sarei molto convincente, perché Rocca (in quanto giornalista) è una fonte autorevole, io no. Allora devo fare un’altra cosa: mettere in discussione la sua autorevolezza.
“Rocca è una fonte autorevole”. Gianluca Neri, io la chiuderei qui.
Bello e onesto (anche se non lo condivido proprio al 100%) il commento di Luca. Del commento di 1972 invece mi sfugge la sostanza: a parte il fatto che siamo tutti cattivi e comunisti e scorretti e ce l’abbiamo con te, il saccheggio c’è stato o no? Di quello si parlava mi pare…
Dear 1972, dici che non “valga più la pena di rispondere”, e poi giù con una manciata di righe di commento. Rocca e chi lo ha sostenuto dicono che volevano “minimizzare” la storia dei saccheggio mentre tu dici che “era una balla (l’ennesima)” . Il tuo post in questione è un insulto alla notizia (per quello non l’ho linkato). Mi etichetti come amichetta di Neri, a me che non l’ho mai visto (se non in immagini digitali come voi tutti), non ci ho mai parlato, non ho mai avuto uno scambio bilaterlale di e-mail, non ha approvato (nel senso redazionale del termine) quello che ho scritto e scanso equivoci non ci ho manco fatto mai merenda insieme. E ti dirò di più, non sono nemmeno sempre daccordo con lui (credo che potrà sopravvivere anche a questo). Quindi questa idea di “Voi” contro “noi” sa un po’ di mania di persecuzione. Chi ha scritto per amicizia a favore di qualcuno è Luca. E ha fatto bene, aggiungo io. Io scrivo di quello che penso. Come te, caro 1972. Ora non ho capito perchè ti scaldi tanto. Per la storia della pubblicità ti ricordo che noi fuffaroli non vendiamo niente, tanto meno numeri. E se trovassi davvero disdicevole tutto questo, potresti per lo meno avere la coerenza di non linkare al tuo nome l’url del tuo blog, non trovi?
Ultima nota per Rocca: secondo me te la sei presa troppo.
To cut a long story short: la guerra in Iraq, neppure a posteriori, si autogiustifica (che questo è il contesto generale in cui si colloca la vostra polemica. Solo per un titolo non ci si scalda così tanto). Non è successo niente. Bel refrain, lo riciclerei anche per questioni interne (ispezioniRai, processo SME, attacco ai magistrati…)
non è successo niente, ancora, ma mi aspetto che domani venga querelata l’intera curva dell’inter, ieri sera li ho uditi distintamente cantare “ber-lu-sco-ni va-ffan-culo”
Qualcuno prenda le generalità di quei tifosi
…i soliti compagni che sbagliano.
Secondo Rolli: “Si capiva lontano un miglio cosa intendesse Rocca, infatti. Ma la pretestuosità ha le sue tappe.” Rocca, che conosce l’inglese quanto l’italiano, commenterebbe: “Rolli mi SLURPA”
Non è davvero successo niente
Sono contenta: in effetti non è successo praticamente nulla, al Museo di Baghdad; Christian Rocca non ci ha “imbrogliati”, e