Seduto accanto a me, un tipo gessatino grigio e calzino corto bianco,
ricci neri, quarant’anni, l’accento bastardo, come il più bastardo
miscuglio di dialetti che girano attorno al Vesuvio. Nella fila
davanti, un gruppetto misto di ragazzi, tra i 16 e i 19 anni, vestiti
alla uomini&donne, l’aria vissuta, la voglia di farsi notare dagli
altri presenti. Chiassosi e sguaiati. Poche file più dietro tre ragazzi
più composti ma più gradassi, quando le scene proiettate sembravano
un’esagerazione. Il locale? ah sì, è quello che è stato costruito con i
soldi che un professionista ricicla per conto di una famiglia.
Uscendo dal cinema, mia madre: “E’ tosto…”
Pensavo alla platea. “Cosa, mamma?”
“Gomorra! cos’altro?!”
“Ah, sì… il film”.
Neo neorealismo
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ah grazie per la dritta!…
e oltre che alla fauna un’opinione sul film si potrebbe avere? :)
bello, 404. bello davvero. Non mi addentro nella critica cinematografica, perché non saprei farla. Posso solo dirti, oggi che hanno appena incendiato l’auto di un mio vicino perché lavora nel mondo della monnezza, che quel film lo vivo. E per me non è stato un pugno nello stomaco, ma mi ha messo una tristezza profonda.
Grazie, Gabriella, per il tuo post.
Io sono un’appassionata di film dell’orrore e dopo aver visto Gomorra, seriamente, pensai:
“Qui è tutto vero”.
Sono rimasta scossa a lungo.
E’ il più bel film dell’orrore “neorealistico” che abbia mai visto.
Grazie a Roberto, sempre,sempre,sempre.
grazie della dritta gabriella, oltre che della descrizione della fauna. avendo amato molto il libro sono un po’ titubante sulla trasposizione cinematografica “a campione” e sto appunto cercando di farmi una idea.
tengo a mente la tua opinione :)
Domanda:
Ma l’accento del boss che dice: “te taglio ‘a cheeepa” non è pugliese ma di una varietà del dialetto casertano. E’ così, che tu sappia?
Casalese, per la precisione. All’inizio l’avevo scambiato per “puzzulano” (di pozzuoli), poi me l’ha chiarito il vecchio che parlava con l’apparecchhio. Sì, c’è un’assonanza col pugliese, se magari hai visto “La capa gira”.
404: è diverso dal libro e secondo me doveva essere così. Ti dirò che l’ho preferito al libro.
Grazie.
A me avevano detto di una zona del casertano ma non sapevo che fosse proprio del casalese.
Sarebbe interessante studiarne i nessi (se effettivamente ve ne sono) con il pugliese.