Pare che alla fine si sia sentito il bisogno di una campagna nazionale a tappeto, supplementare, seggio su seggio, manifesto per manifesto, per alfabetizzare gli italiani non dico sul mettere o non mettere un preservativo – cosa seria, che già richiede più passaggi mentali – ma sul come mettere una croce all’interno di un quadrato, una volta imboccata la matita.
Lo stile grafico pre-elementare del manifesto è meraviglioso, ma le cose sono due: o i rappresentanti sottostimano la capacità d’intendere e di volere dei rappresentati, prendendo a riferimento quella media di Camera e Senato; oppure ha ragione Fidel quando dice che capitalismo e analfabetismo non solo fanno rima, ma il primo ha pure tutto l’interesse a che il secondo mantenga sacche di resistenza.
Lo stile grafico pre-elementare del manifesto è meraviglioso, ma le cose sono due: o i rappresentanti sottostimano la capacità d’intendere e di volere dei rappresentati, prendendo a riferimento quella media di Camera e Senato; oppure ha ragione Fidel quando dice che capitalismo e analfabetismo non solo fanno rima, ma il primo ha pure tutto l’interesse a che il secondo mantenga sacche di resistenza.
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1) Sinceramente, anch’io trovo che per il modo in cui è stata realizzata la scheda può non essere chiara al 100% per l’elettore medio, con i quadrati dei partiti delle coalizioni completamente uniti tra di loro.
2) Scusa ma me lo tiri proprio fuori: che palle tu e Cuba, perchè non ti trasferisci nel paradiso di Fidel, così sei più contento? Ora non hai neanche più scuse, el pueblo può finalmente possedere cellulari e pc.
Sante parole, per una volta sono del tutto d’accordo.
Ah: notevole il tuo sito sulle elezioni, verrò a trovarti.
1) Murmur, nei panni dell’elettore medio mi chiederei, così, nell’inconscio: perché disegnare una croce tutta sformata, schiacciata, “rettangolare”, quasi innaturale e che, per di più, sborda da un quadrato?
Da che democrazia è democrazia le croci si sono fatte in un solo modo: proporzionali per larghezza ed altezza, o giù di lì. In tutto il mondo. E poi i quadrati saranno pure uniti, ma che vuol dire? Il bordo c’è. Nei moduli, quando devo scrivere il codice fiscale, non è che piazzo la B tra la prima e la seconda casella e la R nella terza.
2) “Perché non ti trasferisci a Cuba?” fa quasi il pari con “Ma non vi vergognate di Pol Pot?”. Dico in generale, per carità: cos’è, dall’Occidente Europeo non si può aprire bocca su Cuba che in un modo, pena il passare per vecchie incrostazioni?
Comunque, non c’entra niente, ma: il fatto che a Cuba i cellulari fossero poco diffusi mi faceva sentire a casa, e non il contrario.
L’a capo con “su” è fenomenale. Notiamo anche “né” con l’apostrofo, micidiale. La scelta della font bastone però è notevole, un Impact demi bold italic che c’è anche in Word per PC. Mancava solo lo facessero in Comic Sans. Complimenti al grafico.
Mi era quasi sfuggito il doppio spazio tra “rosa” e la parentesi, un’altra perla di Guttalax per gli occhi.
ma non bisognava specificare una crocetta?
un segno forse è troppo generale
se uno disegna un cuore sul simbolo mi sa che lo contano voto nullo
certo, parlare di elezioni democratiche citando come esempio virtuoso Fidel Castro, mi fa immaginare il buon Diego perlomeno confuso.
BS low – rationality high! Really good anwesr!
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