Leggo su “Giornalari si nasce“, il blog della fervente aspirante giornalista Laura Bogliolo: “Un altro blog è possibile“. Mi pare difficile: ne / ha / già / aperti / nientemeno / che / sei.
Scopo dell’iniziativa dovrebbe essere quello di (cito testualmente): “non lasciare spazio anche nella blogsfera solo ai giornalisti, quelli veri. Gli unici che sembrano ottenere un riconoscimento ‘formale’ di esistenza. Gli unici che vengono, implicitamente, definiti i più rappresentativi dei diari online. Che pizza! Ma i blog sono loro o siamo noi? I blog più rappresentativi non sono quelli della ‘ggente’? Quelli di chi sta dietro le quinte? Quelli di chi è ‘uno dei tanti’? Che facciamo ci arrendiamo? E facciamo entrare anche nella blogsfera le vecchie logiche del ‘ma dove vai se il cognome non ce l’hai???’”.
I cognomi eccellenti, per la cronaca, sarebbero Sofri (Luca), Neri (Gianluca), Stato (Quinto). Aristocrazia e mondanità a go-go.
Rinuncio, perché davvero non ne vale più la pena, a ribadire il sacrosanto diritto di ciascuno a fare del proprio blog il cavolo che vuole. Sostenere che i veri weblog siano solo i “diari online” è una posizione estremista al punto che non vi vedo nulla di diverso dalle contestatissime tesi di Carlo Formenti su Quintostato, che sostenevano l’esatto contrario.
In un certo tipo di frenesia da tesserino dell’Ordine dei giornalisti scorgo nient’altro che una variante delle vituperate ambizioni da Letterina o Ereditiera covate dalle adolescenti che a settembre invadono Cologno Monzese per carpire 30 secondi di provino. L’invidia del tesserino, in particolare, del potersi chiamare “collega”, del clima cameratesco e massonico dei ristoranti frequentati esclusivamente da giornalisti, del pettegolezzo su chi diventa caporedattore di cosa per aver leccato il culo a chi, sono elementi che conferiscono al mestiere di strozzino maggiore dignità. Che qualcuno vi possa aspirare, che esseri piccoli piccoli come quelli che ho descritto possano essere invidiati, rimane per me un mistero.
Il premio per chi partecipa al concorso “Un altro blog è possibile“, per la cronaca, è nientepopòdimenoche un commento dello scrittore/giornalista Diego Cugia sul sito del vincitore. In sostanza, il presunto nessuno che vincerà (e che avrà trionfato proprio per aver affermato il proprio diritto ad essere nessuno senza dover vedere il proprio spazio, attraverso cui esprimersi liberamente, sottratto da un qualche Cognome Importante) dovrebbe essere gratificato dalla sola visita di un detentore di Cognome Importante. Che, se mi perdonate l’inglesismo, è un po’ come dire: “Voglio farla finita col sesso. A chi mi aiuta gli faccio un pompino”.
Il fascino discreto della Categoria
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Queste polemiche su cosa sia un blog, come dovrebbe essere, quali siano quelli da seguire, quali no, se siano giornalismo o semplice prodotto di pippe mentali e megalomania dell’autore o entrambe le cose e via dicendo sono proprio idiote.
Per questo dico la mia.
Che vuole dire la Bogliolo quando dice che “non bisogna lasciare spazio a quelli (ndr i blog) dei giornalisti che sembrano gli unici ad avere un riconoscimento formale”?
Che intende per riconoscimento formale? Il fatto che di alcuni se ne parli anche sui giornali cartacei e sulle riviste non necessariamente online? Va da sè che i giornalisti con il cartellino hanno e avranno sempre questo tipo di riconoscimento “formale” proprio perchè sono dei giornalisti con il cartellino che possono contare su altri giornalisti con il cartellino, o magari su loro stessi, che parlino del loro blog non su internet.
Ma è un autore di un blog quanto è interessato ad avere questo genere di “riconoscimenti”?
Solo per il fatto che abbia il suo spazio su internet egli ha già ottenuto tutti i riconoscimenti formali che vuole, è internet stesso a darglieli.
Se sei stato con il tuo blog almeno una volta nelle prime 5 pagine di una ricerca su google e hai un contatore di accessi non attivato solo da parenti e amici dovresti aver fatto il pieno di tutti i riconoscimenti formali che ti dovrebbero interessare.
Se il tuo obiettivo, in realtà, era di averne degli altri, magari quelli a cui allude la Bogliolo, forse avresti dovuto prenderlo anche tu questo maledetto tesserino o almeno assicurarti che qualche tuo amico o parente ne sia in possesso.
io reputo solo che mentre si rimane a discutere con tanto di conferenze se il weblog sia dei giornalisti.. se solo i giornalisiti possano fare weblog… chi possa o meno webloggare e dissentire di weblog ci si perde come dei ciuchi con il paraocchi lo stato della realta’. Ovvero la possibilita’ di sfruttare una piattaforma democraticamente accessibile a tutti coloro che hanno una connessione ad internet per poter dire la propria. Anche alla mia per esempio. Se dare un volto a quasiasi impresa, è diventata una priorità in fatto di comunicazione aziendale, imbattersi in un weblog aziendale sarebbe auspicabile.. come quello di CostaMeno il quale mantenendo schiettezza e genuinità tipiche del mondo weblog si trasforma in un formidabile strumento di comunicazione per il sito. Quotidianamente e con uno stile personale e diretto vado a presentare le più interessanti offerte della giornata, curiosità e suggerimenti d’acquisto. Un esperimento interessante che potrebbe illuminare anche i commercianti con negozi di mattoni sulle straordinarie potenzialità di comunicazione aziendale del Web.
ma tutta la diatriba in corso e’ solo legata a finti sofismi da salotto. mentre voi ve la discutete il mondo dei weblog (e tutto il mondo reale della comunicazione) prosegue il suo corso.. perche’ non vi aspetta.
thomas
http://costameno.splinder.it
Nonostante la mia poca conoscenza della sig.ra/ina Bogliolo, nonostante io sia stato “vittima” di una sua critica dal quale ne sono uscito con dialogo (per alcuni) e/o con spirito da martire fideista (per altri). Pur non sapendo cosa sia esattamente un fideista e andando contro le regole del bon-ton, del buonsenso e dell’educazione vado a dire quanto segue: La sig.ra/ina Bogliolo scrive un mare di c*****e (asterischi miei)
Peggio di questo concorso, c’era solo la litigata tra la Bogliolo e la Lucarelli di 10 giorni fa’. L’esempio finale di oggi sul sesso m’ha chiarito tutto, come a suo tempo fece quello sull’abbacchio e Ferrara. ciao
oddio..mi sono appena svegliata e mi ritrovo bombardata su gnu gnu eccciu’! sto per arrivare. Gianluca, a proposito di arrivi e partenze: leggo ”pompino”. Mi dispiace, ma non sei stato capace di fare tua e miglioare la frase originale che è di Sonia Cassiani. Ti cedo la frase: ”Da un pompino, non nasce un bambino, ma può nascere una stella.” A presto…Laura Bogliolo
L’indiscreto fascino del troll: Sembra che alcuni bloggatori (a dire il vero finora perlopiù bloggatrici) per far parlare di sè amino accendere dei troll. Dopo l’epoca Mazzucato è arrivata l’epoca Bogliolo, in cerca di successo tramite blog soprattutto dopo che ha visto svilupparsi (in tutti i sensi.. ;) l’escalation di Selvaggia. Tuttavia, se tutti abbiamo un motivo per fare un blog, la sua iniziativa è perfettamente comprensibile, in quanto le sue pagine trattano da sempre il sentimento di sentirsi esclusa dal mondo giornalistico e di volerci entrare a qualunque costo per sentirsi parte del suo mondo “sospirato” (e a me mi sa che prima o poi ce la farà, se ce l’ha fatta la mia ex compagna del liceo che dalla sua aveva veramente soltanto tanta determinazione). Quindi, chiari gli intenti, è chiaro che se la Bogliolo con una mano leva, con l’altra toglie, nel senso che se la prende con i giornalisti ma solo perchè le impediscono (occupando tutti gli spazi che è loro umanamente possibile occupare) di diventare giornalista. Ho l’impressione che con tutto ciò i blog non c’entrino poi tanto, comunque se mi votate nel suo concorso vi prometto che col commento di Diego Cugia ci apro un troll veramente degno di questo nome. Anzi, potremmo aprire un nuovo mercato, quello dei commenti famosi: ognuno dichiara da chi potrebbe far lasciare un commento (Ciampi, Veltroni, Mago Otelma, Cicciolina) e poi si passa all’asta per chi se lo aggiudica. Molto, molto meglio di blogshares!
Inizio a farmi l’idea che chi scrive un blog ha come obiettivo quello di parlare di blog. Nulla da obiettare,ma davvero non c’è altro da dire a questo mondo?
Questa querelle mi diverte.
Ho attivato un blog da pochissimo e – devo dire la verità – sto cercando di imparare “come si fa”.
Le liti non sono un buon segnale.
Io dico soltanto che i diari personali non mi interessano granché.
In ogni modo ho messo tutta questa roba sul mio blog.
Mi reputo una persona equilibrata. Uno che sa ascoltare e, in questo mondo virtuale, sa leggere. Beh, adesso, però mi sono stufato. Se in un mondo di 6 miliardi di persone le cose vanno di merda non c’è da stupirsi perchè nella Rete dove ci sono solo un milione di blog le cose vanno peggio. Non si fa che litigare. Ma che cazzo c’avete? Io ho già tanti pesnieri a lavoro, in famiglia, col conto in banca, con i parenti e con gli amici. Come dice Gigi Proietti in Febbre da cavallo: “c’ho certi cazzi… che manco tu che sei pratica…”.
Il blog è la mia distrazione, voglio stare sereno. E invece dove giro giro c’è qualcuno che se la prende con qualcun’altro. La Bogliolo che se la prende con Selvaggia, Selvaggia che si difende e attacca la Bogliolo, Single ci inzuppa il pane, e poi Gianluca Neri che attacca l’iniziativa della Bogliolo, lei che risponde a tono e tutto un contorno di commenti velenosi, viscidi, furbi, di tanti altri bloggers un po’ frustrati, un po’ rosiconi, un po’ squallidi. Io non ci sto. Sarò strano ma a me sta simpatica Selvaggia, mi piace (come ho scritto) il sito Gnueconomy anche se non mi caga, trovo interessante quello di Laura Bogliolo che è in grado sempre di trovare argomenti interessanti e comunque di scatenare commenti e pensieri. Datevi una regolata però. Davvero. Perchè (credo di interpretare il pensiero anche di altri) ci avete rotto il cazzo.
Splende un tiepido sole. Sbocciano teneri virgulti. Mi sento permeato di positività. L’amicizia, la fratellanza tra i popoli, la torta Sacher. La vita è davvero degna di essere vissuta. Sturo, ho quasi le coliche, ma l’ho fatto per te. Non c’è bisogno di ringraziare.
Già.. Laura, dopo il successo della Lucarelli, ha sbarellato un pò… ma dicono che sfogarsi fa bene. Sull’aristocrazia qualche fondo di verità c’è. A me gli Aristocratici rispondono via mail invece che con commenti sul mio blog. Ci posso stare… se non per il fatto che le mail non lasciano traccia storica. Per il resto concordo con Looptrain.. si Trolleggia.
Caro Effe, non so chi tu sia, ma se quello che hai scritto è tuutto quello che hai da dire e se ti rende felice , sono contento per te. davvero.
Caro Sturo (sembriamo Sofri e Rocca. Ops, scusa, non volevo offendere), ma lo vedi che funziona? Io ho fatto una cosa per te, e ne sono contento. E anche tu sei contento per me, e immagino che siano contenti anche tutti gli altri. Oggi non è un giorno meraviglioso? In realtà, nel mio intervento avrei voluto dire che la Bogliolo il suo commento VIP (o VIB) l’ha già avuto, proprio qui e ora, nientemeno che a firma Neri, e che a forza di spalare guano su nomi noti, un po’ di notorietà riflessa ne deriva anche agli spalatori (causa narcisismo dei Noti?). Ma poi ho letto le tue righe e, commosso, ho ritenuto di dover diversificare. D’altro canto (smemoratello!) fosti proprio tu ad accusarmi, altrove, di essere un po’ monotono, e io ti avevo promesso di essere dodecafonico. Ebbé, ci ho provato.
perche’ tanto rumore per nulla? in fondo chi vuole essere trovato sa come farsi trovare, chi vuole scrivere e’ libero di scrivere… queste querelle veramente non sanno essere costruttive per nulla. Soprattutto non capisco dove debbano mai portare. Quali effetti? Esiste un vantaggio per ql.no se non per gli scriventi? mah. ribadisco. I weblog sono un ottimo strumento…. riprova ne sia che il mio post mattutino sull’argomento in questione mi ha portato cinque visitatori a conoscere il blog dello shopping..(cliccateci.. vi si aprira’ un mondo diverso in relazione all’uso dei weblog) ma tant’e’. Ha ragione effe.. tuttalpiu’ notorieta’ riflessa (mica era oscar wilde a recitare..:”non importa che si parli bene o male di me, l’importante e’ che se ne parli…”??).. e gustatevi il sole.. e usate il weblog in forme costruttive! http://costameno.splinder.it
Detesto quando mi si da ragione….
Scusate ma… Sono l’unico a cui non frega un emerito c… di quello che dicono i giornalisti quando pretendono di commentare la realtà? Sono attualmente une delle categorie più penose che ci siano: deontologia zero, ignoranza mille, serietà poca, autostima e autorefenzialità veramente ma veramente troppe. Figuriamoci la mia considerazione verso una che cerca di entrare con ogni mezzo in questo “dorato” mondo. Detto questo, se una spargendo merda ce la fa ad essere notata… Io come il buon vecchio Ghandi penso che non si possa distinguere il seme dalla pianta però…
Non mi sognerei mai di definirmi neppure lontanamente vicina ad una giornalista, no, non ne ho proprio le capacità, nè cultura sufficiente, nè spazio da dedicarle. Non per questo ho mai scritto una virgola contro chi so di non poter essere, e a favore della categoria “pura fuffa” come la mia. Ritengo semplicemente sacrosanto il diritto di ognuno a scrivere quel beato ca@#o che vuole, chi obbliga il lettore a sorbirsi ciò che scrivo? Nessuno. Se non gli va bene, che clicchi altrove e cambi pagina. Un giornalista può divertirsi a leggere un blog ricolmo di cazzate, come io posso imparare qualcosa leggendo un blog “impegnato” (non saprei come definirlo…). Un sano spazio per ognuno, magari, può anche essere utile a migliorare le due parti: io potrei scrivere in un italiano più decente, e magari qualcuno potrebbe acquistare più ironia.
Che polemica sterile, ma nonostante ciò molto diffusa. Rabbia, rancori, invidie? Il successo di un blog (come quello di un giornale) è il numero dei suoi lettori. Se i giornalisti hanno più successo, il motivo ci sarà, probabilmente sanno scrivere e farsi leggere meglio degli altri, sennò che giornalisti sono? Tutto il resto è fuffa :-)
qualsiasi divisione della blogsfera io “noi” e “loro” è possibile, e volendo anche lecita. laura bogliolo sceglie di dividerla tra “noi” bloggers e “loro” giornalisti, che assomiglia molto a “noi” sfigati dilettanti che vorremmo essere “loro” professionisti retribuiti. la distinzione, dicevo, è lecita ma assai equivoca, il suo effetto netto sarà quello di guadagnare all’ autrice lo stesso tenero affetto che la blogsfera ha riservato ad anna masera ed a francesca mazzucato. d’altronde quando uno i cazzi se li cerca prima o poi li trova. su diego cugia preferisco tacere, jack folla era di una tristezza, di una banalità, di una nazionalpopolarità da fare pena, se la bogliolo pensa che una sua dedica sia premio ambito si vede che per lei *lo è*. che rimane da aggiungere?
Ci si colpisce di spada e di fioretto, di allusione e di insulto sulla tritata questione su chi sia più o meno giornalista, più o meno autorizzato a far del proprio blog quel che se ne vuole, più o meno depositario di quel blog soul che pare essere così difficile da interpretare oggettivamente.
In considerazione del fatto che il bello dei blog è sicuramente il totale libero arbitrio del possessore di ogni singolo blog circa le sorti e i contenuti del proprio blog, noto che ai blogger sfugge spesso il particolare, a mio avviso per nulla secondario, che nel momento stesso nel quale si decide di andare on line, di essere leggibili e condivisibili, si diventa, in tempo reale, criticabili e discutibili, sul proprio blog o altrove.
Nel confronto in atto, al momento, sono istintivamente più attirato dalle posizioni estreme e rissose della Bogliolo che da quelle un po’ troppo piccate del Neri, (che in genere comunque stimo e seguo). Il concorso “Un altro blog è possibile” indetto dalla Bogliolo è comunque un’iniziativa divertente. Ora vado a votare (e non è detto che non voti Gnueconomy tra i 3 blog più belli, pensampo’).
Siamo di fronte ad una semplice (e sottilmente squallida) operazione di marketing. La Bogliolo è alla ricerca di visibilità per il suo blog e per se stessa. Lo strumento prescelto inizialmente è quello piramidale: venite qui, voi che siete (a vostra volta) desiderosi di farvi scoprire dal resto del mondo. E come i venditori di herbalife, portatemi i vostri amici e le loro impression. Poi la cosa le deve essere sfuggita di mano. Ma il risultato non cambia: ora la Bogliolo è finalmente una blogger famosa…
non mi pare che noi blogger si stia a litigare da mane a sera… è la solita storia: quando si fa caciara tutti lo notano, quando si sta li tranquillini a scrivere cose profonde e interessanti nessuno lo nota più di tanto. E per somma algebrica: “i blogger stanno sempre a litigare”. Non m’è mai piaciuta l’algebra!
Se fossi nei vostri panni mi farei un giro sul sito della Pros…
Guardate qui:
http://www.pproserpina.net/#newsitem1052091816,1765,
Riunione di condominio o salotto velenoso? Per quanto sia praticamente infinita la big internet, sempre a beccate finisce! Anche se questo pollame è simpatico! Bella gente quella dei blog! Pure Neri? Vabbè, va, pure lui, stasera sono buono! :)
Mah…a me sembra così evidente che i blog siano sia quelli dei giornalisti e sia quelli personali, che quelli dei giornalisti siano scritti meglio, che Gianluca abbia il blog migliore e che Laura abbia improvvisato quest’iniziativa senza secondi fini. Che Gianluca se la sia presa perché nessuno l’ha nominato, che nessuno lo ha nominato perchè lo scopo era di premiare blog non conosciuti e che l’iniziativa ha avuto successo perché all’incontro sulla Blogosfera (quello di quelli famosi) tutti si sono addormentati.
Che sintesi, eh? Che ne dite, potrei fare il giornalista? Ho il tesserino dell’ATM, va bene lo stesso?
“d’altronde quando uno i cazzi se li cerca prima o poi li trova”. ecco, riprendendo il discorso di Livefast, ma non è che i problemi nascano proprio dalla mancanza dei suddetti alle suddette? è solo un’ipotesi eh, ma andrebbe approfondita la questione..
ne ho lette tante in questo spazio commenti…avrei molto da dire. Invece il ”molto” si riduce solo a una cosa: il duca… ma possibile che voi maschietti usiate sempre le solite armi per colpire una ”femmina”? Ancora la storia del ”aooo quella è acida perché glie manda er c…”. Mamma mia! Dovrei risponderti dicendo che sei impotente? Allargate la mente..trovate qualcos’altro per attaccare. Siete davvero noiosi!
Davvero Duca, queste dichiarazioni da trogloditi lasciale ad altri…
Da “giornalari si nasce”, commento di Laura su un anonimo che lascia commenti sul suo blog:
il mio anonimo invece non è anonimo..crede di esserlo, ma io so chi è, perché oltre a essere giornalara de nascita e un po’ attrice per necessità, so pure parecchio sbirra…no, il mio anonimo non abla de sesso..è proprio il suo problema..nun fa sesso!!! baci!
Postato da apachel (laura) @ sabato, maggio 03, 2003
La citazione del pompino è davvero squallida, come tutta la discussione. Citarsi addosso è cosa da professionisti, quando si fa della nullafacenza un’arte.
“Citarsi addosso”, parlando di pompini, è espressione volgare. Mi scusi, sa, ma il bon ton prima di tutto.
cara Selvaggia, vedo che ancora non ti è passata. Certo che devo aver proprio colpito il tuo lato debole! E comunque, se una persona non ha il coraggio di firmarsi per insultarmi, allora si merita anche quello che ho scritto. Tesorina….a proposito..hai tolto le foto dal tuo blog? Non eri tu a dire che non erano state le foto del tuo corpo a far spopolare il tuo blog? No, non le hai ancora tolte. Chi sa perché…
eh già cara Selvaggia, non hai usato assolutamente il tuo corpo e le tue foto per il tuo blog. Hai avuto successo, come hai scritto tu da me, solo perché sai scrivere bene. Riporto l’ultimo commento che il tuo webmaster ti ha sbloccato sul tuo blog: Commento di MassimoS al mio servizio su Capital:
”Simpatica (la foto)! Adesso, per par condicio, dovresti mettere la foto che ti ritrae appena sveglia dopo tre ore di sonno e se si notano sette piccole differenze… vorrà dire che lo staff ha fatto il suo dovere. :) ” . La tua risposta:” va bene, siccome in qualche modo la dovrò pure espiare la colpa d’aver fatto due foto in reggicalze, giuro che oggi frugo in tutti i cassetti per cercare la foto più brutta che ho e la pubblico sul blog.”..Eh santa pazienza!
BBBBoonneee, BBBooneee. State bone per favore. Ma è possibile che non abbiate niente di meglio da fare che utilizzare le vostre energie, i vostri cervelli tutt’altro che mediocri, e soprattuttoil vostro tempo per attaccarvi, rinfacciarvi,provocarvi, divendervi?
Ma insomma. Innanzitutto fatelo sui vostri blog. Secondo poi sarebbe ancora meglio una telefonata (ho il cell di tutte e due se volete ve lo giro reciprocamente) o altrimenti datevi un bell’appuntamento a piazza del popolo (sicuramente staresta una dal lato opposto dell’obelisco rispetto all’altra). E infine se proprio non vene frega niente fatelo per me che vi conosco tutte e due e questa storia proprio non la reggo più.
Ciao e ricordate che tutto ciò rimane e tutti lo leggono, lo copiano, lo incollano, lo salvano.
Uno Sturo triste e imbarazzato
ciao sturo, ieri sera, presa dall’ira (come dici tu, mi dà fastidio che gli attacchi vengano scritti su altri siti – il tuo e qui) avevo scritto un post molto incazzoso sul mio blog. Poi mi sono sentita idiota, soprattutto sentivo che non stavo bene con me stessa. I miei blog sono ”io” e sentivo che c’era qualcosa di ”storto”. Così ho tolto il mio post. Insomma, un po’ sono rinsavita… Credo sia normale che Selvaggia sia inca..con me. Ho iniziato io a parlare di lei sul mio blog. Ma almeno il primo post non aveva l’intenzione di farle guerra o altro. Poi come sai le cose sono degenerate. E si è continuato anche se io, a dire il vero, avevo sepolto l’ascia. Tutto cio’ per dirti che la chiudo qua. Ho ripreso la scazzottata perché ho visto altri due attacchi contro di me. Altrimenti sarei rimasta tutta buonina… Vabbè, lo dico qua: Selvaggia, chiudiamo la nostra diatriba????? Ti ho già detto che ho sbagliato quando ho esagerato (un po’ lo abbiamo fatto entrambe, non credi?). Vabbè vedi tu..Ciao ad entrambi. Laura PS: nooooo Sturo BEllo, un incontro mi sembra prematuro, io c’ho pauraaaaaaa…S. me mena…menaaaaaa!:-)))))))))))))) (scherzo..)
Qui urge un confronto in prima serata a Porta a Porta. E scusate se io, quella puntata, me la perderò proprio.
Scusate se m’intrometto, ma volevo dire due cose:
1) Selvaggia e Laura, state facendo la figura delle peracottàre, IMHO. Laura, scusa se insisto, ma chettefrega se pure il successo di Selvaggia è dovuto *anche* al fatto che è una bella ragazza? Perché vuoi fare a tutti i costi la figura di quella che rosica?? Selvaggia scrive bene e la sua immagine l’aiuta a farsi vedere prima. Beata lei, e ce ne fossero, dico io, invece dell’esercito di dumb-veline/letterine/quellocheé che ci propinano giornalmente per via endocatodica. E Selvà, pure te, essi ragggionevole…uno si difende come può, chettefrega del commento all’anonimo lasciato da laura sul *suo* blog?? l’avesse lasciato sul *tuo*, pure pure, ma l’ha lasciato sul suo, che fastidio ti dà? A me pare che scriviate di cose completamente diverse, per cui mi chiedo: chevvefrega di come, dove, quando e perché l’altra diventa “famosa”? Tanto, poi, alla fine, se uno ha stoffa continua ad essere interessante anche dopo la gavetta, se invece la gavetta è fatta solo di sotterfugi e l'”omino del cervello” non funge, si finisce a fare le televendite dei materassi (con tutto il rispetto per i materassi.).
2) cosa ben più importante, sul mio blog ho un commento (palesemente fasullo, ma chissenefrega) di David Sylvian – sai quanto me ne strafrega di quello di Diego Cugia?? pfui. ;-P