È successo questo: che il senatore della Pennsylvania Rick Santorum (una sorta di cardinal Lefebvre ripulito del rosso porpora, ma molto, molto più bigotto) se n’è uscito con una delle sue azzardando un paragone tra il sesso omosessuale e la pedofilia. Motivazione: “Se i gay avessero il diritto alla privacy anche i bigami e chi pratica l’incesto un giorno potrebbero invocarlo”. Nello stesso momento la Corte suprema stava deliberando riguardo alla legittimità della legge che permette di arrestare coppie omosessuali sorprese a fare sesso tra le mura di casa. E non è fantascienza: in Texas l’hanno applicata. Succede, dicevo, che Andrew Sullivan, noto blogger e culumnist del Sunday Times, gay dichiarato e quindi anomalo reazionario conservatore di destra cui però piace fregiarsi della definizione “liberal”, si incazza provocando lo stupore del mondo editoriale tutto. Un po’ come se io scrivessi qualcosa contro l’abbacchio e mi meravigliassi perché Giuliano Ferrara, invece, lo difende.
Sullivan, in pratica, dice una cosa banale banale che qualsiasi essere umano raggiunto dalla civiltà dovrebbe pensare: il culetto è mio / è mio perciò / la puntura / no no no! La sindrome è simile a quella di cui è spesso vittima Antonello Venditti quando partecipa ai concerti contro la mafia. Che uno pensa: “Stai a casa, pirla: do per scontato che tu sia contro. Io voglio vedere le facce di quelli che fanno un concerto a favore“.
Gli stupiti, malgrado tutto, si citano e si ammirano reciprocamente a valanga: il trenino dell’amore, al momento, è composto dalla locomotiva Sullivan, dal vagoncino Christian Rocca (che ne ha parlato sul Foglio di ieri), e dall’ultima ruota Rolli, che si espone dichiarando: “A me quest’uomo piace sempre di più”. E non si capisce se stia ammirando Rocca che ammira Sullivan, Sullivan che biasima Santorum o Rocca che biasima Santorum in quanto biasimato da Sullivan. Poi, incline a strafare, ci mette del suo, sostenendo che Santorum rappresenta solo la cima dell’iceberg e bisognerà pur intervenire anche nei confronti di quel tal Biagium e quel Luttazzum.
L’uovo di Camillo
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Gianluca, ma insomma, sei proprio senza cuore: come puoi non partecipare almeno un po’ anche tu al dramma di Andrew. Non mi riesce nemmeno più a dormire, ‘sto poveruomo: tu pensa, lecca il culo a Bush sul suo blog praticamente tutti i giorni e ora che George difende Santorum non riesce a darsi pace, non gli basta più nemmeno un triplo Xanax per prendere sonno. Davvero, dovresti vergognarti: hai un brufolo al posto del cuore. (“noto blogger e cUlumnist del Sunday Times” è un piccolo capolavoro… ;-)
Che gente tristA. Che gente tristA
Un passettino alla volta si ritorna (dormendo) all’oscurantismo medievale. Qualcuno (pare) che ogni tanto si svegli e inizi a chiedersi cosa diavolo stia facendo.
Non è che ti abbia capito molto: c’è, come si sa, un nutrito gruppo di opinionisti “liberal” che ha sostenuto alcune scelte criticabili dell’amministrazione Bush perché sembravano loro più progressiste e rivoluzionarie di quelle dei Democratici. Poi c’è l’America bigotta e retrograda che pure sostiene Bush. Le due entrano in conflitto, e Andrew Sullivan sul caso Santorum ne è il sintomo più chiaro e visibile (inciso: i bigotti e Santorum non sono così diversi da quelli che a sinistra attaccano e sfottono Sullivan perché è omosessuale e filobush). Lui è un gay molto letto e ascoltato, che scrive sui giornali di destra e di sinistra, e sostiene Bush da un pezzo, ma si indigna quando ne vede certe implicazioni, come questa. C’è la notizia, c’è argomento di cui discutere. Vedo che hai trascurato di accanirti anche contro di me: ma io ho linkato il pezzo di Sullivan su Santorum con lo stesso apprezzamento. Perché Sullivan scrive bene e perché se ci sono conflitti tra i due modi di vedere nei sostenitori dell’amministrazione Bush, è una cosa importante (non è come se lo scrivi tu, o io, rassegnati). Inutile dire che io non ne condivido nessuno dei due, ma tocca sempre dirle, queste cose (“premetto che”), con i tempi che corrono. L.
Ottimo Luca.
Capire il Signor Neri, devo dire, diventa ogni giorno impresa più ardua (quando non dà del fascista a mezzo mondo, almeno). Credo tenti solo di essere spiritoso senza riuscirci.
Quando poi si cimenta su temi che non domina la cosa si fa deprimente ed esilarante allo stesso tempo.
Ma ai guru non si comanda. Nemmeno quando fanno finta di difendere i gay ma in realtà li prendono per il culo. Vero Dott. Neri e compagni? (Oh, ho detto compagni…).
Un saluto.
Uf.
Prevedesi pioggia di commenti a difesa del Neri, per cui mi astengo. Suppongo che le cose dette da Santorum, con l’avallo morale di Bush, trovino discreto credito tra quanto dicevano (o pensavano) “Dio lo vuole!” anche per la guerra in Iraq. E insomma, questi omosessuali mediorientali con i baffi… Però, quel “cUlumnist”, mmm, avrebbe meglio figurato su Camillo….
…che due balle leggere decine di ‘post’ inviati da gente che non aspetta altro che poter fare le pulci ai redattori del blog!…..devo però dire, da lettore estermporaneo di questo blog, che la dinamica del > diventa un po’ allucinante da seguire!
“i bigotti e Santorum non sono così diversi da quelli che a sinistra attaccano e sfottono Sullivan perché è omosessuale e filobush”
Secondo me sono molto diversi.
I Santorum e per riflesso i Bush ritengono gli omosessuali degli individui pericolosi per la società americana per via dei loro gusti sessuali e di conseguenza la loro libertà di incularsi (di ciò, senza mezzi termini si tratta) in casa propria potrebbe essere legittimamente limitata in qualcuno dei 50 e passa stati che compono la federazione nord americana.
Quelli a sinistra che sfottono Sullivan sono dei tizi, magari con il difetto di essere “comunisti”, ma la cosa c’entra pochissimo, che non posso far a meno di notare la contraddizione che c’è nel sostenere politicamente un presidente degli stati uniti che ritiene normale l’arresto di “quelli come sullivan” qualora gli venisse voglia di fare le cose sue in texas anzichè a NY e, bellamente, ne sorridono.
Fantastico, Sofri che fa lo specioso e si trova 1972 come avvocato difensore. Chi la fa l’aspetti, vien da dire. Neri, non avrai il Natalinorussoseminara, ma direi che ti puoi accontentare del sapido 1972. Non sarà travolgente come l’originale, ma insomma. Ah, 1972: io sono omosessuale, e non mi sento preso per il culo da Neri. E’ la mia parte filoamericana, piuttosto, che si sente presa a calci da te, tutte le volte che svirgoli banalità da bancone del bar sul tuo blog.
Oggi,a pagina 2 del Foglio,c’è un bell’articolo di Daniele Scalise su Aldo Braibanti.La dice lunga su come gira(va?)no le cose da noi.
Io sono piu’ d’accordo con Neri, almeno se ho capito bene. Ovvero che bisogno c’e’ di meravigliarsi e di portarlo come esempio se un gay (A. Sullivan) s’indigna quando un bigotto (Santorum) attacca i gay? Mi sembra normale no? che poi tutti e due votino Bush non e’ la cosa preminente in questo caso almeno. La chiave del tutto e’ comunque nell’esempio abbacchio-Ferrara.. ciao simone.
Ho una domanda per Mark, perché può drasi che io sopravvaluti qulle cose che a me sembrano schifezze degne della peggiore destra: lui non trova offensivo neanche che Effe qua sopra chiami un giornalista gay “culumnist”?
A volte è divertente la sincronicità involontaria del web… per esempio il link alla lista di errori logici di Blogorroico complementa il post di Gnueconomy alla perfezione.
La frase di Santorum contiene: http://www.datanation.com/fallacies/distract/ss.htm .
Individuare con precisione gli errori di 1972 è più complesso. Inizia con un blando http://www.datanation.com/fallacies/aa.htm , segue con http://www.datanation.com/fallacies/attack.htm , ed a occhio e croce finisce con http://www.datanation.com/fallacies/irrelev.htm .
Personalmente avrei anche dei dubbi anche sull’inciso di Sofri: ma esiste chi attacca Sullivan perchè filobush e omossessuale ? Mi puzza di http://www.datanation.com/fallacies/posthoc.htm .
Luca, non mi sento particolarmente offeso, no. Altrimenti dovrei avere l’indignazione in servizio permanente effettivo, pronta a scatenarsi ad ogni vacanza sul nilo dei vari Christian De Sica, e non mi passerebbe più. Era, quello di Effe, un modo – greve, te lo concedo – di sfottere Camillo, che non ne avrebbe nemmeno bisogno: fa già molto ridere per conto suo. Tengo la mia indignazione per Santorum & Bush, e il mio sollazzo per i Sullivan. Anche se apprezzo, davvero, i loro sforzi titanici di far quadrare cerchi di granito con i loro scalpelli di marzapane.
… e intendevo Neri/Effe, of course.
Qui c’è un problemino di forma e di sostanza. Visto che sono qui in forma di tenutario del primo gayblog italiano (l’altra metà è in vacanza), se Neri dice “cUlumnist” per sfottere Camillo che loda Sullivan, non solo NON me la prendo, ma rido con lui. Perché è una presa per il culumn di tutta ‘sta trista historia. E questa è forma (ironica), la sostanza è tutt’altro. Se invece 1972 sostiene: “Ma ai guru non si comanda. Nemmeno quando fanno finta di difendere i gay ma in realtà li prendono per il culo” io mi preoccupo. Perché Gianluca al massimo mi prenderà perr il cUlumn, ma 1972, ma in quanto giornalista/finocchio/di sinistra mi vorrebbe impalato da un moschetto tenuto saldamente nelle mani di Rolli. E questa è sostanza, non forma. Vado a rifugiarmi tra i grumi intelligenti di Selvaggia, se è disposta a redimermi. Il fatto che Endriu Sallivan (lo scrivo così per Rolli) s’incazzi mi sembra addirittura banale. É un giornalista, prima di tutto. E poi, ma molto poi, è anche gay. logico che un essere umano cerebrato si arrabbi per le stronzate.
Anzi, consiglierei come titolo a questo post “L’Omo di Camillo”…
Caro Antonio,
si potrebbe tentare. Se funziona tento anche la redenzione di Miguel Bosè e Rupert Everett. Io le missioni le prendo a cuore, sai com’è. :)
Riassunto: un uomo di Bush fa una dichiarazione anti gay e un sostenitore di Bush lo acusa di aver detto una stronzata. La notizia viene ripresa soltanto da un giornale italiano filo Bush, il quale pubblica anche una rubrica filo gay che Daniele Scalise teneva su un grande giornale di sinistra fino a quando non è stato cacciato in quanto rubrica gay.
Il proprietario di questo blog, un sincero democratico, fa commenti fascistoidi sui froci e su chi li difende. L’autonominato capo dei blogger gay (nonché “miglior amico di Maria Grazia Cutuli), sincerissimo democratico, si accoda.
Siete davvero fantastici
Codone di paglia?
Grazie Rocca, darling, lo so che ci apprezzi per partito preso. Solo un appunto: esiste, là fuori nel mondo freddo e inerte, tutto un universo di giornali e siti web che, la cosa ti stupirà lo so, respira a prescindere dal tuo giornale. Incredibile, neh. Costoro, impuniti, continuano a monitorare l’house organ della sciura miriam con la dovuta, rispettosa, intimidita attenzione che gli è dovuta, per carità, ma leggono anche altro: magari le agenzie. E hanno ripreso la notizia anche loro. Sfacciati. Li si legni, verrebbe da dire.
Sono esterrefatto.
Camillo scrive per descrivere il fatto e notare che Santorum ha detto una idiozia enorme, Gnueconomy lo attacca prendendo in giro i gay come Sullivan che coerentemente si sono indignati per l’idiozia del suddetto Santorum, Luca Sofri fa notare che forse Gnueconomy non ha capito bene il problema e si è dimstrato più intollerate di Santorum, io intervengo per esprimere la mia sorpresa nel vedere che per qualcuno il modo migliore di difedere gli omosessuali sia scrivere vogarità su un giornalista come Sullivan che, non ragionando in termini ideologici, è capace di appoggiare Bush quando è il caso e di criticarlo quando è il caso e… risultato?
I gay che scrivono su questo forum accusano Camillo e me di fascismo, di volerli vedere impalati con il moschetto di Rolli e altre amenità del genere. Confesso che mi sembra un mondo allucinante.
Come dicevano nelle buone scuole di una volta, non bisogna dire mai “Non mi hai capito”, ma: “Non mi sono spiegato bene”. Dunque: non mi sono spiegato bene. Nulla di personale contro Sullivan e le sue idee filo-Bush, che non mi trovano politicamente per nulla d’accordo. E su questo l’omosessualità non c’entra. Giustamente lui, (e “Il Foglio” riprendendo la notizia, però insieme ad altri media, come ha sottolineato Mark) ha fatto benissimo a incazzarsi sulla vicenda ‘Sancta’ Santorum. Ci mancherebbe altro. Lo stupore nasce dal fatto che, improvvisamente, Andrew diventi l’uomo più popolare del momento, visto che ha fatto quello che ogni giornalista bravo e in vista: dire che una cazzata è una cazzata. Però sarà un filo imbarazzante per lui, che ha sempre difeso Bush e i suoi scherani, trovarsi di fronte a tale incombenza. Riguardo agli attacchi personali: non mi sono ‘autonominato’ il tenutario del primo gayblog italiano (a parte il fatto che siamo in due, io e Paolo Colonna). Molto banalmente, in Italia, prima di “Tom” non c’erano blog a tematica gay. In America, sì. Adesso ce ne sono anche in Italia. Tutto è così semplice: esiste anche un’accezione di ‘primo’ in ordine temporale. So che è difficile da credere, ma non esiste solo l’accezione ‘migliore’. Tutto è così semplice. Riguardo Maria Grazia: non ho MAI affermato di essere il suo MIGLIORE amico. Ci conoscevamo per una ragione molto semplice: io ero al “Corriere della Sera” (edizione romana). Lei, agli inizi, scriveva per un giornale di moda della Mondadori, “Centocose”. Arrivato io a Milano, nel ’90, lei è entrata al “Corriere” e io sono approdato al giornalismo di moda. Logico dunque che le nostre strade professionali si incrociassero e ci si rimanesse simpatici. Risolto ogni mistero, spero. Detto questo, continuo a trovare inaccettabile e incomprensibile la confusione dei piani (personale/professionale, politico/privato) che sembra sollazzare certi colleghi. Mi fermo qui e non intendo proseguire oltre sul perché e il percome debba giustificare e mie amicizie e il mio credo politico. Fine del discorso. Punto fermo. Anzi, no: non facciamo di ogni erba un frocio. Cordialmente.
Caro Antonio, ti dò una notizia: si può essere gay, ammirare Bush, detestare la retorica di sinistra e vivere felici fuor dalle ideologie. Si chiama cultura liberale: insomma quella che c’è in America dove i gay possono vivere come persone e basta fuori da ogni pregiudizio e dove quando un senatore bruciato dice una cazzata i gay glielo fanno notare confuntandolo con le loro buone ragioni.
Come vedi col moschetto non c’entra nulla. Un po’ più di coraggio nel difendere chi ti difende e nel biasimare chi ti offende non sarebbe male.
Un saluto.
Caro 1972, di fronte a un tuo saluto non posso esimermi dal ricambiarlo. La cultura liberale che tanto (io e te) apprezziamo, contempla anche per me essere gay e di destra (e ce ne sono tantissimi, te ne do atto) sia un ossimoro. Ma è il mio pensiero personale, concesso da una cultura liberale che io e te difendiamo e vogliamo. Per questo biasimo chi mi offende. E NON è il caso di Gianluca. Cui sto rubando spazio prezioso. Ringrazio comunque del garbato tono del tuo commento. Cordialmente, me’n vò.
ehm, veramente all’inizio della notizia i gay non potevano “vivere come persone e basta fuori da ogni pregiudizio”, bensì rischiavano di essere arrestati perché fanno l’amore in casa loro, almeno in Texas, USA. E Santorum era tutto fuorché un “senatore bruciato”: è anzi un politico di molto seguito, forse più popolare di tanti neoconservatori. (Poi, quando ci mettiamo a litigare, i nudi fatti inesorabilmente scivolano via oltre l’orizzonte…) Ora ’72, se lo conosco bene, obiettrà che io non posso dire niente sui gay in america, perché a Cuba… ecc., ecc.
Leo, un solo aggettivo per te: GRANDE
Che io sappia in questo mondo non esiste ancora un luogo dove i froci possano “vivere come persone e basta fuori da ogni pregiudizio” o forse, se esiste, è “over the rainbow”.
Andrew Sullivan non ha fatto nulla più che un’uscita banale.
Mi fate paura.
Bu!
Piccolo riassunto finale a beneficio di chi entrasse solo adesso in questa impensabile discussione.
Un blogger (incidentalmente non di sinistra) con un articolo spiega il caso Santorum-Sullivan facendo chiaramente intendere che le affermazioni del senatore sono inaccettabili e difendendo così gli omosessuali ed i loro diritti (incluso quelli di Sullivan). Altri bloggers (incidentalmente non di sinistra) sostengono questa posizione. A questo punto un blogger (incidentalmente di sinistra) vistosi scavalcato ancora una volta sul tema dei diritti civili reagisce dicendo che non valeva la pena di parlarne e che i bloggers che lo hanno fatto sono sostanzialmente dei deficienti che si sono accodati sul trenino dell’amore. Un coraggioso blogger (incidentalmente di sinistra) fa notare che l’uscita è decisamente fuori luogo nei toni e nei contenuti. Ma l’intellighentsia (per definizione di sinistra) si mobilita in difesa del blogger che ha scritto che del fatto non valeva la pena di parlare e a turno definisce i malcapitati che avevano provato a difendere i diritti dei gay parlando di Santorum “ipocriti, fascisti, impalatori di omosessuali sul moschetto, cretini dalla personalità multipla”, rifiuta di essere rappresentata da Sullivan che ai suoi occhi ha la grande colpa di sostenere Bush (insomma per l’intellighentsia è più di destra che gay o persona pensante) e con certezza afferma che non si può non votare a sinistra ed essere gay contemporaneamente. Allora i bloggers meschini (quelli del moschetto) fanno notare che la sinistra non ha esattamente una gran tradizione di rispetto per i gay e l’intellighentsia si arrabbia dicendo che i tapini tirano sempre fuori gli stessi argomenti.
Insomma, per chiudere, l’intellighentsia preferisce la presa per il culo di sinistra che la difesa dei gay di destra.
Straordinario.
Forse leggermente pazzesco. Ma non ci si stupisce più di nulla sinceramente.
E tralascio volontariamente la maleducazione e gli insulti ricevuti. Per aver difeso un principio di civiltà.
Santo Santorum
Si, temo di essermi esposta in effetti, dicendo che Andrea Sullivan mi piace molto, anche quando scuote il senatore repubblicano
——
Forse il caso Santorum alla fine è servito a qualcosa. Pare infatti che gli elettori della “Christian Right” non voteranno…
Ma dietro è dietro, non è ne asinistra ne a destra.