Hanno riammazzato Laura Palmer

Abbiamo battuto qualsiasi record di apnea: un mese e mezzo senza citare il delitto di Cogne. Lo facciamo ora, e solo perché la vicenda ha ormai perso la dignità del comune caso di cronaca nera per ambire allo spazio più consono della pagina degli spettacoli. Sin dal primo lancio d’agenzia si è capito che l’infanticidio aveva quel di più alla “Erika&Omar” che su Bruno Vespa ottiene effetti superiori al Viagra. Niente abusate mostruosità da metropoli, tipo madre che lancia neonato dalla finestra perché piange troppo; piuttosto ecco, confezionato chiavi in mano, un serial da prime time firmato David Linch. Perché Cogne, se ci pensate, è “Twin Peaks“: il paese montano isolato, chiuso su se stesso e sulle proprie tradizioni; lo sguardo circospetto riservato ai forestieri; gli inconfessabili segreti della semplice comunità rustica tutta baita, aria buona e passeggiate; il delitto; l’indagine; il diavolo in famiglia; la struttura narrativa seriale del colpo di scena alla prossima puntata. Manca solo la colonna sonora di Badalamenti, ma vedrete che uno di questi giorni Studio Aperto provvederà. Cazzata per cazzata, lanciamo la nostra: la pista politica, il governo, gli alieni. Perché la madre di Samuele ha ricevuto in cella due deputati di Forza Italia? Perché pochi giorni dopo, proprio in quella zona, è misteriosamente caduto un elicottero con a bordo quattro esponenti del medesimo partito? Cosa ci stanno nascondendo? La verità è là fuori? A Mulder e Scully uno spunto simile non sarebbe sfuggito.

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