C’è un posto dove vanno a finire tutti i luoghi comuni su Milano. E’ la Disfantola.
Questo luogo a forma di bestia si pronuncia con l’accento sulla terzultima sillaba apposta per finire sdrucciola, così tutti i luoghi comuni ci scivolano dritti dentro senza alcuno sforzo da parte della Disfantola.
Per capire come funziona, dovete figurarvela: pensate a un enorme ragno assopito in un luogo inesistente nei dintorni di Lambrate, collegato a Milano tramite invisibili estroflessioni tubolari simili a zampe; un ibrido tra una discarica e una tarantola provvisto di uno stomaco a guisa di macina che trita e ritrita i clichè finché li disfa.
La funzione della Disfantola è quella di ripulire Milano dai suoi menighismi e distruggerli una volta per tutte, in modo che la città appaia meno peggio di quanto in effetti è. Ettari di grigio, chilometri di code e vagoni di impiegati inferociti finiscono spontaneamente dentro alla Disfantola.
Per stanare i clichè più sedimentati, la Disfantola setaccia ogni anfratto della città e risucchia tutti i pirla, le sciure, i cumenda in circolazione; aspira le ore di punta, le settimane della moda, i giorni che piove; catalizza l’odore del traffico, il suono dei clacson, i semafori rossi.
Avanti di questo passo, un bel giorno, la pancia della Disfantola esploderà come il sacchetto dell’aspirapolvere quando è strapieno. Una raffica di luoghi comuni si abbatterà su Milano e la nostra città tornerà a essere nuovamente grigia e caotica, proprio come ce la immaginiamo.
(Milanesitudine – E Polis Milano, 30/03/2007)
molto bello
spesso fra me e me mi dolgo di essere nato e vissuto in provincia
(roba tipo small town di john cougar mellencamp)
poi mi capita di andare a milano, o di sentirne parlare o di leggerne e mi rinfranco abbastanza
devo anche aggiungere che andare a roma o sentirna parlare non mi rinfranca altrettanto circa il fatto di campare in a small town, dove probabilmente mi seppeliranno
@Gaia Giordani
Che descrizione cyberpunk di Milano:D!
Chissà perché tutti disprezzano Milano ma ogni giorno raddoppia la sua popolazione.
Una città organizzata per gestire 1,5milioni di persone ma che, di giorno, tocca vette di 3 milioni di persone.
Io abitavo a Milano e sono dovuto andare fuori causa costo delle case. Se nessuno volesse abitarci,
le case costerebbero un decimo di quanto invece costano.
Milano ha sicuramente molti difetti come tutti i luoghi, ma ha anche molti pregi. Ma sento sempre parlare solo dei difetti.
Ma i tuoi luoghi comuni di settimana scorsa sulle nuove generazioni, “signora-mia-coi-giovani-d’oggi-dove-andremo-a-finire” la Disfantola non è proprio riuscita a digerirli. Mah, mi lasci sempre piuttosto confuso. Cosa vuol dire questo post? E’ critico nei riguardi di Milano,ne loda le capacità di modernizzarsi, è apocalittico? Non capisco.
Viva Milano, comunque.
E’ apocalittico.
… la portano via.
Io a Milano vengo spesso per lavoro. Per me romanaderoma fino all’ultima cellula, è affascinante l’energia che respiro lì: puntualità, precisione, freddezza e stile nel lavoro. La sera, locali fighi, i navigli, grandi viali. In più, il particolare che a Roma arriva tutto dopo Milano quandi la viviamo sempre un pò come una città moderna e stimolante.Ma tutti i “milanesi” che io conosco, il venerdì sera vogliono fuggire e passare fine settimana altrove, oppure mi ripetono che vorrebbero vivere a Roma. Per me è solo una questione estetica: la mia città è fra le più belle e con il clima migliore al mondo, con il mare a soli 25km. La gente che vi vive invece, non sarà forse chiusa come i milanesi, ma ha un difetto che io reputo anche peggiore: l’approssimazione. Prova a venire a Roma e prendere un appuntamento per le 09.00 del mattino….oppure fai una cena dove inviti 6 persone (perchè hai solo un tavolo e quelle sedie) alle 20.30…poi ne riparliamo!
più divento vecchio più apprezzo il pressapochismo
puntualità, precisione, freddezza e stile nel lavoro le trovo qualità necessarie solo nella chirurgia
per il resto fanno vivere peggio
e dunque, meglio di no
la differenza tra roma e milano la colse quel fascista di leo longanesi con irritante intelligenza: “roma sa di essere roma, milano crede di essere milano”
Non sul lavoro, nè in rapporti da esso derivanti se si pensa a sè stessi quali membri di una società e non come singoli individui. Paradossalmente. Comunque Roma, vive molto di eredità, milano invece, deve sempre faticà..uè paesà (è ora che esco).
calore? essere paraculi significa essere calorosi?
Non è che non reggi più lo stress a forza di stare nella Disfantola?
Avete dimenticato la nebbia.
Mica male.
“C’e’ un posto dove vanno a finire tutti i luoghi comuni su Milano”.
Non è la Disfantola. E’ la pochezza spirituale di certi post scritti come ci si macchia una camicia per la foga di mangiare.
Un giorno anche questo blog, come la Disfantola, esploderà e farà ricadere ovunque tutti i luoghi comuni che contiene.
Con un cordiale ‘embè’ (e con tutte le virgole a posto, gli apostrofi non so) saluto.
ps poco desideroso confronti basati su gnègnè e gnègnèismi.
Q
ROTFL
Stramilano, corri e «scatta» Domenica la marcia dei 50mila: mandateci le vostre foto, «con la famiglia», «con gli amici» o «con il vostro animale» STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU’ LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO
Dovunque sarete, lungo il percorso della Stramilano, freschi e pimpanti sotto la colonna di San Babila, al chilometro Uno, o ansanti in via Washington, al chilometro Nove, tenete pronta la «digitale». E mentre vi godete la corsa dei cinquantamila, il grande abbraccio della città alla città, oltre lo scatto atletico non dimenticate lo scatto fotografico.
SUL SITO – Inquadrate la «vostra» Stramilano e mandateci le immagini più significative, collegandovi al nostro sito e completando lo speciale modulo di invio. Avete tempo da mezzogiorno di domenica 1° aprile fino alla mezzanotte di martedì 3. Noi sceglieremo le foto più simpatiche e le pubblicheremo sul web e su ViviMilano» in edicola mercoledì 11 aprile. In una giornata così, gli spunti che la marcia offrirà al vostro obiettivo e alla vostra fantasia saranno infiniti: il supertecnico piè-veloce o il papà assonnato con passeggino multiplo, il gruppo pittoresco, il veterano tintinnante di medaglie stramilanesi, la pseudo-californiana sui roller, il cucciolone basset hound che da via Bocconi tira il guinzaglio verso il Parco Ravizza; o l’assalto festoso ai punti di ristoro, l’agognato viale Tibaldi, dove si vedono le scene più gustose. Come scrisse una volta Claudio Bisio: «Mi diedero un limone, dello zucchero e del succo di frutta. E io avevo ordinato pizzoccheri in salsa di noci, stracotto d’asino, scamorza al forno, frutta, amaro, caffé e un tavolo all’ombra…».
Il percorso della Stramilano 2007
TRE TEMI PER PARTECIPARE – Per semplificare le procedure, vi proponiamo tre temi-guida ben precisi: la Stramilano «con la tua famiglia», «con i tuoi amici» e «con il tuo animale». Non formalizzatevi tanto sul dilemma esegetico, se il cane possa essere considerato vero amico o la cognata vera belva: quello che conta è che i personaggi ritratti siano davvero vostri familiari o vostri amici, tali cioè che vi possano firmare una «liberatoria», altrimenti non potremo mai pubblicare la vostra foto, in caso ci piacesse, soprattutto se i protagonisti sono dei bambini. Vi chiediamo, insomma, quasi un autoritratto; certamente non un reportage di cronaca. Nel modulo che troverete sul sito, potrete allegare fino a tre fotografie, una per sezione tematica. Ultima raccomandazione: che le foto siano in buona risoluzione (almeno 300 dpi), requisito che, ad esempio, i cellulari non sempre soddisfano. Correte e scattate, ma attenti al «mosso». E in bocca al lupo.
G.M.B.
03 aprile 2007
Sono allibita da come si possa disprezzare una città meravigliosa come Milano. Ogni città ha i suoi difetti. Ma se ci si concentra solo su quelli è perché non si vede al di là del proprio naso, e perché si preferisce parlare di ciò che tutti come pecore dicono e ascoltano, piuttosto che scoprire che non si ha ragione. Milano ha tutto, e purtroppo anche chi non la ama.