Qualcosa in questa foto mi fa pensare che per Daniele Mastrogiacomo le trattative sono abbondantemente in corso ma che la Farnesina ha il piede in due staffe.
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Qualcosa in questa foto mi fa pensare che per Daniele Mastrogiacomo le trattative sono abbondantemente in corso ma che la Farnesina ha il piede in due staffe.
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Invece, al sottoscritto quella foto mi fa pensare che per Daniele Mastrogiacomo non ci sia più nulla da fare. Spero di sbagliarmi, ma credo che andrà a finire nel peggiori dei modi.
Ma anche in tre, se può servire a qualcosa.
No, non vorrei mai che la mia vita dipendesse da quelle espressioni facciali.
Se mai finissi preda di terroristi, per cortesia giocatevi la mia liberazione ai dadi con i rapitori.
e voi che invece avete espressioni facciali di tutto rispetto cosa state facendo per Mastrogiacomo?
le staffe
le stiamo perdendo noi.
Istintivamente sono portato a pensarla come Arturo.
Aggiungerei anche che, sempre istintivamente, sono anche portato a
credere che i Talebani siano coinvolti nella storia solo ufficialmente.
A me l’Afghanistan, come questa storia, puzza di “americano marcio”,
un po’ come altre storie anche recenti. Ma è solo istinto…
E’ solo una foto. E mi è venuto spontaneo chiedermi a che titolo ci fosse Letta in terzo piano. Tutto qui. Per quel che riguarda la vicenda umana io sono per le seconde, terze, quarte e quinte staffe. Ma che volete… ci vedo tanta, tanta italietta in questa foto. vedremo
Io non ho capito cosa c’è di male in questa foto…
…si raccomanda prudenza nel prendere decisioni in merito…
…non vorremmo mica vedere un altro Calipari morire per liberare chi ha ficcato il naso in faccende poco raccomandabili…
…che poi andare ad indagare sulla questione oppio nella terra dei “signori dei papaveri” (e della guerra) non è proprio una furbata…
Qualcosa in questo post mi fa pensare che qualcuna è piena di pregiudizi.
Se Letta è in grado di riportare a casa Mastrogiacomo, o di contribuire a farlo, perchè mai glielo si dovrebbe impedire? perchè non è un “compagno”? Continuiamo così, facciamoci del male.
Mattia, non c’è nulla di male. C’è Letta che mi pare non abbia incarichi di governo, non abbia incarichi nei servizi. ma a quanto pare con una farnesina Ds serva in questo caso Letta, che lavorò alla liberazione dei tre contractors, delle due simone, della Sgrena… Mi ha fatto pensare questa foto. punto.
Quello dietro Letta poi, ha un’ espressione fantastica.
e l’ultimo in fondo, poi, è il cugino di Scaramella
poi giù, più giù, dove c’è scritto nigeria, ecco, lì ce ne sono altri che aspettano da tre mesi.
hinoki84, prudenza andrebbe usata anche da te, prima di dire certe menate. andare a ficcare il naso sarebbe il compito dei giornalisti. quelli veri, non quelli che fanno opinione sulle cose e sul mondo seduti davanti a uno schermo, di computer o meno.
quello dietro Letta è Paolo Serventi Longhi (se non mi sbaglio) il segretario della FNSI (Feder.Naz Stampa, il sindacato dei giornalisti) il quale starà pensando al groviglio di contraddizioni di un paese in cui c’è emozione perché potrebbero sparare al giornalista e al tempo stesso quasi tutti “sparano a zero” sui privilegi, sul fancazzismo, sullo strapotere dei giornalisti (spesso anche dai blog, affollati di aspiranti ad entrare in questo club privé); strano paese in cui gli sono gli editori dei giornali a odiare i giornalisti, salvo poi tenere alto lo sdegno in pubblico – e alte le vendite -quando un giornalista viene rapito.
Ovvero – pensa l’editore – quando quel giornalista per un reportage all’estero va a spendere cifre astronomiche con le quali potrebbe:
a) pagare 20 giornalisti al desk che gli producono una marea di articoli copia-e-incolla mezze markette, per fare 20 pagine in più e vendere bella pubblicità.
b) meglio ancora, con gli stessi soldi ingaggiare 50 aspiranti giornalisti, non farli diventare tali, non regolarizzarli, ma metterli al suddetto desk e farci un giornale intero.
Starà pensando Serventi L.: perchè il governo si dà così da fare per il “contatto” coi talebani e invece non si muove per il “contratto” dei giornalisti?
la categoria ha molti difetti e il suo sindacalismo è un po’ retrò come tutti i sindacati, però se ne vedono di contraddizioni, da noi, più strane di semplici facce.
purtroppo sono cose che capitano…
20 bei c130 stracarichi di passeggeri desiderosi di manifestare il loro dissenso verso i sequestratori (politici compresi) sarebbe più diretto il rapporto con la popolazione locale
Mario, lo strapotere è di cinque, sei, forse dieci in tutto. Altrimenti il contratto sarebbe stato rinnovato ogni sei mesi. Il fancazzismo e i privilegi sempre di quei cinque, sei, dieci. Le markette di molti, ma non di tutti tutti.
Comunque questa foto mi è sembrata l’anticipazione di tante polemiche che seguiranno la liberazione (perché spero che Mastrogiacomo venga liberato): onori, retorica e fiumi di parole sul coraggio di una categoria, salvo poi dire che i giornalisti sono il male del mondo. Un po’come quando morì Calipari (007 Calipari): fiumi di parole sul coraggio, l’eroismo bla bla blà per poi dire che i servizi sono deviati, corrotti, blà blà blà… Italietta: quella che rivedicherà onori e meriti in primo piano, quella più defilata che cuce, intesse rapporti. Quegli stessi rapporti che risolvono, pur nascondendo compromessi e riscatti di cui non si può parlare con un po’ di sano pragmatismo perché non sposa bene l’italico onore.
lo ripeto: più che una foto, mi è sembrata una palla di cristallo.
La gestione di una trattativa, non credo sia una novità, avviene attraverso contatti sul posto e agenti dei servizi che si guadagnano la fiducia di capre e cavoli a colpi di piccole sequenziali azioni sul territorio e con le persone ed è un lavoro di anni.
Il recente passato ha dimostrato che Letta questa rete di contatti ha saputo crearla, gestirla e renderla efficace.
Pensare che solo perché in Italia è cambiato il governo, anche scenari come le reti relazionali dei servizi in paesi come quelli debbano subire cambi di attori con la stessa velocità con la quale si traslocano i sottosegretari da una stanza all’altra significa pensare che l’Afghanistan sia da considerare al pari del consiglio di amministrazione della rai.
Non so, io non è che di servizi me ne intenda tanto, ma da qualche film che ho visto credo che un “signore della guerra” se ne fotta abbastanza del fatto che chi decideva fino a ieri di fare o no la Tav in Italia, non sia lo stesso che decide oggi.
Se ha deciso di fidarsi di “Aquila grigia” è perché l’ha valutato e seguito per anni.
Bene, che sia Aquila grigia a continuare a parlare con il signore della guerra.
A noi che abbiamo votato per Salume Rosa il ragionamento torna abbastanza e ci sembra anche abbastanza logico.
Poi capisco che il nostro Rutelli abbia dato dimostrazioni di essersi applicato con le dispense di Inglisc for iù, certo, ma secondo me è ancora presto per spedirlo oltreconfine per qualsiasi cosa vada oltre alla presentazione di una stampa restaurata.
Almeno le cose che hanno saputo far funzionare, continuiamo a lasciarle fare a loro.
La fiducia di un signore della guerra non si ottiene con le stesse regole e tempi con i quali si ottiene quella delle camere.
Letta sa con chi bisogna parlare, sarebbe folle non chiedere a lui di fare la telefonata.
Broono, sacrosanto per me, ma la palla di cristallo anticipa le urla di giubilo degli incapaci. E sarà tutto merito loro. Signori, questa è l’italietta di cui parlavo. Perché, Broono, il tuo ragionamento non credo lo sentiremo, sia pure inninglisc, dalla boccuccia dorata dei tuoi votati
Ma sai, credo che alla fine si ragioni anche un po’ per obiettivi.
Conta riportarlo a casa o conta sapere chi se ne prenderà il merito?
Personalmente ho smesso di considerare l’attribuzione a sé stessi del merito di ogni cosa come indicazione della reale responsabilità, il giorno che “un” tuo votato cominciò ad attirbuirsi il merito pure dell’allineamento delle strisce pedonali.
E’ pratica diffusa, il dire “Io! Io! E’ merito mio!”, in quella che tu correttamente chiami Italietta, difficilmente attribuibile a una o all’altra parte.
Forse le nostre reciproche posizioni divergono un pochino sulla data di inizio del periodo in cui al nome Italia è divenuto naturale aggiungere l’etta., nel senso che sono certo tu all’indietro ci andresti solo fino ad aprile mentre per me varrebbe la pena provare a valutare l’ipotesi che sia il caso di spingersi un filo più indietro, nemmeno troppo.
Ma come dicevo sopra, l’importante è che le cose vengano fatte e fatte bene.
Dove c’é merito, ci sarà riconoscimento.
Se non dal pubblico del circo, sicuramente da chi ha a tutti gli effetti motivo per dire “grazie”.
Dubito che il Sig. Mastrogiacomo, per sapere chi ringraziare, accenderà la tv e attenderà la dichiarazione di attribuzione merito.
Quindi perché farlo noi?
Broono condivido in pieno è così un problema sapere chi lavorerà per liberare Mastrogiacomo? Se fosse Letta non vedrei il problema e lo dice una che da 15 anni ha in tasca la tessera prima del pds poi ds
broono, se ho detto “tuo” votato, non ho voluto dire che sto dall’altra parte. ho solo detto che non ho votato per quelli cui ti richiami. non ho l’abitudine di dire “italietta” per poi mischiarmitivicimi. Possibile che le chiavi di lettura siano sempre due? l’alternativa c’è sempre. e non è il centrismo.
Mi sfugge un po’ quest’urgenza di stabilire “chi e cosa” che non solo fa da base al post, ma che si ripete anche nei tuoi successivi interventi diretti a me, nonostante io abbia scritto che ci sono situazioni, tipo questa, nelle quali le separazioni non solo non servono ma soprattutto non vengono considerate (per fortuna) nemmeno da chi sta operando per risolvere la questione (e quindi non capisco perché continui a rispondermi “Loro! Gli altri! I tuoi! Questi! Quelli!” quando io non ho affrontato la cosa su quel piano, anzi).
A occhio avrei detto che quest’urgenza fa parte di quello stesso atteggiamento che poi critichi attribuendolo agli “incapaci tuoi votati” che hanno questa smania di dire “Noi! Noi!” che in nulla differisce dal tuo “Loro! Loro!” ma tu ci tieni a chiarire che no, che il tuo aver detto “i tuoi” non significa che i “tuoi” siano gli altri perché esiste sempre un’alternativa.
E ci mancherebbe, chi lo nega?
Ma col Sig. Mastrogiacomo, il tuo essere un’indipendentista sarda o (dio, se c’é, ce ne scampi) un’anarchica cosa c’entra?
Perché le chiavi di lettura del “piede in due scarpe” (staffe, vabbè, volevi dire scarpe) sono due:
1) Negativa: Quella foto l’hai messa per sottolineare la presenza di uomini del governo e dell’opposizione come se questa in un gruppo creato per risolvere un sequestro fosse un’anomalia; ma allora non si spiegherebbe il tuo successivo prendere le distanze da questa (folle) teoria.
2) Positiva: Quella foto l’hai messa per sottolineare la capacità di superare le divisioni quando è sulle capacità dei singoli che si basano le scelte delle forza da impiegare; ma allora non si spiegherebbe la frase volutamente negativa “piede in due scarpe”
Hai un’alternativa anche a queste due posizioni?
Se si, sarei curioso di conoscerla, perché altrimenti quella foto e la frase sotto non hanno alcun tipo di senso se non il puro intento di critica tanto per fare colore.
(che è legittimo, eh, come hobby, ma lo si dichiari, perché quando lo si applica alla politica qualcuno che chiede di approfondire si rischia sempre di incontrarlo)
incapace: non capace per le ragioni che esponevi tu tre chilometri di commento fa (altrimenti perché si affiderebbero a Letta)
nella scarpa di stanno due piedi, un piede sta in due staffe. (sono modi di dire, prendili così)
l’alternativa c’è sempre: ribadisco.
Letta, capace per curriculum alla mano, chiamato in causa a risolvere, ma tenuto in terza fila. Gli scatti di questa scena sono due. Il primo scatto è questo, nel secondo, mannaggia non l’ho salvato, Letta è addirittura coperto da chi gli sta davanti. Gli scatti vengono da Repubblica.
Davvero devo ripetere? sì mi auguro che mastrogiacomo venga liberato, sarei felice anche che si pagasse un esagerato riscatto, è bene che tutti collaborino alla sua liberazione… (chissà perché mi sembrano frasi ovvie e banali, terribilmente scontate nella loro impronunciabilità. Trovami uno che dica “morte a Mastrogiacomo!”. e peppiacere!)
Mi stupisce che ancora non sia stato detto urbi et orbi che si sta lavorando (e questo credo raserenerebbe molti) con esperti della vecchia guardia, quasi fosse scandalosa ammissione di non capacità.
Broono mi sa che la critica per fare colore la stai postando tu: tre commenti da un chilometro ciascuno, su due righe di post, e hai detto sempre la stessa cosa costringendo anche me a fare altrettanto.
Sì mi auguro che Mastrogiacomo venga liberato
Sono favorevole anche al pagamento di un riscatto esagerato
Penso che si debba collaborare tutti alla sua liberazione
Sì mi auguro che Mastrogiacomo venga liberato
Sono favorevole anche al pagamento di un riscatto esagerato
Penso che si debba collaborare tutti alla sua liberazione
Sì mi auguro che Mastrogiacomo venga liberato
Sono favorevole anche al pagamento di un riscatto esagerato
Penso che si debba collaborare tutti alla sua liberazione
Sì mi auguro che Mastrogiacomo venga liberato
Sono favorevole anche al pagamento di un riscatto esagerato
Penso che si debba collaborare tutti alla sua liberazione
…. va bene?
broono era urbis et orbis… m’è scappata la esse… spè che guarso se sta nelle scarpe o nelle staffe
Eh..c’ho questo difetto qua, si.
Quando trovo in giro per la rete due righe che sembrano non avere alcun senso, cerco di approfondire, anche in maniera dettagliata, perché temo sempre che la non comprensione sia un limite mio.
Cosa della quale continuo a essere convinto, tra l’altro, visto che nemmeno quest’ultimo tuo intervento spiega quelle due righe là.
Anzi, direi che sembrano scritte da due persone diverse:
“le trattative sono abbondantemente in corso ma che la Farnesina ha il piede in due staffe”
“Penso che si debba collaborare tutti alla sua liberazione”
Capisco che tre chilometri di commenti potrebbero distrarre, quindi provo a rifare la domanda in un centimetro: sei d’accordo che siano due le staffe o no?
E se “si”, perchè le due informazioni che fornisci sono separate da un “ma”?
(due centimetri, perdonami)
Poi rileggo il tuo ultimo commento e scopro che la questione è la posizione di Letta nella foto, in una delle quali risulta addirittura (sacrilegio) impallato e allora faccio ammenda, chiedo scusa per lo spazio occupato e mi torno a leggere e basta riconoscendo che se avessi capito subito (limiti, limiti miei te l’ho detto) che l’analisi politica era su quel piano, anche io avrei ritenuto decisamente superflui tre comnmenti da un chilometro.
Ma pure uno.
(commento)
Veramente era corretto senza s.
Ma non credo sia fondamentale.
Io, sempre per quella consapevolezza dei limiti miei, il latino non mi spingo a usarlo, quindi non avrei nemmeno notato l’errore se l’avessi scritto con la s.
Mi muovo per concetti, diciamo.
La corretta forma di una citazione latina, per me, vale quanto la posizione nelle foto di questo o quel personaggio.
Colore, appunto.
data e orario del post rimandano al momento in cui si diceva che le trattative non c’erano. Ecco il “ma”. non era un’analisi politica ma fotografica.
Visto che l’analisi è a questi livelli (una fotografia estemporanea) segnalo che da altre inquadrature si vede Sircana, portavoce governo, equivicino tra Letta e Veltroni, e Marrazzo inequivocabilmente sulla sinistra.
!!!!! che vorrà dire tutto ciò????
L’italietta è ANCHE quella di chi guarda, meglio: non guarda, non pensa, non scrive, sa già tutto prima che accada.
Mh…fammi pensare…no, ancora acqua, acquissima.
Come spiegazione ha senso quanto mio cuginetto che spiega Van Gogh.
Mo’ il fattore determinante è la data e l’ora del post che spiegherebbero (ma come???) il “ma”.
La prossima cosa andrà usato per capire, il parallelismo col banner sotto?
Dai su…siamo seri.
Ma in effetti riconosci che non era un’analisi politica (un sospetto era venuto) ma fotografica.
Ok ok, ti sto dietro in questa nuova versione, quasi sta diventando divertente, ma allora i dubbi si moltiplicano!
Non mi abbandonare proprio adesso!
Significa che sei in possesso dell’originale della foto nel quale sono inquadrati anche i piedi???
Italietta è inferire conclusioni da indizi accennati e fermarsi ad allusioni mezze articolate, che se esposte per intero non reggerebbero alle obiezioni più scontate.
Qual’è il senso? Che il ruolo e le qualità di Letta non vengono riconosciuto. Ma non è vero: è universalmente noto come persona di mediazione e alte capacità diplomatiche e istituzionali. Oltretutto essendo la persona naturalmente predisposta nel campo polista ad un ruolo di ponte, la spiegazione più semplice della sua presenza potrebbe essere banalmente questa.
Si vuole dire che D’Alema non è in grado di avere un controllo sugli apparati che dipendono dal suo ministero? Lo si dica esplicitamente e si svolga un ragionamento.
Si vuole dire che giornalisti/agenti dei servizi spesso si trovano a svolgere anonimamente un compito di grande responsabilità e delicatezza? Vero. Questo non toglie che i Servizi siano gestiti in maniera tutt’altro che limpida e rispondano spesso a interessi che esulano dal loro referente, cioè lo stato. O non toglie che lo stato dell’informazione italiana è tutt’altro che eccelso. Bhe fa parte delle contraddizioni del nostro paese. Non basta dire Letta bzz pss D’Alemon gulp foto gneé gneé sottobanc, sottosell, sottosott, prot, per spiegarle queste contraddizioni.
Parlare di onore italico poi fa un po’ ridere: tutti sanno che gli italiani pagano e che ad ogni nostro connazionale in pericolo ci sciogliamo nello psicodramma, senza troppe considerazioni di contesto e opportunità politica.
Sul votare o non votare lascio perdere, mi sembra fuori tema e ancora una volta non esplicitato. Certo che politica e il senso del proprio ruolo rispetto a una comunità o dell’intelligenza delle cose che si dice non si esauriscono nel voto.
Io non sto facendo nulla Luanalit… e tu?
La faccia di Veltroni non lascia presagire nulla di buono…
Nulla come te Bleek ma non mi permetto di criticare chi tenta di fare qualcosa
Non capisco cosa volete dire
Perchè no?
non sono i fondamenti della politica forse?
o dobbiamo tutti concorrere ad un posto alla Camera prima di potere criticare?
Chi si adopera per rivestire un ruolo pubblico deve essere pronto a sottostare alle critiche di chi lo ha eletto, è naturale e non c’è alcun bisogno che chi critica sia attivamente impegnato.
Sono i fondamenti di una nazione civile e democratica, idea che forse in questo paesotto è andata in disuso.
Queste non sono critiche, sono rutti in sequenza
scusate, magari dico una vaccata, ma se quella a sin di profilo è la moglie di Mastrogiacomo (e di questo non son certo)…. a me pare la faccia di una che ha appena visto una tripletta di Totti o Baudo senza parrucchino sbertucciato dalla Hunziker.
Cioè, non mi pare particolarmente preoccupata