In soccorso di un vincitore, ma anche di tanti perdenti

Ha vinto Simone Cristicchi. Dico a Sanremo, ma non solo.
Nei giorni scorsi la sua canzone sui malati psichiatrici (osannata da chiunque, verrebbe da dire con grande sospetto di ipocrisie talvolta) era stata duramente criticata dall’Arap una associazione per la "riforma psichiatrica" (evidentemente una riforma o controriforma, peraltro sfortunatamente già in atto, della 180). "Lei canta uno stereotipo borghese-progressista. Il malato mentale è solo un malato. E ha bisogno di cure" Dice la lettera dell’Arap. Ora il discorso si fa complesso, naturalmente.

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5 Commenti

  1. capisco lo sfogo di chi è sul campo e si sente spesso abbandonato a se stesso, e sa che dopo due tre giorni di “dibattito” l’eco del problema si affievolirà…ma come è stato scritto, Cristicchi fa il cantautore è ha gettato un sasso…nel modo più poetico e commovente che potesse fare…e io lo ringrazio

  2. capisco lo sfogo di chi è sul campo e si sente spesso abbandonato a se stesso, e sa che dopo due tre giorni di “dibattito” l’eco del problema si affievolirà…ma come è stato scritto, Cristicchi fa il cantautore è ha gettato un sasso…nel modo più poetico e commovente che potesse fare…e io lo ringrazio

  3. Ma è possibile che per scoprire i problemi in Italia si debba aspettare una canzone di San Remo? E’ da ieri, domenica, che ci propinano servizi sui “matti”, come se il problema fosse nato sabato, boh, tanta ipocrisia, falso moralismo e sensazionalismo; tutto fa notizia, solo quando fa comodo…
    E da oggi, tutto torna nel cassetto, chiuso a chiave, si mettono gli occhiali da sole, si asciugano le due lacrimucce di facciata, e “loro” sono abbandonati, come prima, come sempre, ipocriti!

  4. sullo stesso tema era stato decisamente più brillante Kesey(e Mario Castelnuovo con lo stesso titolo)

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