Obiettivamente non saprei dire se Selvaggia preferiva la vita com’era prima di essere citata qui, quando la divisione antispam della McAfee non aveva ancora ottenuto dai federali il permesso di inserire il suo nome nella lista dei dieci più pericolosi nemici pubblici. Il suo intervento su Macchianera intitolato “Mica lo so chi sta peggio”, dedicato alle minchionerie attorno alle quali è costruito il nuovo “For Men Magazine” di Andrea Biavardi, ha superato il centinaio di commenti e non sembra avere alcuna intenzione di fermarsi. Nel frattempo, allo stato delle cose attuale, la situazione si è evoluta al punto che i venti minuti finali di “Face-Off“, in confronto, paiono avvincenti quanto “Autumn in New York“. Un lettore particolarmente divertito dall’analisi di Selvaggia ha infatti inviato via e-mail l’intervento ad alcuni amici. Si presume che questi ultimi abbiano fatto altrettanto, se è vero che il messaggio ha autonomamente sviluppato un processo di mitosi che l’ha portato a riprodursi fino a impestare ogni singolo navigatore italiano dotato di posta elettronica. Per la gioia di Biavardi e del suo editore, ora l’e-mail viaggia in rete firmata “Lettrice anonima” e con il titolo “Leggi questo che ti ammazzi dalle risate!”. Il mio Norton Antivirus, quando il messaggio fa capolino da Outlook, lancia il salvaschermo e dichiara lo stato di allerta Defcon 1. Come prevede la legge del mare, secondo la quale se trovi una cosa diventa tua, vari arraffoni si sono contesi la paternità del testo apparso come redatto da un “anonimo” sul Barbiere della Sera (che in seguito ha rettificato), su un forum di pubblicitari milanesi (tre volte: qui, qui e qui), su un sito hard, su un numero spropositato di siti, mailing list e gruppi di discussione. Il numero 12 del settimanale Diario, nella rubrica di pagina 6, “Caro Diario”, lo riporta a firma “Alina“. Il caso più eclatante è quello di Massimo Gramellini, corsivista de La Stampa e titolare della rubrica “Buongiorno!” che, scivolando sulla fantozziana banana personale che precede di qualche metro ogni giornalista (ovvero: ritenere di essere l’eletto, il prescelto a cui è stato concesso di scoprire sulla rete un testo divertente e inedito), ha saccheggiato ispirazione e battute all’intervento di Selvaggia. Gramellini, piuttosto di scusarsi, sceglie di giustificarsi. Sul forum de La Stampa, la lettrice Laura Ribotta lo mette alle strette: “Caro Gramellini, sono una sua lettrice da tempo. Oggi sono rimasta un po’ delusa, anche i professionisti copiano…e in modo spudorato. Che necessità ha un professionista come lei di copiare da una catena di santantonio? Mi risponda la prego e mi spieghi”. Replica di Gramellini: “Rispondo attraverso lei anche agli altri lettori che mi hanno segnalato la cosa. Ho letto stamane la email in questione: in effetti nel mio pezzo c’è una battuta quasi identica e riferimenti comuni alla foto e ai titoli di copertina. […] Mi scuso per non essere stato più originale. D’altronde penso sia normale, quando ironizzi su una rivista, partire dalla foto e dai titoli di copertina. E la storia delle forbici usate per togliere il reggiseno avrebbe colpito chiunque. Da qui a partire in quarta e darmi del copione spudorato, credo che ce ne passi, non trova?”.
Francamente, no: stesso argomento, identica costruzione e medesime battute, no, non capita. E, se capita, c’è da ridefinire l’unità di misura della sfiga.
SELVAGGIA LUCARELLI | MASSIMO GRAMELLINI |
Del resto, come potevo resistere agli affascinanti argomenti annunciati dalla copertina (che, tra parentesi, ritrae un tizio con una faccia da pirla e un asciugamano di spugna bianca che fa tanto “figo da spogliatoio”)? | Per la verità in copertina non c’è Rumsfeld, ma un bruno mascelluto con la faccia da steward, intento a passarsi un asciugamano di spugna sul sorrisone. |
Almeno quattro i titoli memorabili: “Falle dire basta stanotte!” […] Non vorrei deludere il geniale direttore Andrea Biavardi, ma a far dire “BASTA” a una donna siete già tutti bravissimi da soli poichè di solito ne abbiamo abbastanza dopo i primi tre minuti. La vostra difficoltà sta nel farle dire “ANCORA!”, al limite. | Il titolo, però, sembra promettente: «Falle dire basta stanotte!». E pensare che, secondo un’opinione diffusa, il vero problema è farle dire: «ancora». |
“Come slacciarle il reggiseno” […] A parte l’intelligenza del servizio in sè, vorrei soffermarmi sul consiglio per slacciare rapidamente il modello sportivo, che è : “se lei è spiritosa dacci un taglio con le forbici!”. Biavardi, io le garantisco che sono una donna alquanto spiritosa, ma se un uomo che magari conosco da poco, in un momento di intimità mi tira fuori dal taschino un paio di forbici, io come minimo penso che sia il mostro di Milwaukee. | Come toglierle il reggiseno con le forbici (senza che lei ti prenda per un serial killer). |
Tana per Gramellini.
Io penso stiamo perdendo il significato di quello che sta sucedendo: guardate l’articolo di oggi sull’Unita’
http://www.unita.it/index.asp?SEZIONE_COD=HP&TOPIC_TIPO=&TOPIC_ID=24518
e la citazione di ieri Brodo Primordiale
“Telecom Iraq Mobile”:
http://brodoprimordiale.net/archives/001157.php
Sta succedendo semplicemente che i giornalisti, oltre a leggere le agenzie, si spulciano un po’ di blog. La comunita’ blog dovrebbe e-s-u-l-t-a-r-e!!
Passare da fuffa a fonte!
Capisco lo stupore della mitica Selvaggia ma mi sento di darle un consiglio: molte/i laureande/i o assistenti si trovano l’articolo copiato dal Prof. E’ una cosa che da un lato fa rodere molto. Dall’altro fa capire che sei arrivato al suo livello. Cara Selvaggia, ormai il salto al giornalismo non te lo leva nessuno! E quando sarai una penna famosa, non ti dimenticare dei fuffomani :))
è anche la dimostrazione della sottovalutazione del fenomeno: forse pensano a pochi frequentatori che non leggono i giornali, mentre ormai, pare capire, le fonti hanno raggiunto il medesimo livello di interesse …
Se mi ricordo bene , e mi ricordo bene, il primo a parlare di queste riviste fu Michele Serra su L’Unità, invitando l’articolista a slacciarsi la cravatta e ad un drink perchè la vita non fa cosi schifo come la descriveva la sua rivista
Selvaggia, dì la verità: chi è stato il primo a scrivere dell’argomento?
Credo che il fatto che i giornalisti copino i blog dimostri ancora una volta l’enorme potenzialità della Rete, che da visibilità a chi ha qualcosa da dire e fino a qualche hanno fa sarebbe rimasto nell’ombra.
http://www.gallina.splinder.it il mio blog
Stavo pensando: ma come si sentirà il dottor gramellini oggi? Ma perchè non spariglia e sulla sua bella rubrica nei prossimi giorni non chiede scusa a Selvaggia Lucarelli? E a proposito perchè la brava e bella Selvaggia non ci racconta come si sente lei ad avere più lettori di Biavardi?
Vero: fu Facci per primo, garantisco, a scriverne, sul Giornale e io l’ho postato sul mio blog. La prova: http://rolli.clarence.com/archives/006030.html#006030
Io e il Facci sappiamo che gli articoli li abbiamo scritti contemporaneamente, più o meno alla stessa ora. E lui è l’unica persona ad aver letto in anteprima parte di quello che avevo scritto.
Dal fatto che non mi abbia risposto “che merda d’articolo hai scritto?” ho capito che era un bel pezzo. E l’ho pubblicato su gnueconomy. Quindi dite grazie al Facci. O prendetevela con lui, eventualmente.(cosa che vi sconsiglio vivamente, se volete arrivare alla fine dell’anno in salute)
Suvvia, siamo precisi: non abbiamo scritto gli articoli alla stessa ora. Tu l’hai scritto, semmai, alla stessa ora notturna in cui io ti ho mandato il mio: ma, prima che a te, se permetti, molte ora prima, l’avevo spedito al Giornale che infatti l’ha pubblicato l’indomani.
Mica è la prima volta che vedo su un giornale una parafrasi di qualcosa che avevo scritto io qualche giorno prima (e questo la dice lunga sulla qualità dei giornali ;-)). Un paio di volte Il Nuovo mi ha copiato un post di sana pianta. I giornalisti leggono i blog, però non li citano. Chissenefrega, direi.
Ok, siamo precisi: ci siamo mandati reciprocamente i pezzi.Non in ore notturne. Alle ore 17,36 e alle 18,03, ho verificato l’orario delle mail.(che le ho inoltrato facci)
Io però la notte ho aggiunto delle cose, è vero.
Ed ora le voci sulla nostra presunta love-story si nutriranno ulteriormente di queste informazioni…
Selvaggia, ho detto “siamo precisi”, non di barare. Ti ricordi male, controlla: tu il tuo pezzo non me lo hai mai mandato. L’ho visto direttamente sul sito. In sostanza tu hai visto il mio pezzullo e hai scritto, o terminato, il tuo: ma questo solo dopo aver letto il mio, mentre io il tuo non l’avevo letto. Chiaro. Ma è una questione di lana pecorina: è il tuo ad aver fatto un bel casino. Me ne allieto e son contento.
Esimiii Selvaggia e Filippo,
casomai vi fosse sfuggita, vi mando alcune informazioni su un’invenzione che Vi permetterebbe di risolvere la Vs. diatriba:
http://www.aei.it/ita/museo/mam_intel.htm
in emilio,
Fabrizio
:))))
Che sei contento lo so.
Però nella mail del 18 marzo che ti ho inviato alle 18,03 e che ti ho inoltrato di nuovo ieri notte (facci, conservo la nostra corrispondenza e un giorno sarà preziosa come quella di Hewitt e lady d.) c’è più di metà articolo. Controlli. Tanto che lei Facci in una successiva mail mi ha scritto: “Forse potrei anche prendere qualcosa citando la fonte ovviamente”.
Siamo già alle discussioni alla “casa Vianello”?
:)
Cara Sandra Lucarelli Mondaini, hai finito di fare il gioco delle tre carte? 1) Io ti ho spedito il mio pezzo dopo che l’avevo già scritto e spedito al Giornale; 2) tu hai spedito un’abbozzo del tuo (l’ho trovato, ma francamente non lo definirei ‘più di metà articolo, se vuoi lo facciamo verificare ai poveretti che stiano leggendo queste nostre cazzate) dopodichè ti ho scritto che avrei magari potuto riprendere il tuo pezzo (citandoti) nell’eventualità, non verificatasi, che io fossi magari tornato sull’argomento: cosa assolutamente non necessaria visto che il tuo pezzo, da solo, ha avuto tutto il successo che meritava. Aggiungo che successivamente ho anche scritto a Massimo Gramellini per avvertirlo che nella pubblicazione/competizione aveva vinto la medaglia di bronzo (testuale) e lui mi ha risposto, ovviamente scherzando, che si scusava perchè non aveva letto i due pezzi in questione (il mio e il tuo) e che però dopo averli letti, sempre scherzando, aveva pensato che la medaglia d’oro però la meritasse lui, e che il fatto in realtà era che lui era invidioso di me , sempre scherzando, perchè ho più capelli di lui (del resto anche Sandro Curzi ha più capelli di Gramellini).
Nota retorica: mentre noi dibattiamo di queste cose fondamentali, in Irak si sparano.
L’intorto mediatico in pubblico con schermaglie mi mancava.
Se funziona chapeau.
Piuttosto che litigare col Facci mi arruolo nei marines.
posso testimoniare che Selvaggia ha scritto il suo pezzo mesi prima dell’uscita in edicola di For Men, volevamo gia’ metterlo nel sito ma poi ci siamo detti: “almeno aspettiamo che esca il giornale altrimenti nessuno ci capirà fino in fondo!” quindi voglio dire….figuriamoci se possiamo star qui a discutere sulle poche ore che hanno separato le pubblicazioni Facci Lucarelli nel Web
Ansa/Acme IL CAIRO- Risolta finalmente la querelle del “l’ho-detto-prima-io-che-alle-donne-devi-far-dire-ancora-e-non-basta”: rinvenuta una stele egizia dell’epoca dei faraoni perfettamente conservata raffigurante due bassorilevi che copulano e che riporterebbe, in chiari geroglifici, la frase incriminata. Il rinvenimento rende poco credibile il bagnino Palmino, storico playboy della Versilia, che alla stampa, poco prima, venuto a conoscenza della contesa Facci-Lucarelli, rivendicava: “…lo dissi prima iooo! Nel ’72! Ad una stangona svedese con de puppe così!”
Neri, se nel disclaimer vieti la “forumizzazione” poi non ti puoi smentire e questa querelle sentimentale la devi censurare……tutela l’interesse dei tuoi lettori, sii uomo……;)
Beh, come tutore degli interessi dei frequentatori, tutelo anche quelli di Facci. Metti che ce la fa…
con tutto l’affetto e la stima che nutro per Selvaggia, devo dire però che mi pare che Gianluca Neri salti alla conclusione basandosi su elementi indiziari, e non prove. Secondo me è verosimile anche che Gramellini quelle cose le abbia scritte senza aver letto prima Selvaggia, quegli argomenti probabilemte avrebber ispirato anche me, se li avessi letti sulla rivista. Io concederei il beneficio del dubbio a Gramellini. Trovo invece stucchevole la polemica di Facci, anche perché non si capisce se voglia accusare di plagio Selvaggia: se è così lo dica chiaramente, che con ‘sta storia di pezzi scambiati e letti non si capisce un benemerito (biiip).
Ho letto l’articoletto di Gramellini… Sinceramente dall’indignazione di Selvaggia mi aspettavo ben di più. Sulle stupidate pubblicate dalla rivista era anche troppo facile ironizzare, sinceramente non vedo grandi copiature. L’unica prova a favore di Selvaggia è che il giornalista non si è incazzato poi tanto per l’accusa… Forse è vero allora!
Ciclone Selvaggia
Selvaggia Lucarelli imperversa. Ormai il suo non è più soltanto un blog molto segnalato, è un vero successo (multi)mediatico. E…
Se il succitato duca non capisce questo e non capisce quello potrebbe anche essere che sia un problema suo: ma forse il ragazzo non è stupido, è che non si applica. Allora: 1) Io ho scritto per primo un pezzullo secco secco; 2) la signorina Lucarelli intanto ne aveva scritto solo un pezzo e poi ha visto il mio e ha finito il suo, ma non ha plagiato niente, al limite possono averla ispirata dei titoli di For Men che io avevo riportato nel mio pezzullo ma che del resto sono sulla rivista; 3) la signorina Lucarelli, solo Ella, ha scritto un articolo che è stato reputato strepitoso e che ha avuto successo; 4) Gramellini ha palesemente copiato la signorina Lucarelli ma neanche tanto, non è poi così grave, ha copiato, sì, ma la vita è plagio più fantasia. Rileggete e imparate per domani, che interrogo.
effettivamente, a sQuola me lo dicevano spesso: “potrebbe fare di più, ma non si applica”. Cmq adesso ho capito, che quando le cose me le spiegano, ci arrivo, tardi, ma ci arrivo eh. Vorrei solo sottolineare che: il punto 3) secondo me dimostra che la validità del pezzo di Selvaggia non sta’ tanto nei titoli che sottolinea, che più o meno chiunque, dotato di un po’ di senso dell’umorismo, avrebbe sottolineato; ma nel modo in cui l’ha fatto, molto spiritoso e divertente (e qui sta’ la differenza con Facci&Gramellini). Al punto 4) penso che Gramellini, vista la sicumera con cui viene accusato di plagio, potrebbe anche sporgere querela per diffamazione, anche se non credo sia interessato a farlo. Ah, la ringrazio per “il ragazzo”, che è sempre più raro che mi definiscano tale.
Nella nuova sezione Commenti del blog della Lucarelli fanno tutti a gara per attribuirsi la paternità del successo di pubblico riscontrato dal famigerato articolo scritto da Selvaggia ma forse prima da Facci ma forse contestualmente da entrambi ma forse no. Ora, il sottoscritto, non rivendicando alcuna paternità, addirittura abiura e rinnega il già marginale ruolo avuto nel ravvivare su questo blog i primi commenti al “pezzullo”. Ero entusiasta di Selvaggia, delle sua vis, del suo modo ironico e simpaticamente artigianale di condurre il Pensatoio del suo blog. Ora, la ragazza non è più la stessa. Il successo le ha montato la testa. La notorietà l’ha cambiata. La fama l’ha rovinata. Ora è una professionista del blog. Una celebrità. Tutti la citano, tutti si complimentano. Orrore! Quando l’apprezzamento è troppo unanime, e il battimani bulgaro, e l’entusiasmo da Grande Fratello, allora sento puzza di bruciato. Lucarelli, non servire la massa, manda a quel paese tutti e torna quella che eri! Neri, scusa: non è che hai qualche nuova firma da farci scoprire e apprezzare? Che so, una casalinga di 180 Kg della Val Brembana con uno spiccato senso dell’ironia?
Il blog della lucarelli mi ha dato l’ispirazione per campare!
Sono un figone di 1.70 per 56 kg. e ho due bombe intelligenti davanti contro la pace … dei sensi.
Se tanto basta per animarvi, invece di mettere il mio intelletto al servizio della comunità, aprirò anche un blog che metterò al servizio dell’inutilità!
Entro due o tre commenti arriveremo a chi ce l’ha più lungo.
Che poi la risposta già la conoscete: ce l’hanno più lungo gli americani.
Mi sa che così in basso gnueconomy non c’era mai andato. Non per i post ma per i commenti. A proposito: ma perchè Facci e Lucarelli non si cambiano i numeri di telefono?
Perchè dovrei cambiare il mio numero di telefono? Il mio mi piace così.
Dai Filippo, diccela tutta. Hai visto le foto della Lucarelli e te la vuoi intortare…
p.s.: sei tu quel filippofacci che scriveva su un giornale di Monza una ventina di anni fa?
alberto
Dai Filippo, diccela tutta. Hai visto le foto della Lucarelli e te la vuoi intortare…
p.s.: sei tu quel filippofacci che scriveva su un giornale di Monza una ventina di anni fa?
alberto
si
Sapete una cosa? Non gliene frega niente a chicchessia di chi sia stato il primo a scrivere il pezzo. Anzi, per lo più, non ce ne frega in assoluto. Forse, solo a Biavardi che, grazie a quella idiotissima abitudine di rendere lecito l’invio di qualsiasi cosa ci passi per la mente, ha goduto di un indotto pubblicitario che ha fatto fare la ola al suo ufficio marketing.
Sì, Biavardi è un dritto, chissà come se la ride… Io conosco la sorella del Facci. La vedo spesso, eravamo a scuola insieme e poi adesso abbiamo gli uffici vicini. Se vuoi Facci te la saluto.
Però quella che invece di far dire basta bisogna far dire ancora è a sua volta un plagio, credo della Littizzetto ;)
mmh, mi sa che devo rettificare… ;)