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Musa puttana dove sei andata eri qui un momento fa. Io, ora che ho cominciato a fare quello che ho sempre voluto, non riesco più a fare altro. Ora come ora ancora qualche anno e […]
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questa è ineccepibile…vediamo quale sarà la critica ora.
Ah si, che mentre le bombe cattive degli arabi vogliono ammazzare i bambini israeliani, quelle buone degli israeliani colpiscono solo obiettivi terroristici. A quanto sta la conta bambini morti sui 2 fronti?? Certo che con la scusa degli scudi umani, il prox missile lo potrebbero lanciare anche su casa mia per quanto ne so…
Perchè invece sui missili non mettiamo i marchi di fabbrica? Cina, Usa, Francia e GB quanti interessi hanno su questi missili?
Giancarlo, mi hai rubato le parole di bocca.
Ma questi cazzo di missili Katiusha, chi è che li vende? Chi li fabbrica? Sicuramente imprenditori liberisti che creano posti di lavoro ed a Natale mandano a clienti e fornitori i bigliettini di auguri dell’Unicef.
Da sempre,dietro ogni guerra,esiste chi specula dalla vendita delle armi alle azioni in borsa..
Per tante società è solo una grande occasione..e non mi stupirei se facessero pressioni politiche al fine di orientarne le scelte stategiche.
http://megaraugusta.blogspot.com/
Uhm, interessante punto.
Ora però, metterci solo chi le vende non mi pare corretto. Il mercato (delle armi così come del pesce) ha due attori. E se parliamo di morale, allora è divisa tra chi vende e chi compra: funzionari di stato e boiardi militari che magari ci prendono pure la tangente sopra.
Che palle valentina… adesso tutti i post scrivi lo stesso commento?
Però tra webfighe e vignette riciclate questo blog collettivo è proprio interessante. Una vera alternativa ai libri in omaggio d’estate!
best regards
> “Ma questi cazzo di missili Katiusha, chi è che li vende? Chi li fabbrica?”
I missili Katiusha non lo so, ma per il resto abbiamo la nostra buona parte di responsabilità
http://digilander.libero.it/andrea_sacchini/news.htm#armi
bien, io vado in ferie.
ci si aggiorna a dopo il 20.
buon ferragosto a tutti
filippo
il commento cambia, il punto di vista no.
quindi non capisco l’appunto, ma è uguale ;-)
Giusto: domanda e offerta..il mercato.
Qui però chi compra lo fa per difendersi o attaccare(un po’il cane che morde la sua coda)e chi vende invade un mercato(come ogni venditore),ma premendo sulla politica del proprio Paese affinchè chi acquista abbia sempre bisogno di approvigionamenti.
Insomma…la “mano invisibile del mercato”..nelle guerre è visibilissima e indossa guanti di lino!
Non dimentichiamo che l’italia era un grande produttore di mine antiuomo che esportava in tutto il mondo! Grazie comitati e persone tra le quali Maurizio Costanzo si è riusciti a fermare questa produzione.
http://commentiamolo.blogspot.com/
C’è che sei noiosa come quelli che critichi dicendo che dicono sempre le stesse cose. :D
e mi tocca anche darti ragione: sono la classica “scassapalle” sugli argomenti che mi infervorano..
ma tra 2 ore vado in ferie, quindi vi risparmierò nelle prox settimane ;-)