Riguardo ad una famosa frase di Nanni Moretti in “Ecce Bombo”, Tommaso Labranca scrive: “E ora… vi meritate Nanni Moretti. Giuro che se lo intervistano e dice che in realtà lo ha sempre apprezzato e altre coccodrillate del genere vado a Roma e gli tiro una torta alla panna in faccia”.
In realtà non c’è bisogno di aspettare: ricordo perfettamente una foto di copertina di TV Sorrisi e Canzoni (che ho cercato invano ovunque, e che apparve anche all’interno della rubrica di Cuore “Niente resterà impunito”) nella quale Moretti appariva sorridente e a proprio agio a braccetto con Sordi. Giuro che esiste.
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personalmente io la torta in faccia la tiro con piacere a Labranca! Che cosa c’entra ricordare ora Ecce Bombo?! E non vedo quale meraviglia vi può essere nel vedere Nanni a braccetto con Sordi… Ogni figlio sente il bisogno di mettere a morte il padre (“te lo meriti alberto sordi”), o no?
Brava VALE
Sordi, Labranca e Nanni Moretti
Sul blog di Tommaso Labranca c’è un commento che recita più o meno così “E ora… vi meritate Nanni Moretti.
interpretare i pensieri altrui (di labranca, nella fattispecie) è sempre attività scivolosa, ma azzardo: la cosa un po’ fastidiosa (non di moretti, ma del personaggio che negli ultimi 10 anni gli è stato cucito addosso) è che qualunque cosa faccia e dica, anche rinnegando il suo passato, è buona e giusta, e che CONTEMPORANEAMENTE rimangano buone e giuste anche le cose fatte e dette da giovane, e nel frattempo rinnegate. mollichismo d’accatto, per metterla in due parole.
ps: il discorso vale anche, se non di piú, per benigni.
Delio, allora mi aiuto con il titolo di Gianluca: no, la coerenza non è sempre una virtù; spero almeno su questo (molllichismo o non mollichismo) si concordi…
no, non concordo. la *propria* coerenza può non essere una virtù – nel senso che ognuno ha diritto a cambiare idea – facendo autocritica e battendosi le spalle col cilicio. ma la coerenza *dei critici* rimane una virtù. moretti ha varie virtú, ma non può essere incensato perché ha detto che alberto sordi rappresenta un modello abietto E ANCHE perché ha detto che alberto sordi in effetti NON rappresenta un modello abietto. ps: ho come la sensazione che la citazione apocrifa di don milani da parte di gianluca fosse un filino sarcastica
Concordo con Vale, la coerenza non è una virtù. Non credo ci sia nulla di male nel cambiare idea. Vedo un male maggiore nel fare il processo alle intenzioni di una persona che nemmeno si conosce.
Saluti. S.
“Te lo meriti Alberto Sordi!”. L’affermazione di Moretti non è certo una critica ad Alberto Sordi attore, bensì è volta ad esprimere biasimo e disapprovazione verso l’italiano medio, quell’italiano meschino e disponibile al compromesso che Sordi magistralmente ha tante volte interpretato nei suoi film.
Saluti.