E’ lunedì, ed è l’ora di occuparsi di un famoso sociologo e della sua rubrica sulla prima pagina di un noto quotidiano, nella quale finge di trattare di massimi sistemi: amore, dolore, vita, universo e regole che lo governano. Invece sta soltanto parlando dei cazzi suoi.
Ad uso e consumo di coloro che con la prima pagina del lunedì del Corriere hanno incartato la mortadella, o di quelli che dopo aver letto il titolo del pezzo hanno deciso di saltarlo a piè pari, Macchianera ecco a voi la quarta puntata (la prima si trova qui, la seconda qui, la terza qui) di “Alberoni punto zip”, il pensiero di Francesco Alberoni concentrato in poche righe, eliminando i nove decimi non essenziali: nella colonna di sinistra ciò che ha scritto prendendola a partire da Adamo ed Eva; a destra quel che intendeva dire.
In una città italiana già da alcuni anni gli abitanti della via in cui si trova una scuola media superiore frequentata dalla buona borghesia fanno petizioni e si rivolgono alla questura e alle altre autorità pregando di toglierla, di spostarla. | Io abito a Milano, vicino al Parini. |
Perché? Perche sono stanchi del baccano, del vociare, della maleducazione, delle parolacce, della sporcizia, degli scarabocchi con cui gli studenti imbrattano gli edifici. | Quelli che frequentano il Parini sono tutti comunisti, figli di comunisti. |
…ci sono dei genitori e degli insegnanti che non hanno niente da dire e sono perfino orgogliosi dell’esempio che i loro figli ed allievi danno ad altre scuole dove invece vigono ancora proibizioni sul dire parolacce e sullo sporcare. | I professori sono come i magistrati: tutti comunisti. |
Fin da piccoli i loro genitori hanno cercato di dare loro tutto e si sono attenuti alle regole della più moderna psicologia: non frustrarli. Non hanno mai dovuto preoccuparsi che la casa sia pulita perché c’è la domestica filippina che lava e raccoglie la roba in giro. Hanno la loro stanza in cui possono ricevere il ragazzo o la ragazza. E sono ancora più liberi quando d’inverno vanno a sciare o alle Seychelles, e d’estate quando si alzano alle due del pomeriggio e poi tornano dalla discoteca alle sette del mattino. | Fanno i comunisti e poi ci hanno la villa. |
Per di più la scuola, la strada e le mura sono pubbliche, sono di tutti, ed anche se le sconci non ti succede niente. Quanto alla gente che disturba, anche se protesta nessuno le dà retta. Sei al sicuro, sei intoccabile. […] Sono preoccupato perché chi si comporta in modo villano resta villano, e chi disprezza e distrugge la cosa pubblica quando sarà adulto non avrà ritegno a saccheggiarla. | Stanno per andare al governo i comunisti. |
Per nostra fortuna in Italia la stragrande maggioranza delle scuole non sono così. Molto spesso anzi studenti, genitori ed insegnanti si prodigano, fra mille ristrettezze, ciascuno nel proprio campo per fare bene. Ma le scuole del primo tipo danno l’esempio e pretendono di formare l’élite del Paese. | E allora, dico io, ammazziamoli da piccoli. Deportiamoli, per lo meno. |
LOL
PS: “Hanno la loro stanza in cui possono ricevere il ragazzo o la ragazza” = Quanto mi piacerebbe fare un triangolo con le gnocca nel banco in terza fila e il suo fidanzatino.
nell’ultima parte le ristrettezze sono quelle della scuola privata, la quale non poteva godere dei finanziamenti pubblici e si trova in enormissimissimissime ristrettezze?
Neri, anche Alberoni stesso sul suo sito pubblica i riassunti dei suoi libri:
http://www.alberoni.it/riassunto.asp?menu=0
Quando sei ispirato, potresti fare rissunti.zip:
“Di conseguenza la pornografia, fatta dal puro succedersi di atti sessuali fra uomini e donne diversi, é perciò un genere fondamentalmente maschile. Il suo corrispondente femminile é la soap opera, il romanzo rosa dove, invece, contano moltissimo i caratteri dei personaggi e la storia, le difficoltà da superare”= Quanto mi piacerebbe farmi Brooke di The Bold and Beautiful.
Non si presenta da qualche parte, in qualche lista, ché lo voto?
Che bel post di pubblica utilità…!
Per anni ho avuto il desiderio di approfondire l’Alberoni-pensiero, ma avevo troppo poco tempo per farlo…
Gianluca sei il Bignami Editore del XXI secolo!
forse se avesse studiato al Parini sarebbe
meno noioso, per le sue pulsioni sessuali
purtroppo non c’è rimedio, appartengo alla
sua generazione ed avendo praticato l’onanismo
in modo sfrenato ed in seguito rubacchiato dove
potevo quello che mi veniva offerto, oggi posso
desiderare tutto senza bisogno di nasconderlo frà le righe, cosa che alberoni forse per mancanza di esercizio non sa fare lo invito
a titolare il suo prossimo pezzo sul Corriere,
“mi piace la figa”
Irrinunciabile
Irrinunciabile
Hanno la loro stanza in cui possono ricevere il ragazzo o la ragazza=anche quelli del parini hanno l’harem
Gianluca, sei esilarante, ma stavolta sono completamente d’accordo a metà con Alberoni.
Infatti è vero che certa alta borghesia fa crescere i mocciosi e le mocciose in modo altamente irresponsabile. Non possiamo negarlo.
PS: Alberoni abita vicino al Cattaneo e al Manzoni:)
ROTFL
Gianlù, ci hai preso la grandissima su Alberoni. Tu non sei un blogger, sei un finissimo rabdomante.
Scrivere di cose frivole è importante: l’inutile è utile quanto l’utile, quando ciò che è fondamentale non è in discussione. Quando così non è, allora, il frivolo o il parolaio divengono pericolosamente funzionali e complici con la messa a rischio della normalità delle semplici libertà quitidiane.
ASSUNZIONE DI RESPONSABILITA’ (appello di Umberto Eco)
Umberto Eco e l’impegno di Libertà e Giustizia
per convincere i delusi della sinistra
9 aprile, salviamo la democrazia
Siamo di fronte a un appuntamento drammatico. Dal 2001 a oggi l’Italia è precipitata spaventosamente in basso quanto a rispetto delle leggi e della Costituzione, quanto a situazione economica e quanto a prestigio internazionale. Se dovessimo avere altri cinque anni di governo del Polo, rappresentati di fronte al mondo dai Calderoli e dalle ultime leve (appena arruolate in Forza Italia) dei più impenitenti tra i reduci di Salò, il declino del nostro Paese sarebbe inarrestabile e non potremmo forse più risollevarci.
Quindi l’appuntamento del 9 aprile è diverso da tutti gli altri appuntamenti elettorali del passato: in quelli si trattava di decidere chi avrebbe governato senza sospettare che un cambio di governo avrebbe messo a repentaglio le istituzioni democratiche. Ora si tratta invece di salvare queste istituzioni.
In questo frangente i partiti di opposizione cercano, come è ovvio, di catturare il voto degli indecisi che nelle scorse elezioni avevano votato Polo e che si sono sentiti traditi. I partiti fanno il loro dovere, ma ritengo che rivolgendoci ai soci e ai simpatizzanti di Libertà e Giustizia occorra fare un altro ragionamento.
Uno dei rischi maggiori di queste elezioni non sono solo gli indecisi che hanno votato a destra la volta scorsa (i quali si sposteranno secondo dinamiche difficilmente controllabili, per fede o per pigrizia continueranno a votare come prima, o rinunceranno a votare). D’altra parte il loro numero, come mostrano i sondaggi, è oscillante. Io ritengo che il popolo di Libertà e Giustizia debba invece impegnarsi non per convincere gli indecisi di destra ma i delusi della sinistra.
Li conosciamo, sono molti e non è in questa sede che si possono discutere le ragioni del loro scontento. Ma è a costoro che occorre ricordare che, se si lasceranno trascinare da questo scontento, collaboreranno a lasciare l’Italia in mano di chi l’ha condotta alla rovina. Non c’è scontento, per quanto giustificabile, che possa stare a pari con il timore di una fatale involuzione della nostra democrazia, con l’indignazione che coglie ogni sincero democratico di fronte allo scempio che si è fatto delle leggi, della divisione dei poteri, del senso stesso dello Stato. E’ questo che ciascuno di noi deve ripetere agli amici incerti e delusi. E’ proprio da loro e dal loro impegno che dipenderà se l’Italia eviterà di essere ancora per cinque anni territorio di rapina da parte di difensori dei loro privati interessi..
Se pure questi amici ritengono di nutrire senso critico ed equanimità (perché è segno di senso critico ed equanimità – direi di onestà intellettuale – saper criticare la propria parte, e neppure il sito di Libertà e Giustizia si è sottratto a questo dovere), in questo momento essi debbono sacrificare i loro sentimenti e unirsi a tutti noi nell’impegno comune.
E’ in questa azione di convincimento che consiste il dovere e la funzione di quanti hanno partecipato in questi anni alla discussione che Libertà e Giustizia ha svolto e fatto svolgere. Ora la nave potrebbe affondare. Ciascuno deve prendere il proprio posto.
Povero Alberoni.
Ridursi a fare il giornalista, quando poteva essere un ottimo blogger.
la migliore vendetta per uno che per dirla con Miller “se avesse ancora un barlume di dignità dovrebbe trovarsi un lavoro” è lasciarlo in balia di una moglie laureata in sociologia all’università del gioco delle tre carte salita qualche tempo fa agli onori della cronaca per un libro che a furia di volere essere erotico tracimava volgarità degna di caballero ,e per alcune più recenti coglionerie sostenute pubblicamente come verità assolute e degne di una discarica non bonificata
ovviamente per la rinata legge del contrappasso raramente mi sono trovato d’accordo con le sue tesi.Non oggi
Grande MAcchia ! bell’articolo.
Sono anni che Alberoni si è autoeletto il “Teorico di sè stesso” e sono anni che ce lo fa a fette…
Quello che scrive Alberoni spesso non è così lontano dalla realtà. Quella realtà che nessuno vuole osservare troppo perchè fa un po’ paura. E’ chiaro che tu non reggi Alberoni come persona e quindi qualunque cosa dica a te fa schifo. Però secondo me sbagli. Dovresti attenerti al concetto espresso e non a chi lo esprime. In passato ho letto dei pezzi di Alberoni molto belli e significativi. E non mi sono mai chiesto se sia comunista o fascista, francamente non mi interessa. L’errore sta proprio qui. Far entrare la politica in discorsi che riguardano l’anima e i valori delle persone.
Ciao.
a matt…
nell’ultima frase si capisce che non hai capito.
niente politica. solo seghe mentali… (e magari neanche solo quelle)
ale
Mamma mia, stavolta è stato più diretto del solito.
x Alessandro
bhe, se non altro è solo nell’ultima frase… pensavo peggio.
x Alessandro
bhe, se non altro è solo nell’ultima frase… pensavo peggio.
Ma mi sembra che comunque sia cerchi di accattivarsi le simpatie del popolo………
ma la moglie sarebbe quella che obbliga gli studenti ad andare a lezione con la scarpina precisa “perché l’immagine è fondamentale?”
davvero molto divertenti, bravo!
ho notato che qualcuno tirava in ballo la moglie: bè lei non solo dice di venire a lezione vestiti in un certo modo ma ne dice anche di belle grosse, che devi ripetere a papagallo all’esame pena la bocciatura! e questo lo dice una studentessa IULM che ha frequentato tutto il corso di Sociologia tenuto dalla moglie.
non me la prendo con Alberoni perchè uno può seguirlo o meno sul Corriere ma me la prendo con chi nonostante le e-mail di reclamo continua a mantere la cattedra di sua moglie nella mia università e che obbliga gli studenti a frequentare un corso che potrebbe essere utile se si parlasse almeno di Sociologia e non di altro, cito un esempio: la sua cara moglie ha espressamente detto che lei conosce il simbolo dell’andare in giro a pancia scoperta, infatti chi andava a pancia scoperta erano le danzatrici del ventre che erano delle prostitute= noi studentesse che andiamo con l’ombelico di fuori siamo prostitute. voi come vi sentireste a fine di una lezione se questo è solo un’antipasto di quello che dice? Alberoni non è nulla credetemi!
X elisa
ma nessuno è mai venuto in mente di alzare la mano e chiederle?
scusi ma lei se lo fa il bidet?
si
allora pure lei è na zoccola
L’otto marzo è la giornata della Donna. Ricorre ogni anno una fotografia, un’analisi delle condizioni delle Donne nel nostro presente.
Moltissimi ritengono questa data una festa, ma non è così. Non si tratta di festeggiare, né di comprare regali. Qui si tratta di interrogarci, di porre l’attenzione su una data che ha ormai un secolo di vita.
Qual è la condizione della Donna, oggi?
La parità uomo-donna è ancora lungi dall’essere raggiunta, in un mondo fatto di ineguaglianze, che, in alcuni paesi del mondo, raggiungono aspetti drammatici.
E lì dove l’eguaglianza è garantita, la sua applicazione è discutibile.
In Africa ci sono 90 milioni di “donne “mancanti”, e l’Aids ne uccide di più degli uomini, per non parlare poi delle mutilazioni sessuali;
nella ex- Jugoslavia, nel Ruanda, nel Congo (e in molti paesi in conflitti odierni) lo stupro è diventato un’arma di guerra come un’altra;
gran parte del mondo, inoltre, conosce forme di schiavitù moderna, come la tratta di esseri umani a scopo di prostituzione e turismo sessuale.
Nei cosiddetti paesi “occidentalizzati”, l’ineguaglianza si esprime sotto altre forme. La presenza femminile in politica e nei posti di potere traccia il livello d’avanzamento di civiltà di una nazione, ed anche il livello dello sviluppo economico.
Lì dove c’è minor integrazione delle donne, esiste maggiore povertà, minore welfare.
Il fiore all’occhiello della comunità europea è rappresentato dalla Svezia – dove al parlamento le donne sono il 47% e l’80% delle donne hanno un lavoro.
Nonostante pochi casi, le donne europee (italiane in testa) rimangono a casa a curare le faccende domestiche(le svedesi lavorano in casa appena il 50% in più degli uomini, le italiane il 200%).
Oggi esiste una continua contraddizione tra chi esalta i risultati raggiunti e chi invece li critica.
Anche se ognuno ha il diritto di dire la sua…
cara Elisa, qui si apre l’annosa questione dei baroni universitari, sui quali sì che si potrebbe discutere decenni. quello che non capisco è perchè, se pure la gente ha il coraggio di firmare lettere di protesta, mai nessuno abbia registrato in digitale le lezioni in questione per poi diffonderle:
voglio la sciura rosa prima sui i-tunes, altro che macchiaradio!
Il migliore degli Alberoni.zip
Per non parlare di quanto ha detto / fatto / significato la signora Alberoni qualche settimana fa, ospite da Gad Lerner.
I passi salienti del Fallaci-pensiero ripetuti a pappagallo da un canotto biondo.
Lerner l’ha salutata con un “ho pena per i suoi studenti”.
Benigni diceva che Maroni, Speroni, Formigoni e tutti quelli cogli… oni avrebbero avuto il loro momento con l’attuale governo. Alberoni starà tremando per la sua poltrona?
Benigni diceva che Maroni, Speroni, Formigoni e tutti quelli cogli… oni avrebbero avuto il loro momento con l’attuale governo. Alberoni starà tremando per la sua poltrona?
Benigni diceva che Maroni, Speroni, Formigoni e tutti quelli cogli… oni avrebbero avuto il loro momento con l’attuale governo. Alberoni starà tremando per la sua poltrona?
Inopera, non vedo cosa c’entri il tuo intervento con questo post, come avrai sicuramente notato, nessun gadget, come avviene sempre in occasione di qualche ricorrenza, addobba la hopage di questo sito, né nessuno ha ritenuto di dover scrivere un post al riguardo. Sulla qual cosa, tra l’altro sarei anche pienamente d’accordo se fossi certa che questa mancanza fosse frutto di una scelta ben precisa e non di una dimenticanza.
D’altra parte ciò che dici sono cose dette e ridette, talmente dette che il ripeterle ogni volta, non fa che renderci assuefatti a questa realtà. A che serve?
Siamo in un epoca in cui il marketing regna sovrano su ogni attività umana e allora, attestato che ormai questa festa ha perduto tutto il valore sociale con cui era nata ed è diventata una festa commerciale come tante altre, non sarebbe più opportuno abolirla e dopo un restyling, crearne una nuova dal titolo magari “festa della gnocca consapevole”?
E basta con la mimosa, fiori di cavolo per tutte!
Pensa che, il mio prof. di storia, dice di prenderlo come esempio un uomo che scrive cosi’.
Non riesco a capire se e’ lui un pazzo o la scuola italiana sta’ andando a rotoli.
Sulla seconda siamo sicuri.
Hanon cancellato 1 mio intrevento ke avevo fatto sulla radio ke cera prima chissa’ come mai eh????E cmq Francesco Alberoni è una gran presona doveste imparare tutti da lui
Alberoni, SantoIddio, Alberoni, cosa non si fa per il pelo, eh?
Io penso che Alberoni andrebbe aiutato con una bella colletta, caricato su un bel panfilo, con 2 0 3 naif di 50 anni e magari una decina di “Panorama” la rivista e spedito via, lontano lontano per il solo gusto di non sentir mai piú parlare di lui.
In generale, poi, credo che molta se non tutta, l’intellighenzia in Italia, andrebbe presa a ceffoni e svegliata dal loro perenne torpore….da Eco, che nel 2001 dichiaró “Se vince berlusconi emigro all’estero” ed invece é ancora lá, nel suo mega-villone di Milano circondato di libri, al Moretti che faceva girotondi perché gli avevano tagliato i finanziamenti al cinema e si é dissolto come pellicola al sole, alla redazione del Riformista, che ha un seguito pari alla squadra di calcetto parrocchiale di Poggio Mirteto in trasverta e che predica come fosse un messia (pensandosi di sinistra…ahimé) ecc.ecc.ecc.
Sarebbe il caso di dare piú credibilitá alla rete e di iniziare a criticare chi parla parla parla e poi…e poi?…mah…aspettiamolo questo poi, hai visto mai?
Io penso che Alberoni andrebbe aiutato con una bella colletta, caricato su un bel panfilo, con 2 0 3 naif di 50 anni e magari una decina di “Panorama” la rivista e spedito via, lontano lontano per il solo gusto di non sentir mai piú parlare di lui.
In generale, poi, credo che molta se non tutta, l’intellighenzia in Italia, andrebbe presa a ceffoni e svegliata dal loro perenne torpore….da Eco, che nel 2001 dichiaró “Se vince berlusconi emigro all’estero” ed invece é ancora lá, nel suo mega-villone di Milano circondato di libri, al Moretti che faceva girotondi perché gli avevano tagliato i finanziamenti al cinema e si é dissolto come pellicola al sole, alla redazione del Riformista, che ha un seguito pari alla squadra di calcetto parrocchiale di Poggio Mirteto in trasverta e che predica come fosse un messia (pensandosi di sinistra…ahimé) ecc.ecc.ecc.
Sarebbe il caso di dare piú credibilitá alla rete e di iniziare a criticare chi parla parla parla e poi…e poi?…mah…aspettiamolo questo poi, hai visto mai?
Moretti,che non è uno che cerca di attirarsi le simpatie per forza(e riesce a fare buoni film con poche rupie quando vuole),si è defilato perchè doveva tornare al suo lavoro.Non prima però di avere fomentato quella passione di piazza che ha permesso alla sinistra di vincere tutte le recenti elezioni(e comunque il suo grido di cambiamento della classe politica,pena il tracollo,giace inascoltato come poche altre cose.So long)
Ma cosa pretendete? ormai il corriere è un covo di comunisti prezzolati!io di sicuro non lo compro più!
http://bolognaanticomunista.blogspot.com/2006/03/cade-lultima-bugiasilvio-non-controlla.html