MILANO. Per molti sarà una bella soddisfazione poter sparare al ladruncolo sorpreso a rubare l’argenteria. Ma per altrettanti cittadini farsi giustizia da sé significa assestare un calcio nel sedere a Roberto Cavalli o sbattere l’una contro l’altra le teste di Dolce e Gabbana. Ad aprire gli occhi al ministro dell’Interno sarà il Cfp (Comitato Forcaioli Progressisti), nato per dare voce a tutti iI cittadini che non amano essere derubati in casa da un rapinatore, ma nemmeno in una boutique di Gucci da un commesso sorridente. Il Cfp dice no all’abbandono del centro milanese alle bande rivali di Krizia e Prada, e considerano I prezzi dell’Emporio Armani una forma autorizzata di borseggio…
"Non ne possiamo più – lamenta un ex commerciante di via della Spiga -. I tossici ti portavano via l’ncasso, ma almeno ti lasciavano il negozio. Gli stilisti mi hanno costretto a vendergli la mia bottega di ferramenta per trasformarla in uno show-room. Una volta mia moglie ci è entrata per farsi dire il prezzo di una borsetta, e quasi è morta d’infarto. Io sono contro il possesso di armi da fuoco, ma in certi casi voglio almeno la licenza di sberla". Altri aumentano l’abnorme proliferazione di modelle in zona Brera. “Poverette, lo so che anche loro devono guadagnarsi da vivere – riconosce una residente, appena iscritta al Cfp -. Del resto non dànno fastidio, anzi, a me fanno pena queste povere ragazze dell’Est, così magre e ossute. Il guaio è che dove ci sono loro, arrivano branchi di porci coi macchinoni che vogliono rimorchiarle. E poi finisce che molestano anche mia figlia che ha quindici anni e studia dai Salesiani". Nelle file del Cfp ci sono anche molti pensionati e disoccupati. “Gli stilisti prendono a schiaffi la miseria tutti i giorni – sostengono -, sarebbe ora che la miseria gliene restituisse qualcuno".
hahaha!
Basta comprare al mercato e non griffato
Ad armi dispari
Nel frattempo è passata una legge che modifica il concetto stesso di legittima difesa, o meglio, sostanzialmente elimina quel che sino ad oggi veniva identificato come “eccesso” di legittima difesa. Ad esempio, Milano piazzale Baracca, qualche anno fa:…
Giusto un uomo poteva dire una banalità simile. CERTO che compro al mercato e non griffato, e così ho un’immacolata coscienza da consumatrice critica; resta il fatto che con uno di quei vestitini che dice Lia sarebbe molto più facile far la mia porca figura. Adesso giura se puoi che noti di più le donne vestite da Carmelo il Bancarellaro piuttosto che quelle vestite dagli abominati D&G.
La volpe. L’uva.
Carina questa!
Se non la mettiamo sul comico la nuova legge ci fa venir da piangere.
però c’è chi suggeriva una cosa. Dire alla suocera di portare l’oro di casa in macchina, poi farla fuori mentre esce. Legittima difesa dei propri beni. Fantastico. Basta votare gente come Calderoli ed ecco fatto.
Luisa…
Ti giuro che io (e penso come me moltissimi uomini) noto la donna per come riempie il vestito più che per il vestito in se. In molti casi la noto anche se è vestita di modelli “Carmelo il Bancarellaro” e se trovo l’abito proprio inguardabile (di inguardabili ne esistono anche griffati) lo rimuovo mentalmente! E mi riesce benissimo… :D
bisogna vedere i dettagli della nuova legge, per potersi esprimere bene
bisogna vedere i dettagli della nuova legge, per potersi esprimere bene
Sinclair…
la rimozione mentale degli abiti brutti è un gesto galante e sensibile del quale ti ringrazio a nome del genere femminile tutto, stadifatto che non ritengo l’eterosessuale maschio medio in grado di cogliere appieno la vertigine da completino nuovo, l’euforia da saldi, che dona alle befane quel piglio, quella verve, che fa si che tu le guardi e CREDI di essere stato attratto dal contenuto e non dal contenente. In un certo senso è vero, perchè sei stato attratto dal contenuto della scatola cranica… e dal suo stato altamente euforizzato :-)
Non cercate di capire guagliò, date retta a mammà, so ccose ‘e ffemmene.
abboriggeno, ma io e te… che cazzo se dovemo di?
:DDDDDDD
Qualcuno mi sa dire se in base alla nuova legge io posso sparare alla vicina di casa che entra in cortile di soppiatto a fregarmi l’uva dal pergolato?
Non mi dispiacerebbe spaventarla!
Senza fare del male!
In teoria la tua vicina dovrebbe costituire una minaccia,oltre che verso tuoi beni, alla tua persona. Se ti entra in casa e ti si inculta il microonde con un sorriso angelico sula faccina non potresti farle niente.
Trovo molto divertente,oltre che curioso, il fatto che siano gli stessi individui che si facevano venire le convulsioni per le recenti vicende antiabortiste si riscoprano difensori del “valore della vita”. Rotfl
Kioto, sono stupefatto…. il tuo commento è, dal punto di vista logico, perfettamente palindromo…
Intanto cominciamo con il riportare il testo integrale della legge (e’ corta, niente paura):
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“Modifica all’articolo 52 del codice penale in materia di diritto all’autotutela in un privato domicilio”
(Testo approvato in via definitiva dalla Camera dei deputati il 24 gennaio 2006, non ancora promulgato o pubblicato nella Gazzetta Ufficiale)
ART. 1.
(Diritto all’autotutela in un privato domicilio).
1. All’articolo 52 del codice penale sono aggiunti i seguenti commi:
“Nei casi previsti dall’articolo 614, primo e secondo comma, sussiste il rapporto di proporzione di cui al primo comma del presente articolo se taluno legittimamente presente in uno dei luoghi ivi indicati usa un’arma legittimamente detenuta o altro mezzo idoneo al fine di difendere:
a) la propria o altrui incolumità;
b) i beni propri o altrui, quando non vi è desistenza e vi è pericolo d’aggressione.
La disposizione di cui al secondo comma si applica anche nel caso in cui il fatto sia avvenuto all’interno di ogni altro luogo ove venga esercitata un’attività commerciale, professionale o imprenditoriale”.
Non sono assolutamente contrario all’aborto,sostengo il libero arbitrio a patto di accettarne le conseguenze.
La notte dei feti mortiviventi non mi spaventa quanto una Beretta puntata in faccia.
Quindi Kioto ha ragione e non ha ragione.
– Non ha ragione perche’ il pericolo deve sussistere solo per i tuoi beni, e non per la tua incolumita’ fisica.
– Ha ragione perche’ deve sussistere pericolo d’aggressione.
Resta dubbio chi debba valutare il pericolo d’aggressione, ed inoltre non viene stabilita la necessita’ di alcuna proporzionalita’ fra l’entita’ dell’aggressione (la vicina si prende l’uva e, rifiutandosi di restituirla, minaccia di sputarti in faccia) e la reazione di difesa (le spari e ti riprendi l’uva).
Kioto, non c’e’ alcuna necessita’ che il ladro che ti entra in casa ti punti una beretta. Se ritieni che ci sia il rischio che ti possa assestare una sberla ben messa, sparagli in faccia direttamente, con la nuova legge (aspetta pero’ la promulgazione!) nessuno ti potra’ toccare. Che figata! Domani vado a comprarmi una calibro 9 e poi lascio sempre la porta aperta di notte…
stento sempre di più, è certamente un limite mio, a capire i contorcimenti logici compuiti per criticare questa legge
chi entra in casa mia per rubare, mi sorprende, è aggressivo e “non desiste”, anche solo minacciando di malmenarmi è -credo- il solo responsabile dello pallottola che ora io gli posso appioppare
è ridicolmente teorico parlare di difesa proporzionata all’offesa (ignorando fra l’altro lo stato di tensione prodotto unilateralmete dal malvivente):
cosa faccio, un dibattito con un paio di slavi penetrati nottetempo in casa mia?
-Buonasera signori, qual buon vento vi reca a quest’ora in casa mia?
-Ti freghiamo il portafogli e se ne hai pochi ti meniamo!
-Mhm, sconosciuti signori, in tal caso vi avverto: è legittimo che io mi avvinghi a voi in un furioso corpo a corpo
-Certo, signore, ma niente coltelli, bastoni o peggio pistole!
– Sì,ma… quel rigonfiamento sotto la giacca?
-Ah, certo, è il kalasnikov, ma ci riserviamo di decidere sul momento circa l’opportunità di usarlo
-Capisco
Piti, alcuni anni fa, nottetempo, un ragazzino m’e’ entrato in casa e mi rubo’ un orologio e un cellulare. Era disarmato, giovanissimo, probabilmente inviato da adulti che lo attendevano fuori. Secondo la nuova legge, temendo che mi possa assestare un calcio nelle palle, potrei sparargli. E’ fuori discussione che dalla parte del torto sia lui, ma non avverti un fremito di insofferenza davanti ad una palese iniquita’?
Agli slavi col Kalashnikov gli potevi gia’ sparare prima. La nuova legge sposta il focus dalla tua sicurezza personale ai beni di tua proprieta’, questa e’ al differenza fondamentale. Non c’e’ molto da capire.
>aspetta pero’ la promulgazione!
Già,controlla un po sto link: http://www.rainews24.it/Notizia.asp?NewsID=59473
L’imprenditore in questione probabilmente avrà mandato i suoi cani in vacanza e lasciato cancello e portone aperto. Evidentemente non vedeva l’ora di esere il primo ad usufruire di questo nuovo “potere”.
>non c’e’ alcuna necessita’ che il ladro che ti entra in casa ti punti una beretta. Se ritieni che ci sia il rischio che ti possa assestare una sberla ben messa, sparagli in faccia direttamente
Prima invece come dovevi aspettare che ti colpisse, morire e solo dopo ucciderlo? Era indubbiamente più equa come cosa.
>Resta dubbio chi debba valutare il pericolo d’aggressione
Facile, se uno ti si presenta in casa con un arma (o un ogetto contundente) e ti fa “Grana Padao?” è ovvio che non rappresentava pericolo d’aggressione.
>Che figata! Domani vado a comprarmi una calibro 9 e poi lascio sempre la porta aperta di notte…
Facciamo una scommessa, io dico che tra tre mesi non avrai ancora i documenti necessari per la detenzione di una pistola e non saprai nemmeno usarla. Chi perde si fa ingroppare da Cristiano Malgioglio
Piti, alcuni anni fa, nottetempo, un ragazzino m’e’ entrato in casa e mi rubo’ un orologio e un cellulare. Era disarmato, giovanissimo, probabilmente inviato da adulti che lo attendevano fuori. Secondo la nuova legge, temendo che mi possa assestare un calcio nelle palle, potrei sparargli. E’ fuori discussione che dalla parte del torto sia lui, ma non avverti un fremito di insofferenza davanti ad una palese iniquita’?
Agli slavi col Kalashnikov gli potevi gia’ sparare prima. La nuova legge sposta il focus dalla tua sicurezza personale ai beni di tua proprieta’, questa e’ al differenza fondamentale. Non c’e’ molto da capire.
Kioto, parli di tre mesi perche’ sai gia’ come andranno le elezioni ad Aprile?
Se invece di 3 mesi ci mettessi 12-24 o 36 mesi ad avere la licenza? Magari solo quella di caccia per avere una bella doppietta? Se sparo fra 3 mesi o fra 3 anni che mi cambia? Eccheccazzocentramalgioglio?
Se mi introduco in casa d’altri di nascosto per rubare, vengo scoperto, mi butto addosso al padrone di casa per aggredirlo e quello mi spara e mi uccide…beh…direi che me la sono cercata.
Indipendentemente dalle considerazioni se sia giusto o meno uccidere un ladro, la cosa piu probabile è che adesso i malintenzionati sapendo di rischiare una pallottola in fronte ( per forza in fronte, sparare alle spalle è reato anche con la nuova legge ) spareranno per primi, dato che per definizione malintenzionati hanno meno scrupoli di un padre di famiglia.
Il problema secondo me è che uno governo che delega ai cittadini la difesa dai ladri e dagli assassini viene meno a uno dei suoi principali doveri.
Adesso avete voluto la possibilità di difendervi da soli? ARRANGIATEVI !
Murmurm di nuovo non capta lo spirito della nuova norma. Se un ladro ti si buttava addosso prima della recente modifica, potevi gia’ sparargli temendo per la tua vita. Adesso si puo’ sparare A PRESCINDERE:
a) dal fatto che l’intruso possegga o no un’arma
b) dal fatto che l’intruso ti aggredisca effettivamente
infatti e’ sufficiente che tu percepisca un pericolo perche’ tu sia giustificato a sparare ed uccidere – cioe’ sempre, perche’ sfido chiunque a non percepire pericolo nel trovarsi in casa un intruso.
Lo scenario attuale e’ questo: ti avvedi di un’ombra furtiva che si aggira nella casa, gridi “molla tutto e vattene o ti sparo!” e quello risponde “non mollo un bel niente!” e fa per fuggire, tu pensi – se tento di fermarlo magari mi accoltella! pericolo! – e spari per difendere i tuoi beni.
Altro scenario: il proprietario del pub mi vede infilare nel giubbotto un posacenere, come ho fatto decine di volte per ricordo, ma siccome sono alto 1.95, peso 110kg e sono pelato ritiene che affrontarmi possa essere rischioso. Mi intima allora di mollare il posacenere e se dico “quale posacenere? non ho preso alcun posacenere!” il gioco e’ fatto, vi e’ desistenza e vi e’ pericolo d’aggressione, estrae il fucile e mi spara in petto. Per un posacenere.
per me, lo dico senza sarcasmo, non si vuol capire
il ragazzino che entra in casa e, sorpreso dal padrone dell’alloggio, se la fila senza mollare l’orologio non pare il caso contemplato dalla legge
ma trovo assurdo e fuori dal mondo pretendere che di fronte a una condotta aggressiva e minacciosa di uno che già ti è entrato in casa la vittima si metta lì a tavolino a pensare a quale sia la proporzione corretta della reazione
il sangue freddo da clint eastwood dei bei tempi non è obbligatorio e trovo comprensibile la reazione estrema di chi già trova la casa violata e poi è di fronte a qualcuno che potrebbe farti di peggio
chi commette una infrazioe psicologicamente grave per la vittima qual è l’intrusione nell’altrui casa non può lamentarsi della reazione anche spropositata, perchè lo stato d’animo che egli ha causato è solo una sua responsabilità
“Lo scenario attuale e’ questo: ti avvedi di un’ombra furtiva che si aggira nella casa, gridi “molla tutto e vattene o ti sparo!” e quello risponde “non mollo un bel niente!” e fa per fuggire, tu pensi – se tento di fermarlo magari mi accoltella! pericolo! – e spari per difendere i tuoi beni.”
Sbagli. La legge, come tu stesso hai riportato, recita “quando non vi è desistenza.” Quindi un caso del genere non rientrerebbe nella fattispecie.
“Altro scenario: il proprietario del pub mi vede infilare nel giubbotto un posacenere, come ho fatto decine di volte per ricordo, ma siccome sono alto 1.95, peso 110kg e sono pelato ritiene che affrontarmi possa essere rischioso. Mi intima allora di mollare il posacenere e se dico “quale posacenere? non ho preso alcun posacenere!” il gioco e’ fatto, vi e’ desistenza e vi e’ pericolo d’aggressione, estrae il fucile e mi spara in petto. Per un posacenere.”
Sbagli di nuovo. Un po’ di buon senso, su. Credi davvero che ci sia in Italia un giudice che in una situazione del genere ti darebbe ragione?
In alcuni supermercati è già in corso un’interessante promozione sull’acquisto di un kit così composto : due pistole a tamburo Colt mod. John Wayne, cinturone in pelle con cartucciera e doppia fondina, cappello texano a larghe falde, stella di latta da sceriffo, manualetto illustrato di istruzioni dal titolo “Chi spara per primo spara due volte”. Al Ministero invece un gruppo di esperti sta già studiando modifiche alla legge per consentire l’installazione delle mine antiuomo nei giardini di casa, mentre all’Enel stanno predisponendo opportune agevolazioni tariffarie per chi voglia applicare la corrente ad alta tensione alle recinzioni metalliche delle abitazioni.