Erano gli anni novanta. Tante idee, voglia di vedere il mondo, la laurea, la Leo, i primi lavori, il sentire che la vita cambiava. E c’era sempre nelle estati calde quel treno a binario unico che ti portava in quella cittadina termale piena di vecchini che per un paio di giorni si animava di ragazzi scalmanati pazzi del R&B.
E poi c’era lui, mostro sacro, con quella voce che ti faceva vibrare le arterie, il cuore, la testa.
Addio Wilson.
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Porretta? Quanti ricordi….e qualche lacrima, ancora oggi.
Wicked ci ha lasciato.
Terrò il suo numero in rubrica: 634-5789
Rest in Peace, Wilson.
Grazie, Wilson.
E adesso, se puoi, suonagli la musica del diavolo. Così impara, a volerti tutto per sé.
Certo, mi riferivo a Porretta. Ci sono stato dal 94 al 99. Forse quest’anno ci riprovo ad andarci, anche se logisticamente non è facilissimo per me.
Wilson Pickett è morto. Gli è arrivata una martellata in testa per sbaglio mentre montava una canadese.