Il Re Magio Baldassarre: D’Auria, incenso e mirra

Il primo film in assoluto che ho visto al cinema è stato Guerre Stellari, ancora prima di Bambi. Sono cresciuto a pane e Mazinga. La mia formazione adolescenziale è passata attraverso qualsiasi cartone animato giapponese sia stato trasmesso: Goldrake, Capitan Harlock, Capitan Futuro, Jeeg Robot, God Sigma, Daltanious, Danguard, Gordian, Trider G7. Verso i dieci anni sono stato disperatamente innamorato, non ricambiato, di Reyka di Daitarn III, trauma che ha influito sulle mie scelte in fatto di donne per tutta la vita. Sono un appassionato fan di Star Trek. Di tutti gli Star Trek. In ordine di gradimento: The Next Generation, Deep Space Nine, Voyager e la serie originale. Sono persino riuscito a sopportarne anche i film. Ufo e Spazio 1999, invece, non mi sono mai piaciuti. Ma li ho guardati lo stesso. Durante la crisi d’astinenza dovuta alla sospensione delle puntate quotidiane notturne di Star Trek da parte della Rai mi sono persino sorbito senza discutere Babylon 5. Quel poco di fisica che ho digerito lo devo a La fisica di Star Trek, di L. M. Krauss. Ho assistito alla messa in onda di ogni singola puntata di tutte e nove le serie di X-Files e, non contento, me le sono anche ricomprate tutte in DVD. Ho segretamente sperato (e pazientemente atteso) per nove anni che Mulder e Scully si baciassero. Sono persino riuscito a sopportarne anche il film. Considero la quarta puntata della settima serie (“Musings of a Cigarette-Smoking Man”) un vero e proprio capolavoro. Confesso: apprezzo anche Buffy (e non solo perché è interpretato da Sarah Michelle Gellar ed Eliza Dushku). Qualche volta mi è capitato di guardare anche Streghe (ma solo perché c’era Alyssa Milano). In ogni caso, anche di Buffy, ho tutte le serie in DVD, compresa quella non ancora trasmessa in Italia. Mi incuriosisce Dark Angel (non so ancora dire se solo a causa di Jessica Alba). Uno dei miei libri preferiti è Guida galattica per gli autostoppisti di Douglas Adams, che quei fessi di Mondadori continuano a tenere fuori catalogo. Ma mi sono sciroppato anche tutto Asimov, tutto Bradbury e buona parte della produzione Urania. Di tanto in tanto osservo la collezione di opere di Stephen King disposta sulla mia libreria e piango per le mie responsabilità nel disboscamento della foresta pluviale amazzonica.
Per tutti questi motivi a me non risulta affatto difficile credere che…

questa donna
possa amare quest’uomo.

Lei, tra l’altro, appare su TV Sette di questa settimana. Del presidente della Rai, Antonio Baldassarre, dice: “È il mio angelo custode”. Lui ribatte: “È la figlia che non ho mai avuto”. Alla domanda “Poserà per un calendario?” risponde: “Mi vergognerei a posare nuda, a mostrare il seno”. La medesima inibizione mostrata qui, qui, qui, qui, qui, qui, qui, qui, qui, qui, qui e, soprattutto, qui. Preda di un impeto di irrefrenabile modestia dichiara: “È il secondo anno che partecipo a I Fatti Vostri e ho ottenuto il contratto di conduzione”. Difetti della meritocrazia. In ogni caso si dichiara non soddisfatta: “Non ho molto spazio nel programma. Tra i conduttori sono quella che ne ho meno”. Qualcuno – pare – si sta rimangiando la propria parola. Non certo la D’Auria: lei, la sua, l’ha data. Nel panorama televisivo la soubrette ventitreenne orgoglio del papino non è ancora una diva, ma ha già una delle qualità necessarie della promessa: quella di essere mantenuta.

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7 Commenti

  1. Mah…e Afef ama realmente Tronchetti Provera? E la De FIlippi che sentimento nutre nei confronti di Costanzo?Esistono i matromoni combinati in tv? Amadeus sposerà un ereditiera o un’anziana concorrente di Molfetta?

  2. Evidentemente la D’Auria intende dire che non vuole mostrare il seno “direttamente, senza NESSUN tipo di velo, in posa frontale”. Probabile che sia una precisina.

  3. Ah, finalmente un pò di gnocca condita di photoshop! Viva la rai, ci fa crescere sani, viva la rai. Quanti geni lavorano solo per noi.

  4. ora lancio un’altra sottoscrizione, anzichè “mantienimi!” sarà “adottami!”.
    voglio essere anch’io la figlia che un dirigente non ha mai avuto.

  5. Walter Nudo e il sensodicolpismo

    Credo anche io, come Luca Sofri, che la vera parola “fine” per l’Isola dei Famosi l’abbia scritta Guia Soncini utilizzando un’intera pagina del Foglio. A parziale integrazione, riporto qui di seguito i momenti memorabili ad insindacabile giudizio del s…

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