Da noi si usa così

Un coerente e sempre corretto Facci scrive oggi, con argomenti da vendere, sulla notizia-non-notizia dell’ennesimo procedimento giudiziario ai danni del premier per un fattarello di 600mila dollari di corruzione; aspettando la promulgazione della legge che depenalizza tutti i versamenti fatti ai consulenti per un ammontare superiore ai 599mila dollari e inferiori ai 601mila, vi incollo qui un passaggio notevole dell’articolo:

ebbene, nel caso è stata l’intera pagina 2 del Corriere, con ciò sposando la sola linea dell’accusa (i legali non sono stati contattati, da noi si usa così) e rispolverando di passaggio tutte le inchieste aperte contro la galassia Mediaset: diritti tv, presunto riciclaggio per Marina e Piersilvio Berlusconi e via così

Giustamente il nostro si rammarica del fatto che i legali non siano stati sentiti. Si rammarica di questo su un giornale che negli ultimi giorni ha pubblicato resoconti di verbali, telefonate, commenti su un presunto disgregamento dei DS, e virgolettati su D’Alema anima nera (solo per citarne alcune). Senza neanche citare il parere degli avvocati delle persone interessate.
Si sono negati? Sarebbe stato carino dirlo. Hanno rilasciato dichiarazioni che non sono state riportate? Grazie per il servizio. O forse la verità è che, mentre gli altri fuori si azzannano per spartirsi il potere nei prossimi 5 anni, il nostro Facci non legge il giornale che gli paga i pezzi?

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31 Commenti

  1. non guardare mai la pagliuzza nell’occhio del prossimo, quando hai una penna piantata su per il c..o…

  2. Sbaglio o dalle parti di Via Solferino si è un po’ a corto di idee? Perché altrimenti non mi spiego che senso avrebbero questi finti scoop sul leasing di D’Alema e su Berlusconi indagato; probabilmente stanno solo aspettando la ripresa del processo di Cogne…

  3. Solitamente i giornali annunciando indagini o rinvii a giudizio saccheggiando i condizionali: la nostra legge prevede che si sia innocenti fino a prova contraria, ovvero al giudizio processuale.
    Il Corsera invece titola: “Ha corrotto un teste” con la certezza del fatto avvenuto.
    Io non sono contro l’elenco dei guai giudiziari della famiglia Berlusconi, sta alla sensibilità dell’editore decidere se e quanto ampliare l’argomento.
    Sono contro chi avrebbe dovuto esprimere un dubbio ma si è abbandonato a una certezza.

    Poi ci sarebbe la valenza del Berlusconi perseguitato durante la campagna elettorale, che in genere gli porta più voti di quanti gliene sottragga e se si parla di tattica, bisognerebbe rivederla.

  4. più che di tattica, si aprla di eventuali reati commessi.
    ed è 5 anni che siamo in campagna elettorale

  5. D’accordo sull’uso del condizionale, e sul riportare i fatti in maniera dubitativa, per correttezza.

    Vorrei invece capire :

    “Poi ci sarebbe la valenza del Berlusconi perseguitato durante la campagna elettorale, che in genere gli porta più voti di quanti gliene sottragga e se si parla di tattica, bisognerebbe rivederla.”

    In ” genere ” gli porta voti ? E’ provata, la cosa ?
    Da quando ? Perchè lo dice Berlusconi? No, perchè Berlusconi è anche il tipo che ha detto che le trasmissioni ” criminose ” in TV gli portavano voti. Tranne poi, DOPO le elezioni, dire che gli hanno portato via dei voti, e tanti. Allora, vorrei capire chi dice una cosa del genere e in base a quali dati .

  6. Maria.. e io questo non lo so, ma credo che nessuno possa provarlo che gli porti voti o meno.

    Quando parlo con qualche anziano che dice: “Ancora? Ma perché non lo lasciano stare? Cosa altro vogliono?” allora penso che forse la teoria abbia qualche fondamento.

    Ma usai un condizionale “ci sarebbe” e non a caso.

  7. se ci fosse una strategia della magistratura contro berlusconi sarebbe una buona tattica.
    ma siccome non ci credo, come non ci dovrebbe credere nessuno in un paese civile, uno viene indagato quando si scopre il reato

  8. Da noi si usa così,da noi ci si fa governare da chi usa la disonestà e tanti discorsi gonfiati per restare in alto…Sono basita.

  9. In effetti ci si dimentica che in Italia vide l’OBBLIGO di azione penale (non so se tecnicamente si dica così) in caso si scoprano dei reati.
    I magistrati non è che decidono a piacimento, e nemmeno le indagini si fanno a caso o per pura scelta. Se emerge qualcosa di sospetto, o se qualcuno ad esempio confessa dei reati (come sempre più spesso avveniva durante Tangentopoli quando gli imprenditori si cagavano sotto ed iniziavano a crollare come pezzi di un domino), la magistratura ha il dovere di andare fino in fondo. E questa è una garanzia democratica fondamentale per tutti, pensata proprio per evitare che si scelga di perseguire alcuni e altri no.

    Poi il risalto che si dà alle azioni giudiziarie è un’altra cosa, molto più a discrezione dei giornalisti ed editori, e qui concordo sul discorso del condizionale.
    Per il resto non vedo perché fare di più il pugno duro durante la campagna elettorale. Con una maggioranza che fa leggi per modificare processi bollenti in corso non si dovrebbe MAI trattare, durante tutta la Legislatura. Ci voleva un Aventino. Ma ci voleva gente coerente, onesta, e con le palle a sinistra. Cosa che non vedo.

  10. Carletto Darwin come fai a dire certe cose?

    All’estero se lo sognano un giornalisa come Facci. Noi ce l’abbiamo a casa e non sappiamo apprezzarlo.

    Ce ne sono pochi che hanno il coraggio di schierarsi a difesa di Berlusconi sul giornale di Berlusconi mentre al governo c’è Berlusconi.

    Non capite niente. Facci è il più grande giornalista d’Italia. L’ha detto Dell’Utri, e quello di pezzi grossi se ne intende. Mica cazzi.

  11. “In effetti ci si dimentica che in Italia vide l’OBBLIGO di azione penale (non so se tecnicamente si dica così) in caso si scoprano dei reati.
    I magistrati non è che decidono a piacimento, e nemmeno le indagini si fanno a caso o per pura scelta. Se emerge qualcosa di sospetto, o se qualcuno ad esempio confessa dei reati (come sempre più spesso avveniva durante Tangentopoli quando gli imprenditori si cagavano sotto ed iniziavano a crollare come pezzi di un domino), la magistratura ha il dovere di andare fino in fondo. E questa è una garanzia democratica fondamentale per tutti, pensata proprio per evitare che si scelga di perseguire alcuni e altri no.”

    :)))))))))))))))))))

  12. “In effetti ci si dimentica che in Italia vide l’OBBLIGO di azione penale (non so se tecnicamente si dica così) in caso si scoprano dei reati.
    I magistrati non è che decidono a piacimento, e nemmeno le indagini si fanno a caso o per pura scelta. Se emerge qualcosa di sospetto, o se qualcuno ad esempio confessa dei reati (come sempre più spesso avveniva durante Tangentopoli quando gli imprenditori si cagavano sotto ed iniziavano a crollare come pezzi di un domino), la magistratura ha il dovere di andare fino in fondo. E questa è una garanzia democratica fondamentale per tutti, pensata proprio per evitare che si scelga di perseguire alcuni e altri no.”

    :)))))))))))))))))))

  13. Solo per dire che è non che sia Facci a doverci rendere conto della linea editoriale del giornale sul quale scrive. E mi pare abbia dimostrato il suo libero pensare. Va detto però che magari ha sbagliato tempismo, visto che oggi sul Corriere c’è un’intervista a Ghedina. Resta il fatto che è meglio un giornale con Facci che senza Facci.

    Buon 2006 se non ci risentiamo.

  14. Naturalmente è un caso che F.F. scriva sul Giornale…..ah!Il Giornale…Igor Marini etc ect.
    Che cattivoni quelli del Corsera, nevvero….?

    Comunque, se ricordo bene, a B.&Avvocati suoi che piagnucolavano di attacco politico nei suoi confronti, un giudice inglese (chiamato a decidere sulle rogatorie relative a certi documenti) rispose semplicemente che si trattava di reati di corruzione non di politica (e salutame…).
    Adooorooo il pragmatismo anglosassone!!

    p.s: i documenti sono stati fatti sparire (ed esistevano) prima che i magistrati italiani potessero metterci mano.

  15. Meglio ancora sarebbe Facci a zappare la terra e Il Giornale a far prendere la legna nei caminetti

  16. Concordo con il post, e con alcuni commenti. Purtroppo nel nostro paese non esiste una seria scuola di giornalismo, così gente come Facci ha gioco facile.
    sereno anno nuovo

  17. Non mi dite: c’è addirittura chi crede ancora nell’obbligatorietà non discrezionale dell’azione penale! E pensare che un Giudice (un Giudice!), quello sportivo, due settimane fa ha stabilito che il saluto di Di Canio è “quanto meno apologia di fascismo” (http://www.lega-calcio.it/comun/0506/cu186.pdf). Capite? L’ha detto un Giudice nella sentenza, e la sentenza l’hanno letta, direttamente o indirettamente, tutti gli “sportivi” e non solo.
    Secondo voi Di Canio sta per essere processato dalla giustizia (hahaha) ordinaria?

  18. Non capisco il commento di L
    Se Di Canio è già stato giudicato dalla giustizia sportiva non può subire una nuova azione penale.
    Questo, a quanto mi risulta dice la legge.
    Quindi L è perlomeno poco informato, dato che prende un esempio che contraddice le sue opinioni.
    Di Canio è stato giudicato e pagherà una multa in applicazione della legge, in conseguenza di un inevitabile azione della giustizia competente.
    Capisco che possa sembrare assurda la precedenza di un azione della giustizia sportiva nei confronti del codice penale, ma in italia è cosi
    Se L non paga le tasse e lo beccano paga multe stratosferiche, se lo fa una squadra di calcio gli concedono la rateazione senza interessi degli arretrati.
    Grazie a questo governo che considera piu importante il gioco del calcio che la difesa dei piccoli risparmiatori, che CON L’ATTUALE LEGGE SUL RISPARMIO, vedranno tornare a casa per prescrizione dei loro reati TANZI CRAGNOTTI E SICURAMENTE ANCHE FIORANI.

  19. Tanto per fare chiarezza, una cosa è la giustizia sportiva, con le sue sanzioni, altra è la giustizia ordinaria, sia civile che penale. Dunque un magistrato inquirente dovrebbe anche aprire un fascicolo a carico di Di Canio, se ravvede il fumus di un reato. Il condizionale, come dice giustamente L, è d’obbligo (e l’obbligatorietà dell’azione penale un’illusione), perchè un magistrato che ha la scrivania piena di carte ben più importanti, darà poco peso a queste beghe da cortile.

  20. Preferisco credere ancora nell’obbligatorietà dell’azione penale che in quelle favolette del complotto contro Berlusconi e dei magistrati di sinistra che usano i processi a scopo politico.
    Se fossero fandonie di certo gli avvocati di Silvio (nonché Legislatori per conto di Forza Italia) non si sarebbero prodigati per anni a cercare mille trucchi per ritardare i processi e cambiare le Leggi che li regolano (Con le nuove Leggi si sono ottenuti PRESCRIZIONI anche grazie alle attenuanti generiche, ottenute a loro volta anche grazie all’attuale posizione di Presidente del Consiglio. Rendiamoci conto almeno dell’assurdo, per favore).
    E comunque se si è CERTI dell’innocenza si cerca di andare presto al verdetto per uscirne puliti e cancellare ogni macchia. Sapete tutti invece la realtà dei fatti.

    Certo, i magistrati avranno un minimo di discrezionalità nello scegliere quali indagini seguire PRIMA e quali passare in secondo piano (infatti poco spesso vengono fuori le magagne di Prodi & co., De Benedetti in ambito economico…), ma se si sostiene che si è scelto apposta di perseguire PRIMA il Berlusca si ammette inevitabilmente che lo si faccia sulla base di reati commessi.
    Così io la penso, e questo non significa che necessariamente vada in giro con falce e martello, per intendersi. Anzi.

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