La mala fede

Decreto del Vaticano (appena approvato da papa Ratzinger): niente sacerdozio per i seminaristi che praticano rapporti omosessuali, che hanno “tendenze omosessuali profondamente radicate”, e che comunque sono fautori della cultura gay. A meno che non siano più froci da almeno tre anni.
Ovvero: se vi piace l’uccello ma ci tenete proprio a indossare la tonaca basta soltanto mentire un po’ (possibilmente “accordandosi” col confessore). Ora manca solo che qualcuno alla CEI si inventi il programma in 12 step per curare le “tendenze transitorie” dei seminaristi, e poi stiamo a posto.
Eppure ci sono anche tanti gay cattolici, eccome se ci sono. Ne conosco alcuni, e mi dispiace per loro. Come facciano a dormire sonni tranquilli, e ad accettare i dettami di una Chiesa così omofoba e ipocrita non chiedetelo a me.

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29 Commenti

  1. Che palle… parlate come dei senzatetto che hanno perso la loro casa per colpa della chiesa cattiva…
    che poi, non offendetevi, ma se avete un minimo di valori morali, sappiate che non provengono dal patrimonio genetico della cicogna…

    personalmente io non sono cattolica, e se domani il papa decidesse di celebrare matrimoni tra omosessuali, me ne strafotterei alla grande.
    Per quel che mi riguarda, i preti dovrebbero essere tutti asessuati… tutti alieni.

    Scherzi ed acidume a parte, concordo con chi dice che essere preti non e’ un diritto o un capriccio…

    la storia dei tre anni per dimostrare di non avere piu’ il vizietto? Lo troverei piu’ utile se fosse applicata anche a quei deficienti che provocano incidenti stradali dopo aver passato la serata a bere come delle spugne, altroche’ patente sospesa per 3 mesi…

  2. sarei aspirante seminarista direi di non essere più gaY da tre anni e mezzo risponderei esattamente a tutta le domande di carattere teologico direi che sono un bravo cristiano e timorato di Dio entrerei nel seminario dormirei con gli altri seminaristi scorazzerei su e giù per le camerate osserverei tutto quel ben di Dio diventerei un punto di riferimento per tutti ringrazierei Dio per avermi offerto questa grande opportunità

  3. sarei direi risponderei direi entrerei dormirei scorazzerei osserverei diventerei ringrazierei

  4. La chiesa cattolica si sta coltivando in seno una bella contraddizione.Passo tutti i giorni per motivi logistici vicino alla facoltà di teologia(che è anche un seminario)e,di sfuggita,sento i discorsi degli iscritti potendo pure ammirarne il Look.Una discreta maggioranza di costoro non si impegna più di tanto a nascondere il fatto di vivere una gran bella stagione di omosessualità.Che Dio li benedica

    P.S. Il biondo amico di Ratzy si chiama Procopio,ed è un ex guardia svizzera dedita all’uso di sostanze non stupefacenti

  5. dubito che il sofisticato clero, a differenza di un qualsiasi giornalista da quattro soldi associ l’omosessualità alla pedofilia che sia detto una volta per tutte, non c’entrano nulla l’uno con l’altra.
    Non è che cacciando dal tuo eden personale gli omo, ti liberi dei pedofili, questo lo sanno, come sanno che i pedofili sono nella maggior parte dei casi eterosessuali e soprattutto malati, sarebbe come cacciare tutti quelli con la barba più lunga di tre cm per allontanare i possibili terroristi islamici.

  6. E il povero Badget Bozzo, ora, che fine farà?
    Sia chiaro, io sono contrario alle discriminazioni, ma per Badget Bozzo farei un’ eccezione.

  7. UN COMMENTO DA RILEGGERE:

    Il problema è che oltre ai “figli” di Socci (fascistoidi, teocon, gretti berluschini) ci sono anche i “figli” di Facci (craxiani a oltranza, forzisti mediamente servili, generici filogovernativi, neocon de noantri, postdemocristiani in cerca di padrone, cattonazisti dell’ultima ora).
    I “soccini” e i “faccini”.
    A voi la scelta.
    Inviato da: Sergio Manetti , 06.11.05 23:08

  8. Ultimo: se è vero che il buon Benny aveva 12 anni nel 1939 cioè all’inizio della guerra, quando ha iniziato a prestare servizio come ausiliario nella Luftwaffe Joseph Alois Ratzinger aveva 16 anni.

    In 1943, when he was 16, Ratzinger was drafted with many of his classmates into the FlaK (anti-aircraft artillery corps). They guarded various facilities including a BMW aircraft engine plant north of Munich and, later, the jet fighter base at Gilching, where Ratzinger served in telephone communications. After his class was released from the Corps in September 1944, Ratzinger was put to work setting up anti-tank defences in the Hungarian border area of Austria in preparation for the expected Red Army offensive. When his unit was released from service in November 1944, he went home for three weeks, and then was drafted into the German army at Munich to receive basic infantry training in the nearby town of Traunstein. His unit served at various posts around the city and was never sent to the front.

    Ratzinger was briefly interned in a prisoner-of-war camp near Ulm and was repatriated on June 19, 1945. The family was reunited when his brother, Georg, returned after being repatriated from a prisoner-of-war camp in Italy.

    (fonte: http://en.wikipedia.org/wiki/Pope_Benedict_XVI)

    Come vedi inoltre è anche stato riassegnato all’esercito nel ’45 (addirittura maggiorenne!!).
    Quindi ha servito il Reich per tre anni ad un’età in cui era perfettamente in grado di fare delle scelte ideologiche. Di coseguenza la tua è la solita fuffa teocon che fa affidamento sul fatto che nessuno verifichi le affermazioni che fai.

  9. Sinclair il fuffarolo, leggiti bene quest’articolo e soprattutto nota la fonte.

    By Sam Ser, THE JERUSALEM POST Apr. 18, 2005

    London’s Sunday Times would have us believe that one of the leading contenders for the papacy is a closet Nazi. In if-only-they-knew tones, the newspaper informs readers that German-born Cardinal Joseph Ratzinger was a member of the Hitler Youth during World War II and suggests that, because of this, the “panzer cardinal” would be quite a contrast to his predecessor, John Paul II.

    The article also classifies Ratzinger as a “theological anti-Semite” for believing in Jesus so strongly that – gasp! – he thinks that everyone, even Jews, should accept him as the messiah.

    To all this we should say, “This is news?!”

    As the Sunday Times article admits, Ratzinger’s membership in the Hitler Youth was not voluntary but compulsory; also admitted are the facts that the cardinal – only a teenager during the period in question – was the son of an anti-Nazi policeman, that he was given a dispensation from Hitler Youth activities because of his religious studies, and that he deserted the German army.

    Ratzinger has several times gone on record on his supposedly “problematic” past. In the 1997 book Salt of the Earth, Ratzinger is asked whether he was ever in the Hitler Youth.

    “At first we weren’t,” he says, speaking of himself and his older brother, “but when the compulsory Hitler Youth was introduced in 1941, my brother was obliged to join. I was still too young, but later as a seminarian, I was registered in the Hitler Youth. As soon as I was out of the seminary, I never went back. And that was difficult because the tuition reduction, which I really needed, was tied to proof of attendance at the Hitler Youth.

    “Thank goodness there was a very understanding mathematics professor. He himself was a Nazi, but an honest man, and said to me, ‘Just go once to get the document so we have it…’ When he saw that I simply didn’t want to, he said, ‘I understand, I’ll take care of it’ and so I was able to stay free of it.”

    Ratzinger says this again in his own memoirs, printed in 1998. In his 2002 biography of the cardinal, John Allen, Jr. of the National Catholic Reporter wrote in detail about those events.

    The only significant complaint that the Times makes against Ratzinger’s wartime conduct is that he resisted quietly and passively, rather than having done something drastic enough to earn him a trip to a concentration camp. Of course, whenever it is said that a German failed the exceptional-resistance-to-the-Nazis test, it would behoove us all to recognize that too many Jews failed it, as well.

    If he were truly a Nazi sympathizer, then it would undoubtedly have become evident during the past 60 years. Yet throughout his service in the church, Ratzinger has distinguished himself in the field of Jewish-Catholic relations.

    As prefect of the Doctrine of the Faith, Ratzinger played an instrumental role in the Vatican’s revolutionary reconciliation with the Jews under John Paul II. He personally prepared Memory and Reconciliation, the 2000 document outlining the church’s historical “errors” in its treatment of Jews. And as president of the Pontifical Biblical Commission, Ratzinger oversaw the preparation of The Jewish People and Their Sacred Scriptures in the Christian Bible, a milestone theological explanation for the Jews’ rejection of Jesus.

    If that’s theological anti-Semitism, then we should only be so lucky to “suffer” more of the same.

    As for the Hitler Youth issue, not even Yad Vashem has considered it worthy of further investigation. Why should we?

  10. Quelle sul nazismo sono cazzate, suvvia.
    Se usiamo sto’ metodo ogni tedesco sui 70 anni è più o meno un collaborazionista: e se poi – com’è nel caso della Chiesa – usiamo anche un metro più severo: ci mettiamo anche la “collaborazione omissiva” i ” complici silenzi” per ogni prete tedesco di quell’età è ragionevole il sospetto.
    ma dai! siamo seri.
    Affrontiamo il tema del post casomai.
    Nella chiesa vale il “foro interno” (senza facili allusioni vuol dire il Tribunale dell’anima): per cui se uno mente sulla sua vocazione si scomunica da solo, nel senso che si pone fuori dalla comunione della Chiesa e non è sostenuto dalla Grazia sacramentale nellesercizio del sacerdozio.Punto.
    Se uno mente al Vescovo lo fa inconsapevolmente o confidando sul suo autocontrollo: tanto stà per fare voto di castità…
    Ma in realtà un’ordinazione valida richiede dei presupposti nel candidato: in confessione uno racconta tutto di se: anche i peccati: perché mai non sarebbero da valutare gli orentamenti sessuali?
    I voti sono di castità, povertà ed obbedienza totale a Dio (di cui si riconosce l’azione attraverso la Chiesa, senno uno non si fa prete, chiaro).
    Più che sulla castità è da riflettere sull’obbedienza totale e la povertà: vuol dire dare la totale disponibilità di vita.
    Se questo è il “sistema” il microcosmo di riferimento non c’è nulla da scandalizzarsi.
    Saluti.

  11. il post non era sui presunti trascorsi filo-nazisti di Ratzinger. Anzi, non era nemmeno su Ratzinger, ma su un decreto della Chiesa cattolica.

    Per Echi: non vedo come essere omosessuale per un seminarista possa impedirgli di essere casto, povero e obbediente a Dio durante la sua carriera ecclesiasica.
    L’atto omosessuale è peccato secondo la Chiesa, non l’orientamento sessuale, mi pare. E un prete, almeno in teoria, di atti sessuali non dovrebbe praticarne, omo o etero che siano.
    Immagino che anche gli ecclesiastici continuino ad avere pulsioni come tutti quanti gli uomini, per le quali dovranno fare penitenza: quelle nei confronti di un altro uomo sono più punibili di quelle per una donna? È questo – secondo te – il motivo dell’accesso negato al sacerdozio per chi prova desiderio per quelli del suo sesso?

  12. Rispondo per accenni perché il tenore delle domande denota un Tuo approccio da esterno. Ogni cosa cheTi rispondessi sembrerebbe una banalità. Ci provo:
    Dicevo nel mio primo post che l’insieme “Chiesa” ha regole e presupposti assolutamente diversi.
    Comunque, per capirsi: “provare desiderio” non è affatto peccato. Per le pulsioni non bisogna affatto fare penitenza.
    Altro è un’adesione interna – per quanto frustratrata possa essere.
    Il punto è allora la pratica dell’omosessualità – aderita internamente o praticata – quale atto disordinato (cioè fuori dall’ordine morale iscritto nella persona di donazione totale all’altro).

    Comunque è il contesto che è diverso. Qui non si sta discriminando nessuno: non stiamo parlando di un concorso per titoli ma solo di un criterio (tra gli altri) per orientare il discernimento del Vescovo a valutare.
    Ad ogni modo la Chiesa fa prete chi gli pare, e mi sembra anche giusto visto che se poi un prete facesse errori verso i suoi parrocchiani poi si darebbe contro alla Chiesa, in quanto agisce in sua rappresentanza.

    Ad ogni modo tra pulsione e pulsione c’è comunque una differenza (scusami ma ho appena cancellato 10 righe in cui provavo a spiegartela).

    Comunque per la Chiesa il peccato non è un’infrazione ad una regola ma una schiavitù (l’egoismo è visto come un limite all’amore che provoca l’infelicità) da cui può liberare solo la Grazia e non la buona volontà.

    Insomma: è tutto diverso.
    Saluti.
    Emanuele.

  13. Ti ringrazio per la tua risposta, ma continuo a non capire. Non mi basta sapere che la Chiesa fa prete chi gli pare. Parlo da esterno, certo, ma qui non si discutono le valutazioni individuali di un Vescovo nei confronti di un seminarista. Il punto è che se provi attrazione per gli altri uomini, la Chiesa a priori non ti vuole, e non importa che tu faccia foto di castità o no. Chiamala come ti pare, ma io continuo a considerarla una discriminante.

  14. Riprendo qui un mio post di qualche giorno fa
    (berlicche.splinder.com/post/6399409):
    Per un bambino è importante avere entrambe i genitori. Una madre, che ti tenga stretto e ti protegga, che ti insegni l’affetto e la vicinanza; ed un padre, che ti stacchi dalla madre e ti mandi forte e certo di chi sei per il mondo insegnandoti il sacrificio, la ferita, la perdita. Due ruoli, quello femminile e quello maschile, non intercambiabili nè sostituibili.
    Ieri, ad una conferenza di Risè sul tema del padre perduto (appunto) mi è venuta l’illuminazione: è per questo che i preti sono maschi. I preti sono maschi perchè devono essere padri, figura del Padre. Cioè dovrebbero essere quelli che ti tirano fuori dal tuo bozzolo di facile conformismo, dalla bambagia delle tue convinzioni e ti portano davanti ad una croce con appeso un uomo sanguinante, dicendoti: “E’ morto per te. Adesso, che cosa vuoi fare?”
    Come riporta anche Messori nel suo ultimo libro Ipotesi su Maria la Chiesa, negli ultimi secoli si è lentamente femminilizzata. Un tempo il cristianesimo era cosa di donne vere e uomini veri, i cavalieri si inginocchiavano nel fango davanti alla Vergine; da un certo punto in poi è stato fatto credere agli uomini che fosse roba di vecchine con lo scialle in testa. E solo le vecchine sono rimaste, mentre i loro mariti stavano fuori a commentare i risultati sportivi. Quindi la Chiesa, sbilanciata verso il femminile, ha cominciato quella deriva verso la melensaggine, il romanticismo pseudoreligioso vuoto e patinato che i laicisti sbeffeggiano.
    La Chiesa si è adagiata nello status quo, nella illusione che fosse tutto fatto, tutto conquistato: si è seduta comoda, ha perso il rapporto con il Padre, e quindi la sua identità. Di conseguenza i suoi figli sono venuti su male.
    E’ per questo che ci servono sacerdoti uomini. E’ per questo che non servono sacerdotesse o sacerdoti omosessuali, che è lo stesso. Perchè ci serve un padre che ci faccia crescere, che ci dica: “è ora di tirare fuori le palle e darsi da fare, figli miei. Sarà sangue e sudore, ma ne varrà la pena”.

  15. In nessuna parte del mio post sono state riportate delle falsità.
    Nei tuoi si! Visto che hai ripetuto a più riprese arruolato all’età di 12 anni.
    Per giustificarti dalla verita hai citato un articolo in cui si tira in ballo la gioventù hitleriana “…Hitler Youth was introduced in 1941, my brother was obliged to join.” e ti smentisci da solo, perché se la data di nascita di Ratzinger non si discute (1927), alla fondazione della gioventù hitleriana il futuro Benedetto XVI aveva già 14 anni, poi vennero luftwaffe e wermacht, fino al ’45.

    Detto questo, vorrei chiarire che il mio intervento non era inteso a dare del nazi al papa, sono convinto della sua assoluta buona fede e le sue ragioni in materia di dottrina poco mi importano. Lo scopo del post era chiarire a chi ancora ti legge con animo candido, che i tuoi interventi sono fuffa teocon e in quanto tali non disdegnano dell’uso di piccole balle per ottenere determinati effetti psicologici su chi ti legge.

  16. Sotto la tonaca, niente.
    Anzi, pardon: un pèr di palle, come si usa dire…

    Bravo Berlicche, continua così. Era da anni che non leggevo un tale retrivo compendio di misoginia spacciato per eroica virtù virile dei Difensori della Fede Pura. Plaudo e attendo quindi fiduciosa la tua riedizione annotata e aggiornata del Malleus Maleficarum, con un capitolo nuovo di zecca: “Perché la donna è fonte suprema di sfiga cosmica: la incroci a capodanno, guida pure le auto, sale impunemente sulle navi, quando ha le sue regole mensili fa annerire e morire le piante che tocca. E pretende, quella rammollita, di stare persino dietro ad un altare ad officiar messa (come chierichetto, per carità, ché ci mancherebbe…) Ma che vuole questa stronza? Che piaccia, taccia e se ne stia a casa” con illuminata prefazione di monsignor Tettamanzi.

    Sai com’è, a cercare un padre perduto ti può sempre succedere come in quella vecchia barzelletta:
    “Cosa stai cercando?”
    “CHI sto cercando, semmai. Ho perso di vista mio padre”
    “Dove stava?”
    “L’ultima volta l’ho visto un chilometro più in là”
    “E allora, perché lo cerchi qui?”
    “Fossi matto!!! Qui conosco tutti i dintorni. Vuoi forse che mi perda?”

    P.S.:”Dio è mamma”(Giovanni Paolo I)

  17. Eppure è così sensuale l’amore proibito con un prete ! SOno fidanzato con un sacerdote da 4 mesi e sono felice, è una persona splendida che riesce a riportare il nostro amore sulla gente in maniera ancora più bella e proficua. La chiesa capirà prima o poi l’importanza dell’amore per i sui uomini e donne.

  18. Non capisco perchè chiediate alla chiesa di essere coerente con il predicato di Cristo…..non lo è mai stata (e non potrà mai esserlo) dovv’è la novità?

  19. Il papa gay e nazi?
    Non mi sembra un’argomentazione interessante.
    Da gay non cattolico (ma caloroso fan di Gesù), dico che non vedo il nesso fra religione e chiesa.
    Anche se io sono uno con la bocca molto sporca, credo che Gesù mi avrebbe accolto fra i suoi seguaci, così come sono certo che avrebbe preso a calci in culo il papa e dato ai poveri i suoi fronzoli, urlando – DRIN – LA SVEGLIA – DRIN.
    La cultura cattolica ha appiccicato al sesso un sacco di significati che rimangono sullo stomaco, escludendo con cura l’idea di sesso come gioiosa e legittima ricerca del proprio e dell’altrui piacere, ognuno come gli va, con chi è d’accordo.
    Di omosessualità (e in generale del valore della diversità) si è sempre parlato poco e male: per me (frocio) e per voi (impiccioni) no, ma per i più è un argomento tabù, evitabile, marginale.
    Le dichiarazioni del clero vanno ad infilarsi proprio lì, nel vuoto d’opinione creato dal tabù.
    Questo, dal mio punto di vista, è il danno.
    Non bastava riaffermare il valore della castità?
    Bisognava proprio specificare che se sei gay (cioè non ‘qualcosa’ che SCEGLI ma che indissolubilmente SEI) per la chiesa devi rimanere nel freezer, senza che nessuno abbia la creanza di spiegarti, almeno a titolo informativo, PERCHé saresti così pericoloso?

  20. Il papa gay e nazi?
    Non mi sembra un’argomentazione interessante.
    Da gay non cattolico (ma caloroso fan di Gesù), dico che non vedo il nesso fra religione e chiesa.
    Anche se io sono uno con la bocca molto sporca, credo che Gesù mi avrebbe accolto fra i suoi seguaci, così come sono certo che avrebbe preso a calci in culo il papa e dato ai poveri i suoi fronzoli, urlando – DRIN – LA SVEGLIA – DRIN.
    La cultura cattolica ha appiccicato al sesso un sacco di significati che rimangono sullo stomaco, escludendo con cura l’idea di sesso come gioiosa e legittima ricerca del proprio e dell’altrui piacere, ognuno come gli va, con chi è d’accordo.
    Di omosessualità (e in generale del valore della diversità) si è sempre parlato poco e male: per me (frocio) e per voi (impiccioni) no, ma per i più è un argomento tabù, evitabile, marginale.
    Le dichiarazioni del clero vanno ad infilarsi proprio lì, nel vuoto d’opinione creato dal tabù.
    Questo, dal mio punto di vista, è il danno.
    Non bastava riaffermare il valore della castità?
    Bisognava proprio specificare che se sei gay (cioè non ‘qualcosa’ che SCEGLI ma che indissolubilmente SEI) per la chiesa devi rimanere nel freezer, senza che nessuno abbia la creanza di spiegarti, almeno a titolo informativo, PERCHé saresti così pericoloso?

  21. Da Il Foglio : “Chiacchiere umanistiche su eros, agape e Brokeback Mountain” del FOGLIO
    http://www.ilfoglio.it/downloadpdf.php?id=42307&pass= nei commenti riportati tra Bottiglione e Vattimo su la nuova enciclica del Papa si legge : “Rispetto alla presunta proibizione per i gay di entrare in seminario, è semplicemente una leggenda. L’istruzione della Chiesa prescrive che il candidato al sacerdozio che accetta la prospettiva del celibato sia in grado di controllare l’impulso sessuale. Gli omosessuali possono entrare in seminario alle stesse condizioni richieste agli eterosessuali, dimostrando cioè di riuscire per almeno tre anni a controllare i propri impulsi. Se il candidato sacerdote non pratica la castità non è accolto in seminario, a prescindere dalle inclinazioni. Chi crede il contrario cade in un equivoco o parte da un pregiudizio inveterato nei confronti della Chiesa.”

  22. Da Il Foglio : “Chiacchiere umanistiche su eros, agape e Brokeback Mountain” http://www.ilfoglio.it/downloadpdf.php?id=42307&pass= nei commenti riportati tra Bottiglione e Vattimo su la nuova enciclica del Papa si legge : “Rispetto alla presunta proibizione per i gay di entrare in seminario, è semplicemente una leggenda. L’istruzione della Chiesa prescrive che il candidato al sacerdozio che accetta la prospettiva del celibato sia in grado di controllare l’impulso sessuale. Gli omosessuali possono entrare in seminario alle stesse condizioni richieste agli eterosessuali, dimostrando cioè di riuscire per almeno tre anni a controllare i propri impulsi. Se il candidato sacerdote non pratica la castità non è accolto in seminario, a prescindere dalle inclinazioni. Chi crede il contrario cade in un equivoco o parte da un pregiudizio inveterato nei confronti della Chiesa.”

  23. Citazione:

    Resta sempre il dubbio amletico ma perché parlano di sesso (omo o etero) senmpre quelli che non lo praticano o millantano di non praticarlo?

    Per lo stesso motivo per cui i non credenti parlano sempre di preti e di questioni religiose.

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