Se un pinguino ti accompagna ancora all’aeroporto…

La marcia dei pinguiniRicordo come me lo presentò Michele Boroni: E’ l’«”Harry ti presento Sally” dei pinguini».
Voi, quindi, capirete: incuriosito dall’idea di un pinguino che spiegasse che pinguino e pinguina non possono essere amici o avvertisse una coppia di suoi simili che all’inizio tutto è perfetto, sono innamorati, sono felici, ed è meraviglioso, ma presto o tardi si accapiglieranno per uno stupido, pidocchioso, assurdo, ridicolo tavolo da caffé, io la “Marcia dei Pinguini” l’ho visto, tipo, a Giugno. E, delle tre cose che mi sono venute in mente, la prima era “bella fotografia”; le restanti: due palle.

Ci hanno frullato i maroni con questa bestiaccia da quando esistono i documentari”.

(Massimo Morelli, Momoblog)
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19 Commenti

  1. Immaginavo che fosse noioso però siccome io posso stare anche tre ore di fronte alla televisione ad osservre un documentario sulle abitudini di vita del camaleonte (che è notoriamente lento) mi chiedevo se fosse noioso anche per me o se.
    Devo andare a vederlo.

  2. Io ricordo che da bambino andai a vedere “L’ Orso”. Ricordo solo che fu un pacco tremendo con questo orso che si, vabbé, hanno fatto recitare l’orso macheccefrega. Lo shock non poté comunque superare quello di “Quattro cuccioli da salvare”, che si, vabbé, han fatto recitare i cuccioli macheccefrega. Forse per farmi una opinione completa dovrei vedere anche “Alex l’Ariet”, che si, vabbé, han fatto recitare Alberto Tomba.

  3. mmm ma perchè devo andare al cinema quello che vedo comodamente a casa con il national geographic?
    cmq il successo di questo film è un monito ai produttori di film: vogliamo rilassarci al cinema mica sempre diventare nevroici e paranoici per quello bastano i tg.
    Ridatece capra ( nel senso di frank)

  4. è il cinema che ritorna alla natura: da questa settimana nelle sale le avventure dei pinguini e quelle di una maiala.

    (ok, ok, lo so, lo so, non lo faccio più…)

  5. E sticazzi però, non resisti proprio a metterci frasettine tipo “l’ho visto a Giugno”, sottintendendo “voi pezzenti che lo guardate adesso io già lo sapevo”.
    E però poi ne parli quando è al cinema.
    Insomma, o sei un incorreggibile snob, o sei un cazzaro.

  6. Sarebbe stato meraviglioso se non ci fosse stato il commento di Fiorello e la musica. Il commento è insostenibile, come se l’età media dello spettatore fosse di 2 anni (persino Berlusconi ne dava 11 alla media dei suoi elettori…) e la musica è veramente il minimo della vita. Se penso alla perfezione de “Il popolo migratore”, questo è veramente una grande occasione persa. Ci vorrebbe un director’s cut senza musica e commento, e allora sì che sarebbe bello.

  7. perchè da noi utilizziamo sempre delle voci che siano un po come dire comiche per doppiare tutto?
    penso ai cartoni animati dove in america usano gli attori del momento e qua dei personaggi senza arte ne parte?
    Perchè non un Giannini invece di Fiorello? forse perchè il nome di fiorello attrae molto di più ?
    certo meglio questo del doppiaggio di kungfusion e di shaolin soccer …

    C

  8. È andata bene che lo hanno fatto sui pinguini. Immaginate che palle due ore di documentario su delle finestre.

  9. Film strano, a target misto adulto-bimbo. Con doppiaggio in bilico.
    Sul genere molto meglio le docufiction di Gene Gnocchi.
    Che la musica era agghiacciante l’ha già scritto qualcuno? Ok grazie vado.

  10. Alcuni doppiaggi riescono benissimo a rovinare il film intero, Cyr: è indiscutibilmente vero. In questo caso, però, credo che comunque “La marcia” abbia non pochi limiti… l’ottimo Roberto Pugliese, critico cinematografico del Gazzettino che seguo devota, gli ha rilevato gli stessi difetti sollevati da molti commenti proprio qui e anche da Gianluca. Non credo che sia il solo a pensarlo, comunque.

    Ciò nondimeno, se penso a certi adattamenti dei cartoon italiani, sono meravigliosi! Pensa a quello dei Simpson: Tonino Accolla è un genio, doppia stupendamente Homer, ma anche Kenneth Branagh ed Eddie Murphy. Per non dire di Sergio Di Stefano, o di Carlo Valli/Robin Williams, altre voci stupende e davvero molto versatili. Il doppiaggio de “I visitatori” fu eccellente (e non a caso, a doppiare Jean Reno allora fu Gigi Proietti). Io l’ho visto anche in lingua originale e ti assicuro che quasi superava la versione francese, di cui per altro era un adattamento fedelissimo…

    Popolizio o Giannini sono un’altra cosa, certo (quest’ultimo doppia stupendamente Al Pacino, ma non solo. Se penso a come ha doppiato “Ludwig” di Visconti… E’una delle voci italiane più belle che esistano, oltreché un ottimo e sottovalutatissimo attore). Ma non sempre gli attori drammatici riescono bene nel doppiaggio comico, mentre è più spesso vero il contrario. Laura Morante ha doppiato la mamma degli “Incredibili” con risultati direi alquanto mediocri e monocordi(sembrava addirittura straniera!:o(((()

    Parlo di ATTORI, naturalmente… non di comici improvvisati, di vip o di soubrettine che vanno per la maggiore e quindi vengono richiesti al doppiaggio per attirare il pubblico (vedi la Hunziker in “Madagascar”: ma che ci azzecca?). Infatti, Cyr, ascolta Luca e Paolo nel fantastico doppiaggio de “Le Follie dell’imperatore” o in quel gioiellino di “Sitting Ducks” e poi guardali quando uscirà il loro bel “E se domani…”. Mi saprai dire!;o))))

  11. La battuta di noname è una delle più brutte e più nerd che ho sentito negli ultimi 5 anni.

  12. Io il film l’ho visto ieri e all’uscita ho pensato: “si, vabbè, carini i pinguini…però…potevo pure risparmiarmelo…”
    Ah, non ho capito al battuta di Noname…
    sarò tonta ma qualcuno me la spiega?

  13. dai commenti che scrivi direi che il consiglio è stato azzeccato, è proprio l’harry ti presento cippalippa dei documentari, cioè pretenzioso e pomposo, ma fondamentalmente un cartone vuoto…

  14. … a me ha fatto pensare.. e non poco, perchè per tante cose forse si può prendere esempio dai pinguini…..

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