Venti piani di morbidezza che diventano Crespi

Mi si dice: “Questa sera, per quanto tu possa essere indaffarato, pretendo un post sul caso Crespi. E qui si scopre il bello del blog: se devi parlare di qualcosa, altissime sono le possibilità che tu l’abbia già fatto. Era il 4 gennaio 2003, precisamente, e su queste pagine (e in seguito anche a Condor, se non sbaglio) si discettò di Luigi Crespi (allora ancora a piede libero) e della di lui irresistibile ascesa.
Per chi dovessere riscontrare passi particolarmente profetici: no, non si tratta di arti divinatorie. E’ che non era poi così difficile.

Luigi CrespiÈ stato citato da parecchi blog, ma raramente lo si è visto in faccia. Guardate attentamente quest’uomo. So cosa vi viene da dire di primo acchito: “Perché lui da solo? E Bubu dov’è?”. No, questo è Luigi Crespi, il deus ex machina di Hdc, il sondaggista prima di Berlusconi, poi della Rai; l’attuale proprietario di Datamedia, della Cirm, del fu glorioso quotidiano .com, de il Nuovo; socio di Renato Pozzetto e del mai compianto Gianni Pilo (che da qualche parte doveva pur essere finito). In tanti, in questi giorni, hanno commentato la carenza di concetti e la moltitudine di strafalcioni presenti nell’editoriale di Crespi pubblicato dal giornale appena acquistato, e poco resta da dire in proposito. Vignetta di Roberto Perini per il NuovoHo solo un po’ riso – questo volevo dire – dell’affermazione “Internet ha rappresentato una storia a tal punto scritta da farsi caos. Uno dei pochi tentativi fatti finora nella direzione di dare storicità alla sterminata e caotica scritturalità di Internet è stato quello de il Nuovo.it“, perché allora viene da dire tutta la verità. E cioè che se mi chiedessero di redigere una classifica delle bufale di Internet, il Nuovo se la giocherebbe con una manciata di portali (senza, purtroppo, riuscire a sottrarre la leadership a Caltanet). Che di una cosa come il Nuovo non si sentiva affatto la mancanza, dal momento che Repubblica.it faceva già da tempo, e meglio, il medesimo lavoro. E che, infine, per una società fornitrice di banda larga come eBiscom si è dimostrata assurda la scelta di sfornare un quotidiano, e quindi di giocare contemporaneamente il ruolo di creatrice di contenuti. È come scegliere di produrre gelati e, al contempo, pretendere di personificare l’estate.

Sergio LucianoUn dettaglio è invece sfuggito a molti, ma non a l’Indignato, il blog di Davide Ruda. E cioè che l’opera omnia degli adulatori e dei lacchè del passato è stata surclassata dall’editoriale attraverso il quale il cortigiano Sergio Luciano, direttore de il Nuovo, ha accolto il proprio editore: “Le occasioni di Crespi, da Hdc all’eternità”. Ne riporto alcuni stralci, senza per questo voler disincentivare la lettura integrale del capolavoro: “Crespi parla, parla, torrenziale, quasi due ore di monologo: e alla fine, quelle persone più emozionante che convinte, le convince… Ma chi è questo CiranoCrespi: ‘un pescecane’, dicono quelli che lo temono; o ‘un visionario’, come lo giudicano quelli che lo temono ma lo stimano; ‘un imprenditore’, come dice chi lo stima e lo aiuta; un imprenditore, certo, ma anche un ‘combattente totale’, un sognatore di sogni solidi, un Cirano del fare, come direbbe e in parte dice lui stesso di se stesso… Ma andiamo con ordine: che è una parola, in casa Hdc. Quindici aziende, 540 dipendenti, 60 milioni di euro di fatturato (suonerebbe meglio: 120 miliardi), 920 clienti. Ebbene: due anni fa, c’era un quarto di tutto questo… Finalmente, l’ora ‘X’ con mezz’ora di ritardo. Giù le luci, voce impostata, fuori campo: è Crespi. «Che io venga a patti, mai!», recita dal Cirano, «Io mi batto, io mi batto, io mi batto!»… Il palcoscenico è quasi buio, poi sul bordo si staglia un omone, avvolto in un mantello… Luci, è Crespi, che – col sollievo di molti – getta via mantello e cappello piumato, sguscia fuori dallo spirito di Cirano e torna in sè. «Urano nel 2003 entra in Pesci – esordisce, astrologicamente – e spingerà alla ricerca delle risposte interiori alla spiritualità. Per trovare queste risposte, una delle vie più importanti è l’amore… Ma come, un’azienda con 540 dipendenti parla d’amore? E poi Cirano… Vi devo spiegare molte cose», ammette, e promette. Sarà di parola”.
È vero: “due anni fa c’era un quarto” di tutto ciò che è oggi Hdc. Ma, come per qualsiasi cosa, esiste una spiegazione (che trovate anche sul sito di Società Civile o su Clarence): “La domanda sull’origine dei soldi di Crespi oggi trova una risposta, almeno parziale: il generoso finanziatore di Hdc è Efibanca, la banca d’affari della Popolare di Lodi, già a suo tempi generosa con Berlusconi e la Fininvest. Nell’autunno 2001, infatti, arriva il partner finanziario che ha dato ossigeno a Crespi: Efibanca ha rilevato l’11 per cento di Hdc, sborsando 11 miliardi di vecchie lire. Dunque ha dato al gruppo l’incredibile valutazione di 100 miliardi, ben 27 volte (come ha scritto l’Espresso) il margine operativo lordo ottenuto nel 2001, anno in cui Hdc ha fatturato 96,2 miliardi di lire. Non solo, Efibanca ha anche prestato alla Hdc 25 miliardi, sotto forma di obbligazioni da convertire in azioni al momento della quotazione in Borsa, oggi programmata per il 2004. Un bel rischio, in questi tempi di crisi borsistica”.

Nota di tristezza: alla summenzionata convention ha partecipato, in qualità di ospite d’onore, Beppe Grillo. Quello che, pochi mesi fa, aveva descritto Benigni come “un pover’uomo, un loffio, un morto, un venduto, un socio di Berlusconi“.

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45 Commenti

  1. Ma sono l’unico al quale Beppe Grillo comincia a stare sul cazzo? Che mi spiace, porca miseria. Non lo so, è che la storia delle scuse via blog mi ha fatto tristezza. Ho centrato il punto del discorso no? :)

  2. =====
    Alla convention di Hdc ha partecipato, in qualità di ospite d’onore, Beppe Grillo. Quello che, pochi mesi fa, aveva descritto Benigni come “un pover’uomo, un loffio, un morto, un venduto, un socio di Berlusconi”.
    ======

    E’ bravo il nostro Grillone predicatore, complimenti

  3. BEPPE GRILLO: CRONACA DI UN ECCESSO
    Beppe Grillo appare indubbiamente persona amabile e simpatica, e come comico mi piace molto. Quello che mi perplime è il Grillo ?politico? che sul suo sito-blog, con toni da messia, sdottoreggia su tutto lo scibile umano. Certo spesso dice cose giuste e condivisibili, ma il punto è proprio questo: in un sistema in cui anche gestire l’ordinario impone la risoluzione di problemi complessi e il compromesso tra molteplici persone e interessi, ci vuole davvero poco a criticare e fornire alternative accattivanti. Il punto è che bisogna essere consapevoli che tra il dire e il fare c’è sempre stato, c’è e ci sarà sempre il mare. Belli i tetti fotovoltaici, le auto a idrogeno o lo smascherare le truffe dei grandi gruppi finanziari, ma sono informazioni che una persona mediamente informata (cioè il target di Grillo) le sa (o se le sa cercare), invece il nostro grazie al suo gran talento di comico e al carisma personale (amplificato dal fascino di artista-martire oscurato dal potere) le impacchetta e, lo dico con assoluta serenità e senza fare del qualunquismo becero, ci mette su un bell’ambaradan economico. E mi sembra quantomeno di dubbio gusto raccogliere soldi tramite il suo sito per farsi pagare uno spottone sui quotidiani (con il pretesto, non certo originale, dell’ennesimo invito ad andarsene rivolto a Fazio) salvo poi autoincensarsi annunciando pomposamente di aver sorpassato nei contatti i siti di alcuni quotidiani online. Per dirla con parole sue: no, non credo che questa sia la democrazia diretta.

    ecco, io sono daccordo con questo quà

  4. Questo è il livello dei commenti sul blog di Grillo:

    – caro Beppe ti prego candidati che ti votiamo
    – caro Beppe ti prego dicci chi dobbiamo votare

    Fa benissimo Grillo a prendere per il culo tutta questa gente con il suo qualunquismo, fa bene a promuovere i suoi spettacoli attraverso le sue predicazioni, perché non dovrebbe, visto che glielo permettono.

  5. Crespi è quello che forniva i dati dei sondaggi e, conseguentemente, le bandierine azzurre a Fede. Non per giocarci a Risiko… Ironia della sorte, hanno appena depenalizzato il falso in bilancio e lui è stato pizzicato proprio per questo: vedi cosa vuol dire, non fare un sondaggio preliminare sul possibile gradimento dei suoi risparmiatori!…

    P.S.: Urano in Pesci si oppone al suo domicilio in Vergine. Quindi, massacra una delle simbologie verginee (il lavoro, eseguito bene. L’occupazione, la precisione, lo scrupolo, il tenere i registri a posto. La Vergine classifica, ordina, rispetta la legge. I Pesci sono geniali, improvvisano, ma incasinano e se ne fregano delle regole) e ottunde il senso pratico, il contatto con la realtà, favorendo operazioni di dubbia legalità e alquanto fumose. Parola di astrologa doc…

  6. Crespi è indagato per “bancarotta” (non è ancora stato giudicato).
    A differenza di Berlusconi, che era indagato ed è stato giudicato per “falso in bilancio”, non potrà usufruire della legge “ad personam” perchè la “personam” in quel caso era Berlusconi!
    Non è che le leggi “ad personam” si applicano a tutte le “personae”.

  7. P.S.: Urano in Pesci si oppone al suo domicilio in Vergine. Quindi, massacra una delle simbologie verginee (il lavoro, eseguito bene. L’occupazione, la precisione, lo scrupolo, il tenere i registri a posto. La Vergine classifica, ordina, rispetta la legge. I Pesci sono geniali, improvvisano, ma incasinano e se ne fregano delle regole) e ottunde il senso pratico, il contatto con la realtà, favorendo operazioni di dubbia legalità e alquanto fumose. Parola di astrologa doc…

    Sei grandiosa.
    Un appassionato di astrologia…

  8. P.S.: Urano in Pesci si oppone al suo domicilio in Vergine. Quindi, massacra una delle simbologie verginee (il lavoro, eseguito bene. L’occupazione, la precisione, lo scrupolo, il tenere i registri a posto. La Vergine classifica, ordina, rispetta la legge. I Pesci sono geniali, improvvisano, ma incasinano e se ne fregano delle regole) e ottunde il senso pratico, il contatto con la realtà, favorendo operazioni di dubbia legalità e alquanto fumose. Parola di astrologa doc…

    Sei grandiosa.
    Un appassionato di astrologia…

  9. Guarda Limonet che anche il reato di bancarotta é uscito fortemente ridimensionato dal nuovo Codice del Fallimento promulgato appena qualche giorno fà.
    Stiamo quindi tranquilli: una “persona” alla quale applicare i benefici della nuova legge di sicuro la troviamo. Oh se la troviamo.

  10. Guarda Limonet che anche il reato di bancarotta é uscito fortemente ridimensionato dal nuovo Codice del Fallimento promulgato appena qualche giorno fà.
    Stiamo quindi tranquilli: una “persona” alla quale applicare i benefici della nuova legge di sicuro la troviamo. Oh se la troviamo.

  11. Una persona a cui applicare i benefici della nuova legge è stata già trovata ed è la stessa che ne ha imposto la redazione e l’approvazione.
    Personalmente credo che altri pochi ne usufruiranno, perchè sarà uno dei primi argomenti trattati dal nuovo governo che si insedierà.
    Comunque il reato di “bancarotta” ed il neo-non-reato di “falso in bilancio” hanno una gravità differente.

  12. a quanto si dice fu crespi l’ispiratore del contratto con gli italiani. grazie crespi. ora niente arance.

  13. No, RickHelmut, Crespi giocava a rugby, quindi ad abramovich non andava più bene; al massimo potrà provare con Rovigo o Calvisano.
    Non ho ben capito la cosa del domicilio dei pesci in via (piazza? vicolo?) della vergine O_o

  14. >No, RickHelmut, Crespi giocava a rugby, quindi ad abramovich non andava più bene; al massimo potrà provare con Rovigo o Calvisano.

    Non confondiamo la merda con la cioccolata please ..

    Crespi era un footballista americano, NON un rugbysta ;)

  15. [OT] la smettiamo di chiamare beppe grillo “comico”? è un blogger, al più, in parte un politico, ma per essere comici BISOGNA FARE RIDERE!

  16. Neri, rimetti la data e l’ora al tuo blog. Sei nel futuro: per dire, Livefast avrebbe qui postato il 29 settembre alle 12.10, ossia tra 50 minuti!

  17. “[…] i benefici della nuova legge […] Personalmente credo che altri pochi ne usufruiranno, perchè sarà uno dei primi argomenti trattati dal nuovo governo che si insedierà.”

    Auguri.

  18. Pardon, è vero, lapsus di una gravità sovrumana, spero non mi vengano a cercare i rugbisty di Rovigo e Calvisano a ricordarmi praticamente la differenza tra i due sport O_O
    :)

  19. FF, please… non difendiamo l’indifendibile! Garantismo, vabbe’. Ma le accuse sono molto gravi (Anche se secondo me, era ben + grave che ci ammorbasse coi sondaggi. Vabbe’…)

    Limonet, l’hanno arrestato. Non è solo indagato…
    Si parla di un crac da 35 milioni di euro della Hdc (400 dipendenti, mica bruscolini!) finita in bancarotta. Era un anno che la magistratura indagava sul suo conto…
    Per fare ciò, ti chiedo: è necessario falsificare i bilanci, oppure no? Se uno li trucca, è perché vuole fare garruli scherzetti agli azionisti?:oP

    Da “Repubblica” di ieri:
    “Il reato che i due magistrati incaricati dell’indagine, Roberto Pellicano e Laura Pedio, gli contestano è bancarotta fraudolenta aggravata e falso in bilancio per aver distratto circa 15 milioni di euro e aver “truccato” il bilancio di esercizio del 2002 di Hdc, la holding della comunicazione dichiarata fallita nel marzo dell’anno scorso. (…)

    Ma a far finire in carcere il sondaggista sono stati i timori dei magistrati di una recidiva e di un inquinamento delle prove raccolte. (…) Crespi dopo il fallimento di Hdc avrebbe di nuovo falsificato il bilancio del 2003 di CI & CI, la società attiva nel campo della comunicazione e che avrebbe creato insieme a Ekma Ricerche srl e “che di fatto gestisce per il tramite di prestanomi”

    Nell’ordinanza si evidenzia “la capacità” di Crespi di “strumentalizzare gli organi di stampa facendo filtrare le notizie non corrispondenti al vero e tali da compromettere l’andamento delle indagini”. Senza contare che Crespi continua a mantenere “contatti con i giornalisti nella speranza di acquisire notizie circa l’andamento delle indagini”.

    “L’arresto di Crespi è scattato per il timore di un possibile inquinamento delle prove e per il rischio di reiterazione del reato”, hanno spiegato gli investigatori. (…) Crespi aveva acquistato diverse società sovrastimandone il loro reale valore, e creando così un dissesto finanziario, poi tentato di arginare falsificando bilanci. Oltre alle sopravvalutazioni, abbiamo scoperto anche delle distrazioni di denaro: alcune somme erano arrivate nelle tasche sue e di alcuni familiari”.

    (… Che Crespi stamattina abbia fatto colazione con un bicchiere di latte Parmalat? Mah…)

  20. Todo, dovrei renderti edotto dei misteri dell’astrologia, e altro che post-fiume!!!;o))) Vediamo un po’se ci riesco lo stesso. Per sommi capi: ogni pianeta (es: Urano. Ce ne sono dieci…) ha una collocazione astrologica bella o sfigata in uno o più dei 12 segni, dove si trova (es: in Vergine ci sta molto bene, in Pesci assai meno per le ragioni sopra illustrate). A seconda dei periodi e delle annate, un pianeta può piazzarsi in un segno o nell’altro, connotando sia il sentire collettivo, che l’oroscopo individuale.

    Le collocazioni migliori di un pianeta sono Domicilio ed Esaltazione, la peggiore Esilio, e parlano da sé. Se vuoi che ti faccia l’oroscopo, fammi sapere… Ciauz!

    P.S. per Normal: sottoscrivo la proposta di legge per vilipendio alla lingua italiana. Chi ci sta, oltre a noi due? Abbiamo già le prime firme…

  21. Facci, l’intervista l’avevo già letta a suo tempo, perché ho la malsana abitudine di leggere il Magazine, ma semmai la trovo un’aggravante (anche se quella della berluschina non la batte nessuno)…
    Jedi, son totalmente digiuno di astrologia, però questa prima contestualizzazione mi sembra assai interessante e, visto che astrologicamente sarei cuspide, non mi dispiacerebbe leggere un oroscopo “professionale”.
    PS se saprebbi come, anche io metto un sign per questa proposta di legge :)

  22. Mi riferivo al fatto che non essendo ancora stato giudicato, l’arresto è preventivo ed ha la funzione di evitare un ulteriore inquinamento di prove.
    Ciò non significa colpevolezza.
    Si potrebbe pensare magari che l’arresto sia stato tardivo: se uno falsifica il bilancio 2002, è automatico che abbia falsificato anche il bilancio 2003 e magari nel frattempo un pò di prove sono magicamente sparite.

    Sui soggetti che ci rimettono dalla falsificazione di un bilancio, indicherei prima DIPENDENTI e creditori, poi gli azionisti (a meno che la società non sia controllata da un unico soggetto).

  23. Contevico, gli investitori vanno tutelati ma per ultimi, perchè investono in “capitale di rischio”.
    Il rischio che si assumono è proprio il fallimento, derivante da qualunque motivazione.
    Un investitore ha maggiore accesso ai dati aziendali ed ha la possibilità di disinvestire quando vuole.
    Un dipendente, invece, rischia di perdere il lavoro.

  24. Limonet, ti prego! Non puoi mettere tutti gli investitori sullo stesso piano, a partire dall’accesso alle informazioni!

  25. Mi sto appassionando alla demagogia(ndr).A Crespi stanno facendo pagare il fatto che parla troppo,un errore da dilettante in certi ambienti.E se Grillo,il nostro Motley fool,non confondesse le carte giocando tra giornalismo e spettacolo il suo cervello andrebbe a guarnire qualche cruscotto.L’inversione di tendenza del suo consenso,ci state cascando un po tutti vedo,è da attribuire al fatto che sta ledendo con verità(sulle quali si può sempre discutere,certo)sulla sanità mondiale.E chi tocca quei fili di solito viene festeggiato il due novembre.Si esonerano dalle visite

    “è vero,le barzellette vanno sapute raccontare,ma per ridere bisogna capirle”(un vecchio film Uestern,mi pare con Glenn FOrd)

  26. Non ho detto che tutti gli investitori sono sullo stesso piano, ma che va tutelato prima chi lavora in azienda e poi chi ha investito.

  27. Mi sto appassionando alla demagogia(ndr).A Crespi stanno facendo pagare il fatto che parla troppo,un errore da dilettante in certi ambienti.E se Grillo,il nostro Motley fool,non confondesse le carte giocando tra giornalismo e spettacolo il suo cervello andrebbe a guarnire qualche cruscotto.L’inversione di tendenza del suo consenso,ci state cascando un po tutti vedo,è da attribuire al fatto che sta ledendo con verità(sulle quali si può sempre discutere,certo)sulla sanità mondiale.E chi tocca quei fili di solito viene festeggiato il due novembre.Si esonerano dalle visite

    “è vero,le barzellette vanno sapute raccontare,ma per ridere bisogna capirle”(un vecchio film Uestern,mi pare con Glenn FOrd)

  28. L’operazione di Beppe Grillo è demagogica e populista, serve solo a suscitare un polverone i cui effetti sono limitati nel tempo.
    Molto più intelligente è lungimirante l’iniziativa di Sabina Guzzanti, tutt’altro spessore.

  29. quel testa di cazzo del facci ha ragione anche questa volta.
    aggiungo che nella merda ci siete tutti, tutti avete lo scheletro in bella vista. neri è sul libro paga di berlusconi, come d’alema e in passato santoro (citando l’intervista), anche grillo va alle convention. ma alle fine io riesco a vedere del buono in tutti, a volte anche in d’alema… basta fare la cosa giusta e non starvi a contare i peli del culo.

  30. Loffio, morto, venduto…ma davvero Grillo ha detto quelle Sante Parole su Benigni? Beh allora io aggiungerei anche paraculo.

  31. prima che possa rimettere la mano sul fuoco per Sabina deve portarmi buone scuse per Bimba(il peggior film che abbia mai visto insieme a “del perduto amore” di Battiato).Poi ne riparliamo.Tornando a Grillo mi viene in mente Quelo(corrado è il più grande di tutti,tra parentesi)”mica posso fare tutto io”.Ognuno faccia la sua parte.Beppe canta le storie,voi giornalisti trasformatele in inchieste

  32. ciao Macchianera mmi viene in mente un giochino che tu ocn i tuoi grandi mezzi riesci sicuramente a fare…
    un programma javascript o simile che faccia i calcoli della salvapreviti.

    Omicidio? calcola la prescrizione
    furto di mela? calcola la prescrizione
    recidiva 1 2 3?

    Così si metterebbe in evidenza che i reati sotto i 5 anni quelli a piu’ basso valore vengono portati a 6, senza contare le norme sulle interruzioni, sulla sentenza in primo grado ecc… sull’eliminazione dell’allungamento del 50% se si arriva in una fase di giudizio ecc…

  33. in un inane sforzo di memoria mi sono ricordato di altri due film che meritano di stare all’ultimo posto della lista.E non è un caso che siano:
    -Il figlio della Pantera Rosa,con roberto Benigni,di(cosa assai grave)Black Edwards
    -Topo Galileo,con Beppe Grillo

  34. Il figlio della pantera rosa è solo un pasticcio orripilante. La voce della luna,invece, con le sue assurde pretese poetiche raggiunge vette mai più eguagliate. Ricordo ancora la massiccia fuga dell’intera fila davanti a noi.Neanche alla visione dei famigerati film iraniani si era mai vista una cosa simile.

  35. Neanche a me son piaciuti… però Gianfilì, la prossima volta che vai al cinema, lavati. Quelli non sono scappati per il film.

  36. Sono passati tanti anni ormai,ma ricordo ancora quella sera….le nostre scarpe abbandonate alla rinfusa e la mia ascella umida sul viso di lei.

  37. già.A livello di critica cinematografica mi trovo molto spesso d’accordissimo con Massimo Bertarelli.Anzi spesso è stato l’unico motivo valido perchè comprassi “il Giornale”.Comunque sento di aggiungere che Grillo mi sta benissimo,ma il suo Blog è davvero infrequentabile(roba da “scene di caccia in bassa Baviera”,come striscia,le attuali Iene e quella merda di mi manda raitre).E già che ci siamo penso che a quel sant’uomo di Crespi(che potrebbe essere,come direbbero in Grecia,culo e mutanda con Ferrara)potrebbe molto semplicemente avere voltato la faccia il mercato.Tempi duri.Mi sento molto buono

  38. Sembra che gli spot subliminali di Berlusconi funzionino davvero. Ho letto con stupore questa notizia:

    Caso clinico senza precedenti: ignora il marito e la figlia.

    La casalinga che riconosce solo Berlusconi
    Studiate le reazioni di una donna colpita da deterioramento progressivo delle capacità cerebrali

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    Silvio Berlusconi (Eidon)
    MILANO – Il caso clinico senza precedenti, appena pubblicato sulla rivista scientifica internazionale «Cortex» dai neuro-psicologi Sara Mondini, dell’Università di Padova, e Carlo Semenza, dell’Università di Trieste, fornisce una prova biologica di quanto da tempo sociologi, psicologi sociali, politologi ed esperti di comunicazioni di massa avevano sospettato, cioè che il bombardamento ripetuto di certe immagini a mezzo stampa e televisione incide qualcosa di profondo e speciale nel nostro cervello.

    Detto in modo molto succinto, il caso di V. Z., casalinga italiana di 66 anni, testata ripetutamente da Mondini e Semenza per anni, mostra che una lesione cerebrale specifica può gravemente compromettere la nostra capacità di riconoscere oggetti in genere e volti umani in genere, ma non la capacità di riconoscere Silvio Berlusconi. E’ come se il volto del premier fosse stato inciso nel cervello in un suo canale particolare, in un formato speciale, diverso da quello ordinario degli oggetti e da quello pure ordinario, ma separato, dei volti.

    La tranquilla paziente V. Z., destinata adesso a diventare internazionalmente famosa, è affetta da un caso raro di deterioramento progressivo dell’area cerebrale chiamata, in gergo neurologico, lobo temporale mesiale, con conseguente atrofia di questa zona in ambedue i lati del cervello, ma più pronunciata nell’emisfero destro, quello soprattutto deputato all’elaborazione delle immagini. Parla normalmente e appropriatamente, ma ha difetti di memoria ed è incapace di riconoscere perfino il volto del marito e dei più stretti familiari.

    Inoltre, portata in un supermercato con una lista di cose da acquistare scritta da lei stessa, legge correttamente, poniamo, le parole «cipolle» e «mele», ma non sa a cosa corrispondono sui banconi. La batteria di test psicologici somministrata a V. Z. da Mondini e Semenza è molto nutrita e i risultati sono minuziosamente riportati da loro nell’articolo su «Cortex».

    La sua percezione dello spazio e delle distanze è sostanzialmente normale, ma le cose si mettono al peggio quando V. Z. deve decidere, in base a foto e disegni, quali animali sono reali e quali chimerici, e di quali animali si tratta. Distingue abbastanza correttamente foto di animali da foto di oggetti, ma poi tutto si ferma lì. Non riesce a dire niente di appropriato sui singoli esemplari mostrati. Mondini e Semenza le hanno anche mostrato molte foto e ritratti di persone famose (compreso un ritratto di Napoleone), chiedendo se sapeva chi erano. Niente. Una sola foto ha dato un netto risultato, quella, appunto, di Silvio Berlusconi. Le informazioni subito offerte da V. Z. in relazione alla foto erano corrette «Un uomo molto ricco, che possiede stazioni televisive e ha successo in politica».

    Si noti che l’episodio avveniva nel 2001, in piena campagna elettorale. Però sei mesi dopo V. Z. ancora riconosceva Berlusconi, a dispetto di un ulteriore peggioramento del suo stato neurologico, e a dispetto della sua totale incapacità di riconoscere foto del marito, della figlia, dei vicini di casa e di una certa difficoltà perfino a identificarli di persona. Questo sbalorditivo dato era, occorre precisare, del tutto inaspettato. Mondini e Semenza, messi su una nuova pista, hanno, con grande pazienza, cercato di trovare altre immagini che potessero emergere, come il volto di Berlusconi, dal grigio magma di non-riconoscimento della povera paziente. E ne hanno infine trovata un’altra: la foto del Papa (Wojtyla). Un successo solo parziale, però, perché V. Z. non sapeva dare alcuna informazione, oltre al fatto che si trattava del Papa, né distingueva tra (l’allora) Papa e i Papi del passato. Inoltre, il riconoscimento non sussisteva più se si toglievano dalla foto i paramenti papali.

    La sola altra vera, stabile, eccezione era l’immagine di Cristo in croce. Come interpretare, neurologicamente e psicologicamente, questo dato? Riesaminando i casi pubblicati e chiedendo personalmente ai colleghi italiani e stranieri, Mondini e Semenza hanno stabilito che altri casi simili, ma molto meno netti, e causati da lesioni cerebrali meno estese di quella di V. Z., erano stati osservati, ma mai pubblicati (in particolare un paziente inglese che riconosceva bene Margaret Thatcher, ma pochissimi altri personaggi famosi).

    La loro conclusione è che esiste un canale di riconoscimento e di memorizzazione «iconico», distinto da quello per gli oggetti in genere e distinto da quello, notoriamente separato e specializzato, per i volti. Semenza mi dice che si tratta di «una corsia preferenziale». Informazioni visive collaterali vengono strettamente associate a un volto (i paramenti papali, la croce, la corona di spine) e questo compatto insieme di informazioni sopravvive al deterioramento degli altri due canali.

    Resta piuttosto problematico capire quali tratti visivi speciali si accompagnino all’immagine di Berlusconi. Forse non si tratta di qualcosa di visivo, ma, per esempio, della voce. Questa è solo un’ipotesi, i dati non la confermano né la smentiscono. Semenza mi dice: «Il merito di questo caso è anche quello di avere posto all’attenzione dei clinici quanto possa essere importante studiare i casi gravi in cui pochissima informazione di un certo tipo è risparmiata.

    Nonostante casi simili fossero segnalati in modo aneddotico, nessuno si era mai impegnato a studiarli con un minimo di metodo sperimentale». Nemmeno Orwell aveva sospettato che esistesse una corsia neuronale preferenziale per riconoscere subito «il Grande Fratello».
    Massimo Piattelli Palmarini

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