Posso permettermi di allargare il dibattito sulle contorsioni antropologiche in tema di nuove tecnologie? Siccome conosco Gianluca da anni, so che non dovrebbe dispiacergli. Perché le contorsioni di cui vorrei parlare sono in realtà un godibile intreccio: quello tra nuove tecnologie e religione.
Ok, sono stato educato finora, ma giunge il momento di non esserlo più: no, ma avete visto davvero quel cazzone in tuta bianca che risponde al nome di Rael? E’ balzato agli onori delle cronache perché la sua sétta ha annunciato una bufala degna di Clarence: abbiamo clonato il primo essere umano (a proposito: anticipo che Clarence sta per annunciare a sua volta la clonazione del primo manager new economy).
Rael è un mio eroe. Faceva il giornalista sportivo in Francia, è stato folgorato dalla religione degli ufo, si è vestito con una tutina da spermatozoo di Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso by Woody Allen, predica il libero amore e la clonazione eterna. Praticamente è come vedere Candido Cannavò dopo anni di Gazzetta asserire che i buchi neri parlano e vestirsi da flora batterica degli Actimel.
Rael e i suoi fanno meditazione sessuale: si strusciano in silenzio gli uni contro gli altri, pensando a Dio che è un extraterrestre; esperienza che faccio anch’io in coda al supermercato Pam di viale Sabotino, solo che per me Dio è una cassiera e l’ascesi è arrivare a pagare dopo una fila che, gli adepti di Rael, se li mangia. Adesso Rael sostiene di avere clonato la prima figlia di due lesbiche europee: non è una novità, per noi italiani, che danni conosciamo le fattezze da capitan Garcìa (quello di Zorro) di Rosy Bindi. Lo stesso Rael dice di essere stato portato dagli ufo sul loro pianeta, di avere visto e di essere tornato: là tutto è bellissimo, qua un po’ di meno. Gli crediamo. Abbiamo riconosciuto Rael dalla sciarpa bianca che indossa sempre: è in realtà Demis Roussos, che sul pianeta alieno ha fatto la cura dimagrante. Guardàtelo, è identico, solo un po’ più magro, e i vestiti sono gli stessi.
Tra un po’, dice Rael, arriveranno sulla spianata del Tempio a Gerusalemme gli alieni, portando con sé Cristo, Maometto e Buddha, che non morirono ai tempi ma furono teletrasportati su un altro pianeta. Io, che da anni lavoro nella new economy, tremo: non vorrei che a bordo di quell’astronave, ci fossero anche gli svedesi e Carlo Gualandri di Virgilio – pensavo che fossero spariti, ma attenti che tornano.
Morale: la new economy più deteriore è colpa di Rael.
Giuseppe, forse tu sei la persona giusta per aiutarmi a capire: ho letto la scorsa settimana Lanzarote, dell’impronunciabile Michel Houellebecq, e ne sono uscito con la convinzione che i raeliani avessero molto a che fare con la pedofilia. Questo perché un capitolo intero è dedicato all’arresto di alcuni di loro nel corso di una delle note operazioni antipedofilia in Belgio. Dal libro ho avuto la certezza che proprio una delle convinzioni raeliane fosse quella che per insegnare il sesso ai figli si dovesse fare sesso con loro. Questo è quello che ho capito io, forse sbagliando. Il dubbio che avessi capito male mi è venuto quando non ho trovato da nessuna parte riscontri su questa cosa (ma questo non è un indizio sufficiente), vedendo che la recensione di questo libro che hai scritto tu su Clarence non ne parlava. Non riesco però a capire come interpretare questo comunicato raeliano: La religione raeliana per la prevenzione della pedofilia attraverso l’educazione sessuale. A questo punto non so più cosa pensare… lo facciamo un bel dibattito? :-)
Chiedo scusa per il commento triplo, ma dava error 404 e pensavo che non l’avesse registrato. Noto che non ha preso i link, quindi li metto in formato testuale: la scheda di Bol sul libro Lanzarote (http://it.bol.com/bol/main.jsp?action=bolscheda&ean=978884524919), la recensione di Giuseppe Genna (http://www.clarence.com/contents/cultura-spettacolo/societamenti/recensioni/0205/houellebecq.html), il comunicato dei raeliani (http://www.rael.org/int/italian/press/pages/press/250800.html). Davide.
perché non lasciamo genna ai suoi impegni come recensore e scrittore? come giornalista umoristico sembra solo un’imitazione malriuscita del vecchio michele serra.
Beh, Delio, è già tanto, molto più di quanto ambisca… Lia Celi mica la si raggiunge così, da zero… :-)
Per Davide:
Sulla pedofilia dei Raeliani, davvero, non mi sento di dire nulla, anche perché, avendone parlato in un libro, mi sono trovato poi sotto casa membri di una Chiesa Americana Scientista che mi hanno rotto i coglioni per un mese, con minacce, telefonate, appostamenti. E’ un problema molto delicato. In realtà, hai visto giusto tu. La meditazione sessuale raeliana mutua item da quella trascendentale e da quella di Osho Rajneesh. Però l’intreccio tra sétte e pedofilia è ormai comprovato. Ti consiglio, a questo proposito, la lettura dell’edizione nuova de IL QUARTO LIVELLO di Carlo Palermo (Editori Riuniti), appena uscita e aggiornata al 2002. Sulle sétte francesi in odore di pedofilia, è emblematico il caso del Tempio del Sole di Luc Juret: te li ricorderai, sono quelli del suicidio collettivo in Svizzera e in Canada. Prova a cercare su Google “Luc +Juret”, se ti interessa. Se invece ti intriga sapere qualcosa di più di questo cazzone che sembra uscito dai “Pronipoti”, prova su http://www.cesnur.org , il sito del Centro Studi Nuove Religioni. Altroché imitazione fallita di Serra: lì c’è davvero da ridere…
Ciao la posizione della Movimento Raeliano circa la sessualita’ e’ quella della liberta’ sessuale fra adulti coscensenti e solo fra adulti.
La pedofilia e’ una malattia mentale che non e’ accettata nella filosofia Raeliana.
Noi Raeliani abbiamo creato a suo tempo un’ organizzazione, Nopedo, con l’obiettivo di combattere la pedofilia.
Per info: http://it.nopedo.org/page.php?4