Lontano dagli occhi

La questione degli eros center (battezzati così perché “bordello” suona male) torna di moda a periodi alterni, un po’ come la permanente. Su La Repubblica di oggi, Michele Serra offre una risposta pacata, ragionevole e intelligente alla proposta del Prefetto di Roma, Achille Serra di istituire una zona “a luci rosse” (che belli gli eufemismi per dire “casino”) all’interno della Capitale.

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33 Commenti

  1. Il rimedio di Serra per la proposta di Serra (curiosa questa omonimia) non credo sia praticabile. Postulerebbe infatti una libertà di pensiero che spesso le prostitute non hanno, perché sono il più delle volte clandestine, sfruttate, soggiogate dalla violenza fisica e psicologica dei loro papponi, disperate nell’idea di non avere un’alternativa di vita. Quello che dà forse però fastidio è il pensare che il problema diventi così eclatante perché si manifesta soprattutto a Roma, ‘la città di Dio per eccellenza’. Nelle altre città forse Dio non ci abita? O è solo un riferimento al Papa?

  2. Quanto sciatto perbenismo e quale retorica trasuda dalla parole di Serra :

    Lui non c’ entra..

    “Personalmente, al tradizionale argomento dell’umiliazione femminile, aggiungerei l’autoumiliazione maschile, non parendomi concepibile che un uomo abbia di sé una così miserabile concezione da pagare per avere sesso.”

    comunque si interessa alla causa per l’ elevazione morale ai suoi livelli…

    “Si chieda dunque a loro, o perlomeno anche a loro, come fare, rimandando al ministero dell’Utopia il compito di rieducare la clientela maschile, a quanto pare irredimibile. ”

    Ecco, da non frequentatore, mi pare comunque assurdo questo porsi difronte al problema come ad una realtà altra, che non ci riguarda, quasi con l’ attegiamento della Chiesa dinanzi alla masturbazione. Ora, tutto vero quel che dice Serra, per carità, ma è un pistolotto retorico e morale che porta lontano quanto una pisciata.

    Il problema è che il fenomeno della prostituzione esiste.

    Il problema è lo sfruttamento della prostituzione che schiavizza le donne, vittime.

    Che c’ entra, nel problema, la cianfrusaglia ridondante e allegorica sulla morale di chi compra o vende sesso ? Sono affari loro, miei, forse, da domani, perchè io non dico mai, ‘mai’.

    Ora, il trito discorso di Serra, è del tutto scontato, ed ovvio.

    C’ è invece un problema, e la soluzione del prefetto, francamente, mi sembra più concreta, e decisamente calata nel mondo reale delle cose piuttosto del vaneggiato sesso degli Angeli da rieducare di cui sembra parlare con aria intellettuale e fuori luogo l’ altro Serra.

    Ora, due considerazioni, fuori dai denti : il porno è il mercato senza crisi. Pure qui, i bannerini delle donne nude aiutano e vendono. Pure su Repubblica.it c’è sempre lo scoopetto tettedifuori. Quindi si eviti la retorica. Il porno vende. Il sesso vende ancora di più. Ora, statisticamente, non ci credo ne siano furoi tutti, questi agenti moralizzatori, ma va bè, pazienza, non c’entra.

    Due. Le prostitute, quelle che decidono spontaneamente, legalmente, volontariamente, di usare in modo non equivoco il loro corpo, ovvero lo vendono e basta, senza l’ ipocrisia di vendere le tette ai giornali e fare foto ‘artistiche’, decidono, spontaneamente, di se stesse. Io non ci vedo niente di male. Non vedo perchè io, se mi volessi vendere, qualcuno dovrebbe decidere per me e sulla mia volontà. Non ci sono solo le prostitute poverette e sfruttate, ci sono anche quelle volontarie e piene di soldi. Delle considerazioni morali di Serra non mi interessa : c’è un fenomeno, è reale, la gente lo vuole ? Ok, allora, lo si legalizzi. Un po’ come la canna proibita che, però, a tutte le interviste doppie delle ‘Iene’ totalizza un 2 su 2 fra chi le ha fumate.

    Chi vorrà fumare, fumerà. Chi non vorrà fumare non fumerà. E basta là. Basta coi pistolotti morali e retorici che decidono il bene e il giusto di altri, non li sopporto. Si tutelino ovviamente con rigore, fermezza e decisione, invece, i diritti delle donne cui fosse imposta, quella vita, che fossero sfruttate, umiliate, ingannate e quant’ altro. Questo sì, ma è un ovvio e scontato presupposto. Qui si parla di donne invece che scelgono di vendere il loro corpo, volontariamente e consapevolmente, e direi pure onestamente. Le altre le si protegga, ed anzi in questo modo sarebbe più facile individuarle, togliere mercato ai papponi illegali e bastardi e ai pazzi omicidi. Fuor di retorica.

    Poi, perbacco, come le mele e il cioccolato, ci sarà a chi piace, a chi no, a chi farà schifo solo l’ idea e quant’ altro, macchissenefrega, per dio, c’ è un fenomeno e cerchiamo di trovare una soluzione calata nel mondo reale e non in quello dell’ Utopia.

    E leviamoci dalla bocca, per favore, quell’ aria perbenista che fa molto politically correct e cultura e sensibilità : io parlo di libertà di decidere della propria vita, nei limiti in cui non lede quella degli altri, liberamente e, ancora, onestamente.

    PS Il discorso di Serra, giuro, riuscirei a farlo identico pure io ; però evito al mondo di ascoltare i miei giudizi morali sulla questione : al mondo, quello che va a puttane, non gliene frega niente ; a quello che non ci va, invece, non cambierà niente, visto che ha già la stessa opinione. Quello che interessa è, invece, un fenomeno e la sua soluzione.

  3. ps un dubbio : ma se non ci è mai andato, come fa a sapere che “Le puttane hanno sensibilità ed esperienza tali da meritare, finalmente, di avere voce in capitolo, specie perché il lavoro è il loro e la vita è la loro”

  4. Non trovo nulla di disdicevole nella proposta di Serra, prefetto, e non perchè si tratti di Roma. Lo stesso varrebbe in ogni altra realtà italiana.
    Trovo, al contrario, ipocrita il perbenismo di chi, magari passando davanti alle mignotte (a Roma si chiamano così, inutile usare giri di parole) girano la testa dall’altra parte e rispondono, ai figli che chiedono chi siano quelle lì, che stanno aspettando l’autobus o amenità del genere.
    La prostituzione esiste. Stop.
    Ogni tanto vado a mignotte e non per il sesso ma perchè mi diverto con alcune di loro; ne conosco di simpatiche, sensibili e spiritose. Il sesso è solo una scusa. Non trovo assolutamente giusto che, dopo, si debba lasciarle di nuovo sotto la pioggia, al freddo, come si fa quando si abbandonano i cani d’estate.

  5. Buone notizie dal mondo politico. L’attuale governo è giunto alla portata finale del costoso (per gli italiani) pranzo imbandito dal sig. B., chef tra i più rinomati del panorama internazionale, capace addirittura di far sedere a tavola i leghisti in modo tutto sommato composto;senza che emettano troppo spesso fastidiosi peti, e pernacchie e rutti, e senza che ogni volta tentino di dare fuoco al cameriere di colore che serve in tavola. Da cosa capisco che l’attuale maggioranza è arrivata alla frutta?

    1°segnale: Il neo ministro della sanità Storace vuole riesumare la cura Di Bella evidentemente perché al governo serve un miracolo.

    2°segnale: Il sig. B. inizia pensare a Casini come leader del centro-destra alle elezioni del 2006. Insomma, da casini nel governo, a Casini al governo.

    3°segnale: L’intronato Giorgino del tg1, più che un uomo, un diminutivo, da sempre capace manipolatore di notizie, si è scoperto paladino della libertà di stampa.

    4°segnale: I democristiani partecipi del governo (pardon, ex-democristiani) iniziano a dimostrarsi insofferenti del giogo Berlusconiano, segno evidente che le loro poltrone sono a rischio.

    5°segnale: La confindustria, ha già stilato una bozza delle condoglianze, per la dipartita del Sig. B. da inviare ai giornali.

    6° segnale: L’edizione del tg4 di ieri sera era molto più divertente del solito.

    7°segnale: Il mio vicino di casa, che da quattro anni smaltisce i suoi rifiuti nel mio giardino, con la giustificazione che “nella casa delle libertà si può fare”, ora mi saluta chiamandomi compagno.

    8°segnale: Prodi passa tutte le mattine a palazzo Chigi per vedere se si è già liberato il posto

    9°segnale: Mia moglie ha interrotto la relazione che aveva con il consigliere regionale di forza italia. Ora è indecisa tra un assessore dei DS e un dirigente del comune in quota Margherita.

    10°segnale: Priebke ha restituito la tessera di forza italia.

  6. Sono una donna per cui ovviamente non vado a puttane ma non è difficile accorgersi, quando le incroci velocemente sui viali della notte, che la loro presenza lì non è dettata da la libera scelta di vendere il proprio corpo per arricchirsi velocemente e facilmente ma da storie di miseria e violenza che provengono da paesi lontani.
    Ma le loro storie non interessano a chi nel nostro civile paese dovrebbe occuparsi di tutelare i diritti di ogni essere umano e non interessano a quella enorme domanda che abusa di una così abbondante offerta.
    Le prostitute sono soprattutto un problema di ordine pubblico da confinare dove i nostri bambini non possano vedere affinché l’ipocrisia possa essere assimilata fin da piccoli.
    Lasciamo che “la pace nel mondo” sia la risposta che i nostri piccoli possano dare alle retoriche domande degli adulti su quale credi che sia la cosa più importante per gli uomini.

  7. @vis : si parlava di prostituzione, se non sbaglio. Bene, la prostituzione volontaria è diffusa. Non è sempre il libro cuore dei sentimenti e degli oppressi, quello là fuori. C’è chi vende il proprio corpo. C’è chi lo fa perchè non sa fare altro, chi lo fa perchè guadagna bene, chi lo fa perchè è sfruttata, schiavizzata, umiliata. Quando si parla di eros center, di bordelli o come li vuoi chiamare, semplicemente, io penso, si stia parlando di legalizzare, e dunque controllare, la prostituzione volontaria, che esiste, c’è, è praticata, e se qualcuno vuole mettere la testa sotto il cuscino e voglia immaginare il mondo come non è, faccia pure. In questo modo renderesti molt più difficile la vita a quelle prostitute che volontarie non lo sono, perchè sarebbe più facile controllare il mercato illegale.

    SOPRATTUTTO,IO VOGLIO SAPERE,CHI E’ CONTRO QUESTE PROPOSTE, COSA PROPONE ? No, perchè facile parlare di utopie e sentimenti, di sensibilità e quel che sia, ma là fuori c’è un fenomeno, reale, che si deve affrontare. Portare sulla via della legalità, e quindi della tutela parziale di quella parte di prostitute che decidessero volontariamente di farlo, mi sembra un primo passo. ALTRIMENTI, io chiedo, vorrei sapere cosa si propone. Perchè, finchè non c’è una proposta alternativa, siamo tutti bravi a dire e a gonfiarci il petto della nostra sensibilità che ‘no, così, non si fa’. Ma non è una soluzione.

    C’è chi ci va, a puttane. E in fin dei conti, mi pare, le puttane conoscano gli uomini meglio di qualsiasi altra donna. Perchè li conoscono senza la giacca e cravatta con cui scrivono al giornale.

  8. Giulia, te lo chiedo con sincero interesse e senza ombra di ironia. Che soluzione proponi a questo problema? Riesci a spiegarlo in sintesi in 2 righe?

    Te lo chiedo perché io non sono affatto sicuro che la proposta del prefetto sia una buona soluzione, però vorrei conoscere il parere di quelli che SONO SICURI che sia PESSIMA. Io non ho sicurezze su questo argomento, e mi interessa sinceramente il parere di una donna sulla questione. Vorrei che la soluzione tenesse in 2 righe, per evitare svolazzi retorici alla Serra cui sono allergico. Se hai un’idea sull’argomento, 2 righe dovrebbero bastarti.

    A proposito, pongo la domanda pure a Vis visto che nel suo ultimo post di idee per soluzioni non c’è traccia.

  9. ehm, vis , guarda che non gridavo, era per sottolineare : insomma, discutevo, non aggredivo. Rileggendo si poteva capire male, quindi questa precisione. ciao vis ! ;-)

  10. ehm, vis , guarda che non gridavo, era per sottolineare : insomma, discutevo, non aggredivo. Rileggendo si poteva capire male, quindi questa precisazione. ciao vis ! ;-)

  11. La libera prostituzione è molto diffusa ma di solito è praticata in ambienti ben diversi dai quei viali la cui “indecenza” ha condotto Serra a proporre l’istituzione di apposite zone “a luci rosse”.
    150 euro a sera era la tassa per l’occupazione del suolo pubblico pretesa dall’ultima banda di papponi arrestati una settimana fa qui a firenze nel corso di un’operazione chiamata “sexy vodka”.
    Giovani ragazze, mi pare ucraine, costrette con la forza e la violenza a prostituirsi e a versare la maggior parte dell’incasso ai propri carcerirei oltre alla famosa tassa fissa.
    Poi se volete pensare che una bella ragazza di diciottani passa le sue nottate in mezzo al viale a battere per “libera” scelta professionale, fate pure, ma la mia libera scelta è quella di denunciare questo atteggiamento come ipocrita e schifoso.

    Ultimo: in due parole riapertura della case chiuse in forma di cooperativa o società, controlli sanitari obbligatori, tutela e riconoscimento della professione.

  12. Serra Michele nomina Serra Achille più di una volta, e l’articolo è chiaramente una risposta alla proposta…

    Per il resto: due righe non mi bastano, ovviamente. La soluzione parte da molto lontano e prevede provvedimenti che vadano ben al di là del togliere le prostitute albanesi da una strada per metterle in un’altra.

    Non è spazzando la polvere sotto il tappeto che la si fa scomparire.

  13. Giulia, d’accordo con te sul tappeto e la polvere, ma Serra due (Michele) non brilla per concretezza. Quattro righe finali in fondo all’articolo con un proposta generica (e non operativa (far decidere alle prostitute) non sono una risposta ragionevole a Serra uno (Achille). Che poi culturalmente la soluzione olandese non si adatti al caso italiano, è possibile. Ma poteva essere detto più brevemente.

  14. E poi purtroppo il benessere economico sta facendo emergere la richiesta del sesso a pagamento anche tra le donne, sporadicamente in occidente, ma già in via di massificazione nel famigerato paradiso sessuale della penisola indocinese. Non è una ripicca, ma una annotazione. Si tratta di un problema gigantesco e mondiale. Non so, ma davvero l’articolo di Serra mi pare vuoto. Non è una gran colpa, ma nemmeno un merito.

  15. Vis: grazie per la risposta concisa, brava.

    Giulia: come vedi anche se il discorso è complesso si può riassumerne l’idea in qualche riga. Ammesso che l’idea ci sia, e non mi sembra sia il tuo caso. Come per me, però io non ho scritto un post per criticare quelli che le idee (buone? cattive?) ce le hanno.

  16. Noto, con la lodevole eccezione di LockOne (che però non fa nomi e cognomi), la curiosa assenza di commenti sul benaltrismo del nostro beneamato Uàlter.
    V. anche:
    Veltroni Valter–>CEI–>Vaticano–>Papa.
    Saluti antiproibizionisti.

  17. Beh, certo.
    Se non espongo in un commento di Macchianera le soluzioni alternative che proporrei a una non-soluzione come lo spostamento delle prostitute (impraticabile, a mio parere: ci andate voi, a negoziare con i pappa albanesi?), vuol dire che non ho idee in merito.

    Se non passo la mia giornata a discutere con voi delle mie proposte alternative, allora queste non esistono.

    Mi sembra geniale.
    Mi limiterei a ripetere che la proposta del Prefetto mi sembra impraticabile, moralmente dubbia e applicabile solo alle libere professioniste, che in Italia sono abbastanza poche rispetto al numero totale delle prostitute.

    Non è questione di “ci sono altri problemi”, questo è un problema da affrontare ma ci vuole un’operazione ben più vasta, che parte da una maggiore educazione sessuale e sentimentale dei ragazzi, passa per la creazione di un tessuto sociale e culturale che favorisca la visione di uomini e donne come esseri di pari diritti e dignità (perché non si verifichino episodi come quello, recente, della ragazza padovana che è stata stuprata in gruppo dall’ex fidanzato e dai suoi amici, perché lui non aveva gradito il fatto di essere stato lasciato).

    Passa anche per una lotta al commercio di esseri umani, che capisco bene, al momento non è di moda come la salvaguardia dell’embrione, ma rimane un problema enorme.

    Non si risolve tutto spostando le puttane in un angolo in modo che nessuno le veda. Si faceva già negli anni ’50, e già allora si è visto che non funzionava.

  18. Cioè, Serra giornalista,è preoccupato sulla eventuale locazione delle prostitute romane. Quindi, non rimane che portarle in un qualche paesino del sud, magari dove precedentemente è stata anche allestita la discarica.
    E poi tutti a puttane, con il pullman!

  19. quindi l’idea sarebbe questa: aspettando di creare una società in cui gli uomini aborriscano il sesso a pagamento(tempo minimo, una 20na d’anni, immaginando di avere già da ora a disposizione metodi educativi efficaci in questo senso), la situazione può restare tale e quale.

  20. Un momento. Nessuno ti ha chiesto le soluzioni. Semplicemente, hai segnalato un articolo che tu hai giudicato ragionevole e qualcosa d’altro, e io troppo lungo per quel poco che dice. Il Michele Serra post satirico a me pare spesso risaputo, pomposo e vuoto. Poi, su quel poco che dice, posso essere anche d’accordo. Anzi, lo sono. Ma da un articolo di giornale si può pretendere di più.

  21. fammi capire, Giulia, di che mondo stai parlando ? Cerca porno su google, poi ne riparliamo.
    Il mondo è decadenza, piacerebbe anche a me il mondo idilliaco e sognatore che proponi, ma il mondo è un altro.

    vis,la tua soluzione, alla fine, non è molto diversa da quel che proponevo io, mi pare.

    Ancora, la soluzione di Giulia, che parte molto lontano, arriva anche molto tardi, se arriva. Noi viviamo hic et nunc.

    Baci. ( a pagamento, s’ intende ;-) )

  22. PS Io all’ utopia perfetta preferisco una soluzione mediocre, un tentativo, almeno, di arginare il fenomeno. D’ accordo che non si risolve il problema nascondendolo sotto il tappeto, ma almeno forse lo si controllerebbe meglio, perlomeno ci sarebbe un controllo sanitario, e molti clienti andrebbero lì, piuttosto che in strada, proprio per questo motivo. Toglieresti mercato ai papponi, in genere sfruttatori e schiavizzatori, per darlo alle ‘libere professioniste’, come qualcuno le chiama. A me pare un inizio : nel mondo del mercato, la soluzione è offrire qualcosa di legale, e nei limiti del possibile controllato, per rubare spazio al criminale, spesso se non sempre creato in condizioni di sfruttamento.

    Ora, se si vuole ancora raccontarsi le favole delle api e dei fiori, va bene, anche del volemose più bene e bacinibacini, ma a me, questa, sembra una soluzione più concreta dei sogni che, spesso, faccio anch’io, non credere, Giulia.

    Ma il mondo è un altro, ancora. E questa un’ idea molto più concreta che non una ‘che parte lontano’ e chissà se arriva : l’ Utopia, appunto.

  23. PS Io all’ utopia perfetta preferisco una soluzione mediocre, un tentativo, almeno, di arginare il fenomeno. D’ accordo che non si risolve il problema nascondendolo sotto il tappeto, ma almeno forse lo si controllerebbe meglio, perlomeno ci sarebbe un controllo sanitario, e molti clienti andrebbero lì, piuttosto che in strada, proprio per questo motivo. Toglieresti mercato ai papponi, in genere sfruttatori e schiavizzatori, per darlo alle ‘libere professioniste’, come qualcuno le chiama. A me pare un inizio : nel mondo del mercato, la soluzione è offrire qualcosa di legale, e nei limiti del possibile controllato, per rubare spazio al criminale, spesso se non sempre creato in condizioni di sfruttamento.

    Ora, se si vuole ancora raccontarsi le favole delle api e dei fiori, va bene, anche del volemose più bene e bacinibacini, ma a me, questa, sembra una soluzione più concreta dei sogni che, spesso, faccio anch’io, non credere, Giulia.

    Ma il mondo è un altro, ancora. E questa un’ idea molto più concreta che non una ‘che parte lontano’ e chissà se arriva : l’ Utopia, appunto.

  24. La questione dei controlli medici è una barzelletta. I controlli medici possono avere una frequenza al massimo bisettimanale, e per prendersi una malattia venerea o restare incinta bastano pochi minuti e un solo rapporto non protetto. Non cambierebbe niente.

    Le prostitute sfruttate vivono in una situazione di degrado e sofferenza tali che andare lì e dire loro “Ehi! Puoi continuare a battere, ma ogni tanto viene il medico!” suonerebbe come una bella presa per il culo. Della serie, so che sei la schiava di un’organizzazione criminale, ma me ne fotto, ti sposto dove non ti vede nessuno e ogni tanto ti controllo per vedere se ti sei già beccata l’AIDS (con relativi hip hip hurrà se il test è negativo).

    Bisogna cominciare ad intervenire subito. Sui clienti, e potenziali clienti, e sugli sfruttatori. Aiutare le ragazze a trovare lavoro, toglierle dalla custodia dei pappa. Colpire anche i clienti, oltre che gli sfruttatori, perché comprando sesso da queste ragazze si rendono corresponsabili del loro sfruttamento.

    O è più comodo continuare a pensare che pagare una prostituta albanese è un diritto inalienabile del maschio italiano?

  25. Ribadisco : le tue idee sono encomiabili, ma non realistiche.

    Se è per questo, la malattia venerea ha anche un periodo di incubazione, non è che vivo sulle nuvole.

    Vuoi proibire il mestiere più antico del mondo ? Bene. Ma perchè, se c’è qualcuna che lo vuole fare punto e basta ? Perchè ci sono quelle sfruttate ? Il proibizionismo ti ricorda qualcosa ? Cioè, ribadisco, cara Giulia, tutto 10elode, quel che dici, ma fuori dal mondo.

    In ogni caso, non ci sono, ribadisco, solo le povereesfruttate, ci sono anche quello che lo scelgono come lavoro.

    Legalizzarlo, in ogni caso, servirebbe ad avere un controllo del fenomeno. Non è una soluzione, ma è un inizio. Io sono contro la prostituzione che sfrutta, non contro quella libera. Io penso che solo a quel punto, discriminando, potresti colpire i clienti. Andare con una squillo volontaria e non sfruttata, al di là dei gusti, perchè dovrebbe essere reato ?

    PS cioè, fammi capire : i controlli medici sono una barzelletta e la soluzione che parte lontano, dall’ educazione sessuale dei giovani non lo è ? ;-)

  26. PS Quel che intendevo dire, è che se vuoi firmo con te la petizione per colpire anche i clienti corresponsabili, ma non risolveresti il problema.

    Se qualcosa c’è è perchè la gente lo richiede. Poi magari possiamo dirci che gli uomini sono tutti belli solo da rieducare e le donne tutte povere e sfruttate, ma così non è. Difendere a spada tratta le povere è sfruttate è un’ esigenza morale che vede me in prima fila, ma continuo a pensare che la proposta del prefetto sia un inizio, almeno, piuttosto che utopiche considerazioni sulla natura dell’ uomo.

    il popolo è bestia, diceva Machiavelli. E io la penso uguale.

    Inoltre, la soluzione amsterdam, per quanto non possa piacere, mi sembra realistica : guarda in faccia la realtà, cara Giulia : gli uomini vogliono scopare senza paranoie, oppure a volte per solitudine o quel che sia. Comunque, ci sono. E non puoi eliminarli con un divieto o una legge che li faccia diventare solo dei criminali. ( si parla di donne volontarie, non sfruttate, quello è un altro reato ). Anche quello significa non voler vedere quel che esiste.

    E sull’ educazione delle masse, per favore, ci aveva già pensato qualcun altro : i filosofi della Repubblica di Platone, però, che mi indichino il Bene e il Giusto, non si sono ancora trovati. In particolare, si combatti la prostituzione criminale e sfruttatrice legalizzando quella consenziente : apriamo di nuovo i bordelli.

    Questa, pur spiacevole, è la mia considerazione.

  27. ps così, se vuoi dare un occhio al mondo, ho provato a cercare :

    su google cercando porno :

    Risultati circa 17.200.000 per porno. (0,21 secondi)

    su google con prostitute :

    2.920.000 per prostitute

    Vi è poi Un sito poi dove addirittura i clienti danno i voti alle prostitute che frequentano – lo conosco perchè arrivati via mail da amici per ridere della ‘professionalt’ dei commentatori – : ( ho tolto il link, va che è meglio )

    Cioè, il mondo è questo.

    Poi parliamo pure di cambiarlo, ma bisogna avere in testa le proporzioni e le dimensioni del fenomeno, intessuto nella società in giacca e cravatta che freuqenti anche tu, prima di tutto, e prima di proporre ipotesi che, a dirla tutta, trovo un po’ irrealistiche.

  28. “Una mancata rivoluzione industriale nell’antichità”. E’ indubbiamente il reperto di tecnologia antica che più ha suscitato impressione ed interrogativi tanto da indurre persino qualche studioso a ritenerlo un falso. Ma quel sofisticato puzzle di ingranaggi e ruote dentate che è il cosiddetto meccanismo di Antikythera (sicuramente un planetario del I sec. a. C.) non solo si è rivelato genuino ed autentico ma ha confermato l’alto livello e la genialità degli antichi inventori del mondo ellenistico-romano… ( se vi interessa davvero saperne di più il resto segue su http://www.galluzzo.it ). Cordiali saluti – Ignazio Burgio

  29. piu di 7 anni dopo…ancora me lo ricordo, ero veramente rimasto male, digito “michele serra quartiere luci rosse roma” e becco questo articolo, bene, non ero l’unico. Che dire, vabbeh che c’era veltroni sindaco, ma l’ipocrisia di quell’articolo era veramente incredibile. Facile per lui che pur alto un metro e una mela avra’ stuoli di stagiste che lo adorano, ma questa e’ una battuta, ma c’e’ gente che una donna non la puo’avere per vie normali, che si ascolti la presidentessa delle madri di bambini handicappati che in tv racconta di come alcune madri masturbino i figli per amore. Stronzo ipocrita.

    Mi piaceva Cuore ma da quell’articolo quando vedo scritto michele serra non leggo piu’.

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