Non so voi, ma sulla vicenda shock del Mondiale 2006 criptato da Sky – uno shock a gestazione prolungata – io ho le mie difficoltà nello scegliere un partito con il quale schierarmi. Garantisco che ad oggi non m’era mai capitato un siffatto tentennamento in stile DC, ringraziando il cielo.
In questi casi critici che si fa? Si «sceglie a caso per i tiramenti del momento» o si archivia tutto dimenticando dubbi ed incertezze?
Quel che è peggio è che una “terza via” non c’è, perché se leggessi come la pensano gli altri rischierei un’ischemìa del pensiero (celando il fatto che forse è già troppo tardi): da una parte c’è chi suggerisce coerenza e razionalità («per rinunciare, di fatto, a qualche Germania-Ecuador e Brasile-Emirati Arabi, [la Rai] ha risparmiato la bellezza di 82 milioni di euro.»), dall’altra c’è chi infonde nostalgia e romanticismo («vi immaginate se nel 1982 fossimo stati costretti a non sapere che il portiere dell’Honduras era il “nerissimo” Arzu?»).
Poi basta un lampo e le incertezze svaniscono: Zaire, Germania ’74, le lacrime del leopardo Kazadi mentre chiede di essere sostituito; Gramellini mi perdonerà, ma per Brasile-Togo avrei dimenticato coerenza e razionalità, evento che per il CdA della Rai non sarebbe stato certo un olocausto.
[Brasile-Zaire, 8 giugno 1974][…] Il picco, il gesto geniale (ecco, ci siamo) si colloca tra i nove metri circa che separano
Rivelino, posizionato davanti al pallone, e la barriera leoparda schierata qualche metro davanti alla linea dell’area di rigore. Come d’abitudine su ogni punizione, Rivelino prende una lunga rincorsa mentre l’
arbitro rumeno Rainea, novello mossiere del Palio di Siena, suda sette casacche per tenere a bada gli scalpitanti leopardi. Stop. Fermo-immagine sul numero due dello Zaire, il volenteroso
Ilunga Mwepu (sì, di nome faceva proprio Ilunga, come quando cercate di spiegare a vostra bisnonna con che lettera inizia Juventus) che tarantoleggia in barriera. All’improvviso Rainea fischia e lui, come i geni e gli eroi, i fulminati o i
Masaniello che han fatto la storia, appalta la mente e la ragione e si affida al cuore e all’intuito. Vede Rivelino che esita e forse pensa “Ma che fai Rivelino, tentenni? Rivelino ma che cavolo fai, non tiri? Ah no, beh allora tiro io”. E va. Lui va e corre con falcate imperiose, a metà tra Olivia, la fidanzata di Braccio di Ferro ed
Emil Zatopek. Va nel silenzio improvviso, sgambazza davanti a settantaduemila sguardi attoniti di spettatori che lo vedono e pensano “ma cos’hai nella testa Ilunga, l’acqua dei pesci?”. Lui è andato, troppo tardi, ormai è a un passo. Eccolo che arriva e pianta una stanga che nemmeno Ercole e Maciste e Antonio Hinoki e Piedone lo Sbirro messi insieme. Papapum e la palla viaggia verso la porta di Leao. Stop. Il tempo riprende il suo corso naturale, ed è il panico. Rainea, indignato, fischia, chiama Mwepu e lo ammonisce. Jairzinho con una testa afro che al confronto Bob Marley sembra uno appena arrivato al C.A.R. non riesce a trattenere lacrime di riso, va vicino al numero due leopardico e agitando una mano sotto gli occhi, come quando si allontanano le mosche probabilmente gli dice “Uei, Ilunga, ma tu
sei completamente andato” […]
Rimane un problema, e non se ne esce: la Rai quella partita la mandò in onda il giorno dopo.
Operazione nostalgia: la riproduzione fedelissima della maglia dei
leopards si può acquistare da
Toffs.
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Perdendo un pezzo per volta, ormai la Rai sembra poter assicurare ai propri abbonati (mai parola fu più calzante, nell’accezione che se ne dà in dialetto napoletano, come di persona stupidotta, credulona, che non si accerta di quello che paga e sistematicamente prende il pacco) solo quiz, informazione addomesticata, intrattenimento scadente e fiction al pecorino. Il tutto infarcito di tonnellate di pubblicità.
In confronto a tutto ciò, qualsiasi evento che non sia pre-masticato ed abbia ancora qualche parvenza di genuino e immediato, fosse pure Ghana – Qatar, è certamente meglio.
Vedrete che il prossimo pezzo che la Rai perderà saranno le Olimpiadi, forse non quelle di Pechino ma le successive.
E allora salterà fuori qualcuno che si chiederà se è poi così importante assistere ad un incontro di qualificazione per il torneo di boxe, pesi mosca, tra un tailandese ed un messicano, oppure ad una batteria di nuoto, in cui parteciperanno i rappresentanti di Barbados, Uzbekistan e Andorra. Oppure ad una gara di sollevamento pesi femminile tra turche e lituane.
Ma sì, diamoli a Bonolis e ai suoi pacchi i soldi del canone, che gli sponsor ne renderanno il quadruplo.
Scusate, ho dimenticato una cosa: il 21 giugno 98 si giocò, ai Mondiali di Francia, la partita USA-Iran. Finì 2 a 1 per gli iraniani.
Ora sembra che gli USA vogliano rigiocare la stessa partita, vogliano la rivincita, ma con altre regole, le proprie.
Sarò idealista e fuori del tempo, ma i primi sono gli unici confronti tra nazioni cui mi piace ancora assistere.
Non c’è problema, quello è solo sentimentalismo da appassionati vetero-calciofili italioti; chi se ne frega dell’evento sportivo singolo più imponente del mondo (un passo dopo le Olimpiadi); noi spendiamo proficuamente ed intelligentemente i soldi per fare le fiction (mica per pagare il cinema d’autore!), per fare i reality show (i più brutti in assoluto), per fare i telegiornali faziosi.
Almeno mediaset fa altrettanto schifo, ma non vuole i soldi del canone.
…e pensare che sono 4 anni che non guardo la tv, e queste cose le so solo perché le leggo; son pure 4 anni che imploro mio padre di disdire l’abbonamento RAI. Altra cosa grottesca: potete disdirlo solo se siete morti o se avete venduto il vostro televisore; in questo caso peraltro, dovete specificare a chi lo avete venduto, così che la RAI possa andare a cercarlo e fargli pagare il canone. Regolamenti da ventennio per un’azienda che punta tutto su Elisa di rivombrosa :)
La cosa poiu’ semplice da pensare ( è come fare 1+1) è che i vertici di sky e della RAi siano d’accordo, in quanto la programmazione della RAi è sempre piu’ scadente appositamente, cercando di spingere la gente a farsi sky.
Cosi’ quello che una volta vedevamo gratis ora lo pagheremo.
E naturalmente continuando a pagare il canone
Ci si lamenta della Rai per via dei Bonolis, dei pacchi, dei Baudo, delle fiction, dei reality e poi ci s’incazza con la stessa perché non trasmetterà Ecuador-Tunisia.
Mah…
beh la citazione di pagine 70 ti rende merito. i mondiali si vedono sopratttutto per vedere la cenerentola che batte il favorito, e per conoscere il portiere di una squadra africana.
… le lacrime ormai si vedono nei reality…
il calcio non esiste più.
passi la Serie A di Sky che impone i “suoi” orari alle partite, passi che la Champions League, la competizione calcistica europea più importante, forse anche dei mondiali, la trasmette (le partite in chiaro) Mediaset…adesso anche i mondiali? va bene se Sky e Rai si sono “alleate”, ma quantomeno togliete il canone. non si può imporre a popolo di sborsare ben 100€ per vedere cosa? Magalli e Baudo? no grazie…adesso basta!!!