E’ passato un po’ di tempo per cui adesso lo posso raccontare sperando che i due interessati abbiamo rimosso il ricordo.
A dicembre dell’anno scorso, girando su Wittgenstein mi imbattei in un post: il natale del barbone.
Se andate a leggerlo, tra cinque minuti vi sorprenderete a cercare il “disco del barbone”. Datemi retta, non fatelo!
Io l’ho “trovato” e ho anche seguito il consiglio. Ho regalato il CD alla mia fidanzata e a un mio amico.
L’amico lo ha messo subito nel lettore. Siamo stati zitti una mezz’oretta. Le sue parole furono come uno squarcio nel silenzio e nel mio imbarazzo. Per l’esattezza furono queste: “Oh, grazie mille! Senti… è riscrivibile il CD?”
Trattasi di settantrè minuti in cui si sente soltanto la voce di un barbone che recita la frase “Il sangue di Gesù non mi ha mai tradito finora“.
Il primo che capita a Londra dovrebbe cercare il barbone e dirgli che quando il prete beve vino dicendo il sangue di Cristo non sta invitando a un consumo smodato di Tavernello.
Comunque mi precipitai fuori perché nel frattempo avevo già consegnato il CD alla mia fidanzata che non aveva avuto la prontezza di ascoltarlo subito.
Telefono.
“Ciao!”
“Ma sei scemo?”
“Che ho fatto?”
“Ho ascoltato il CD. Ci sono dei rumori e un tizio che biascica per un’ora la stessa frase. Il cane si è messo a latrare e cantava comunque meglio di ‘sto Bryars”
“…”
“…”
“Occacchio, ho il masterizzatore che mi dà problemi da una settimana, mi sa che ha fatto un casino col tuo CD.”
“Ah, ecco”
“Ho cancellato quell’album per sbaglio. Te ne faccio un altro, va bene Ricky Martin?”
“Sì, grazie!”
“Ci vediamo stasera?”
“No, non posso”
“Senti, non è mica colpa mia. E’ venuto Luca Sofri a casa, ha messo le mani sul masterizzatore e… sai, è abituato a usare un Mac”.
“Ecchissenfrega. Stasera non ci sono perché devo passare dai miei”
“Ah… Vabbé, vado a farti il CD di Ricky Martin”
Appena finita la telefonata e prima di fare il CD, ho depennato Luca Sofri dalla lista dei miei consiglieri musicali. Non è stato difficile perché c’era solo lui.
Sono cose che ti cambiano. Ti trovi a pensare che ognuno deve fare il suo lavoro: il barbone deve fare il barbone. Io continuo a dare l’euro al tizio che sta in via Torino, ma ogni volta gli dico che se mai dovesse fare un CD rivoglio tutti i soldi indietro.
Ho resisitito un bel po’. Ogni tanto vado su Wittgenstein e mi imbatto in qualche commento musicale. Faccio finta di niente e vado avanti. Col disco di Morgan è stato facilissimo.
Poi è nata Radio Wittgenstein che manda la musica che mi va di ascoltare in questo periodo. Sul sito nel frattempo spuntavano commenti a dir poco entusiastici su un tale di nome Damien Rice.
Lo avevo già sentito nominare, ma sapevo che piaceva a lui e mi rifiutavo di ascoltarlo.
E’ che lui è subdolo e quando scrive di musica ti fa venire voglia di ascoltarla anche se a cantare è un barbone.
Beh, il disco di Damien Rice di questi tempi è un vero e proprio miracolo e Luca Sofri (dopo avermi fatto scoprire anche una canzone di un certo Josh Rouse) è tornato sulla mia lista ufficiale di consiglieri musicali. Ma stavolta l’ho scritto piccolo.
Pensa che c’è gente che passa delle ore in chiesa tutte le domeniche per sentirsi dire quelle stronzate…
la vostra mentecattaggine è proverbiale. “jesus christ never failed me yet” di gavin bryars è uno dei dischi più splendidi mai pubblicati. vi meritate i franz ferdinand, vi meritate.
sempre che questo post non fosse una gag, e io non ci sia cascato a mò di pera spadona. spero.
“Ti trovi a pensare che ognuno deve fare il suo lavoro” – Fantastico leggere questa frase su Macchianera.
Non solo a me è piaciuto, ma gli ho addirittura scritto per ringraziarlo del consiglio. Di più: me lo sono tenuto nel lettore della macchina per una settimana. Non c’è nulla di meglio come antidoto alla voglia di un giorno di ordinaria follia, imbottigliati nel pendolarismo quotidiano.
Certo, va detto che da queste parti, se non sbaglio, si scriveva per sdoganare Max Pezzali… :-)
Dal Vangelo di San Tommaso: “Non date le cose sacre ai cani, perché potrebbero gettarle sullo sterco. Non gettate perle ai porci, o potrebbero […].”
(Toh, guarda, il Facci cita gli apocrifi…)
Miracoloso il cd di Damien Rice: a me ha fatto crescere i testicoli! E al primo ascolto!
flic e floc… ho fatto lo stesso (meladetto sofri…). E’ diventato il disco che metto quando non ho voglia di sentire musica; è un po’ come avere qualcuno che ti parla in casa ma che non dà fastidio,
De gustibus eccetera. Però una precisazione: il cane potrebbe effettivamente latrare meglio di quanto Bryars canti. Infatti Gavin Bryars è colui che ha gestito il progetto e composto la musica, e la sua voce non si sente. La voce che si sente, oltre a quella del barbone, è quella di Tom Waits (cd ad alta gradazione alcolica, quindi).
Se proprio dobbiamo fare i pignolini, una recensione di questo disco era stata fatta da Baricco parecchi anni fa sulla Stampa, ed è rintracciabile in “Barnum”
Come si dice: Degustibus…..
In effetti il disco di Bryars è una cosa leggerina per un ascoltatore di musica classica , non si può propinare impunemente ad un normale ascoltatore di musica pop.
L’errore non è del musicista, che ha fatto un cd rivolto ad appassionati di Steve Reich e Philip Glass, quanto del recensore ( che dovrebbe quindi cambiar lavoro ), che doveva dire chiaramente che non era musica pop.
Detto questo,secondo me, anche nel suo genere non è un opera fondamentale.
Concordo con Pietro.
Neri,confesso spudoratamente: il disco mi è piaciuto moltissimo,e me ne vanto!.
Ho acquistato altri dischi di Bryars e mi sono piaciuti..Sapete chi sono le vittime della vostra
ignoranza musicale e del vostro provincialismo?
In questi giorni chiude un negozio di punta, qui a
Bologna, un negozio che ha avuto il coraggio di
proporre a noi neofiti musica “differente”, da loro trovavi Bryars, Glass,Zorn e italiani come Sepe….
In questi giorni siamo più poveri..Rockshop chiude.
Torna alla tua musica…ma non giudicare chi cerca qualcosa di migliore della sbobba che ci piomba addosso da Radio, Tv e vivaddio anche dalla Rete…
La prima versione di “Jesus blood never failed me yet” è sul lato B di “The sinking of Titanic”, 1975, Mute record. Sulle note di copertina c’è già tutta la storiella raccontata da Bryars e riferita da Wittgenstein.
Quella con Tom Waits è una cover molto più tarda.
Molto fico il dialogo con la fidanzata.
Dicevo…
– il CD di Bryars non fa affatto schifo
– tu sei pazzo a regalare un cd senza averlo prima ascoltato
– ti sei chiesto se forse sono i gusti del tuo amico e della tua ragazza che in ogni caso preferisce ricky martin (!!!) a fare schifo?
E comunque, quando si propone nuova musica che a noi piace ed agli altri chissa’, serve un po’ di metodo, non ci si puo’ basare sulla fiducia…
Purtroppo il piu’ delle volte, la buona musica non e’ la piu’ orecchiabile (salvo rare eccezioni tipo i grandi classici) e serve un determinato approccio per le orecchie vergini…
La mia migliore amica impazzisce per Fiorella Mannoia, Anna Oxa, Pupo etc… ma grazie alla mia passione per Bjork che le ho lentamente propinato cominciando dalle piu’ orecchiabili “Unison”, “undo”, “amphibian”, “All is full of love video ed.” etc.. ora sulla sua macchina si ascolta solo Bjork, e quando porta un ragazzo sulla sua macchina, non e’ piu’ la “sentimentalona plisettata da balera” bensi’ gode del livello di autorizzazione GF-AMA-GF ossia “gran figa che ascolta musica alternativa da gran figa”
ci vuole metodo!
Godspeed you! Black Emperor :
– Lift Your Skinny Fists Like Antennas To Heaven
– The Buildings They Are Sleeping Now
ascoltale, e’ il mio consiglio per il tuo prossimo CD-regalo.
All’inizio dell’estate del 1968, un gruppo di archeologi, sotto la direzione di V.Tzaferis, scoprì quattro tombe incise nella roccia a Giv’at ha-Mivtar (Ras el-Marasef) immediatamente a nord di Gerusalemme presso il Monte Scopus, ad ovest della strada per Napluso. La data delle tombe, rivelata dalle ceramiche al sito, spaziava dal II secolo a.C. al 70 d.C.
Queste tombe di famiglia dotate di camere laterali, incise nella soffice roccia calcarea, appartengono al cimitero ebraico del tempo di Gesù che si estende da Monte Scopus ad est alle tombe del Sanhedriya a nord-ovest. (segue)
All’interno delle grotte sono stati trovati quindici ossari di calcare che contenevano le ossa di trentacinque individui. Gli scheletri hanno rivelato ad un esame specialistico, una realtà sorprendente sulle sofferenze e le agonie che i giudei dovettero sopportare nel secolo in cui Gesù visse. (Se volete approfondire leggete http://www.galluzzo.it)
Ma che c’entra? Che cazzo c’entra? Che cazzo ce ne frega, qui? Cazzo è? Cazzo c’entra? Ma che c’entra? Che cazzo c’entra? Che cazzo ce ne frega, qui? Cazzo è? Cazzo c’entra? Ma che c’entra? Che cazzo c’entra? Che cazzo ce ne frega, qui? Cazzo è? Cazzo c’entra? Ma che c’entra? Che cazzo c’entra? Che cazzo ce ne frega, qui? Cazzo è? Cazzo c’entra? Eh? Eh?
Galluzzo, in effetti non c’entra (cazzo!).
Ma davvero c’hai trovato solo questo in quel cd?
Ma davvero è così difficile tentare di scavalcare i muri delle abitudini e provare sensazioni che non siano categoricamente legate al gesto-conseguenza “inserire cd-ascolare brano”?
Perfettamente daccordo con Stefano su tutta la linea… ma ti confesso che io un negozio come quello avrei avuto qualche esitazione ad aprirlo: ormai sono un tantino disilluso, ahimè!
pienamente d’accordo con il Barbone.
ha ragione facci. ma che cazzo c’entra.ma che cazzo c’entra.ma che cazzo c’entra.ma che cazzo c’entra. ma che cazzo c’entra.ma che cazzo c’entra.ma che cazzo c’entra.ma che cazzo c’entra. ma che cazzo c’entra.ma che cazzo c’entra.ma che cazzo c’entra.ma che cazzo c’entra.