Hai proposto i tuoi preferiti (sono stati più di 200.000 i singoli voti ricevuti) e ora è tempo di scoprire quali sono i candidati che gli utenti hanno scelto per vincere i MIA, ovvero i “Macchianera Internet Awards 2016“, i premi più ambiti della rete.
E’ possibile votare fino a sabato 26 novembre 2016, dopodiché i risultati saranno messi al sicuro fino alla cerimonia di premiazione, che si terrà – e anche questa è una notizia – presso l’Auditorium dello IULM Open Space (via Carlo Bo, 7 – Milano), nel corso della Festa della Rete, la sera del 3 dicembre 2016 alle ore 21. L’accesso è ovviamente gratuito per tutti. I vincitori riceveranno l’ambito feticcio (lo potete vedere in tutta la sua maestosità cliccando qui).
Ecco i vincitori degli anni precedenti: 2015, 2014, 2013, 2012, 2011, 2010, 2009, 2008, 2006, 2004, 2003.
Se hai ricevuto una nomination in una categoria puoi copiare e incollare l’icona ufficiale: | |
Se invece desideri inserire la scheda di votazione all’interno del tuo blog (esatto, si può fare), puoi semplicemente fare un copia e incolla di questo codice:
Sei un’azienda? Puoi sponsorizzare un premio o l’intera Festa della Rete richiedendo maggiori informazioni all’indirizzo adv@festadellarete.it
E ora, via alle votazioni. Il sistema non dà conferma del voto: una volta compilata la scheda è sufficiente premere il tasto “Invia” affinché il voto sia registrato. Per correggere le proprie preferenze basta ricompilare la scheda utilizzando la stessa e-mail: il voto che farà fede sarà l’ultimo in ordine di tempo.
Manca il miglior Tumblr! Così…come se alla notte degli oscar si dimenticassero di premiare i documentari ahahhahahah
Ma la form non è responsive! Non riesco a votare da iPhone… :(
ciao
Una pagina di progressisti moderati perbenisti.
LA “PAPERA” D’UN EMIGRATO CHE FECE RIDERE
TUTTA UNA UDIENZA, ALLA FINE D’UNA
CONFERENZA SERIA E MOLTO TECNICA
Come è noto, in italiano, con la parola “responso” si indica la risposta d’un
oracolo. Ben diverso è il suo significato nella lingua spagnola. Lo vedremo poi
e vedremo come una “papera” d’un recente emigrato, che aveva bisogno d’un
dizionario per non dire spropositi, fu motivo di risa alla fine di una conferenza
molto tecnica e seria.
Ero appena arrivato alla “Stazione Sperimentale Agricola” per iniziare il mio
nuovo lavoro.
Era consuetudine in quei tempi, all’inizio del 1960, riunire tutto il personale
tecnico in un grande salone, con un enorme tavolo ovale, il sabato pomeriggio,
per parlare dei problemi del giorno o ascoltare un invitato o un nuovo venuto,
come nel mio caso.
Ed io parlai e parlai con sicurezza, trattandosi d’un argomento che conoscevo
molto bene. Di fatto i problemi della fertilizzazione delle colture sono ben
conosciuti in Italia. Ma ciò che è valido per un paese può non esserlo per un
altro. Altre terre, altri climi ed altri cultivar.
Si trattava di fertilizzanti. C’era un progetto di fertilizzazione del mais già iniziato.
Alla fine dell’esposizione, parlai di ciò che avremmo fatto nei campi sperimentali
della regione.
Il risultato delle esperienze era difficilmente prevedibile e conclusi il discorso
dicendo: – vedremo quale sarà il “responso” della sperimentazione. –
Tutta l’udienza scoppiò in una risata sonora e prolungata. Io non mi rendevo
conto del motivo, dato che ero stato ascoltato con grande attenzione per tutto
il tempo. Chiesi spiegazioni al mio vicino, ma questi continuava a ridere senza
freno e non mi rispondeva.
9
Solo poco dopo, in un vocabolario, fui in grado di leggere che per “responso”,
nella lingua spagnola, s’intendono “versetti e preci” che si recitano in presenza
dei defunti.
Al momento della”papera” furono varie le persone che mi chiesero cosa avevo
voluto dire con ”responso” ed io non ebbi altra alternativa che fare un
sorriso idiota.
marcello fagioli
votato
Fatto fatto fatto…
che vinca il migliore!
Chef Rubio!👍
fatto!