Non è affatto vero che le specie viventi che compongono un ecosistema sono strettamente legate in un equilibrio dinamico, e che far mancare a questa ragnatela di rapporti anche una sola specie potrebbe determinare il rischio di squilibrio dell’intero ecosistema. Secondo me, di qualcuna si può tranquillamente fare a meno. Così, su due piedi, ho pensato subito agli squali, ai serpenti, ai ragni, alle zanzare. Poi ho pensato che doveva pur esistere qualcosa di assolutamente superfluo all’interno della catena alimentare, e l’ho trovato: il telespettatore disfattista di sinistra. Per intenderci: quello secondo cui Antonio Ricci e Striscia la Notizia sono di destra, volgari, o al servizio, a turno, a) del padrone (fascista); b) di Pubblitalia; c) degli spettatori arrapati che sbavano su tette e culi delle Veline. O quelli per cui “la Gialappa’s era meglio prima, ormai hanno perso lo smalto: te li ricordi quando erano a Radio Popolare?”. O gli arciconvinti che Le Iene stia “diventando un programma facile, scontato e un filo moralista”. Oppure, infine, quelli che “Luttazzi ormai si prende troppo sul serio: prima di Satyricon era molto più pungente e sapeva tirare di quelle sferzate!”. Al telespettatore disfattista di sinistra non torna alla mente il fatto che Luttazzi, prima di Satyricon, ha anch’egli servito il diavolo conducendo (con scarsi risultati di audience, purtroppo) un programma identico su Mediaset, intitolato Barracuda e, ancora prima, come ospite fisso della Gialappa’s. Sono prese di posizione che, sinceramente, non credo siano legate al discutibilissimo datore di lavoro di chi, oggi, riesce ancora a fare satira. Perché il problema è che in Rai – il telespettatore disfattista di sinistra non se ne è ancora accorto – non si può più.
Campagna per l’estinzione delle specie superflue
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sarò disfattista pure io, però però – non ammetti che ci sia la possibilità che qualcuno (come me) trovi la comicità di striscia (4° ramo del parlamento? ormai tutti la citano come se fosse impossibile non guardarla) insopportabile da quando è nata? abundandum in abundandis, come diceva il Sommo, aggiungo anche che ricci è una delle persone più di destra d’italia, perché è stato l’Iniziatore della tv in cui occorre essere in tanga anche per le previsioni del tempo (e questo avrà anche a che fare col fenomeno dei pompini elevati – o sviliti – a forma di colloquio di lavoro in tv, no?), e in cui 53 teenagers italiane su 100 hanno come massima ispirazione fare la velina. e, aggiungo, in cui anche clarence collabora con max (con max?!?) e fa il clarendario. mi spieghi perché umberto smaila e colpo grosso (ah! quanti ricordi d’infanzia!) sono peggio? perché non facevano pseudo-controinformazione populista sul niente? scusa la sbrodolata.
Grazie per l’etichetta, Gianluca: ora finalmente posso considerarmi “telespettatore disfattista” perche’ Striscia la Notizia mi fa cagare. Ebbene si’: “disfo” la televisione perche’ non la guardo (e si fa molta meno fatica dall’Inghilterra, quindi sono ancora piu’ felice) e considero Striscia una trasmissione insulsa. Cosa faccio, mi elimino dalla catena alimentare da solo o ci pensi tu?
Anch’io allora sono un telespettatore disfattista di sinistra: vogliamo parlare anche di Paperissima e degli spottoni che gli fanno a Striscia? Devo esaltarmi alle battute di Greggio o ai personaggi di Ballantini? Col mago Casanova? Devo arraparmi con le veline e dar loro un senso? Io Luttazzi lo guardavo quando faceva Banane su Tmc ed è sempre lo stesso, al massimo mi cade quando copia spudoratamente Letterman. La Gialappa’s effettivamente fa meno ridere, ed io non l’ho mai sentita su Radio Popolare, l’ho sempre vista su Italia Uno. Capita: le idee sono quelle ed invecchiano un pò, gli anni passano e si perde un pò di smalto, si lasciano per strada Teocoli,Albanese,Hendel e AldoGiovannieGiacomo e si passa alle letteronze di oggi. Capita.
vabbè, si sa che a clarence striscia garba parecchio. se poi fa cagare, ma a neri no, allora s’inventa tutta ‘sta storia del telespettatore disfattista. ma per favore.
Sono arruolato. Sono disfattista. Qualcuno faccia un logo.
Non restringerei la categoria ai disfattisti di sinistra, ci sarà anche chi odia Striscia perché è di sinistra, attacca i forti e difende i deboli.
O forse no, nessuno ha tanta fantasia.
Canale 5 non lo vedo piu’ da un anno, quassu’ di TV italiane si prende solo RAI1. E quindi tutto quello che accade sulla fininvest lo so dalla RAI. Il fallimento di MAX e TUX, l’attuale sostituzione con qualcosa che mi sembra di aver gia’ visto un estate di almeno 10 anni fa…una specie di castello…beh ad ogni modo la cosa che mi fa piu’ tristezza e’ sentire sulla RAI sempre lo stesso discorso: “Per battere Stiscia la Notizia in quella fascio oraria cosi’ difficile abbiamo pensato a qualcosa di LEGGERO…” ma come qulacosa di leggero! Qualcosa con DEI CONTEUTI? Magari ce la fate a battere striscia. Eppure non ci vorrebbe molto… un esempio a caso che mi viene in mente la trasmissione REPORT. Ecco va in onda (o forse andava non lo so piu’) tardi un solo giorno a settimana…e fare delle “pillole di REPORT” proprio in quell’ora? Magari qualcuno come me lo portate via a Striscia e per di piu’ fate anche una TV d’informazione e con contenuti. Mah poi fate voi, tanto io a quell’ora guardo la BBC.
Mi iscrivo a ruolo. Sono un disfattista: Striscia mi ha sempre fatto vomitare, e l’unico che di recente mi sia piaciuto e’ stato Corrado Guzzanti. Guadagno parecchio tempo per cose migliori non guardando la tivvvu’, e vivo meglio. Per informarmi la radio e la Internet bastano e avanzano.
Ma è obbligatorio amare od odiare striscia e qualsiasi altra trasmissione?
Non è possibile che qualcosa di striscia piaccia e qualcos’altro no?
Le risate di greggio alle proprie battute sono fastidiose. La petulanza di cere imitazioni anche. Le veline, se prese come un caffè o una caramella, vanno bene. Se prese come esempio di vita, non proprio.
Insomma… gli eccessi portano sempre a valutazioni errate.
Comunque, d’accordo con l’idea di report all’ora di striscia. Pillole di report non sarebbe male. Sai quanti culi che tremerebbero????
Ma è obbligatorio amare od odiare striscia e qualsiasi altra trasmissione?
Non è possibile che qualcosa di striscia piaccia e qualcos’altro no?
Le risate di greggio alle proprie battute sono fastidiose. La petulanza di cere imitazioni anche. Le veline, se prese come un caffè o una caramella, vanno bene. Se prese come esempio di vita, non proprio.
Insomma… gli eccessi portano sempre a valutazioni errate.
Comunque, d’accordo con l’idea di report all’ora di striscia. Pillole di report non sarebbe male. Sai quanti culi che tremerebbero????