Malgrado sia stato detto che il presente sarebbe stato il congresso “più berlusconiano” mai organizzato a sinistra, a giudicare dal ritmo e dalla verve che caratterizza i presenti sul palco dotati di microfono salta invece subito all’occhio che un convegno di Forza Italia sta a questo dei DS come la cerimonia dell’assegnazione degli Oscar alla serata dei Telegatti.
Due milioni di euro il costo complessivo della manifestazione, un quinto dei quali impiegati per costruire all’ingresso del Palalottomatica un nido abbastanza capiente da poter ospitare almeno parte dei presunti figli di Sergio Cofferati.
Sebbene sia stato confermato segretario nazionale con oltre il 79% del consenso degli iscritti, Piero Fassino non è purtroppo presente per raccogliere l’ovazione dei partecipanti al 3° congresso nazionale dei Democratici di Sinistra. La mancata partecipazione è da ricondurre a un malinteso: gli era stata descritta una scenografia letteralmente monumentale, di colore rosso, a forma di spirale e con il palco a cuneo. Gli organizzatori non possono rimandare l’annuncio sebbene Fassino sia sulla strada del ritorno sul rapido Cuneo-Roma.
La convention inizia alle 16:08, con qualche minuto di ritardo, per permettere a Pierluigi Diaco di chiudere la propria trasmissione su Iride Tv, emittente ufficiale dell’evento, e alla stessa Iride Tv di mandare in onda uno spot in cui Silvio Muccino – con la parlantina di un Maurizio Costanzo a corto di fissante per la dentiera – confessa l’infinita stima che prova nei confronti di Walter Veltroni. Sembra una battuta ma, spiacenti, no, non lo è.
Achille Occhetto, sulle tribune, segue gli interventi con l’espressione che avrebbe il Norman Bates di Anthony Perkins affacciato alla finestra del suo motel.
Sui due maxischermi ai lati del palco si legge chiaramente il labiale dei partecipanti in platea di volta in volta inquadrati dalle telecamere. Alle 16:57, a seguito ad un’attenta analisi della moviola, Occhetto viene espulso per bestemmia. Alle 17:02 Endemol lo mette sotto contratto per partecipare a “Cronache Marziane” in compagnia di Roberto Da Crema e Guido del Grande Fratello.
Tra i 120 ospiti arrivati da tutto il mondo, alcuni irakeni che sono apparsi su internet in un video nel quale supplicano di essere liberati.
Va in onda uno spot in bianco e nero intitolato “La nostra storia è domani”: immagini di manifestazioni di femministe, di folla a S. Pietro, di Benigni e Berlinguer, di un bambino vestito da Zorro. Nessuno era mai stato costretto a visionare niente di più triste dai tempi in cui il responsabile di un negozio di foto ottica romano ricevette l’incarico di montare su videocassetta spezzoni di vecchi 8mm dell’adolescenza di Piero Fassino.
A metà pomeriggio la mamma del bambino vestito da Zorro si presenta all’ingresso del Palalottomatica per chiedere a Cofferati l’esame del DNA e di avere il coraggio di rivendicarne la paternità.
Occhetto espulso per bestemmia
(Gianluca Neri – il Riformista, 4/2/2005)
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Che musica, quanti ricordi…
http://www.billcotter.com/zorro/theme-by-henry-calvin.mp3
ma verso Cofferati c’è forse un pò di invidia?
in generale, in rete dico
Neri è andato a erotica e gli hanno detto che era il congresso ds. Siccome capisce di politica come di figa, la cosa non ha inficiato la sua verve…
Sentirsi dire che si ha “le braccine corte” perchè non si compra Il Riformista. Tagliatemi la mano se mi ritroverò a comprare il nuovo Cuore.
grazie…. ho finalmente capito il senso di “Cronache Marziane”
Ma che cavoli ha fatto Cofferati? Sembra sia diventato il nuovo Merolone…
Cronache Marziane, esempio del tuurpiloquio utile al commercio. Urla, burini, troie, stronzi, eroi del nulla, gente “in” con vite “out”, gente “out” con vite “in”. Se domani ci fosse una bella guerra civile in Italia (…), sì, che gioia: quelli che vediamo ospiti lì sarebbero i primi ad essere sgozzati dai ribelli.
Che tristezza le convenction dei partiti.. A cosa servono di preciso? Ma soprattutto, servono? Servono ad essere eletti, per caso? Spero di no, altrimenti qualcuno ne potrebbe abusare.. Ora che ci penso, non so se mi rattristano di più le convenction o i programmi della Endemol. E se un giorno fossero eletti solo quanti hanno partecipato ad almeno uno dei programmi della Endemol? Chissà se un cittadino italiano voterebbe più volentieri Giuliano Ferrara o Platinette (entrambi oggi hanno lo stesso peso politico).
Per quanto riguarda Fassino, non è che per caso era a casa della Vento per convincerla a passare dalla Margherita ai DS?
Il riformista non si compra perchè basta prendere gli opuscoli gratuiti di forza italia per leggere le stesse cose.