Spiega ai lettori dell’Unità che hanno contestato le sue partecipazioni alle iniziative di Bruno Vespa, che lui ci va perché vuole fare sapere quello che pensa. E quindi presenta i libri di Vespa, e quindi va a Porta a Porta. Chiedere qualche garanzia sulla trasmissione sarebbe troppo? Perfino Monica, se la scenografia non le piace, si alza e se ne va. Sarebbe bello che qualcuno ogni tanto mettesse in discussione l’atmosfera di equivicinanza tipica di questi talk show e li contestasse dal di dentro. Agnoletto (dico Agnoletto) se l’è presa con Socci quando ha ritenuto scorretto l’arduo accostamento fra no global e khmer rossi. Ci promette Fassino che starà attento la prossima volta che andrà a Porta a Porta?
Piero Fassino
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Fassino (come Bertinotti) ai talk show di Vespa ci va perchè c’è il maggiordomo, le poltrone comode, qualche gnocca e mai una domanda scomoda. E il conduttore ha messo su il suo salottino privato e guai a chi glielo tocca. La stessa cosa identica paro-paro accade al Maurizio Costanzo, solo che lì le poltrone sono meno comode e ci si abbiocca più scomodi; ma anche lì ci si sente tanto intelligenti. Non hanno capito i politici di sinistra che Vespa e Costanzo vanno semplicemente spodestati o quantomeno non considerati perchè hanno ormai troppi poteri sui palinsesti e prediligono la chicchiera alla riflessione. Organizzano dei teatrini. Ma per queste cosa bisogna avere le palle ed è difficile averle quando si prospetano davanti maggiordomi e cocktail e salatini che rilassano dolcemente il ventre e la mente.
Ops: chiacchiera e prospettano