Se non naufraghi su un’isola deserta, riportare indietro Wilson non deve essere poi così difficile, no?

20140122-052952.jpg– Interroghiamo.
– …
– Allora… Viene alla lavagna…
– …
– …Viene alla lavagna… Uh, sì, ecco: Bartolini.
– …
– Bartolini?
– Eh, no, prof…
– Come sarebbe a dire “Eh, no”?
– Prof, è che c’era un volontario.
– Bartolini, non farmi perdere tempo. Vieni alla lavagna: sono tre mesi che non ti interrogo.
– Prof, aveva detto che spiegava.
– E invece ho cambiato idea. Su, forza!
– No, dai, prof!
– Bartolini, se non vieni immediatamente ti metto 3.
– …
– Scrivi: “Problema: il giorno 22 gennaio il signor Tizio acquista online presso il sito del signor Sempronio merce per un totale di unità 2. Il prezzo di ciascuna unità è di euro 45. Al momento del pagamento, il sito del signor Sempronio propone al signor Tizio tre modalità di spedizione: ‘standard’, al costo di euro 10 e consegna in 7 giorni; ‘express’, al costo di euro 20 e consegna in 3 giorni e, infine, ‘overnight’, al costo di euro 35 e consegna garantita il giorno successivo. Il signor Tizio sceglie la consegna overnight e, con la sua carta di credito, paga le 2 unità di merce e vi aggiunge l’IVA al 22% e il costo della spedizione…”.
– Prof, va troppo veloce.
– Dove sei rimasto?
– A “il signor Tizio acquista”.
– Bartolini, posa il gesso, è semplice: puoi fare anche a mente. Rispondi a queste due domande: “Quanto ha pagato in totale il signor Tizio? E per quale data è prevista la consegna della merce?”
– …
– Che c’è, perché mi guardi così?
– Prof, è troppo difficile.
– No che non è difficile. Ti aiuto: ogni unità costa 45 euro, e il signor Tizio ha acquistato due unità. Quant’è il totale fino a adesso?
– Prof, non lo so.
– Pensaci. Bartolini.
– Dipende. Quanto pesano?
– Quanto pesano cosa?
– Le unità.
– Ma chissenefrega di quanto pesano, Bartolini. Il problema non è quello.
– Eh, perché non fa lei la consegna!
– Io voglio solo sapere quanto paga il signor Tizio.
– Boh, facciamo 100 euro?
– Ma come sarebbe a dire “facciamo”? Cos’è questa, l’ora di approssimazione? Dopo che fai, giri la ruota?
– …
– Ma poi: 100 euro? 45 per 2 fa 100, secondo te?
– Eh, ci ho messo dentro anche la dogana.
– Bartolini, ma che cazzo dici? Ma se nemmeno sai cosa c’è dentro il pacco!
– E come no: io l’ho aperto.
– Ma tu non devi aprirlo: tu devi solo consegnarlo!
– Eh, e poi come faccio a sapere se devo aggiungere la dogana?
– Il signor Tizio ha acquistato la merce in un paese della Comunità Europea, per cui non è prevista la dogana.
– Eh, questo lo dice lei. Chi lo sa se l’hanno spedito i Cinesi e ci hanno scritto sopra che viene da Frosinone. Io mica mi fido. Guardi che, se può risparmiare du’ euri, la gente non ci sta tutta, eh. Ti fregano come niente.
– Bartolini, tu non ti devi fidare, mi devi solo dire quanto costa il pacco e quando prevedi di consegnarlo.
– …
– Ti aiuto. La risposta alla prima domanda è 90 euro: la merce costa 90 euro. Immagino che sapere quanto viene con l’IVA sia chiedere troppo, vero?
– …
– Il totale con l’IVA è 109 euro e 8 centesimi. Bartolini, io che devo fare con te?
– …
– Guarda che io ti metto tre.
– Eh, no, prof! 3 lo prendevo anche se stavo al banco!
– E allora dimmi cosa devo fare.
– Prof, mi faccia un’altra domanda.
– Dimmi almeno per quando è prevista la consegna.
– Di cosa?
– La consegna del pacco del signor Tizio, cazzo. E però me le tiri proprio fuori, eh! Ricordi? Aveva acquistato la merce il giorno 22 gennaio e scelto la modalità di spedizione ‘overnight’, che prevede la consegna il giorno successivo a quello dell’acquisto. Quindi?
– Eh, quindi?
– Che giorno è quando Tizio riceve il suo pacco?
– Eh, non saprei…
– Buttati.
– Dipende, metti che il 22 gennaio è un venerdì, poi c’è il week-end.
– Il 22 gennaio – magari non te ne sei accorto – è oggi.
– Ah.
– E oggi è mercoledì. Quindi? Che cosa significa “consegna il giorno successivo a quello dell’acquisto”? Che il signor Tizio riceve il pacco il giorno…?
– …
– Bartolini, al posto: tre!
– No, dai prof!
– Ma come “dai”? Non sai nemmeno rispondere a una domanda così semplice! Tu nemmeno lo sai, che cosa vuol dire “Corriere Espresso”.
– Ecco, questo non è vero: sono due giornali.
– …
– È uno solo?
– …
– Si sono fusi?
– Appunto, come dicevo. Vai al posto, su.
– Ma scusi, non possiamo fare che – tipo – io carico il pacco e lo consegno al signor Tizio quando mi capita di passare davanti a casa sua?
– Bartolini, ma tu hai capito cosa significa “consegna ‘garantita’ il giorno successivo”? Vuol dire che il signor Tizio ha pagato fior di euro per ricevere il pacco il giorno che gli hai detto tu. “Garantire” significa promettere una cosa. E siccome tu per promettere questa cosa ti sei fatto pagare, se non mantieni fede a ciò che hai detto, devi restituirli, i soldi, al signor Tizio.
– Seee, restituire, adesso!
– Vedi per caso un’altra soluzione?
– Eh, vabbé, ma non possiamo fare che io dico a Tizio che sono passato e non l’ho trovato, quindi ora sono cavoli suoi, e ripasso quando ne ho voglia?
– Il signor Tizio è stato in casa tutto il giorno.
– Ma magari non funzionava il citofono, che ne so. Io ho provato e riprovato, ma lui non rispondeva.
– Il signor Tizio ha provato il citofono e funziona benissimo. Anzi, ne ha appena fatto installare uno nuovo apposta. Dice che tu non sei passato.
– La sua parola contro la mia.
– Bartolini, vieni qui.
– …
– Avvicinati, non ti faccio niente.
– Che c’è prof?
– Tu credi che io non lo so che stai in giro a fare un cazzo tutto il giorno, invece di impegnarti a imparare a risolvere questi semplici problemi?
– Non è vero, prof!
– Non è vero cosa? Che stai in giro a fare un cazzo tutto il giorno?
– Eh!
– Ma tu credi che non ti ho visto bighellonare con i tuoi amici, e scrivere “BRT” sui camion?
– No, prof, non sono stato io! Quello è stato Silvano D’Agnano!
– Dimmelo: tu mi prendi per cretino? L’amico tuo Silvano D’Agnano si firma “SDA”: “BRT” sei tu, Bartolini.
– Ma prof…
– Non c’è nessun “Ma prof”. Lo sai che ai tuoi colleghi americani e inglesi non c’è nemmeno bisogno di spiegargliele, queste cose? Le danno per scontate.
– Ma prof, qui siamo in Italia: ci sono il sole, il mare, il bel tempo, gli scioperi, i sindacati, le code. Uno può mica stare chiuso in un furgone tutto il giorno.
– Eh, appunto, ti metto 3, così non sei costretto.
– No, prof, si metta una mano sul cuore!
– Bartolini, sul serio, dimmi cosa c’è che non va. Vieni, siediti qui. Se non non ti piace consegnare i pacchi, va bene, parliamone. Non sei mica obbligato. Ora ci mettiamo qui, con calma, e troviamo un mestiere che ti piace. A te che cosa piacerebbe fare?
– …
– Pensaci. Intanto vai al posto. E, già, che ci siamo, sentiamolo, questo mitico “SDA”: venga alla lavagna Silvano D’Agnano.
– …
– D’Agnano?
– …
– Prof?
– Sì, abbassa pure la mano. Dimmi, tu sei quello nuovo, no? Quello americano.
– Sì.
– E ti chiami?
– David Harvey Lawson.
– Ok. Cosa dovevi dirmi, David?
– Silvano D’Agnano si è ritirato.
– Ritirato?
– Sì, ha detto che è troppo stress stare dietro alle sue spiegazioni, che tanto nella vita poi non capita mai di dover risolvere i problemi che dà lei.
– Lo sa che ripete l’anno, se si ritira?
– Era già ripetente da tre. Non è proprio cosa sua.


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