Santi fermenti lattici

Ne avevo letto giorni fa su Magazine (l’allegato del Corriere della Sera), e avevo fatto finta di niente – d’altronde si leggono in giro tante e tali fesserie che poteva benissimo essere uno scherzo.

Ma oggi pomeriggio, mentre facevo la spesa alla Standa di viale Trastevere (embè? sì, faccio la spesa anche alla Standa – mi piace il latte microfiltrato che vendono solo lì.), ho sentito una signora chiedere dove poteva trovare lo yogurt di Padre Pio a un commesso perplesso che stava mettendo a posto dei latticini nel banco frigo. E lì ho capito che non era uno scherzo.

La conferma ulteriore mi è arrivata anche da Luca Totentanz, quindi non è stata una mia allucinazione: hanno davvero pensato di mettere in commercio lo yogurt con la faccia di Padre Pio stampata sul vasetto.

Danone, Yomo, Müller & co., dite pure le vostre ultime preghiere…

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12 Commenti

  1. Visto che è un cross-posting spudorato le ripago con un cross-commenting della stessa fattura.

    Secondo me sarà facile per la concorrenza difendersi, basterà sfruttare la pubblicità “comparativa” che ora è permessa anche in Italia.

    Ora, ok la devozione, ma quanti comprerebbero (potendo scegliere) uno yoghurt che provoca le stigmate dopo 15 giorni di consumo regolare?

  2. gabriele – io faccio (quasi) sempre cross-posting, se e quando scrivo qualcosa su macchianera, ché sono troppo pigra per creare qualcosa ex-novo appositamente…
    :)

  3. Mah, secondo me Padre Pio non ha poi quest’immagine così vincente sul mercato. Io ad esempio lo confondo sempre con Frate Indovino.

  4. Approposito di idolatria commerciale, questa notizia non mi stupisce più di tanto. Ne conosco una peggiore di questa.

    In Pieno delirio espansionista, la Coca Coca ha messo nel suo statuto aziendale (la notizia è apparsa ieri su di un noto quotidiano americano)che: ” chiunque, lavoratore o dirignete lavori per la Coca Cola, lavora per Dio”. Non solo, ha dato ordine che all’interno delle proprie azienti si creino luoghi culto. Allora c’è da domandarsi se al momento del colloquio con il Direttore del Personale, chiunque si professi ateo nelle sue aziende multinazionali verrà mai assunto?

    Che strano allieno questo Dio “Coca Cola”… inventore di rutti artificiali.

    Ricordo in Messico, nella regione Ciapas, una chiesa dove alla base del “sommo altare” al posto delle tradizionali cabdeline c’erano milgiaia di lattine di Cocca Cola. Continuando il viaggio vidi altre chiese piene di lattine di Coca. Chiesi giustificazione e mi venne detto che prima dell’arrivo di quella bevanda multinazionale, in Ciapas, gli indigeni usavano ruttare fortemente davanti all’altare per far uscire il malignio dal corpo.

    Poichè poveri e denutriti a causa della rivolta in atto, il sacerdote di turno consilgiò di bere Coca Cola. Gli indigeni scoprirono in questa bevanda l’espediente milgiore per ruttare meglio immediatamente e a scuarciagola.(grande rutto = grande preghiera)

    Ora questi contadini che ruttando Coca Cola hanno la certezza di buttare fuori il maligno che gli è annidato in pancia.

    Per Dio!…che strana metamorfosi che ha il Padre Eterno mondializzato… chi immaginava che anche lui lassù bevesse quella schifezza? Ma gli dei non bevevano nettare di-vino ed ambrosia?

    Mha!?? … per sicurezza lo chiederò al primo resuscitato che incontrerò con il carrello della spesa.

    enea

  5. enea – e pensare che la cocacola è nata come sciroppo per il mal di testa…poi ci hanno aggiunto l’anidride carbonica e l’hanno riciclata come bevanda analcolica.

  6. Giorgia, la Coca Cola fu inventata durante il Far West.
    Come dici te pare che avesse proprietà mediche. Curava il mal di denti, il mal di testa, la depressione da ansie ed angosce e faceva venire voglia di lavorare e ballare.

    Allora si vendeva solo in sciroppo, l’acqua non l’aggiungeva nessuno. (chissa perché?) Pare che pura facesse miracoli anche nei parti. (indolori)
    Gli americani finirono presto nella dipendenza da Coca Cola perchè il noto farmacista, sapendo le campagne americane sguarnite di farmacie, stravendeva quello sciroppo quale unica medicina dopo il chinino.
    Ingredienti: forti dosi di Cocaina, Colaina e zucchero. Da qui il suo noto note e da qui la dipendenza. Ci volle una legge speciale per fagli alleggerire le dosi.

    Bhe!tutto sommato, magari la coca cola ha ragione nel sentirsi operai di Dio in quanto, a detta di tutti quelli che si fanno cocaina si sentono Dei. Visto che quella materia prima a loro non manca, che sia questo il motivo di tanta esaltazione spirituale dei dirigenti di quella nota fabbrica?
    Ricordo che da ragazzo, prima dell’arrivo delle droghe comuni, quando si andava al Piper a ballare, la miscela Coca Cola e Aspirina erano la garanzia di una risata euforica che durava quasi due ore. Oggi non più. Che sia cambiata l’Aspirina? Hehehe.
    Invece a Roma dopo la liberazione, tutti i funzionari di stato ed ex fascisti incominciarono a ballare il bughi-bughi allampanati. Ah! Sta Coca Cola e cioccolato dei liberatori, che paradiso di felicità!!

    Se mai quel loro statuto venisse applicato anche in Italia, io opterei come culto: Padre Pio, così con un pò di sangue di gallina sul palmo delle mani, sosterrei il mio esonero quotidiano perchè infortunato per volere divino del buon Padre Pio.

    (che ne dici?)°___°

    Ciao

  7. Avrei trovato più appropriato utilizzare il nome di Padre Pio per pubblicizzare un profumo per gli ambienti o magari una tavoletta per il water.
    Il profumo di violette sante nel propio bagno, potrebbe agevolare gli stitici più dello yogurt della Marcuzzi.

  8. Caro Postiglione, a me e a te non ci caga praticamente nessuno, sarà mica meglio riciclare le parole nel silenzio o andarsi a vedere Stan Ridgeway?

  9. Anna/Lola (ché s’è capito che sei sempre tu) – che ci azzecca LM con Padre Pio? come mai hai ‘sta mania di commentare i post a casaccio?

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