Per esempio uno di quelli imbavagliati in Sicilia. Ma anche in Raiset (o Mediarai) non si scherza. I Klingoniani hanno ormai occupato la tivvù e portano avanti il loro tenebroso progetto: rincoglionire sistematicamente e scientificamente il pianeta Terra
Sbavaglio. Forse non sarà dei più felici il Natale di Marco Benanti e Carlo Ruta, i due giornalisti siciliani costretti al silenzio per via delle loro inchieste. Una storia su cui – scusatemi – tornerò finché avrò fiato perché è molto più significativa, nella sua normalità e “piccolezza”, di mille e mille bei discorsi su “dove va l’informazione”.
Sullo sfondo, una Raiset (o Mediarai) ormai al di là del bene e del male, probabilmente infiltrata dagli alieni di Klingon per rincretinire scientificamente la razza umana in vista di una prossima invasione. All’inizio hanno buttato fuori Santoro, perché parlava faceva informazione sulla mafia – e questo è “normale”. Poi è toccata a Biagi, che faceva informazione in generale – qua, si colpiva il giornalismo in sé, senza aggettivi. Poi a Luttazzi, perché scherzava. Poi a Pippo Baudo, perché era troppo serio. Poi a Celentano, perché non accettava la pre-censura. Ora siamo arrivati al punto che se ne sta scappando persino Maurizio Costanzo (pensa un po’!) perché tutto è diventato troppo trash anche per lui. “Urlano su tutte le reti, sbraitano, stanno sull’isola e la gente sta incollata. Io sono abituato a parlare. Non si può più parlare in tv, alla sera”.
Questo al top, dove – almeno per un po’ – le vittime godono ancora di un po’ d’attenzione. In periferia attenzione non ce n’è, e quindi i ras locali fanno esattamente tutto quello che vogliono. Il silenziamento di Matteotti, allora, generò qualche scandalo. Gli altri, poveri sindacalisti di paese, furono invece silenziati senza il minimo problema.
Per questo è importante dare battaglia su casi “piccoli” e singoli, esemplari. E’ grave che la sinistra non se ne accorga. E’ gravissimo che non se ne accorga il sindacato. Noi cercheremo di infastidirli il più possibile finché – su questo almeno – non si sveglieranno. Per oggi diamo un bel quattro in Istituzioni di Diritto Democratico a: Giulietti (Ds, responsabile informazione), Serventi Longhi (sindacato giornalisti, segretario) e Unità–Manifesto–Liberazione, per silenzio continuato.
Si sono invece mossi Enrico Deaglio (Diario) che ha pubblicato la storia di Benanti e Giulietto Chiesa (Megachip) che ci ha scritto la lettera seguente.
Allora prendiamo atto che fare controinformazione in rete è solo una briciola di quello che possiamo e dobbiamo fare. Capiamo che dobbiamo organizzarci per agire insieme.
Tutte le rare volte che vengo al sud, dovunque, vedo che la questione dell’informazione è mille volte più grave che nel resto del paese. Ma non ho agganci da cui partire. E’ solo colpa mia? Nostra? Perchè non pensate anche voi a stabilire collegamenti e a organizzare una risposta collettiva, insieme con noi?
Megachip, da tre anni ormai, ha aperto una battaglia perchè il centro-sinistra si accorga del problema dell’informazione e corregga le sue disgraziate posizioni, che lo hanno reso corresponsabile di tanti misfatti e di questo regime.
Dovremmo unirci tutti per smuovere questa morta gora di cadaveri intellettuali e costruire un movimento. Che è altra cosa che scrivere isolati su qualche computer. Che poi non si sa nemmeno se qualcuno legge. E, se legge, rimane altrettanto solo di quelli che stanno seduto in salotto a guardare l’Insetto.
Quello che serve, caro R., è un movimento, che scuota anche la rete. Nel sud in particolare. Vogliamo discutere su come farlo? Su cosa ci impedisce di farlo? Benanti e Ruta si difendono solo se una parte importante della società civile, dei sindacati, della parte ancora viva di alcuni dei partiti, si rendono conto che siamo di fronte a un nodo centrale della democrazia, che questa non è una difesa sindacale di qualche giornalista, ma è la battaglia decisiva per la democrazia in Italia.
Questo è il punto da risolvere e il terreno da occupare. Noi siamo disponibili a dare il nostro contributo. A cominciare da Marco Benanti e da Carlo Ruta.
A me, naturalmente, non piace affatto agire da solo e il mio bel blog (che poi è una e-zine) è semplicemente tutto il fiato che posso metter fuori attraverso il bavaglio (e temo che fra una decina di giorni sarà anche meno). Comunque, il ragionamento è giusto. Proveremo a organizzare qualcosa (non da soli, ovviamente). Un’idea potrebbe essere di andare tutti insieme in qualche posto più sdirupato dal punto di vista mediatico (Catania, tipicamente) e combinare qualche po’ di casino, o addirittura di alternative, direttamente sul posto. Mumble. Se c’è qualcun altro a cui interessa sarebbe bene sbrigarci, perché tutto si fa sempre più stretto. Fra l’altro stanno facendo fuori l’Ulivo (vedi Rutelli) e neanche questa è una buona notizia, di questi tempi.
Pane. Segnalati a Milano alcuni tipi di pane a diecimila lire al chilo. “Maestà, il popolo non ha più brioches!”. “Mangino una ciriola”.
Consumi. E’ salito all’85 per cento del Pil il debito totale delle famiglie americane.
Servizio traduzioni. Quirinalese-italiano. La conclusione del messaggio con cui Ciampi ha respinto la “riforma” della giustizia: “E poi smettetela di cercare d’imbrogliarmi mandandomi leggi concentrate in un articolo però con quarantotto commi e punti a capo. Gli articoli VANNO VOTATI UNO PER UNO. Articoli, non punti-a-capo da votare tutt’in una volta sperando di farmi fesso. Chiaro? E buon natale, va’”.
Umberto B. wrote:
Michele wrote:
alessandro.paganini@cheapnet.it wrote:
gravellinip@yahoo.it wrote:
luca.bosio@fastwebnet.it wrote:
mimmolombezzi@fastwebnet.it wrote:
Beh, ma come, oggi come oggi è peggio essere turco o essere di Varese?
c-info2 wrote:
Io avevo lanciato la campagna “adotta una viscontessa”.
Ricordo con nostalgia momenti toccanti.
Istituzioni di diritto democratico? Deve essere una branca della cattedra di Diritto equo e solidale.
Stamattina sopra casa mia è passata l’Enterprise…
Ma non sei una aspirante giornalista gb?
O aspiri al giornalismo embedded?
Dovresti rallegrarti che qualcuno si batta per la libertà di informazione.
Anche la tua, no?
Io appena iniziato il percorso per diventare pubblicista.
Compro pezzi decenti e non riciclati (inclusi i diritti, con autorizzazione a che escano a mio nome)su: attualità, politica, cultura, spettacolo.
Per il corrispettivo, trattative riservate.
Hai dimenticato Sgarbi ,Sbirulino e Predolin, cazzo. Sempre a piangerti addosso e a cercare complotti . Ma cosa c’era di più trash dei programmi di Santoro? La politica delle fregnacce al servizio dell’audience. E la sbobba di quel bacucco di biagi? Una mummia, un mappet, un ectoplasma,lì, presente tutte le sere, puntuale come un cancro alla prostata. E Baudo ,cazzo mi difendi Baudo, ma come cazzo fai, sei in paranoia dura, cacchio.