Contrappasso

Chissà se un giorno una persona chessoio del Wyoming passerà la sua nottata a guardare i risultati delle elezioni europee, convinto che da queste dipenda il suo futuro.
PS: complimenti a Bush; io ero per Kerry, ma mi fido delle istutuzioni democratiche statunitensi. Eppoi il signor cespuglio non mi preoccupa come il nano.

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20 Commenti

  1. fabrizio – credo che nel wyoming non sappiano esattamente nemmeno dove sia, l’yurop, figuriamoci se si mettono a seguire le elezioni di quaggiù…

  2. Sì mi fido. Forse era meglio dire, mi fido più di quelle americane che di quelle italiane. In fondo gli us si sono permessi di avere un presidente alcolizzato, uno sulla sedia a rotelle, più di uno assassinato, e uno che si faceva spompinare mentre Arafat aspettava. Il sistema di contrappesi istituzionali è decisamente niente male, per permettersi tutto questo..

  3. fabrizio, ti sembrerà strano, ma lo so perché da piccola guardavo i uèstern con papà (tipo, chessò, “il virginiano”, che, nonostante il titolo, si svolgeva nel uaiòmin’, guarda un po’…).
    comunque il paragone corretto sarebbe stato “no, perché tu sai dove sono gli stati uniti?”, ché io mica ho detto che quelli del uaiòmin’ non sanno dov’è l’italia…
    :-D

  4. E’ uno dei Grandi Raffreddori Moderni, come la sindrome di Luna Rossa: non se li caga nessuno per quattro anni, poi appena un equipaggio italiano vincicchia qualcosa l’Italia intera sa tutto, ma proprio tutto, di bugliolo (“e non si chiama secchio, ‘mbecille!”) e timone e cime (“e non si chiamano corde, ‘mbecille!”).
    Passa in una, massimo due settimane.

    I maschietti in particolare decidono che loro, solo per la notte del primo martedi’ di novembre, sono espertissimi osservatori internazionali e per una volta hanno una scusa che e’ molto migliore del pallone per passare una notte intera a rincoglionirsi davanti alla tivu’, normalmente senza avere la piu’ pallida idea di come il sistema dei Grandi Elettori funzioni davvero.

    Popolo di navigatori, commissaritecnici e osservatori internazionali.

    Personalmente ho piu’ rispetto per gli americani che non sanno dove sia l’europa, perche’ nella loro immensa beozia non faranno mai finta di sapere qualcosa che non sanno.

    ci pensa il presidente di turno a farlo per loro.

  5. “In fondo gli us si sono permessi di avere un presidente (…) sulla sedia a rotelle”, sarebbe a dire? Non colgo il nesso con gli altri esempi, ma magari è un mio limite. Se però me lo spiega

  6. Tutto molto bello. Riassumo citando la Jena de “Il Manifesto” di oggi: “Il rito della democrazia è sempre emozionante, uno di commuove nel vedere centoventicinque milioni di americani che in piena libertà fanno regolarmente la fila per scegliere il nostro destino”.

    Ciò detto, io stanotte ho dormito. Tanto non cambiava nulla comunque. In USA la parola “alternativa” non ha lo stesso significato che da noi. E comunque, mio malgrado, li amo tutti, quei beoti ammmmericani.

  7. Suicidio di massa nella blogosfera

    Cari blogger, visti i risultati (parziali), fate come i lemming, saltate sul carro del vincitore, o – meglio – la buttate sul ridere?…

  8. Avevamo iniziato così benino.
    Dopo l’undici settembre potevi essere anti-americano o pacifista senza doverti vergognare per l’integralismo delle tue opinioni.
    Poi è cominciato a venirsene fuori qualcuno che ti diceva ce potevi essere contro Bush, ma non contro il povero popolo americano che dopo aver votato in buona fede Bush, si era ritrovato questa serpe in seno.
    Non che ci credessi neanche allora, le serpi per allevarle in seno, bisogna che tu le levi dal terrario e te le ponga proprio tra le tette, però per buona democratica volontà, avevo acconsentito a questa più mite posizione.
    Ma se oggi Bush viene riconfermato, mando alle ortiche i buoni propositi, e ritorno anti-americana a tutti gli effetti.
    Unica cosa seccante è che quella serpe tra le tette degli americani, finirà per mordere anche me e non ci posso fare niente.

  9. mah: io sarei un po’ piu’ attendista. In Ohio ci vorranno circa 11 giorni per ricontare il tutto. E i democratici stavolta hanno annunciato che non si dichiareranno sconfitti fino a quel momento.

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