Per fare un albero ci vuole un fiore (sottotitolo: l’Ulivo e la Margherita)

Per quanto possa sembrare il coro dell’Antoniano diretto da Mariele Ventre, quello che segue, signori, è l’inno ufficiale della lista “Uniti per l’Ulivo“.
Poi uno dice Flavia Vento.

TUTTI INSIEME
(Inno ufficiale di “Uniti per l’Ulivo“)
testo: Sergio Bardotti – musica: Luis Bacalov
Abbiamo scarpe per camminare
abbiamo sogni da cantare
su questa strada sconquassata e lunga
ma la speranza non finisce mai
Ci vuol pazienza, ce n’è da fare
con tante cose da cambiare
ma testa dura e cuore sulla bocca
senza paura adesso tocca a noi
Tutti insieme nel mondo di domani
e là nessuno indietro resterà
se non è come te
tutti uniti a fare una canzone
con chi è capace di volare
tra pace e libertà
Abbiamo in tanti la sensazione
che sono anni di cartone
un fritto misto di televisione
e tutto il resto non esiste più
Invece vivi e fai progetti
coi ragazzini e coi vecchietti
a chi promette solo mari e monti
non fare sconti adesso conti tu
Tutti insieme nel mondo di domani
e là nessuno indietro resterà
se non è come te
tutti uniti a fare una canzone
con chi è capace di volare
tra pace e libertà
Tutti insieme nel mondo di domani
con chi è capace di volare.
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14 Commenti

  1. I miei bambni dell’asilo parrocchiale hanno avuto le convulsioni quando la suora ha provato ad insegnarglielo. Uno si è iscritto alla sezione piccoli di Azzura 2000.

  2. > Abbiamo scarpe per camminare
    > abbiamo sogni da cantare

    ambè. e “abbiamo *idee* *concrete* per dare una smossa a ‘sto paese impantanato”? niente, eh?

  3. “un fritto misto di televisione” ??

    mi è andata di traverso, di prima mattina..

    ma c’è proprio del masochismo..

  4. Ma di cosa ci stiamo preoccupando? Non c’è nulla di nuovo. Questa canzoncina infantile è semplicemente l’ennesima riprova che una certa parte del mondo politico attuale si sta rivolgendo alle masse senza dimostrare alcuna velleità di discriminazione. Cambiando una sola frase(“a chi promette solo mari e monti non fare sconti adesso conti tu”) potrebbe benissimo essere il nuovo inno di Forza Italia. Non so se esiste una soluzione a questo sfacelo, ma se esiste è la guerra. In senso figurato, ovviamente.

  5. obiettivamente “..e Forza Italiaaaa…” è più bella. A seguire “Occhi di ragazza”, “Mi ricordo montagne verdi” e “C’era una volta una gatta”. Anche “Avanti popolo” non era male. E anche “El pueblo unito..”.
    Ops! Dimenticavo “Oh biancofioreee…”. Che Andreotti mi perdoni.

  6. Sono l’unico che dopo aver ascoltato
    “Abbiamo in tanti la sensazione
    che sono anni di cartone
    un fritto misto di televisione”
    e dopo aver pensato a quali cazzo possano essere i
    “progetti coi ragazzini e coi vecchietti” (mark dutroux copyright)
    ha deciso che:
    1) E tempo di sdoganare An.
    2) Ah i socialisti, bei tempi.
    3) E Andreotti in fondo in fondo…brava persona.
    4) E Follini almeno è un bel ragazzo.
    5) Schifani non ha il riporto, basta con le bugie di propaganda.
    6) Bondi almeno pensa prima di leccare il culo.
    7) E poi la Santanche ha delle belle gambe.
    8) E in fondo sì, è proprio tempo di sdoganare An.

  7. vabbè dopo il girotondo e il triciclo, è l’ora della canzoncina.
    E per la ricreazione pane e mortadella.

  8. Al plagio! Al plagio!
    Ah, no. Per un attimo mi era sembrato di leggere il testo della sempre mitica “L’Italiano”.
    E se sdoganassimo Toto Cutugno? Secondo me è più bella questa, e Totone merita. E poi il pezzo dell’autoradio e del canarino ha il suo perche’.

    “Lasciatemi cantare
    con la chitarra in mano
    lasciatemi cantare
    sono un italiano!
    Buongiorno Italia
    gli spaghetti al dente
    e un partigiano come Presidente
    con l’autoradio sempre
    nella mano destra
    e un canarino sopra la finestra
    Buongiorno Italia
    con i tuoi artisti
    con troppa America sui manifesti
    con le canzoni con amore
    con il cuore
    con piu’ donne sempre meno suore
    Buongiorno Italia
    buongiorno Maria…”

  9. Plagio!!!!!
    Per fare un tavolo ci vuole il legno
    per fare il legno ci vuole l’albero
    per fare l’albero ci vuole il seme
    per fare il seme ci vuole il frutto
    per fare il frutto ci vuole un fiore
    ci vuole un fiore, ci vuole un fiore,
    per fare un tavolo ci vuole un fio-o-re.

    io l’avrei fatta così:
    Abbiamo facce che non conosciamo
    ce le mettete voi in faccia pian piano.
    E abbiamo fame di quella fame
    che il vostro urlo ci regalerà.
    E abbiamo l’aria di chi vive a caso
    l’aria di quelli che paghi a peso.
    E abbiamo scuse che, anche se buone,
    non c’è nessuno che le ascolterà.
    E poi abbiamo già chi ci porta
    fino alla prossima città.
    Ci mettete davanti a un altro microfono
    che qualche cosa succederà.

    plagio per plagio….

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