Vedete l’omino ritratto nella foto a sinistra? Beh, è un personaggio da Guinness dei primati: l’uomo più inutile del mondo.
Si chiama Enzo Cheli, e nessuno gliene fa una colpa, sia chiaro: il problema è che all’omino (che di mestiere fa il professore e, nel tempo perso, rappresenta la nostra Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) non lo ascolta nessuno. Lui strepita, sbraita, si agita, batte i piedi per terra, si strappa i bottoni della giacca e, malgrado tutto, viene bellamente ignorato. E lui non riesce a garantire.
Esistono due principali motivi per cui un garante non riesce a garantire: il primo è che siccome tutte le società che hanno una concessione televisiva o telefonica devono versare ogni anno all’autorità che presiede una cifra che va 0,35 per mille allo 0,5 per mille del fatturato aziendale, lui non abbia questa gran voglia di incidere in maniera negativa sui ricavi della sua maggiore fonte di sostentamento, ovvero le società che controlla. La seconda, quella cui noi piace credere, è che sia da anni al centro di una feroce e crudele versione in grande del gioco dello schiaffo del soldato: lui si gira, e attorno c’è ci sono solo aziende, politici, istituzioni che fanno il mulinello con l’indice.
Arriviamo al punto e tiriamo le conclusioni per quanto riguarda entrambi i casi: cosa fa un paese civile quando si accorge che il suo garante, per un qualsiasi motivo, non garantisce? Ne pretende le dimissioni. Oppure: cosa fa, in un paese civile, un garante che non riesce a garantire? Si dimette.
Tutto ciò a meno che uno qualunque tra voi abbia memoria anche di un solo storico, provvidenziale, risoluto e deciso intervento dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni italiana che non si sia risolto con un blando richiamo o una multa irrosoria nei confronti, che so, di compagnie telefoniche che hanno attivato servizi a pagamento all’insaputa degli utenti o di operatori televisivi che hanno superato la soglia massima consentita per la raccolta pubblicitaria. Cose così.
Tanto per dirne una: mettiamo che voi siate il Garante per le Comunicazioni. Già, proprio voi. Hanno fatto in modo che il vostro ufficio fosse a Napoli per tenervi lontani dalle balle, ma voi siete lo stesso motivati e combattivi. Un giorno arriva un connazionale di Mr. Crocodile Dundee che si pappa in un solo boccone le due uniche piattaforme televisive satellitari italiane, le fonde e ne fa una sola azienda. A casa vostra già questo si chiama monopolio, ma voi chiudete un occhio in considerazione del fatto che, insomma, son posti di lavoro, i bilanci delle due società facevano acqua da tutte le parti e balle simili.
Fino a che il tizio (che in passato è già stato sospettato dall’Unione Europea di aver acquistato alcuni concorrenti riducendoli alla fame con una semplice mossa: gettarli in pasto alla pirateria divulgando segretamente i codici attraverso i quali criptavano il segnale televisivo) cangureggia fino a Roma, nell’ufficio di uno importante (che mica per niente sta a Roma e non a Napoli) per lamentarsi di essere vittima della pirateria e annunciare che dal tal giorno lui inizia a fregarsene delle leggi del tuo stato e chi vorrà vedere i suoi programmi dovrà farlo esclusivamente con i decoder che produce lui. Lui e basta.
Da qui in poi a te, che sei un Garante per le Comunicazioni modello, iniziano a girare le balle. Non fosse altro che perché sospetti sia stato lui stesso a farsi rapinare dai pirati, giusto per piangere miseria, abbandonare un sistema per cui paga le royalties ad un concorrente ed iniziare ad utilizzare esclusivamente il proprio, nuovo, inviolato e, soprattutto, gestito in esclusiva.
Però sei in buona compagnia, perché le balle girano anche alle altre aziende (multinazionali, in qualche caso) che producevano decoder e che ora non potranno più farlo, e girano anche ai telespettatori nel momento in cui scoprono che sul nuovo scintillante decoder ricevuto aggratis i canali che si possono vedere li decide l’australiano, e sono tutti i suoi, più altri venti tra circa cinquemila.
A questo punto tu – che, ricordiamo, sei un Garante per le Comunicazioni con i controcoglioni – prendi l’australiano sottobraccio, gli spieghi che in questo paese esiste una legge che impone una cosa chiamata “decoder unico”, e se ha capito che voleva dire che tutti dovevano utilizzare solo il suo, beh, allora ha capito male. E poi via, un calcinculo, che tu fai il Garante in un posto in cui il Presidente del Consiglio è padrone di tre televisioni e ne controlla sei, e non hai tempo da perdere.
Fine della prima puntata. Riaprite gli occhi, scuotetevi dal torpore: il Garante per le Comunicazioni non siete voi, ma l’inutile Enzo Cheli.
Altre informazioni sulla vicenda qui e qui.
Questo di seguito, invece, il testo da copiare e incollare, e inviare come raccomandata A/R (anticipata via e-mail agli indirizzi info@agcom.it e info@skytv.it, zona@skytv.it, abbonati.online@skytv.it) all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e a Sky Italia per protestare contro l’abuso nei confronti degli utenti. Inviatela, stampatela, copiatela nelle e-mail da spedire ai vostri amici. Fatela girare, insomma.
Solo una piccola precisazione sul testo della raccomandata: lo Skybox gestisce il dual feed.
Ma sempre in tema di garanti e comunicazioni, parliamo anche del fatto che Telecom ha praticamente raddoppiato il costo delle chiamate verso clienti Fastweb…
Gran pezzo, quindi ci dovremo sorbire i simpson su tutti i canali?
Paese civile non si addice all’itaglietta di questi anni. Io il decoder al massimo lo posso utilizzare come fermaporta o per pressare l’erbario (forse no, leggero?) ma pensare di pagare dei soldi per vedere la tv mi fa star male. Infatti evado anche il canone Rai, che poi da me si vede con le righine di formiche che passeggiano sullo schermo. Quindi mi sento meno incivile ;-)
Nonostante tutto, queste cose di cui mi interessa nulla mi fanno incazzare, ennesima epressione del peggio che il nostro paese sta esprimendo in questi anni, su tutti i fronti. Quindi grazie per la divulgazione di queste informazioni, grazie per farmi incazzare tutti i giorni e non farmi passare la voglia di RESISTERE! Io sto lavorando per emigrare, non c’entro un ca**o qui, ma finchè ci sono…
PS: potrò lasciare il paese solo quando lo saprò nelle abili mani politiche di Flavia…mi sento male, e non è snobismo, è tristezza…
parlo da ignorante completo, visto che non ho mai avuto un decoder e la televisione di casa sembra un soprammobile (non mi pare sia mai stata accesa questa settimana).
Ma il proprietario delle televisioni in chiaro è felice che ci sia qualcuno pronto a fregarlo con le televisioni via satellite?
Okkkay.
Mettiamo che voi siate Mr.Crocodile e che vi stiate beatamente grattando le balle nel megaufficio di Roma che visitate una volta l’anno.
Arriva tutto trafelato il Fantozzi in servizio quel giorno che con timore riverenziale vi dice: “capo chianno mandato nzacco de mail de protesta, che famo? ” (parlano così, nn discutete).
Voi prodi australopitechi cosa fate?
A) Chiamate la vostra segretaria, e presi da evidente agitazione, convocate una riunione dei massimi vertici mondiali della Murdoch&Co.
B) Prendete le mail e cominciate a leggerle con interesse, fino a quando vi ricordate che voi, l’Italiano, non lo conoscete.
C) Suggerite con mefistotelica calma che la carta igienica costa, con il caroeuro è tutto aumentato, e da quando in qua si rompono le palle al boss per ste cagatelle?
Mettete che al mattino aprite i timidi occhioni blu e, pam!, siete voi il garante dell’Autorità per le Garanzie nelle Telecomunicazioni.
Certo lo stipendo è buono, il lavoro interessante, machevitadimerda tra Monopolio di qui, Cattaneo di la, e la stronzata del digitale terrestre senza copertura, e voi che magari ci provate, ma tanto lo sapete che non contate uncazzodiniente, e non era questo che immaginavo e, maporcaputtana, oggi devo incontrare il ministro competente -Gasparri- dico Gasparri, e io volevo fare il pompiere.
Ti dimetti, in due giorni trovano un altro comodo soprammobile (che magari all’inizio ci prova, ha buona volontà) e tu hai solo perso lo stipendio.
Mettiamo che vivi in Italia, appunto.
Edificante il tuo quadretto Lykaios. Sempre e così sia, amen. Scusa, vado a fare il biglietto per il Sud America…
Ma come si fa, a non essere ottimisti!
Oltre il danno, la beffa:
ROMA, 16 settembre (Reuters) – Sky Italia, la società della News Corp del magnate austrialiano Rupert Murdoch, intende chiedere al governo italiano di Silvio Berlusconi aiuti anche per la tv digitale via parabola pena un riscorso all’Unione europea.
Lo ha detto una fonte della società che ritiene distorsivi della concorrenza gli incentivi che la Finanziaria 2004 ha concesso per il digitale terrestre e la banda larga ai concorrenti sul mercato italiano di Sky tra cui Mediaset , società media controllata dalla famiglia Berlusconi.
“Stiamo considerando entrambe le possibilità” ha detto la fonte, specificando che la prima riguarda una richiesta di sovvenzioni per il decoder per la parabola e la seconda è un ricorso alla Commissione Ue contro aiuti di Stato distorsivi della concorrenza.
La Finanziaria 2004 ha concesso 75 euro di aiuti per ogni nuovo allaccio all’Adsl (internet a banda larga) e 50 euro per ogni acquisto di decoder per il digitale terrestre ed il ministro alle Comunicazioni Maurizio Gasparri ha detto che intenzione del governo è riproporre gli incentivi anche nella prossima Finanziaria.
Recentemente Mediaset sul digitale terrestre e Telecom Italia sulla banda larga hanno offerto abbonamenti per seguire partite del campionato italiano di calcio, mercato che fino allo scorso anno era prerogativa delle emittenti che trasmettono sul digitale via etere, quale Sky Italia.
la mia esperienza personale con il decoder è la seguente: ho ricevuto numerose proposte per acquistarlo, specie da Sky.
alla prima ho risposto di richiamare quando lo sconto sarebbe stato maggiore,
quando il prezzo ha raggiunto i 9 euro e mi hanno richiamato ho detto che volevo aspettare fino a quando non lo davano gratis,
adesso che è gratuito aspetto la prossima telefonata con cui mi offriranno anche del denaro.
Quando la gentile venditrice mi proporrà anche una serata con lei tutto compreso lo prenderò.
faccio male?
“Lei è garante? e garantisca!”
Sia chiaro. Finché sulle comunicazioni in Italia governeranno gli italiani, io un decoder per la tv satellitare non lo voglio! E me ne frega una cippa pure del satellitare terrestre. E se ci sarà lo “switch off” rottamo la tv…
Tariffe ADSL “elevatissime” in Italia
Leggo da Punto Informatico che, a quanto pare, le tariffe ADSL in Italia sono molto più elevate che nel resto d’europa; gli stessi gestori italiani appena varcano la frontiera applicano tariffe in certi casi addirittura 10 volte minori (sto parlando …