Svolta nel caso Franzoni: Berlusconi assume l’interim dell’assassino di Cogne

Il premier ne farà le veci, in attesa che l’avvocato nonché onorevole Taormina trovi un omicida che metta d’accordo tutte le componenti della Casa delle Libertà, compreso Bruno Vespa. Finalmente un interim su misura per Berlusconi; sono più di vent’anni che le sue tivù martellano la testa ai bambini. Dopo la condanna di Annamaria Franzoni a trent’anni di carcere, il suo pirotecnico difensore denuncia le lacune dell’accusa: “Si sostiene che l’assassino portava gli zoccoli: è stato controllato l’alibi di tutti i cavalli della zona?” Niente carcere per l’imputata, considerata dai giudici “non pericolosa”, mica come quel mascalzone incallito di Sofri che, appena fuori dal carcere, ricomincerebbe di certo ad uccidere commissari di polizia.

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9 Commenti

  1. Sulla mancata carcerazione della Franzoni ha inciso una circostanza attenuante: la donna ha perso in circostanze tragiche un figlio piccolo e la prigione sarebbe sembrata un eccessivo accanimento. Inoltre, carcerarla avrebbe significato sottrarla all’ultimo nato e si sa che niente è più grande dell’amore di una mamma.

  2. Lia [Celi] ottima la battuta sugli zoccoli, ordinaria amministrazione, per una sinistrosa, i’ resto.

    La Piti la ‘un fà ridere un fico, se avesse postato sotto alla condanna della Franzoni, sarebbe stata un’irresistibile barzelletta, qui una tragica considerazione.

  3. Capisco il risentimento, ma il paragone con Sofri non c’azzecca nulla.
    La detenzione prima della sentenza defenitiva non è la norma, ma l’eccezione in caso in cui l’imputato sia ritenuto pericoloso o possa darsi alla macchia. Evidentemente secondo il gup la stessa non si trova in queste condizioni. Sulla decisione ha pesato anche la presenza dei figli minori. I casi in cui un imputato non viene ritenuto pericoloso sono quando il delitto si sia verificato in un contesto preciso ed irripetibile o perlomeno lo si ritenga tale.
    Adriano Sofri invece è stato giudicato colpevole in ultimo grado e quindi sconta la sua pena, come farà la Franzoni se dovesse risultare tale in Cassazione.
    Giuridicamente i due casi sono su livelli completamente differenti e quindi non confrontabili. La differenza sta a livello etico e personale, dove ognuno è libero di esprimere il proprio parere.

  4. Più che di giornalismo, sul caso Cogne parlerei di sciacallaggio mediatico. In tanti si sono affannati a trovare l’assassino e in tantissimi hanno “ricamato” artatamente sulla Franzoni perché fa gola alla cronaca nera e ai salotti popolati da tuttologi e ballerine con tanto di plastico. E’ uno sbaglio iniziale da cui non si riesce a tornare indietro. La verità è che nessuno si è preso la briga di analizzare scientificamente gli atti che hanno determinato l’imputazione della Franzoni; tra questi c’è la perizia del Prof.Viglino che è stata contestata appunto da medici in un reality book scritto dalla giornalista e critico d’arte Maria Grazia Torri. In questo libro, COGNE STORIA DI UN DELITTO INVENTATO, attualmente in fase di iter editoriale, quanti ne hanno titolo e diritto, ossia medici, contestano scientificamente le conclusioni cui giunge la perizia Viglino. Dati medici quindi e non arrampicate su specchi come quelle di psicologi, criminologi, psichiatri e opinionisti. La discussione su Cogne doveva appartenere a medici dall’inizio, specialmente neurochirurghi e traumatologi, che invece non sono stati mai consultati. L’età del piccolo e i correlati stadi di conformazione e sviluppo osseo, l’aspetto e la topografia delle lesioni traumatiche (che in realtà sono solo due: frontale e occipitale), le convulsioni e l’emorragia subaracnoidea, l‘ipertensione endocranica ed altri rilievi, possono sicuramente far concludere per la morte da cause naturali e non criminali. Verità scomoda che non riesce a farsi strada neppure nella difesa, oltre che in tutti i maggiori quotidiani ed organi di informazione cui è stata, dall’autrice e/o dai medici interessati, comunicata. Solo Matinee RAI 2 ha dato un flash peraltro incompleto; tra i quotidiani: la Prealpina, il Giornale, tra le riviste Grand Hotel per due numeri.. E’ una vergogna. Siamo o no in una democrazia? Ma un giornalista, prima di confezionare la sua verità, non dovrebbe forse fare un’inchiesta e valutare tutti gli aspetti del caso?
    Col giornalismo in Italia siamo messi molto male, decisamente. Quando leggerete il libro vi scandalizzerete, e sarà ora.

  5. Cara Dott’ssa Agnese Pozzi, potrebbe smetterla di comportarsi come una spammer del cazzo per portare acqua al suo mulino e farsi altri soldini col libro scritto dalla signora Franzoni? La sua consulenza tecnica sarà preziosissima (…) ma mi sono veramente rotto le scatole di torvare suoi commenti ovunque. Grazie

  6. Rassegna teatrale:il caso Cogne in radiocardiografia e radiocanale in un opera della ramamturga barda Yasmin

    Una strana esperienza in radiocardiografia di una drammaturga barda , potrebbe svelare enigmi vicenda di Cogne.La principessa Yasmin, scrittrice, non esclude trattarsi di autosuggestione, ma invero sul Caso Cogne non ha opinioni, ne’ ha seguito bene il caso.E’ duopo tuttavia ,che Yasmin , quale cultrice del Teatro dei Bardi, sveli l’episodio che e’ accaduto , poiche’ non e’ escluso che il contatto con entita’ invisibili possa indicare , qualche volta , indizi trascurati,benche’ ella stessa sia scettica.

    Nella stesura della
    pièce teatrale Dedicata alla Regina Ansa e alla sua figliolanza , la principessa Yasmin ha svelato di aver subito una sorta di flash back , esperienza bardica in RADIOCARDIOGRAFIA, , con cui si e’ trovata a gestire un Samuele guida delle anime che porta per mano un piccolo Samuele che ancor abita nell’intermezzo tra terra e cielo , nella valle graziosa aostana, gia’ teatro di scempio di bimbi longobardi.
    La principessa non conosce le vicende processuali di Cogne e per questo non e’ stato in grado di gestire lacomunicazione con un piccolo spirito, di nome Samuele, se non attraverso ovvie e semplice domande riferite al caso Cogne.La principessa Yasmin , per non strumentalizzare in nessun senso tale comunicazione che comunque non utilizzera’ nella pièce , almeno fino a quando la giustizia non avra’ fatto il suo corso, per mera mera comunicazione parnassiana, rivela che il piccolo spirito, alla domanda, chi ti fatto la bua?, ha dichiarato:Letto nunziale … dormivo , ma voleva far adulterio su quel letto il bastardo d’animo leonino, dalla testa di leone a bocca spalancata. Descrivilo agli incaricati delle tele nel teatro , consideratamente e saviamente. Era malevole , invidioso e cavillatore, e si faceva signore del recinto, limite , estremita’ e confine, Tagliava tronchi e lascia impronte , epulo si da a cattive azioni . Si fermo’ innanzi a vestibolo, quale mosca persiste nel voler pungere.Prominenza dell’osso delle natiche e sofferente di sciatica . Mangia fichi secchi ed avido dell’amore di mia madre, ha tessuto nell’oscurita’ , a lungo ,una tela di ragno. E pensava:ora delineo uccisione cruenta dell’ancor fresco e tenero , anche se verro’ tratto in giudizio per delitti recenti, passo la notte presso … accuso e querelo scorta a trasmissione e …. si vendera’ poi a prezzo ridotto, spargo qua’ come polvere negli occhi , collirio di lacrime sulle cose di mia mamma…Impronta di piede. Arma i fianchi del cavallo da guerra , preme e comprime lateralmente per rafforzarne la corsa , colpisce con mazza di ferro ,strumeno da ricotta, , clava, mazza ferrata e mazza da caccia , martello ,in rigagnolo scosceso cammino. Tasca ad armacollo. Vittorioso nella corsa dei carri e valente coi piedi, ha avuto suprema maesta’ della mia vita e sono stato dominato dal sonno.E la tua mamma? Rosa , guance rose, e mela rosa , liquore della mia vita , processo strepitoso, attraverso… volo stridente,la valletta amena e luogo delizioso, come Tempe, roso e succhio ancora e fo’ ancora vita di mezzo, fino a quando raddrizzero’ il Traboccamento della BILANCIA, AVRO VINTO’ SU CHI MANGIA CARNE EQUINA.
    E tua madre e’ innocente?Ella segnata con marchio bollato segue le traccia, indaga e perlustra e ricerca fortemente e saldamente , rilucente per bellezza, ammetto come prima elemento la raschiatura di polvere sudore e olio, dopo la lotta, vedo magazzino del grano , portico dell’arconte . Attenti al passaggio e al cammino… camino e alla spugna di vino .Dallo specchietto e spazzola insieme la controllava .”Ora devo andare…”

  7. rispondo anche se in ritardo a COLONY che soffre di colite, senz’altro, troppo nervoso/a:

    Il libro di cui parlo si chiama COGNE UN ENIGMA SVELATO e non ha niente a che fare con quello della Franzoni (che non conosco, da cui non ho mai preso soldi nè intendo prenderne) ma è stato scritto dalla giornalista Maria Grazia Torri.

    Se ti è sembrato che mi sono comportata da spammer del cazzo è solo grazie alle teste di cazzo come te che se ne stanno sotto la sabbia a fare gli struzzi, non vogliono ragionare e soprattutto non sanno ascoltare. Internet à l’ultima frontiera della libertà che ci è rimasta o ci sembra di avere ma non sarai certo tu a farmi smettere. Si fa così nel tentativo disperato di farsi ascoltare e non per disturbare il nulla di fondo dei tuoi neuroni!!!Prenditi perciò un antispastico e se leggi il mio nome in giro stattene tranquillo/a, lo sentirai molto più spesso a breve. Ciao

  8. Tratto da http://tinyurl.com/2c2cd3 mando queste poche righe a mio avviso interessanti

    AGI) – Roma, 20 apr . – “E’ giusto e corretto cercare di capire e comprendere cosa e perche’ e’ successo: l’omicidio di Samuele ci mette di fronte ad un caso cosi’ dirompente che tocca la famiglia, il rapporto tra genitori e figli, tra uomo e donna, che non puo’ essere annullato”. E’ quanto sostiene lo psichiatra Francesco Riggio esperto di ‘esordi psicotici’ in merito al caso Cogne ed aggiunge “ritengo fuori luogo parlare di processi mass mediatici: il giornalista e’ giusto che si faccia, come tutti del resto, una ricerca, che si chieda come e perche’ possano succedere fatti del genere che dicono chiaramente che la malattia mentale esiste, c’e’ e non e’ causata dalla societa’ ne’ e’ organica”. Un caso, insomma, che mette assieme famiglia e psichiatria? “Si’ – risponde Riggio – perche’ la malattia mentale si produce nei primi mesi, primi anni di vita: e’ in questo periodo nel rapporto con la madre che si decide la sanita’ o la malattia del bambino”. Ma come puo’ accadere poi che una persona uccida un bambino o un adulto e, come dice il Pg di Aosta Corsi, resti chiusa in una gabbia? “E’ per la pazzia lucida, fredda, anaffettiva dovuta alla pulsione di annullamento nei primi mesi, anni di vita, contro il mondo umano, contro l’umano – conclude Riggio – ed e’ ad essa che occorre riferirsi per comprendere la mente ed il pensiero umano senza coscienza e quindi per proporsi un discorso di cura”. –

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