Se potessi avere… seeei milioni al meese

La lettera aperta di Mughini al vicepresidente del consiglio (con delega non ufficiale all’economia) è decisamente piena di idee; soprattutto apre uno squarcio sull’inflazione reale e su quella percepita che sta affliggendo le famiglie italiane; ed arriva perfino a delineare una nuova categoria di poveri:

Lei (Fini) raccomanda difatti di abbassare le aliquote per i redditi fino a 70 mila euro, ma non quella del 45 per cento per i redditi superiori: i redditi dei “ricchi”. Ossia quelli che denunciano un reddito netto di poco inferiore ai 6 milioni al mese delle vecchie lire, un reddito con cui una famiglia borghese che deve pagare il fitto in una grande città arriva stentatamente alla fine del mese.
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45 Commenti

  1. Vuol pagare fitto ed un’aliquota più bassa, è’ a questo che mira no, signor Mughini? Ed allora perché scomodare il Governo, quando la soluzione è a portata di mano? Cambi lavoro e vada a fare l’operaio a Melfi.

    PS. Il giorno in cui Camillo aprirà ai commenti sarà un grande giorno per la democrazia.

  2. Buon giorno,

    Guadagno appena 7 milioni di vecchie lire al mese, qualcuno di voi può darmi l’indirizzo della mensa dei poveri della Caritas? Sapete, di questi tempi arrivo a stento a fine mese.

    Grazie a tutti
    Alleluia

  3. Buongiorno,
    guadagno 7.500 euro al mese. Potranno sembrare tanti ai cenciosi malpensanti, ma riesco a malapena a pagarmi 5 escort di lusso in un mese e come potete intuire è un vero dramma. Per questo non solo critico la posizione di Fini, ma anche quella dello stesso Berlusconi: se azzerasse la mia liquota rovesciandola sulle fasce povere (che tanto i poveri cosa hanno mai fatto nella storia? non trovate un solo nome di pulcioso contadino sui libri), potrei arrivare a concedermene 15. Una ogni due giorni è il minimo per un cittadino borghese che per regalarsi un po’ di svago arriva stentatamente alla fine del mese.

  4. Le aliquote non dovrebbero essere a scaglioni. Il salto diventa troppo netto da xxx,9999 a xxy,0001.
    Non c’è uniformità, non c’è nulla.
    Perché non applichiamo regole matematiche? Austere formule logaritmiche?
    Più guadagni più paghi, ma il tutto addolcito e livellato da una semplice equazione…

  5. K, sono felice di sapere che tu hai un commercialista che ti fa tutti i conti per le tasse, e quindi non hai mai avuto la necessità di capire come funzionano gli scaglioni.
    Quello che tu chiami “il salto da xxx,9999 a xxy,0001” non esiste. O meglio: esiste per 0,0001.
    Supponiamo che il povero Mughini abbia un reddito di 80000 euro. Su questi pagherà (a meno di deduzioni e detrazioni)
    – il 23% sui primi 15000 euro, cioè 3450 euro;
    – il 29% sugli euro da 15000 a 29000, cioè 6960 euro;
    – il 31% sugli euro da 29000 a 32600, cioè 1116 euro;
    – il 39% sugli euro da 32600 a 70000, cioè 14586 euro;
    – il 45% sugli euro da 70000 a 80000, cioè 4500 euro.
    Se fai la somma, vengono 30612 euro, cioè una media del 38.26%.
    Se preferisci, uno che guadagna 69999 euro paga 26111,61 euro di tasse, e uno che guadagna 70001 euro ne paga 26112,45. Ti sembra un “salto troppo netto”?

  6. La tua esemplificazione è ottima, Mau.
    Sono a conoscenza del funzionamento degli scaglioni. Volevo solo far presente che la “semplificazione” degli scaglioni (23-29-31-39-45) potrebbe essere sostituita da una rigorosa equazione (tanto per far contenti i pitagorici e il Mendeleev).
    Basterebbe una buona calcolatrice (e qui rimando a “7 volte 7” di Asimov).

  7. “..E poi c’è che ho un certo talentaccio di cui non mi vergogno affatto..” Qualcuno potrebbe dirmi cortesemente in COSA consiste questo terribile talento grazie al quale Mughini si gongola tanto?
    E Fini, Fini, cosa gli ha risposto?

  8. Ma se un professionista ha un reddito che lo inserisce nella fascia più alta di tassazione perchè paga sui primi soldi che incassa le aliquote più basse? Siete sicuri che funziona così? Oppure alla fine dell’esercizio, una volta stabilito il reddito netto, sarà quest’ultimo a determinare lo scaglione (unico) di apparteneza? Purtroppo non so bene come funziona… potreste spiegarmelo? C’è un esperto tra voi?

  9. Grazie Fabri’ della tua disarmante chiarezza!
    Mi hai aperto nuovi orizzonti, davvero. Ora capisco tutto della tassazione progressiva dei redditi da lavoro indipendente.

  10. K, il metodo attuale (sempre al netto di deduzioni e detrazioni…) richiede un algoritmo che necessita di fare al più
    – cinque sottrazioni (togliere i pezzi corrispondenti ai vari scaglioni)
    – cinque percentuali (la parte di tasse corrispondente a quello scaglione)
    – una addizione (la somma di tutti i pezzi vari).
    Cosa che si può fare anche con l’euroconvertitore – che a me non è mai arrivato, perché il Governo nella sua preveggenza sapeva che i conti li sapevo fare anche senza.
    Se poi vuoi semplificare il numero di operazioni al costo di usare più RAM, puoi scriverti una tabella con quattro voci corrispondenti alle tasse ai limiti degli scaglioni inferiori: a questo punto hai un lookup per scoprire qual è la tua fascia, una sottrazione, una percentuale e un’addizione. Più facile a farsi che a dirsi.
    Una formula T(x) come la vorresti tu si può fare, ma sarebbe in realtà più complicata da applicare se non hai almeno una calcolatrice programmabile.

  11. A Fabbrì, se gli avessi parlato dell’allunaggio avrebbe capito uguale. : )
    Credo che dall’esempio di .Mau. su capisca bene come funziona.

  12. Mi risulta che con l’ipotesi A dell’abbassamento delle aliquote chi gode di un reddito compreso tra i 15.000 e i 70.000 euro -verrebbero infatti modificate anche le fasce- dovrebbe pagare il 30%, mentre chi guadagna più di 70.000 scenderebbe dal 45 al 40%. Questo significa che chi ha un reddito, per esempio, di 17.000 euro si troverebbe a dover pagare di più, mentre chi ha un reddito di 100.000 risparmierebbe il 13%. Per non parlare di chi dichiara un reddito di 1 milione, che risparmierebbe quasi 50.000 euro all’anno…Per quello che riguarda l’ipotesi B (fino a 40.000 euro aliquota al 23%, oltre i 40.000 aliquota al 33%) sempre quelli che dichiarano 1 milione risparmierebbero qualcosa come 115.000 euro all’anno. C’è un senso in tutto questo? Io non so nulla di economia, ma ho l’impressione che qualcuno mi stia infinocchiando…

  13. A me, invece, dai conti dello Stato sembra che in questo momento non sia possibile abbassare le tasse. Salvo poi recuperare a livello locale e/o regionale il gettito mancante (non so se conoscete qualcuno in un qualsiasi Consiglio Comunale: chiedete a lui cosa sta succedendo alle finanze dei comuni italiani).
    Se fossi un leader della sinistra baserei questo tema della campagna elettorale sull’ottimizzazione nell’utilizzo delle risorse. Magari attraverso argomenti di facile presa sui cittadini tipo: “Se mi eleggi vedrò di dimezzare i tempi di attesa per una visita specialistica in una struttura sanitaria pubblica”.
    E poi andrei a cercare gli evasori fiscali, con lo stesso impegno con cui le aziende di Berlusconi sollecitano ai propri clienti il pagamento degli insoluti.

    Sarà per questo che non sono un leader di sinistra?

  14. Scusa Ricca’, adesso provo a fare di meglio.
    Immagina che tu voglia fare una curva per uscire dall’autostrada: tu puoi farla dolce oppure farla tutta spezzetata: in pratica con colpi di sterzo ogni secondo.
    Ecco, se guardassi la tua traiettoria dall’alto una e’ una curva, l’altra e’ una serie di segmenti spezzettati. In realta’ tu puoi anche pensare di fare gli spezzettamenti con lo sterzo ogni mezzo secondo, ogni decimo di secondo, ogni centesimo di secondo e cosi’ via.
    Vedendo dall’alto questi diversi spezzettamenti sono delle approssimazioni via via migliori di una curva, fatti con dei segmenti.
    Per tornare agli scaglioni delle tasse, l’adattamento delle tasse al reddito dovrebbe essere una curva, ma viene semplificata con delle sterzate ogni tot migliaia di euro l’anno. E’ una buona approssimazione della curva, e permette anche a persone digiune di matematica (diciamo a guidatori non capaci di fare una curva ma capaci solo di spezzettarla) di calcolarsi le loro aliquote.

  15. scusate scusate tutto molto interessante.
    Dal mio Cud 2003 : € 28000.
    Quanto pago , quanto pagherò ??
    sono ricco ?
    boh… aiutatemi amici

  16. Chiedi ad Emilio. Lui fece una tabella illo tempore con la dicitura “con Forza Italia si paghera’ cosi'”. Io quei numeri buttati li’ a caso non me li ricordo.

  17. mughini ha ragione. 37.000 euro all’anno con tre figli di cui non puoi dedurre nessuna spesa sono una pagliacciata. (altro che ricchi e ricchi. lo scaglione pieno deve partire da 200.000 euro)
    detta peraltro da fini che guadagnandone 11.500 (spese eslcuse) non sa neanche di cosa parla e si mette a rubare il mestiere alla sinistra. (che poi mughini figli non ne abbia è irrilevante: il discorso vale lo stesso chiunque lo faccia)

  18. aggiungo un’altra chicca dalla stessa lettera:
    “poi c’è che ho studiato 15 anni gratis per saperne qualcosa e potere chieder di essere pagato poco più che una colf.”

  19. Delio, la volevo pubblicare tutta perchè è troppo mitica. Eppoi 15 contando dalle elementari o dal liceo. O 15 di università con il dottorato?

  20. eh, gia`, che bravo uomo questo mughini! ed io che credevo che arrivava stentatamente a fine mese solo chi ha un solo stipendio in famiglia (e non e` un “professionista”) e deve supportare moglie e tre figli, pagare il mutuo per una casa in una citta` medio grande e magari comprare i libri per la scuola pubblica dei figli…

  21. Piti, hai ragione solo in parte. Un figlio è una risorsa anche per la comunità e per il futuro. Magare qualche assegnuccio familiare più pesante come avviene quasi ovunque (tranne la Spagna) non farebbe male.
    Eppoi è anche bello privarsi di qualcosa per dare un futuro a delle persone che prima non esistevano.

  22. Piti, di quali buoni stipendio parli? Io sto in Germania e ci sono gli assegni familiari. Qui non c’e’ la parita’ di reddito.

  23. Avevo capito male. Insomma, i 3 testoni del mughini ti andrebbero bene? O poi ti lamenteresti anche tu delle tasse e di non farcela a fine mese?

  24. Penso che Mughini voglia dire che quella di abbassare le tasse è la solita ipocrisia italiana. Tanto chi non le vuole pagare, tra il sommerso, l’elusione, i condoni e l’evasione se ne sbatte della diminuzione delle aliquote. L’immoralità del taglio delle tasse, però, sta nel fatto che questo è il segno di una sempre minor attenzione all’interesse pubblico, civile e solidale. L’esempio massimo è dato da un premier che detiene un enorme potere privato e allo stesso tempo un alto potere pubblico mediante il quale provvede a promuovere leggi con vantaggio personale.

  25. Spero che Mughini fosse ironico, davvero.
    Provasse a lavorare con uno stipendio da operaio o dipendente pubblico con moglie e figli a carico e affitto da pagare.
    Che tristezza. :-(

  26. Povero piccino!

    Mughini ha spedito una lettera a Fini, in cui si lamenta delle raccomandazioni date dall’ex fascista a Berlusconi, per non abbassare le tasse in maniera generalizzate, evitando di abbassarle (per ora) ai redditi più alti. Povero piccolo Mughini! Si l…

  27. Ma sì, forse hai ragione tu, Fabrizio. E’ una lettera senza senso. Un ex Lotta Continua che se la prenda con Fini, rappresentante della destra storica, mentre difende da Forza Italia gli interessi dei meno abbienti e che lo faccia rivendicando il ruolo dei ricchi che lavorano; in un momento come questo, poi. La curva delle aliquote è sempre il segno del livello di civiltà di una comunità. Chi più ha più contribuisce. Volevo solo rimarcare che la ciccia grossa sta nell’evasione e nel sommerso. Mi ricordo ancora i successi di Visco nelle entrate fatti lasciando inalterata la pressione fiscale. Ha da finì a nuttata.

  28. Forse sbaglio,e se è così mi piacerebbe che qualcuno mi spiegasse perchè, ma trovo l’abbassamento delle imposte indirette-già proporzionali al reddito- una stupidaggine. PErchè nessuno pensa mai di abbassare le imposte dirette, l’IVA. Essendo una tassa diretta colpisce poveri e ricchi con un valore assoluto uguale, favorendo i secondi. Io sarei per dimezzare l’iva per i prodotti comuni e di largo consumo e aumentandola sui beni di lusso -chiaro indice di un reddito sufficiente a potersi permettere più dello stretto necessario-. Aggiungendo poi la deducibilità- o detraibilità o ammortamento, la soluzione più consona insomma- totale o parziale dell’imposta diretta ci sarebberò più fatture e meno evasione. Mi sembra una soluzione anche per risollevare i consumi: psicologicamente una riduzione del 10% sul prezzo di un prodotto spinge all’acquisto molto di più che un aumento del reddito annuale netto della pari entità.
    cos’è che rende questa soluzione non applicabile o scorretta?

  29. rifare una tariffa “di lusso” IVA cozza contro l’armonizzazion europea dell’iva, ne parlavamo (alla rovescia) da mantellini una decina di giorni fa.

  30. Aha .MAU., l’armonizzazione dell’IVA, quella buffonata a cui credettero gli italiani quando negli anni rampanti aumentarono l’IVA, ahahahah. Aumentare l’IVA per armonizzarla con l’europa. Ahahahahhah

  31. Ho letto un bel conteggio che ipotizzava tassazione del 38%: aggiungici il 12% di cassa salute o come si chiama la 335/95 più qualche altro balzello e il 50% lo superi. E’ innegabile che alcuni mestieri rendano più di altri, ma impegnano di più e sono “stagionali” anche se alla resa dei conti premiano. Il provocatore Mughini credo intenda dire: “Perchè chi rischia in un mestiere da non dipendente deve pagare di più? Non sarebbe un incentivo tassarlo come gli altri a prescindere da quanto guadagni?” Proprio la parte di reddito maggiormente esposta a tassazione è quella occultata. Così su quei redditi si incassa il 45% di niente, invece di un equo 33% di qualcosa… ma questo è discorso antico quanto il mondo.

  32. l’armonizzazione dell’iva non significa avere le stesse tariffe iva ovunque. Ad esempio, nei paesi nordici la tariffa è più alta che da noi. Il concetto è diverso.
    Poi se hai voglia di leggere i link che postai vai su http://www.mantellini.it/2004_04_01_archivio.htm, tanto è il primo della lista. Se non hai voglia, non muore nessuno.

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