Nel mondo dello spettacolo, una volta che ti sei sputtanato (e a meno che ad un qualsiasi intellettuale di sinistra non venga in mente che potrebbe essere originale sdoganarti) resti sputtanato.
Personalmente credo che esitano ruoli, personaggi, spettacoli, film che, nei limiti della ragionevolezza, ad un attore non possono essere perdonati.
La Signora Leonida del Bagalino sarebbe uno di questi. Dico “sarebbe” perché sotto c’è Leo Gullotta, e a Gullotta (che è tra i migliori attori italiani, e come uomo è persino meglio) riesco a perdonare anche la Signora Leonida.
Poco fa, dopo aver scritto accidentalmente riletto l’affermazione di Adriano Celentano a Sanremo in difesa delle chiacchierate conoscenze di Tony Renis (“Tutti abbiamo amici criminali”), il caso ha voluto che visitassi il suo sito. E mi sono ricordato di un pezzo scritto qualche anno fa da Riccardo Orioles. Non posso fare a meno di citarlo. Vorrei che capiste perché ad un uomo così si possono amnistiare anche poche (ma evidenti) cadute di stile come Pingitore e il Bagaglino.
Tutti abbiamo amici criminali?
Ho sentito parlare, a proposito di Gay Pride, di Leo Gullotta; credo che abbia fatto una dichiarazione per rivendicare la propria omosessualità, o qualcosa del genere. Non credo che Gullotta si ricordi ancora di quando, una buona dozzina d’anni fa, accettò di fare il “presentatore” di una manifestazione in ricordo di Giuseppe Fava. Erano anni durissimi, in cui non era facile – in Sicilia, ma anche altrove – trovare qualcuno che accettasse di esporsi pubblicamente parlando, sia pure in termini di satira, contro i Cavalieri mafiosi. Gullotta fu il terzo o il quarto attore che interpellammo, e l’unico che accettò. Non so che cosa faccia adesso né quali siano le sue fortune ora; ma allora si comportò da uomo in un momento in cui i vigliacchi erano molti, e gli uomini veri pochi: e non ha bisogno di rivendicare orgoglio da nessuno.
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io ho un totale di amici criminali.
e se passano le norme in discussione su droghe leggere e peer2peer avrò praticamente soltantoamici criminali.
sperimo prima o poi mi facciano organizzare sanremo.
giuro che non invito nessuno che abbia la fedina penale pulita :-)
sbaglio o e’ la seconda (o terza) volta che leggo questa notizia su Gullotta anti-mafia?
Leo è un lustro per noi siciliani,i suoi personaggi sono sempre carichi;peccato,appunto,si sia “sputtanato” col bagaglino,ma anche Lionello,persona serissima,lo ha fatta. Un appunto:si scrive amnistiare, non “amministiare”!
(sono soddisfazioni,ho corretto Neri…)
Meuso
Io al Gay pride di Roma c’ero, e anche quella volta Gullotta si dimostrò uomo di spirito e di grande intelligenza. Massima stima per l’uomo e per l’artista.
Essendo almeno la seconda, se non la terza volta che cita questo post, mi domando cosa aspetti GNeri a inserire Gullotta tra gli autori di questo blog …