Lo dice la parola stessa

Fabio Ricci e Alessandra Drusian dei JalisseTroppe emozioni per un uomo solo: ancora ebbro di letizia per il fatto che Natalino Russo Seminara abbia scelto di riversarsi in questo blog, tracimando dal suo, scopro che nei commenti a questo post (che ha per autore Daniele Di Stanio, tra l’altro, e non il sottoscritto) è intervenuto Fabio dei Jalisse. Lui. In persona. Qui. Per me. Ossignùr.

Ciao Macchianera,
piacere di conoscerti e di conoscere personalmente chi parla comunque di noi. Sono certo di trovarmi in una esperienza comunicativa molto interessante. La mia unica differenza (da tutti i veri Bloggers) è che non uso nickname: mi prendo gli onori se le cose sono ok, ma rischio sulla mia pelle ANCORA se sono ko.
Ma ti assicuro che il tizio è realmente lui, e si vanta di avere scritto uno dei brani + ricordati della storia musicale sanremese. Spero che lo stesso coraggio lo trovi anche tu, prima o poi.
Tu ora sai chi sono, io ancora non so chi sei tu, e in questo momento mi sento fieramente un solvente.
Con simpatia Fabio Ricci (Jalisse)

Poi, con noncuranza, butta lì:

C’è da dire che ormai sono state inondate città intere con le parole anche meschine, su Jalisse.

Quel che si dice: “fiumi di parole”.

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1 Commento

  1. Gira e rigira qualcosa che ha a che fare col blog sanremese di cui “Ma chi se ne sbatte…”, l’hai postato (ovviamente per autoreferenzialismo – non che questa sia una cosa per forza negativa, percarità) ^_*

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