dal quotidiano .COM del 5/3/2004
Andreotti e Cirino Pomicino, alla presentazione del bel libro di Antonio Girelli (“Democristiani”, Mondadori), hanno inscenato il gioco dello sbirro buono e dello sbirro cattivo, o se volete del diavolo e dell’acqua santa, che forse è più in tema. Geronimo ha tenuto a far notare che il pamphlet contiene, a suo avviso, due errori e una dimenticanza. E giù come una mitraglia. Non è vero che la DC aveva instaurato una conventio ad escludendum, era il PCI che non aveva offerte politiche degne per il Paese. Non è vero che nel ’75 la DC era confusa, non lo era affatto. E poi perché vincolare il Terrorismo alla tragedia di Moro? Molti altri democristiani sono morti. Prende la parola il divo Giulio e Girelli torna a sorridere, visto che gli si riconosce un osservatorio privilegiato (pur non essendo mai stato democristiano…) per il suo ruolo di giornalista e portavoce di Sandro Pertini. Erano gli anni in cui in politica si era avversari e non nemici, un modo diverso di concepire la politica, dice il grande vecchio. La nostalgia avvolge gli astanti. Applausi.
Il gioco di Andreotti e Cirino Pomicino
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Give Us Back Andreotti.
Potrebbe ancora dire la sua se uscisse dal Gruppo Parlamentare
Per le Autonomie ed entrasse in qualche schieramento che avesse senso. (più senso diciamo).
E’ stato a lungo additato come il Ghost in The Shell della politica italiana e la sua DC come l’oligarchia di comando. Ma la questione, tutta politica, comunque è: c’erano alternative concretamente valide?
Cerchiamo di non cascarci: il concetto di oligarchia è proprio quello di impedire tentativi di alternative concretamente valide.
Veramente in Italia c’è sempre stato il libero voto. Comprendo che il potere tenti di proteggersi (e questo è male), ma se tu fossi vissuto nel ’50, nel ’60 o nei primi ‘ 70 cosa avresti votato? Il PCI di Togliatti per cui era meglio il regime sovietico della pur traballante democrazia italiana? Auguri.