Renato Soru, patron di Tiscali, 13 novembre 2000: «Io non credo che salami, bottiglie di vino e scarpe abbiano un grande futuro sulla rete. Penso, assai più semplicemente, che sulla Rete avrà successo quello che è coerente con la rete stessa, e cioè tutto ciò che può essere digitalizzato. Musica, film, prenotazioni, finanza. Insomma, tutto ciò che non richiede l’uso di scatoloni e di carriole».
Amazon vende soprattutto libri, e ci vogliono scatole e scatoloni. Ebay fa vendere oggetti di tutti i tipi, carriolate di oggetti di tutti i tipi. Per il buon Soru, invece, il successo in rete avrebbe riguardato Musica, Film, Prenotazioni, Finanza: ne ha azzeccata una? No, neanche una.
Il 27 novembre, sempre del 2000, gli rispondevo così: “Sono convinto invece che il futuro della rete sia l’intermediazione di cose che si toccano, di cose concrete. Anche perché, e Soru lo sa bene, pian piano tutto ciò che non è merce in Internet diventerà gratis”.
Vogliamo dire che Soru non c’aveva capito niente e io invece sì? Ma sì, diciamolo.