Non per insistere, ma uno come Andrew Sullivan non può aspettarsi di essere preso sul serio, e sostenere incondizianatamente per mesi un guerrafondaio oscurantista come Bush spacciandolo per il paladino della libertà da esportazione (“I have long been a strong supporter of this president’s extraordinary leadership in the war on terror. He has made some mistakes, but I stand by his broader record entirely.” – Ditemi se questa non merita di vincere il premio come ‘understatement dell’anno’), per poi indignarsi se un bel giorno il suddetto reazionario bacchettone propone – guarda caso – di mettere mano alla Costituzione americana pur di impedire a tutti i costi il matrimonio ai gay. Per tutti i queer neocons come Sullivan l’unica cosa che mi viene in mente è una celebre battuta da Will & Grace: “This is not weird, Grace. Gay republicans are weird.”
Quelli sono strani
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Prima o poi i nodi vengono al pettine. E l’incoerenza è zeppa di nodi e nodini pronti a venire a galla..
I gay sono un peccato mortale agli occhi di Dio: bruciamoli. Faremo loro un favore abituandoli all’eterno fuoco della Geenna che li aspetterà per torturarli mentre i Giusti vivranno per sempre nella luce d’amore di Dio.