I servizi speciali francesi hanno arrestato lo scrittore Cesare Battisti,
rifugiato in Francia ormai da quattordici anni. Su di lui pende una domanda
di estradizione presentata dal governo italiano, sulla base di una condanna
pronunciata in contumacia oltre un ventennio fa. E’ bene ricordare che a Cesare Battisti fu concesso asilo politico solo dopo
che un magistrato francese ebbe vagliato le “prove a suo carico”, e le ebbe
giudicate contraddittorie e “degne di una giustizia militare”. A Battisti
erano stati addossati tutti gli omicidi commessi da un’organizzazione
clandestina a cui aveva appartenuto negli anni ’70, anche quando circostanze
di fatto e temporali escludevano una sua partecipazione. Dal momento della sua fuga dall’Italia, prima in Messico e poi in Francia,
Cesare Battisti si è dedicato a un’intensa attività letteraria, centrata sul
ripensamento dell’esperienza di antagonismo radicale che vide coinvolti
centinaia di migliaia di giovani italiani e che spesso sfociò nella lotta
armata. La sua opera è nel suo assieme una straordinaria e ineguagliata
riflessione sugli anni ’70, quale nessuna forza politica che ha governato
l’Italia da quel tempo a oggi ha osato tentare.
La vita di Cesare Battisti in Francia è stata modesta, piena di difficoltà e
di sacrifici, retta da una eccezionale forza intellettuale. E’ riuscito ad
attirarsi la stima del mondo della cultura e l’amore di una schiera enorme
di lettori. Ha vissuto povero ed è povero tuttora. Nulla lo lega a
“terrorismi” di sorta, se non la capacità di meditare su un passato che per
lui si è chiuso tanti anni fa. Trattarlo oggi da criminale è un oltraggio
non solo alla verità, ma pure a tutti coloro che, nella storia anche non
recente, hanno affidato alla parola scritta la spiegazione della loro vita e
il loro riscatto.
Certo, c’è chi ha interesse a che una voce come quella di Cesare Battisti
venga tacitata per sempre. Chi, per esempio, contribuì alle tragedie degli
anni ’70 militando nelle file neofasciste o in quelle di organizzazioni –
clandestine quanto i Proletari armati per il comunismo – chiamate Gladio o
Loggia P2, e sospettate di un numero impressionante di crimini. Chi fa oggi
della xenofobia la propria bandiera. In una parola, una gran parte del
governo italiano attuale.
Noi invece vorremmo che di scrittori capaci di affrontare di petto il
passato come Cesare Battisti ce ne fossero tanti, e che i cittadini francesi
capissero chi rischiano di perdere, per la vigliaccheria dei loro
governanti: un uomo onesto, arguto, profondo, anticonformista nel rimettere
in gioco fino in fondo se stesso e la storia che ha vissuto. In una parola,
un intellettuale vero. Non era tradizione della Francia privarsi di uomini
così, per farli inghiottire da una prigione. Ci auguriamo che la Francia non
sia cambiata tanto da tacere di fronte a un simile delitto.
Sì, delitto. Avete letto bene.
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Diffondete ovunque.
Nature is not anthropomorphic.
Appello per la liberazione del terrorista, assassino, fuggiasco, Cesare Battisti…è questo che state facendo, vergognatevi.
Appello per la liberazione del terrorista, assassino, fuggiasco, Cesare Battisti…è questo che state facendo, vergognatevi.
Complimenti a Peppe e Max. L’importante è tenere il paraocchi ben saldo sulle tempie, non leggere mai nulla che rischierebbe di farti cambiare direzione di un millimetro, e urlare a pieni polmoni: “VERGOGNA!!!! VERGOGNA!!!” verso l’identikit del capro espiatorio che vi tengono appeso davanti aglio occhi.
Asciugatevi la bavetta agli angoli della bocca, un minimo di contegno, diamine!
Caro franco, le tue sporadiche apparizioni non dicono praticamente mai nulla. Non mi pare di aver scritto la parola “vergogna” nel mio testo, dunque prima di accusare leggi bene e pensaci un paio di volte prima.
Per quanto riguarda la bava alla bocca ti assicuro che il sentimento che provo per questo personaggio (l’ innocente Battisti) non è per mia fortuna così forte (ci mancherebbe pure!), ci sono cose ben più importanti nella vita.
Per i paraocchi, bhè, che dire, detto da una persona come te che probabilmente da anni segue ideologie che hanno gli stessi risultati delle battaglie di don Quichotte contro i mulini a vento, non può che essere un complimento!
saluti
Caro franco, le tue sporadiche apparizioni non dicono praticamente mai nulla. Non mi pare di aver scritto la parola “vergogna” nel mio testo, dunque prima di accusare leggi bene e pensaci un paio di volte prima.
Per quanto riguarda la bava alla bocca ti assicuro che il sentimento che provo per questo personaggio (l’ innocente Battisti) non è per mia fortuna così forte (ci mancherebbe pure!), ci sono cose ben più importanti nella vita.
Per i paraocchi, bhè, che dire, detto da una persona come te che probabilmente da anni segue ideologie che hanno gli stessi risultati delle battaglie di don Quichotte contro i mulini a vento, non può che essere un complimento!
saluti
Genna e Wu Ming 1 non mi convincono per il semplice motivo che Cesare Battisti era PER SUA AMMISSIONE membro dei Proletari Armati per il Comunismo e i suddetti hanno realizzato quattro omicidi e decine di rapine, ok?
Non mi convincono perche’ raccontano che Cesare Battisti sarebbe stato condannato per due omicidi avvenuti simultaneamente in luoghi diversi e questo e’ falso: i due omicidi avvennero uno a Milano e uno a Venezia a circa 4 ore di distanza e comunque Battisti e’ stato condannato come ESECUTORE di uno e MANDANTE dell’altro: il concetto di simultaneita’ non lo scagiona manco per il cazzo, ma in compenso c’e’ da trarre conclusioni sull’onesta’ intellettuale di Genna e Ming.
Il resto sono discussioni trite sul garantismo, sui pentiti, sugli anni di piombo e sulla dottrina Mitterand che non meritano commenti, tranne al piu’ uno: perche’ non vi occupate dei militanti di Action Directe che lo stato francese tiene reclusi in condizioni subumane?
Caro John Charles, due cose:
1) nessuno nega che Battisti fosse nei PAC e abbia fatto la lotta armata. La vera questione è la sua diretta responsabilità (in molti casi mai dimostrata) in tutti i reati per cui è stato condannato. Il processo che ha subito era viziato da parecchie irregolarità. Oppure si pensa che chi ha fatto la lotta armata non abbia diritto a un equo processo e a una sentenza oltre ogni ragionevole dubbio?
2) Guarda che ti sbagli, prima di trarre conclusioni alla cazzo sull’onestà intellettuale altrui, ti invito a preoccuparti in primis della tua, e a descrivere le posizioni degli altri dopo esserti informato, ad esempio leggendoti le FAQ compilate da Evangelisti. In questo modo scoprirai che l’argomento della “simultaneità” NON figura tra quelli utilizzati per mettere in discussione il processo, e che è proprio la condanna in qualità di “ideatore e organizzatore” (e non di mandante) dell’omicidio Torregiani il vero punto debole dell’intero caso, visto che si regge solo sulla testimonianza tardiva di uno dei tanti pentiti “a gettone”, Pietro Mutti, il quale disse che Battisti era presente a una riunione in cui si parlò di colpire Torregiani. Un po’ poco, non ti pare? Inoltre, se Battisti non è stato condannato come esecutore di quel delitto, e a sparare sono stati altri perché lui nemmeno c’era, come spieghi il fatto che i media ne abbiano fatto tout court “L’ASSASSINO DI TORREGIANI” e addirittura il responsabile dell’inabilità di suo figlio (che invece fu colpito per sbaglio dal padre che rispondeva al fuoco)?
3) L’appello per la liberazione dei militanti di Action Directe ha in calce anche la firma dei Wu Ming, e tempo fa Carmilla ha dedicato un articolo all’argomento.
Caro Franco, non credo ai miei occhi (e rido come un pazzo).
Tu mi dici che l’argomento della simultaneita’ non e’ rivendicato dai Baathisti QUANDO SEI ESATTAMENTE TU nel tuo intervento dell 17.54 del giorno 24.02.04 a sbandierarlo!
Franco, io mi dovro’ forse preoccupare della mia onesta’ intellettuale, ma tu pensa alla tua schizofrenia! Comunque ti do’ atto che i tuoi argomenti sono in media meno miserabili di quelli dell’allegra compagnia Genna & Ming. Pero’…
1) Che la responsabilita’ di Battisti non sia mai stata dimostrata e’ un tuo fantasma : Battisti e’ condannato definitivo quindi ha subito tre gradi di processo in ciascuno dei quali la sua colpevolezza e’ stata ritenuta acclarata.
A mettere in dubbio la fondatezza dei processi non e’ un’istituzione sovranazionale come la Corte Europea di Strasburgo, ma grandissimi giuristi come te e i tuttololgi nullascienti nonche’ scrittori trash Genna, Ming ed Evangelisti. Corporativismo?
2. Grazie per la distinzione tomista tra ideatore e mandante : per scorgerla ho usato un interferometro laser. La testimonianza di un pentito sara’ poco per te ma non per me ne’ per la giurisprudenza di tutto il mondo. Chi ce lo deve dire se Battisti era alle riunioni? Mutti o Padre Pio?
Il fatto che i media sbaglino nell’indicare in Battisti l’assassino di Torregiani – invece dell’ideatore dell’assassinio di Torregiani – non scagiona il James Ellroy de noantri ; dimostra solo che esistono cattivi giornalisti (ma occhio che ne esistono anche di bravi).
3) Bravo pure tu, sei cascato nella domanda su Action Directe. Vedi, il punto dove volevo arrivare e’ che la Francia da’ cattedre ai terroristi italiani mentre i suoi li mura vivi.
Forse perche’ IL SOLO MODO NOTO di ditruggere il terrorismo e’ quello delle leggi speciali, ed il terrorismo facile e’ solo quello degli altri. Non credi che nella dottrina Mitterand, oltre ad ignoranza, propaganda e dmagogia, ci sia anche uno zinzino di razzismo?
Caro John, tu ridi, invece a me viene tristezza, perché non ho mai trovato divertenti i dialoghi tra sordi, figurarsi quando il sordo è uno solo e io posso pure sgolarmi tanto lui non sente niente.
Ti ho invitato a leggere le FAQ compilate da Evangelisti, tu continui a rifiutarti di farlo, e così continui a ripetere cose che in quel testo – che è ormai di alcuni mesi fa – erano già chiarite, compreso il motivo per cui all’inizio, per un breve lasso di tempo, alcuni commentatori hanno usato l’argomento – improprio, sbagliato – della simultaneità. Evidentemente, preferisci evitare di criticare le posizioni reali, e continuare a dare cornate al drappo rosso che tieni davanti agli occhi.
Dottrina Mitterrand: è semplicemente l’ennesimo ragionamento fallato che proponi agli sfortunati lettori di MN. La dottrina Mitterrand concedeva l’asilo ai reduci (effettivi o presunti tali) del terrorismo(non soltanto italiano) che avessero abbandonato senza ambiguità la lotta armata e la violenza politica, e avessero accettato di non fare attività politica sul suolo francese. E’ ovvio che tale dottrina non potesse coprire Action Directe, dato che 1) di norma, l’asilo si concede ai cittadini di altri stati, non a propri connazionali; 2) Action Directe non ha preso le distanze dalla lotta armata; 3) Action Directe, com’è evidente, svolgeva attività politica sul suolo francese (e dove, sennò?).
Ad ogni modo, è già una discussione vecchia: lo stato francese ha cominciato a scarcerare i propri terroristi con gravi problemi di salute, com’è appena successo a Joëlle Aubron, notizia data da tutti i giornali francesi poco più di una settimana fa.
Quanto alla solita solfa sulla sentenza definitiva: non mi sembra ci sia ancora il divieto di dubitare di una sentenza e di criticarla pubblicamente. La sentenza di un tribunale non è consegnata a Mosè sul Sinai sotto forma di tavole di pietra, ma è il risultato dell’azione e della riflessione di essere umani fallibili come me e come te. Il processo a Battisti ha molte ombre, il fatto che la Cassazione abbia confermato le condanne non significa che non se ne possa più discutere.
Io mi fermo qui, tu scrivi pure quello che vuoi, è un paese libero, come tu m’insegni.
POST SCRIPTUM
Riporto dall’ultimo numero di Giap, la newsletter dei Wu Ming.
CESARE BATTISTI E NOI
[WM1:] Prima poi scriveremo anche noi una lista di Frequently Asked Questions, per sfatare una volta per tutte luoghi comuni e dicerie sul perché abbiamo preso posizione contro l’estradizione di Cesare Battisti.
Gli argomenti preferiti dagli imbecilli sono quattro:
1) “Fate casino perché è uno scrittore come voi”. Come se in passato avessimo difeso soltanto scrittori. Anzi, in dieci anni di campagne di controinformazione (“allopatica” od “omeopatica” che fosse) è la prima volta che ne difendiamo uno, e abbiamo più volte spiegato che la sua professione c’entra poco o niente. Due anni fa ci occupammo di un caso analogo e prendemmo posizione contro l’estradizione di Paolo Persichetti, che non era un nostro collega.
2) “Giustificate la lotta armata, il brigatismo etc.” Passando a pettine tutti i nostri testi dai tempi di Luther Blissett sino a oggi, non si troverà alcuna presa di posizione in tal senso; al contrario, se ne troveranno svariate di segno opposto, visto che riteniamo il lottarmatismo e il brigatismo (vecchio e nuovo) scelte sciagurate e funzionali alla repressione. In ogni caso, Battisti non è mai stato “brigatista”, checché ne dicano giornalacci assortiti dalle Alpi alla Trinacria.
3) “Voi dite che in Italia c’era la guerra civile”. Non l’abbiamo mai sostenuto né saremmo in grado di sostenerlo, quello è un argomento di alcuni esuli parigini, che per giunta ci sembra “fuori fuoco” rispetto alle questioni sul tavolo, e l’abbiamo pure scritto.
4) “Voi vi dite sicuri che Battisti è innocente e vi sostituite ai giudici”. Al contrario, noi abbiamo detto che – visto come furono condotti molti processi di quel periodo – nessuno può dirsi certo della sua colpevolezza. A sostituirsi ai giudici sono semmai i “forcaioli per sentito dire”.
Prima o poi approfondiremo, anche se siamo abbastanza stanchi. In questo numero pubblichiamo la più eloquente delle lettere che abbiamo ricevuto, e invitiamo a firmare la nuova petizione della Ligue des droits de l’homme:
http://www.ldh-france.org/agir_manifestations2.cfm?idmanif=125
(Segnare “Italie” di fianco alla città).
[Alfredo, 1 luglio 2004:] Fermo restando che nel caso Battisti c’è di tutto, dalle leggi speciali, agli irrisolti ’70 alla legislazione francese, al caso personale ecc. l’opinione, più diffusa anche tra le persone che conosco, propende per la richiesta che il reo (tale Battisti è stato dichiarato da un tribunale) sia restituito all’Italia e sconti la condanna. Se quest’ultima sia giusta (come procedura/prove) e se la pena serva a qualcosa sfiora appena le discussioni da bar e tocca pochissimo la coscienza e la consapevolezza. Mi è capitato di parlare con persone aperte, disponibili, intelligenti, e non si va molto oltre il generico: ha sbagliato (sentenza docet), deve pagare. Deve pagare soprattutto perché condannato per omicidio e sembra che questo reato non vada in prescrizione. Difficile parlare di leggi speciali, di pentiti più o meno spontanei, più o meno funzionali a una indiscriminata repressione, ancora più difficile passare oltre il dolore delle vittime e considerare la necessità di rivedere e chiudere (amnistia?) quegli anni con tutte le violenze, le storture e le torture che li hanno caratterizzati. Un omicidio è un omicidio. La maggior parte di quelli con cui mi sono confrontato non hanno vissuto direttamente i ’70, fanno fatica anche solo a immaginare cosa siano stati, quali forze positive e negative abbiano generato. Si conoscono meglio le guerre puniche. Per molti quegli anni sono solo un problema di ordine pubblico con qualche eccesso, certo.
Battisti diventa uno sbandato che con un gruppo di scalcagnati uccide per un’ ideologia estremizzata complice l’età e qualche problema personale. Con quella faccia, poi. Per contrastare di solito mi appello alla presunzione d’innocenza, all’esilio (che non è vita di crociera, ma una pena a cielo aperto), all’inutilità di pretendere a tutti costi che una persona (anche ammettendo che sia colpevole, e per Battisti viste le irregolarità processuali si possono nutrire dei dubbi) sconti una dubbia pena quando è riuscita, a caro prezzo, a ricostruire una vita (in esilio). In definitiva non dovrebbe essere proprio questo il fine delle… pene? Queste considerazioni riescono a sortire un certo effetto, si sta parlando di un essere umano e quindi si applicano criteri diversi. Se si parla del solo ambito giuridico in genere scatta la molla intransigente, ma non è finita. Le vittime, quelle dove le mettiamo? E qui pur parlando di nuovo di esseri umani ri-scattano i meccanismi dell’occhio per occhio ecc. Aridaje. Non posso che ricordare le perversioni che genera il desiderio di vendetta come giustizia. L’inutilità pratica e umana, la distruzione delle vite e del tessuto sociale che comporta. Risultati? Qualche dubbio, spesso malumori, di solito una birra e qualche risata chiude il discorso. Spero proprio che la Francia tenga duro nonostante la prima sentenza, non mi sembra che, al momento, si possa contare su una grande sensibilizzazione.
Ci sono altre considerazioni che mi colpiscono quando si parla di Battisti e sono quelle relative alla sua attuale condizione di scrittore, questa sua attività scatena due reazioni: la prima è una sorta di insofferenza, come si permette? Fa la bella vita alla faccia di tutti. La seconda tira in ballo gli intellettuali che lo sostengono (i francesi, voi, Evangelisti, ecc) e parla di spirito di corpo ecc. Vista la grettezza di questi commenti in genere mi limito a pensare, o a chiedere a voce alta, se sarebbe cambiato il loro giudizio e la loro ostilità nel caso Battisti fosse finito a fare il barbone (la giusta punizione divina) o il pasticcere bigotto o il frate trappista (la giusta integrazione/espiazione).
Dimenticavo: non ho molta simpatia per Battisti, non so perché , non mi fa sangue, ma ho firmato la petizione e lo rifarei. (1 luglio 2004)
[BACKGROUND – Cesare Battisti e le libertà in Italia
http://www.wumingfoundation.com/italiano/outtakes/cesare_battisti.html
Cesare Battisti: quello che i media non dicono
http://www.wumingfoundation.com/italiano/outtakes/cesare_battisti_2.htm
Dottrina Mitterrand e Dottrina Spataro
http://www.carmillaonline.com/archives/2004/04/000700.html#000700
Il caso Battisti e la sinfonia forcaiola
http://www.carmillaonline.com/archives/2004/03/000675.html#000675
(Da il Riformista) “Wu Ming: scrivere non redime”
http://www.carmillaonline.com/archives/2004/03/000665.html#000665%5D
Ragazzi che casino! Siamo sempre alle solite. I compagni hanno ragione per definizione. Gli altri si fottano. Che tristezza. Che brutta cosa. Fino a che le “verità” continueranno ad esserci rivelate dai Dario Fo o dai Santoro saremo(sarete! perché io non ci casco più, ho imparato la solfa…)sempre trattati da massa anzichè da persone. Stupida massa dove le singole intelligenze sono stritolate e annullate dalla amenzia di Huxleyana memoria.
Che brutta cosa.
Caro Franco, scusa la recidiva, ma non riesco a smettere di ridere. Non sono, come paventi, sordo, cio’ che non mi impedirebbe di leggere i tuoi post, e tanto meno cieco: deficienze da cui il tuo pur generoso sgolarti, comunque, non ti emenda. Per gradi:
1) SIMULTANEITA’. Fai ammenda, ma quell’argomento non l’hai usato solo tu o i mandarini anonimi, ma l’ha usato LO STESSO BATTISTI: c’ero, e siccome non sono sordo e il francese e’ la mia lingua madre, l’ho sentito e compreso (nonostante il miserando francese di Battisti, il cui solo ricordo mi immelanconisce).
Siccome, te testimone, l’argomento della simultaneita’ ha un posto riservato nel podio alle olimpiadi delle stronzate, viene da pensare che Battisti, se non e’ un pirla, sia in malafede.
2) Non solo ho letto le FAQ di Evangelisti, rischiando la morte per sbellicamento, ma anche l’imperdibile libro a innumerevoli mani “Il caso Battisti”, ammirevole soprattutto per lo sprezzo del ridicolo di chi lo ha vergato.
Il punto che gia’ ti ho sottoposto e attorno al quale hai fatto slalom e’ il seguente: finche’ a criticare la sentenza Battisti non e’ un organismo competente, come la Corte di Strasburgo, ma sono dei pur stimabilissimi signori come te medesimo e i parrocchiani di Piazza Verdi, le vostre parole, che fanno cartaigienica di leggi, sentenze e logica, mi vellicano al piu’ gli interstizi delle dita dei piedi.
Analogamente, e’ certo che le sentenza si possono criticare, cosi’ come la cucina delle Landes e il mare di Levanzo: ma se lo fa uno che va in vacanza a Rimini e mangia sofficini, io non lo seguo.
3) Action Directe: i timpani rigidi sono i tuoi, perche’ se uno Stato non ha diritto, dovere o interesse a perdonare i suoi terroristi, non puoi esibirmi uno scritto in cui si farnetica di amnistia (Aministia? Allora vuoi vedere che Battisti e’ assassino per davvero?). Riconosco pero’ che per la vostra battaglia sia strategicamente piu’ indicato premere sulla Francia che non sull’Italia, che sulla vicenda ha detto la sua parola.
Comunque il vostro maudit gioca d’anticipo: pare, infatti, che se la sia battuta. Fossi in voi mi offenderei, dopo tutto il culo che vi siete fatti. Ingrato e malfidato.
4) Il linguaggio. Vedi, Franco, il problema di molti Battistuti e’ che partono da un presupposto epistemologico tutto da dimostrare, cioe’ che loro sarebbero illuminati e tutti gli altri, me compreso, dei coglioni. Per cui i sigg. Ming che tu ti attacchi in coda, e che io non assumerei nemmeno come uomini di fatica, si sentono in diritto di dare degli “imbecilli” a chi non la pensa come loro. Tu stesso, di fronte ai miei argomenti opposti ai tuoi, decidi che io non ho letto il Verbo di Evangelisti.
Non vi sfiora l’idea che la si possa pensare diversamente senza essere stupidi o disinformati?
3)
Lasciare il precedente come ultimo commento a questo post era, francamente troppo.
Battisti libero!
Violante e Spataro in galera!
Ma che bel dibattito!
State li a darvi dell ignorante a vicenda ma nessuno di voi intellettuali del cazzo ha mai avuto un parente ucciso per qualche motivo, ne ha mai avuto un familiare condannato all ergastolo giustamente o no. Siete solamente snob universitari che credono ciecamente a quello che gli viene detto di credere, a destra e a sinistra, portando fonti che giudicate verità assoluta, ma vaffanculo!!!!
A voi a evangelisti a hobbes e anche alla bibbia!!!
Ma che cazzo ce ne frega a noi, cittadini ignoranti, del diritto francese? Se è colpevole deve pagare, se non lo è devono pagare i giudici che lo hanno ritenuto tale. E come facciamo noi a saperlo?
Questo è il problema e non venitemi a citar Platone, Barbera o chi cazzo vi pare delle vostre care facce di merda che si trovano sui vostri preziosi libri, ma cominciate a pensare con la vostra testa, non con frasi ridondanti vecchie di secoli, o con articoli necessariamente di parte.
Sarò ignorante ma almeno sono vero.
Che sia fatta giustizia, sia portato in Italia e sconti la sua pena in carcere. Il resto e’ solo fuffa da intellettuale da quattro soldi.
Giustizia.
Le ciance di Genna sono un misto disgustoso di retorica e disonestà intellettuale. Ho 22 anni e quando leggo e sento le storie degli anni ’70 rimango allibito dal carico di violenza che imperversava nel nostro paese, e dai rischi che ha corso la nostra seppur fragile democrazia. Battisti, che ha subito un regolare processo sino all’ultimo grado di giudizio (la cui regolarità del tutto è stata avallata anche dalla Corte di Giustizia Europea) è stato riconosciuto colpevole di delitti efferati e gravi, contrassegnati dall’assoluto spregio per la vita umana; non ha mai dimostrato pentimento e si è sempre sottratto alla giustizia del suo paese; il fatto che sia ancora scampato alla sua pena è una grande ingiustizia di per sè, oltre che un oltraggio alle vittime e alla sacralità della vita umana e alle regole basilari della vita in comune.
Del suo reinserimento in società con eventuale grazia o amnistia si potrà parlare solo DOPO che avrà posto termine alla sua latitanza, dato cioè un minimo segno di ravvedimento e di riconoscimento delle proprie colpe, una richiesta di perdono che non c’è MAI STATO, dietro tanti romanzoni e tanta sicumera.
Il nostro paese non può aggravare i delitti di quest’uomo tollerandone l’impunità. Mai come in questo caso, è vero che chi non sa punire non può perdonare.
va a cagare brutto stronzo tu e quella merda di
Cesare Battisiti che deve crepare
merde viventi !!!