Armageddon Blog

Clarence - SplinderImpossibile fingere che la blogosfera italiana non sia in subbuglio. A Splinder che batte il record di transennature per lavori in corso (da Herzog: “con il numero di volte in cui il sig. Splinder ha interrotto il servizio per perfezionare il sistema, suppongo che ormai la sua piattaforma sia la cosa che, in terra, più si avvicina a Dio”) si è aggiunto il cambio di piattaforma deciso da Clarence che ha provocato – inutile negare anche questo – disagi e malcontento tra gli utilizzatori storici del servizio di blog gratuiti.
Ora qui io devo fare una premessa: in Clarence dalla fine dello scorso anno, non ricopro più alcun ruolo ufficiale (ma neanche non ufficiale, se è per questo).
Anzi, due premesse: sono tra i più accaniti sostenitori di Movable Type (il software utilizzato fino a qualche giorno da da Clarence per la gestione dei weblog), quindi sfondate una porta aperta.
Epperò.
Epperò io so come sono andate le cose, per lo meno finché c’ero. E se fino ad alla versione 2.51 le licenze commerciali di Movable Type erano piuttosto nebulose (al punto che per poterlo utilizzare su Clarence si rese necessario l’avallo degli autori), quelle abbinate alle versioni successive iniziarono ad escludere che il software potesse essere usato da chiunque per creare una comunità. Per un semplice motivo: Ben e Mena Trott fondarono la Six Apart, un fondo giapponese vi investì e la società iniziò a contemplare l’ipotesi di poter fornire hosting ai blog in prima persona. Che sarebbe stato realizzato TypePad non lo sapevano, ai tempi, nemmeno i creatori di Movable Type. E chi sarebbe disposto a biasimarli per aver deciso di sfruttare un nuovo business? Col lavoro che hanno fatto, se lo meritano. Ma nessuno poteva sapere.

La faccio finita con i tecnicismi e vi dico chiaro e tondo – sempre da fan di Movable Type – perché la scelta di Dada, se uno ci pensa su (e fa finta di dimenticare per un attimo che sul proprio blog in questo momento appaiono strani codici, non c’è più il trackback e i feed contengono solo il titolo) non è condannabile dal punto di vista di chi deve gestire un portale che offre servizi gratuiti.


Movable Type è stato man mano rifinito da Clarence per poter “ospitare” una comunità, ma non è nato a questo
scopo (così come Drupal non era nato per fare da base a Splinder).
Resta il fatto che, volendo, con un po’ di esperienza, se si utilizza un software per realizzare una cosa che non è destinato a fare, la sicurezza va a farsi benedire. O, meglio: potrebbe andarci.

In più c’è da considerare che gli utenti dei blog di Clarence (quelli attivi, intendo) sono sempre stati utilizzatori “acquisiti”: gente già esperta, o che apriva un blog su Splinder o Blogger e poi passava a Clarence quando si impratichiva.
Che una comunità decida di scegliere strumenti più semplici per i propri utenti non esperti (che sono la maggioranza, ricordate) è più che altro normale, anche se la cosa fa incazzare gli altri.
E, col tempo, credo si risolveranno anche le normali pecche dovute alla migrazione di un database immenso (immaginate: nomi, e-mail, post, commenti, template, ping, trackback, categorie, immagini…, il tutto moltiplicato per 9000 blog attivi).

In questi giorni parecchie persone mi stanno scrivendo per chiedere se per caso c’è spazio per il proprio blog su BlogsNation. Mi spiace se non sono riuscito a rispondere a tutti: lo faccio qui, anche se è lo stesso da maleducati. Purtroppo no. Nel senso che un server amatoriale è in grado di gestire un numero di siti che stanno sulle dita di due mani. E sempre che tutti non siano frequentatissimi. Dare spazio a chiunque, considerati i costi di banda e spazio su disco, è un investimento che nessuno riuscirebbe a coprire, se non un portale che di banda e spazio ne ha a profusione.
Leggo che parecchie persone meditano di affittare un proprio server e di ospitarci sopra il proprio blog più quello di qualche amico. Tanto per farvi un esempio: qui da noi i siti che han trovato una casa non sono pochi ma neanche tantissimi, e per quanto non vi sia scopo di lucro (nulla cambierebbe in caso contrario, comunque), l’ambaradan succhia comunque 500 dollari al mese puliti puliti. Figuratevi 9000 blog tutti assieme. Per questo – dico – capisco.

Tra le poche cose che so c’è, ad esempio, che è già in cantiere la reimplementazione del trackback, e che – questo è innegabile – tutta la nuova piattaforma è stata studiata soprattutto tenendo in cosiderazione le obiezioni che si muovevano nei confronti di altre comunità (Splinder e la mancanza di pagine statiche, di categorie, di archivi funzionanti e, non ultimi, dei feed RSS: la base di partenza è la stessa, il che dimostra – se mai ce ne fosse stato bisogno – che Splinder i feed potrebbe implementarli senza problemi).

Lo dico da profano e lo dico da esterno, da uno che non ha più a che fare (se non marginalmente – forse – producendo contenuti in futuro, e quindi cretetemi: scrivendo a me di ripristinare quel che c’era vi rivolgete a uno che non ha più influenza su questo tipo di decisioni) ma credo, insomma, che per le migliorie su Clarence si tratti solo di tempo.

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47 Commenti

  1. Messa cosi’, per gli utenti di Clarence sembra esserci qualche speranza.
    Mi sa che comunque, alla fine della transizione, Clarence si trovera’ con (molti ?) meno utenti di prima.

  2. quelli di dada son dei _cazzoni_.
    mi han segato un sito personale senza nemmeno comunicarmelo… e senza motivo, non c’eran ne mp3 illegali, ne porno, ne altre cose illecite…
    fan proprio cagare, indi, massimo disprezzo per tutto cio che è Supereva/dada & co.

  3. sospettavo che farsi le cose in autonomia costasse un po’ troppo e non fai altro che confermarmelo. Detto questo dico quello che penso: i blog di clarence non avevano un help. O meglio: avevano un help che faceva cagare. Le email a bloghelp non hanno mai ricevuto risposta (almeno da agosto quando ho aperto il mio blog). Per scoprire i codici giusti per le categorie, gli ultimi commenti, ecc. bisognava cercare in rete e “smanettare” coll’html. Ma ora – allo stato attuale – anche smanettando un po’ non si riescono a ripristinare: commenti, ultimi commenti, categorie. Inoltre manca la possibilità di mettere documenti (immagini o anche altro) e di implementare file per gli aggregatori (tipo klipfolio). Tutto ciò fa, attualmente, di clarence free blog una piattaforma blog peggiore della media, e (orrore) peggiore di splinder.
    Detto ciò io mi c’ero affezionato e aspettero’ ancora un po’, anche se sono quasi l’ultimo dei mohicani, visto che la stragrande maggioranza dei blogger (almeno di quelli che bloggavano veramente, perché tutti sappiamo che sui famosi 9.000 erano un centinaio quelli che “esistevano”) si è già trasferita. E per finire: perché i blog di clarence sono clonati su supereva? La cosa non mi tranquillizza. Mi fa pensare che tra un po’ di tempo (quando? chissà) il blog con l’indirizzo clarence.com sarà cancellato d’imperio. Uno dei motivi per cui resterei su clarence è quello di poter mantenere il mio indirizzo. Ma non ho la certezza nemmeno su quello. E allora che fare? Anche grazie a questo intervento di Gianluca, pazienterò ancora un po’ di tempo. Se continua questo silenzioso disastro mi trasferisco su una qualsiasi delle altre piattaforme. E, per chi vuole aiutarmi a decidere quale, ho messo un sondaggio sul mio blog.

  4. Io posso capire che per attirare un maggior numero di utenti abbiano deciso di semplificare la piattaforma, però questa non è solo più semplice è anche scandente ed inefficente. Va bene che sono in fase di rodaggio ma non credo che migliorerà poi più di tanto. Tra l’altro a parte i problemi tecnici ci sono altre mancanze. La prima è l’assoluta assenza dei gestori: non gli sarebbe costato poi molto tenere una pagina di bloghelp (quella aperta non viene aggiornata da mesi) per soccorrere gli utenti in questa fase. Un’altra grave mancanza sta nell’annientamento della community, mi spiego meglio: prima in homepage c’era l’elenco degli ultimi 50 post pubblicati, una directory con blog, i più aggioranti ecc. Ora invce non c’è nulla, non sappiamo più quanti siamo e chi siamo, in pratica si annienta la community. Insomma anche se non potevano più permettersi MT potevano costruire un servizio che restasse nella media con gli altri, invece -attualmente- mi pare il peggiore. Io provvisoriamente mi sono rifugiato sul cannocchiale e (se uno spazio di mia proprietà dovesse risultare troppo costoso) mi sto già oprganizzando per trasferirmi sulla neonata http://www.iobloggo.com

  5. anch’io penso così, gianluca. si tratta di tempi, spazi e responsabilità. ho preso atto della trasformazione e ho atteso, con fiducia, che diventasse abbastanza definitiva. prima di giudicare. è evidente che, ora, clarence, non soddisfa più le mie esigenze. il mio concetto di blog. ma so che non è così per tutti e capisco i motivi di clarence. certo, sono in cerca di una nuova soluzione. e un po’ disorientata. e anche smaniosa, se vogliamo. comincia a mancarmi il mio blog… :-)

  6. Nessuna pietra contro Dada, ma anche noi, ormai, sai com’è ci si è affinato il palato.
    adesso abbiamo delle esigenze, una volta creati gli appetiti bisogna anche soddisfarli.
    migrerò, presto, ma migrerò.
    il punto è dove! ;-)

  7. Sono fra quelli che ti ha scritto, non certo per chiedere ospitalità, ci mancherebbe, ma per consigli, che in parte hai dato qui pubblicamente.
    Sono fra quelli che vorrebbe andarsene, per tanti motivi, non ultimo la cialtronaggine con cui è stato fatto il cambiamento che ha visto il mio (e quello di tanti altri) nome e cognome sul blog per un giorno.
    Quello che forse ci sai dire e come ottenere (a chi chierdere) i codici o i permessi per scaricare i nostri blog, comprensivi dei commenti, per ripubblicarli su siti da decidere.
    Tu parli di 500$ annui, che non soon pochi, ma ti riferisci a blog con un numero di accessi enormi, che necessitano quindi ampia banda. Per noi minori (tui scriveresti sfigati), probabilmente la spesa è minore e riunendoci in gruppetti … ne parliamo comunque qui: http://indipendenti.clarence.com

  8. Cubanite, il Neri dice 500 dollari al mese, che fanno 6000 dollari all’anno. Non 500 dollari all’anno.

    La differenza mi sembra rilevante. Anche presumendo che per un blog piou’ sfigato siano necessari – ipotizziamo – 200 dollari al mese, alla fine partono comunque 2400 dollari all’anno.

    Cosi’, tanto per gradire.

  9. ‘sti cazzi! Avevo letto male. Ho trovato in giro cifre ben diverse, ma di certo non ho chiesto di poter gestire migliaia di accessi simultanei …

  10. Michele Armani, sei totalmente al di fuori delle cifre di mercato. Ma proprio sulla Luna. :)
    Non so che tipo di servizio abbia Neri nel dettaglio, per quelle cifre suppongo abbia un server in housing, ma per un blog con accessi medio/bassi (la stragrande maggioranza) con 50 Euro l’anno o poco più si trovano hosting addirittura sovraddimensionati rispetto alle esigenze. Probabilmente in America si trovano anche servizi più economici. Prima di sparare cifroni allarmistici sarebbe bene informarsi.
    Riguardo all’esportazione dei propri blog verso Movable Type, per il momento non mi risulta sia possibile esportare i commenti, sulla nuova piattaforma di DADA non funzionano i tag per visualizzarli. Tantomeno le categorie.
    Per esportare i post in un formato poi importabile da Movable Type invece è sufficiente creare un template apposito e cambiare qualcosa nelle impostazioni generali.

  11. Io non ci sto a capire piu’ un ca@@o. Avevo un blog su Supereva e mi sono spostato su clarence per avere piu’ visibilita’, ma ho scoperto che sono tutti DADA!!
    Insomma io scrivo scrivo, e dai counters vedo che nessuno mi legge. Allora ho messo il BlogBar ma rallenta…
    e’ inutile, io ci ho piu’ confidenza col pistacchio…
    ALDO VINCENT IL GELATAIO DI CORFU’
    LA VITA E’ UNA CASSATA – gelataldo.clarence.com

  12. Gianlù tu dici una cosa che però anche solo per curiosità cerca una risposta. Gestisci un giochino che ciuccia 500 dollari/mese, ma.. riesci a pareggiare il bilancio in qualche modo o si tratta di soldi spesi bene per una passione che merita questo e altro?

  13. Nonostante tutto non ho mai pensato a malafede nelle scelte di Clarence; in ogni caso sono conscio e mi accorgo sempre più di aver avuto per un anno un privilegio straordinario: la migliore piattaforma di pubblicazione e per di più gratuita, un qualcosa di unico a livello non solo italiano. Fatti i dovuti elogi e ringraziamenti a quel che è stato, non sto certo a discutere di nuovo il presente, i motivi degli ospiti e gdegli ospitati.

    L’unico aspetto che mi sfugge è se davvero non si potesse sfruttare commercialmente la base che si era creata, se sia stata scelta o miopia, dato che Register.it offre hosting con MT a prezzi contenuti ed è società del gruppo Dada: bastava avvisare per tempo, proponendo l’alternativa e magari offrendo un aiuto per il trasloco e qualche decina di contratti IMHO erano assicurati.

  14. Primo

    Faccio riferimento a questa spiega di GLNeri. Nonostante tutto non ho mai pensato a malafede nelle scelte di Clarence; in ogni caso sono conscio e mi accorgo sempre più di aver avuto per un anno un privilegio straordinario: la migliore…

  15. Boh, mettiamola così: in giro ce ne sono varie, di piattaforme open source la cui licenza consente eccome di costruire comunità. A me comunque importa relativamente: quello che mi importerebbe è recuperare l’archivio dei miei dati e spostarmi altrove. Sono d’accordo con il fatto che dada scelga il software che vuole (pure se pacco) per gestire il proprio servizio: ma io vorrei potermi spostare agevolmente altrove, portandomi dietro un bello zip con tutti i miei archivi esportati (o meno, mi installo MT altrove e poi li esporto) in modo tale da poterli importare su un altro software, in un servizio in hosting. E invece qualcosa mi dice che dada-clarence ignorerà i miei lamenti… SkidX: ma ora è possibile creare template?!? Perché fino all’altro giorno non si potevano creare template differenti da quelli standard…

  16. cinquecento dollari al mese, YAHAHAHAHAHHAHAHAHAHHAHAHAHAHHAHAHAHA, cinquecento dollari al mese YAHAHAHAHAHAHHA.
    neri, sei un umorista nato. YAHAHAHAHAHAH.

  17. Io vorrei fare un paio di commenti su quanto scritto da Gianluca:
    Non e’ vero, per la mia esperienza, che “gli utenti dei blog di Clarence sono sempre stati utilizzatori “acquisiti”: gente già esperta, o che apriva un blog su Splinder o Blogger e poi passava a Clarence quando si impratichiva”. Praticamente tutti i bloggers che conosco su Clarence hanno iniziato proprio da li’, con Movable Type. E molti di essi non sono affatto “esperti”, ci hanno messo dei mesi ad imparare come usare MT, e adesso si trovano a ricominciare da zero.
    Il costo indicato da Gianluca mi sembra veramente eccessivo. Noi spendiamo meno di 100 Euro l’anno, e occupiamo solo una piccola parte dello spazio che abbiamo a disposizione.
    Infine, riguardo alle “licenze” di Movable Type: noi veramente lo abbiamo scaricato ed installato gratuitamente, ed usiamo una versione piu’ nuova di quella che usava Clarence.

  18. Le motivazioni mi sembrano giuste, ma c’è solo una cosa che non mi torna. Clarence & Dada (entrambi esistono dagli albori della rete) non potevano prevedere questi inconvenienti e scegliere da subito TypePad?

  19. Si’ SkidX, ma se usi Movable Type per uso personale puoi comunque aprire blog multipli ed avere autori multipli su ciascun blog. E’ quanto basta, se si vuole creare una “mini-piattaforma” in cui ciascun utente ha il suo blog, come abbiamo fatto noi.
    Certo, se invece uno vuole fare una replica di Clarence, allora il discorso cambia.

  20. Movimenti

    Tre asilanti hanno per ora bussato gentilmente alla porta di questa stalla, e il contadino si è già prenotato il posto meritato in paradiso. Sparano le cifre, e allora il contadino non vuole essere da meno e informa la gentile clientela che le spese di…

  21. Movimenti

    Tre asilanti hanno per ora bussato gentilmente alla porta di questa stalla, e il contadino si è già prenotato il posto meritato in paradiso. Sparano le cifre, e allora il contadino non vuole essere da meno e informa la gentile clientela che le spese di…

  22. Neri… Neri…
    A parte che sarebbe da fessi spendere 500 dollari al mese per un blog, ricordati che le bugie hanno le gambe corte.
    Ci vuol poco a fare un whois per scoprire chi ti hosta e il suo listino prezzi…

  23. Gianluca, mi raccomando, dicci quando dobbiamo iniziare a mettere AdSense per coprire i costi, perchè mi sembra che la cosa stia un po’ esplodendo. 3 milioni di pagine al mese? ‘azz, a ciao.com c’è voluto un anno e un milioncino o due per arrivare a quei risultati! ;-)

  24. è ovvio che mettere insieme 3-4 blog con 100-200 accessi al giorno al massimo costerebbe molto di meno. Ma ci sono lo stesso 2 problemi: l’esportazione dall’archivio di clarence e la scelta dell’host. Ci vorrebbe uno che ci capisce per creare tutto ciò. Così tanto per aggiornare: da ieri sera non funziona più nulla. Non è possibile postare su clarence/supereva. Almeno splinder avvisa che sta “migliorando” il sistema.

  25. Ciao Gianluca. Resto un po’ male leggendo il tuo intervento. Perche’ quando a settembre, nella sala riunioni di DADA ho fatto vedere il prototipo di Alarblog, tu c’eri. E alla scelta di cosa implementare e cosa no hai partecipato anche te.
    Ora, non voglio dire che devi assumerti la paternita’ di una cosa che comunque (scopro leggendoti) non ti appartiene piu’, pero’, insomma, se non ci sono i trackback e’ anche perche’ tu hai detto: Non li usa nessuno :-)
    Con immutato affetto e stima.

  26. Alar, mi spiace che il mio discorso sia stato travisato. In parecchie occasioni, anche in questo pezzo, ti sono arrivati i miei attestati di stima, e se in qualche modo hai ritenuto che il pezzo offendesse te e il tuo lavoro, me ne scuso comunque. Ma ribadisco quel che scrissi qualche mese fa (qui: http://www.macchianera.net/archives/2004/01/04/supereva_scende.html): “la nuova piattaforma di blog, creata per Dada dall’ottimo Giovanni Gargani”.
    E comunque, in sostanza, avendo anche partecipato alle prime riunioni per la definizione della piattaforma, in questo pezzo sostengo che: 1) Il lavoro di programmazione è stato ineccepibile; 2) Che la piattaforma è sensibilimente migliore di quella di Splinder, pur partita dalla stessa base; 3) Che non si può parlar male di una piattaforma nei giorni successivi all’importazione contemporanea di 9000 blog, e che è normale che qualcosa non funzioni.
    Quanto al TrackBak, confermo quel che dissi: è di un’utilità pazzesca, ma non lo usa nessuno (ancora) ed è pure difficile da spiegare. Ma converrai con me che un utente che già si lamente mette pure la mancanza di quello sul piatto. Per questo ho detto che era in lavorazione.
    Detto tutto questo, anche il mio affetto (per quando mi aiutasti) e la mia stima rimangono immutati e, credimi, mi spiace di non essermi spiegato bene.

  27. se fossero solo i trackback a mancare non ci sarebbe l’esodo che è in corso da clarence. Non funziona più NESSUNA delle risorse che clarence garantiva in più rispetto alle altre piattaforme blog: gli ultimi commenti, le categorie, le notifiche, l’uploading di immagini, i feed personalizzabili, la ricerca all’interno del blog, lo spezzettamento dei post più lunghi. Senza considerare che in questi giorni non sta funzionando – a tratti – nulla.
    Se vengono risolti i problemi tecnici BASE (cioè se viene permesso a noi blogger di postare e ai visitatori di postare) rimane il fatto che alarblog cosi’ com’è è allo stesso livello (se non peggiore) di splinder, e sotto il livello di altri fornitori di blog (iobloggo, excite e bloggers, tanto per fare degli esempi). A me una cosa che dà un enorme fastidio è non avere NEMMENO UNA VAGA IDEA sul futuro. Cosa verrà implementato e cosa no? E – più o meno – quando? Tra un giorno? Tra una settimana? Tra un mese? Tra un anno?

  28. Lorenzo, per la scelta dell’host l’unica cosa da tenere presente e’ che lo spazio web deve essere su un server Linux. Ce ne sono centinaia, in Italia.
    Per l’esportazione degli archivi… ahi, ahi. Movable Type ha un bellissimo tool “Import/Export” che consente di trasferire un intero archivio da un blog all’altro in pochi minuti, inclusi commenti, trackbacks, links. Ma ahime’, i vostri archivi su Clarence non sono piu’ in formato Movable Type.

  29. Non vorrei fosse interpretato come spam, nel caso Gianluca cancella pure. :)

    Sul mio blog comunque ho provato a scrivere una piccola guida per esportare almeno i post dall’attuale piattaforma Clarence, in formato importabile da Movable Type. Non ho fatto molti test, non garantisco nulla e non mi assumo responsabilità su eventuali danni, in ogni modo se a qualcuno può essere utile, sta lì.

  30. comincia a migliorare qualcosa. C’è un help on line di alarblog… ringrazio chiunque abbia fatto qualcosa. Manca ancora un (bel) po’ e poi (forse) ci tranquillizziamo.

  31. Tony: per differenza di licenze non si indenteva tanto le funzionalità in più o in meno che ci possono essere, quanto il fatto che per essere in regola Clarence, che ne fa un uso commerciale, non poteva più usare MT (cosa che non era vera invece agli esordi del servizio).

    Sui prezzi: è chiaro che sulla cifra indicata da Gianluca incida in maniera consistente il traffico: i servizi di hosting hanno prezzi di base risibili ma superata la quota mensile di banda son palanche. Diciamo che per la maggior parte dei blog il problema non dovrebbe essere cosi’ drammatico.

  32. Non volevo mettere in dubbio che Clarence pagasse una licenza per MT, volevo solo dire che se qualcuno vuole installarlo per gestire il proprio blog (o un gruppo ristretto di blogs), puo’ farlo gratuitamente.

  33. Sono d’accordo con te, Luca, tranne su una cosa.
    Non è possibile che Alarblog, nonostante le migliorie, possa diventare come MT. Questo per la struttura dell’ input a tre zone. Volendole sfruttare tutte nell’ index template, la rielaborazione di Alarblog, non può che essere manchevole e produrre risultati alquanto diversi da quelli desiderati. Qui casca l’asino, come si suol dire, ma stavolta fa un bel tonfo ^__^

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