Il blog delle libertà

Tanto per chiarire: no, qui, nei giorni scorsi, non si è cancellato nessun commento. L’unica ipotesi plausibile è che alcune parole siano incappate in una passata notturna di un aggiornamento bolscevico di MT-Blacklist, il plugin antispam che, in genere, ripara lo spazio degli interventi degli utenti da mareggiate di Viagra gratis e creme per l’allungamento del pene. Strana, come ipotesi, ma è l’unica. Duole, tra l’altro, non essere riusciti a leggerli.
Però, capiamoci: questo non è il servizio pubblico, e nemmeno il microfono aperto di Radio Radicale. Indi per cui, anche se forse non era questo il caso, sulle presenti pagine ci si arrogherà sempre il diritto di sottrarre il microfono ai pirla. Così è, che piaccia o meno.

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7 Commenti

  1. allora, Michele Armani, partiamo dall’inizio.
    La rai é un servizio pubblico che dovrebbe avere lo scopo di rappresentare tutte le voci e i pensieri, dovrebbe quindi permettere a tutte le idee e a tutti coloro che, di potersi esprimere attraverso la scatola delle meraviglie in modo da far crescere il dibattito il confronto e chi più ne ha più ne metta. A tale scopo, ci sarebbe la necessità/facoltà/dovere di pagare un canone (quindi servizio pubblico a pagamento , cosa che qui non avviene).

    Che questo poi sia il paese delle libertà e ora ognuno fa come cazzo gli pare… questo é un ‘altro discorso.

  2. Oh Panofsky, ma proprio come ha detto Brontolo, ma quello che diic te succedeva con Zaccaria??

  3. Su questo argomento ti rimando a quello che ho scritto commentando Brontolo.
    Il bene o il male non sta tutto da una parte, ma questi sono altro.

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