Satiri che rompete con battute guzzanti, satiri che turbate il nostro Manovratòre, protervi pretendete libertà di parola ma, quando vi è concessa, subito arriva la sòla: non satira ma arringa! non frizzi o lazzi strani ma feroce una stringa di sgarbi quotidiani! voi che rubate l’arte Che? vi sentite arditi |
a scherzare impuniti su argomenti proibiti? Davvero non vedete che create imbarazzo? Satiri io vi invito ad abbassare i toni, Cercate di capire che siamo in emergenza… |
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qui c’era un satirico commento di Bongo, ma è sparito…..
Grazie per aver cancellato il mio precedente commento, che riproporrò in modo più appropriato nella forma, ma invariato nella sostanza. Caro autore di codesti apprezzabili versi, non sarebbe stato meglio per la tua salute dedicare al sonno (visto l’orario del post) le ore spese a comporre i sullodati versi? O nemmeno questo si può dire? Un suggerimento: potresti aggiungere il sottotitolo “Commentatori non rompete”?
Io avrei scritto Manovratóre. Così, tanto per la precisione.