da Ripubblica.it
Anche se io ODIO il Salone del Mobile di Milano e i paguri fosforescenti che ci girano attorno parlando anche svedese, per una prestigiosa testata ho scelto l’oggettistica e il design più innovativi della kermesse milanese. Ecco uno di questi capolavori:
Dalla star brasiliana di questa edizione (speciale e del mattino), cioè Luisão Álvares, una autoironicissima citazione al contempo degli Anni Ottanta e del Neolitico: la versione arcaica postmoderna del Cubo di Rubik, che nessuno potrà mai risolvere, ma intorno al quale già si sta organizzando il campionato mondiale, dove si sfideranno giovanissimi talenti e vincerà il solito bambone ipervitaminico dello Wyoming, come in tutte le edizioni di tutti i giochi da design come questo. Ammirate il castigato cromatismo e la geniale trovata di sostituire i cubetti con bulloni che fanno male alle mani. Uno dei pezzi più quotati del Salone, dopo il grande tappeto e i pezzi Swarovski.
Continua a leggere e guarda il design allucinogeno